[NatsuxLisanna]
                                               Dentifricio alla menta
 
Come tutte le mattine Natsu entrò alla Gilda di Fairy Tail con un sorriso che partiva da un orecchio e finiva all'altro , insieme a Happy.
E come tutte le mattine Natsu riconobbe il solito bellissimo spettacolo a cui era estremamente affezionato. Vide Gajlle con il suo broncio annoiato poggiato ad un muro nella penobra del locale che scrutava l'entrata della Gilda come se non aspettasse altro che qualcuno con cui fare a cazzotti. Vide Lucy seduta al banco che si lamentava con MiraJane perche non aveva soldi per pagare l'affitto, Gray nudo e Juvia che lo spiava nella torturante attesa che si togliesse finalmente anche le mutande; Cana, Macao e Wakaba che bevevano allegramente tra una vomitata e l'altra, Elfman e Loki che insegnavano ad Alzar come essere un vero uomo e conquistare Viska, Levy seduta al tavolo con uno dei suoi grandissimi libri, Erza che comandava e imponeva la sua dittatura a tutta la Gilda, Master compreso, perche le preparassero una torta alle fragole. Brava ragazza.
E poi c'era Wendy che chiacchierava amichevolmente con lei. Con Lisanna, la sua Lisanna. Come tutte le mattine era bellissima con i capelli bianchi e candidi come la neve e gli occhi azzurri e cristallini come la sorgente di una montagna. Ecco cosa poteva essere Lisanna, se fosse stata una cosa sarebbe stata sicuramente il dentifricio! Quello che usava sempre Happy per far colpo su Charlie, AZ, quello che nella pubblicità viene elegantemente spalmato sullo spazzolino some un'ondina mezza bianca mezza azzurra. Quel dentifricio che una volta Natsu aveva provato e gli era rimasto un retrogusto forte di menta in bocca. Un sapore duro ma piacevole che il Dragon Slayer ancora non aveva imparato a sopportare.
Si avvicino alle due ragazze:
-Buongiorno!!
-Buongiorno Natsu!
La voce di Lisanna era velata e dolce, solo un angelo avrebbe potuto parlare così.
-Ehi Wendy!Elfman ha menato Alzar per mostrargli come combatte un vero uomo, ma ha esagerato, non è che ci daresti una mano?
Urlo tutta calma Cana, mentre Elfman si congratulava da solo per quel pugno così virile e Viska si preoccupava per Alzar che ormai pareva andato.
-Waaaaaa!!!Arrivo subito!!
Lisanna e Natsu rimasero da soli e Natsu si appunto mentalmente di ringraziare Elfman. Quella era l'occasione adatta per chiederglielo!
-Ehi, Lisanna, per caso tu...usi il dentifricio AZ.?
-Come? Ahahahah, si come fai a saperlo?!
Quando rideva era ancora più bella, Natsu a stento riuscì a trattenere il sangue dal naso, mentre nella gilda l'essere casinista di ogni mago usciva fuori, Gray senza motivo aveva cominciato a fare a botte con Gajlle, Wendy curava Alzar, Lucy frignava ancora più forte e Levy si innervosiva perché non riusciva a leggere in pace.
-Natsu, qui c'è un po' di casino, ti va di uscire per farci quattro passi?
Non chiedeva di meglio. Il sorriso di Lisanna era perfetto come sempre, ma aveva un che di furbo e malizioso, come quando anni fa gli chiese sposarla.
-C-Certo...!
Uscirono dalla Gilda, faceva parecchio caldo e il sole picchiava forte e si incamminarono verso il Bar.
-Un caffè!
Ordino Natsu sorridendo al barista, che in quella sola mattina aveva avuto diciassette ordinazioni di caffè macchiato freddo e ironizzo tra se e se:
-Macchiato freddo?
Natsu lo guardo un po' sorpreso, come se avesse ritrovato finalmente Igneel:
-Nono, lindo e pulito e bello caldo!!
Il barista lo guardo malissimo mentre Lisanna se la rideva e Natsu non capiva bene la situazione e continuava a grattarsi la testa.
-Per me una granita alla menta!
-Granita di mattina? Mi sembri Gray!
-Ahahah, adoro la granita e poi sono ancora assonnata, qualcosa di freddo magari mi sveglia!
Andarono al porto a sederi sul muretto che affacciava al mare coi piedi a penzoloni.
E Natsu penso subito che il mare e Lisanna erano proprio uguali, blu e profondi, calmi e bellissimi, amati da tutti, anche se a volte movimentato da un po' di onde, che pero rendevano tutto ancora più affascinante.
Lisanna non poté che pensare che Natsu era come il sole, sempre presente, sempre bello e luminoso, in grado di far sorridere tutti, bonario e gentile regnante al centro del cielo.
Ma nessuno dei due penso che sole e mare si rispecchiano a vicenda e quando al tramonto si uniscono diventano uno parte dell'altro.
Natsu voleva dirle di quel sentimento cosi forte che lo opprimeva da sempre.
Lisanna voleva dichiarargli ciò che da sempre provava nei suoi confronti, ma mai era riuscita a spiegare.
Si voltarono uno verso l'altro nello stesso momento entrambi rossi in faccia, che si sarebbero potuti confondere con i capelli di Erza.
-N-Natsu...
-S-Si?
-I-Io sono in-Inna-Innamo...
Driiiiiinnn-Driiiiiiiinnn
il cellulare di Lisanna squillo, doveva essere qualcuno che desiderava ardentemente essere ucciso dalla stessa Lisanna, mentre gli occhi di Natsu lanciavano occhiate sadiche verso l'apparecchio elettronico.
-Si, si ho capito. No, sono viva. Va bene. Tra un po'. Ok, ciao.
-Cosa è successo?
-Nulla. Solo Elfman si era preoccupato perché non sapeva dove fossi.
-Lisanna, per quello che dicevi prima...
-Iiiiiiiiikkk!!! S-Si?
La guardo negli occhi, i suoi pozzi neri dentro i suoi torrenti azzurri. O adesso o mai più. Eppure Natsu non sapeva cosa dire, avrebbe voluto raccontarle un sacco di cose, ma non gli venne in mente nulla. "E quando la mente è assente lascia fare al corpo" gli aveva detto un giorno Loki, anche se Natsu era convinto al 98% che lui intendesse in altre circostanze..ehm... Equivoche, ascolto il consiglio. E quindi lascio fare all'impulso. E la bacio.
Aveva le su labbra calde incollate a quelle fredde di lei. Teneva gli occhi chiusi, forse per riflesso, perché in tutti i film sdolcinati che Lucy lo aveva obbligato a vedere quando ci si baciava gli occhi erano chiusi. Chissà perché. Senti le mani delicate di Lisanna sfiorargli il mento e poi trascinare le braccia fino a cingergli il collo.
Natsu non sapeva cosa fare, sembrava un imbranato. Ma poi si lascio andare. Lisanna era buona, le sue labbra morbide avevano un sapore forte ma dolce, familiare. Che gli ricordava Happy e la sua cotta per Charlie, che gli ricordava quando la mattina assonnato si trascinava in bagno per lavarsi i denti, che gli ricordava quelle foglie verdi dall'odore cosi intenso che Mira gli aveva fatto vedere prima di cucinarle. Forse per il dentifricio, forse per la granita, le labbra di Lisanna sapevano di menta.