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Autore: clarice_    30/12/2012    2 recensioni
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Lei sorrise a sua volta, cercando di trattenere a stento l’entusiasmo. Avrebbe voluto accorciare la distanza tra loro, abbracciarlo e stringerlo forte a sé. « Bentornato a casa, stupido pagliaccio. »
Genere: Malinconico, Romantico, Sentimentale | Stato: completa
Tipo di coppia: Nessuna | Personaggi: Jessica Day, Nick Miller
Note: nessuna | Avvertimenti: nessuno
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Caroline aveva vinto, alla fine. Lo aveva distrutto, letteralmente, nel fisico e nell’anima, prostrandolo, per poi riprenderlo con sé. Ora la stanza di Nick Miller era occupata da un inquietante ometto grassoccio di nome Neil, che il giorno prima si era divertito a sistemare i propri effetti personali al ritmo di “You like to move it, move it”, sotto gli occhi di una Jessica Day incredula ed arrabbiata, la mano serrata attorno ad una tazza di caffè fumante.
Tutti e tre erano consapevoli che né Neil, né nessun altro futuro coinquilino, per quanto perfetto potesse essere, avrebbe mai potuto davvero sostituire Nicholas Miller, le sue felpe larghe, le sue espressioni da tartaruga attempata, né tantomeno i suoi sfoghi rabbiosi o la sua schiena sudata.
Jess sentiva un peso al cuore pazzesco; una reazione strana, provata nei confronti di una persona che fino ad un anno prima non conosceva nemmeno. Sentiva come un gruppo in gola, e in quel momento era distesa sopra il suo letto, raggomitolata tra le coperte morbide, intenta ad osservare il fascio di luce proiettato dalla lampada sul pavimento. Era come ipnotizzata, immobile in quella posa da almeno una decina di minuti.
 
Se si concentrava, riusciva ancora ad avvertire il suo fiato sul collo, il respiro affannoso, nel momento in cui la sera prima l’aveva stretta a sé per proteggerla dal coyote. Percepiva il leggero tremito che l’aveva immobilizzata, facendole sbarrare gli occhi; difficile dire se per la sorpresa di quel gesto inatteso, oppure se per la paura dell’animale selvatico che li aveva fronteggiati affamato.
 
Si asciugò una lacrima solitaria, impedendole di raggiungerle le labbra con il suo sapore salato.
Non se la sentiva di cantare, in quel momento. Sapeva che, se ci avesse anche solo provato, la voce le sarebbe uscita roca dalla gola, e avrebbe dovuto interrompersi, per lasciare spazio ad una cascata di lacrime, dopodiché i singhiozzi le avrebbero scosso la schiena in mille sobbalzi.
Non poteva permetterselo. Nick stava andando avanti, aveva cominciato una nuova vita, proprio quel giorno. Doveva farlo anche lei. Solo, non quella sera.
Quella sera voleva solamente rimanere accoccolata sul letto, a riflettere, in perfetto silenzio.
Si alzò in piedi e zampettò fino alla grande finestra che percorreva la parete per quasi tutta la sua lunghezza. Afferrò svogliatamente la tenda e cominciò a tirarla.
 
Il furgoncino.
 
Si alzò in punta di piedi, come arrestatasi in un tempo infinito. Sgranò gli occhi azzurri dietro le lenti degli occhiali e la bocca si aprì in un leggero ma incredulo sorriso.
 
Il furgoncino sonnecchiava sul marciapiede di fronte al loft. Era proprio lui, lo avrebbe riconosciuto tra mille, con la scritta nera “Movers” che capeggiava sullo sfondo bianco.
 
Voleva infilare le pantofole e correre giù in strada, gridando « Nick! » a squarciagola, svegliando tutto il vicinato, costringendo la gente ad accendere le luci, a sporgersi dalle finestre agitando le mani e sbraitando. E poi avrebbe lanciato un sorrisetto tutt’attorno, facendo spallucce e cominciando a cantare: « E’ torna-aaa-to! »
Ma non lo fece. E se in realtà quel furgoncino fosse stato un altro? Se le cose di Nick non si fossero trovassero al suo interno ma al sicuro, nel nuovo appartamento condiviso con Caroline?
 
L’indecisione la stava corrodendo. Proprio mentre corrugava la fronte valutando il da farsi, udì della musica provenire dalla stanza di fronte alla sua. Le note erano attutite dalle porte chiuse, ma poteva distinguerle chiaramente.
 
Non seppe esattamente come raggiunse la porta senza cadere, ma non appena la aprì, la porta della stanza di Nick si aprì a sua volta.
I loro sguardi si incrociarono, poi lui sorrise.
Quel sorriso valeva più di mille parole, e il cuore di Jess ebbe un tuffo improvviso, ma non del tutto inaspettato.
«Ehi. »
Lei sorrise a sua volta, cercando di trattenere a stento l’entusiasmo. Avrebbe voluto accorciare la distanza tra loro, abbracciarlo e stringerlo forte a sé. « Bentornato a casa, stupido pagliaccio.»
Il sorriso di Nick si aprì maggiormente, dopodiché entrambi chiusero le rispettive porte.
 
She was the best damn woman that I ever seen
 
Jess si appoggiò alla porta, il sorriso stampato sul viso, le mani frementi.
Non poteva crederci, doveva essere un sogno. Un bellissimo sogno, uno dei migliori che avesse mai fatto. Avrebbe dovuto darsi qualche pizzicotto sul braccio per assicurarsi che fosse tutto reale, ma la paura che potesse trattarsi solo di una misera illusione la trattenne.
Niente pizzicotti per quella sera, Jessica Day, solo carpe diem.
 
She told me to come, but I was already there
 
La ragazza si lasciò inebriare dalla musica, con un balzo raggiunse il centro della stanza e si lanciò in una danza scatenata, muovendo braccia e gambe fasciate nel pigiama, scuotendo la folta chioma scura.
Ad ogni movimento, l’ansia scemava. Cominciava a sentirsi meglio, come se tutta la tristezza stesse defluendo dalle sue vene verso il pavimento. Poteva respirare a pieni polmoni, nessun peso al petto la stava opprimendo, in quel preciso momento.
 
Shook me all night long,
Yeah you, shook me all night long.
 
Era la sua voce quella?
Aveva ricominciato a cantare.
 
Saltellò sul letto continuando a ballare come un’ossessa. Sapeva che Winston e Schmidt stavano gioendo e festeggiando a loro volta il ritorno dell’amico. Lo sentiva nell’aria. Poteva quasi avvertire la felicità vibrante che sembrava rimbombare tra le pareti.
 
 
Bentornato, stupido pagliaccio. Mi sei mancato.



*

Prima fan fiction su "New Girl" (serie televisiva che a-m-o con tutta me stessa), spero di non aver stravolto completamente i personaggi, ho solo cercato di raccontare l'ultimo episodio della prima stagione focalizzando lo stato d'animo di una Jess non più canterina e con il cuore a pezzi.
Sì, se ve lo state chiedendo, sono innamorata della (spero futura) coppia Nick/Jess, ma mi piace moltissimo pure la loro amicizia, la chimica che li unisce. Sì insomma, li adoro insieme, sia da amici, sia -chissà- da fidanzati (la speranza è l'ultima a morire).
Spero vi piaccia! I suggerimenti sono ben accetti ;) buona lettura
  
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