Fanfic su artisti musicali > Justin Bieber
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Autore: justinsvoice    30/12/2012    4 recensioni
Jordan e Justin.
Lei fin troppo fredda e chiusa.
Lui fin troppo sfacciato e aperto.
Genere: Romantico, Sentimentale | Stato: in corso
Tipo di coppia: Het | Personaggi: Justin Bieber
Note: Cross-over | Avvertimenti: nessuno
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Hi, i'm Jordan.


Ero distesa nel mio letto caldo, saranno state le quattro e qualcosa, tra un'paio d'ore sarebbe suonata la mia sveglia ma come mio solito ho passato l'ennesima notte in bianco.
Era terribilmente frustrante non riuscire a dormire, forse era colpa dei mille pensieri che girovagavano nella mia mente confusa, forse.
Allungai una mano verso il comodino e spensi la sveglia, decisi di alzarmi e di andarmi a fare una doccia tanto per svegliarmi un po'.
Presi dei vestiti puliti dall'armadio, l'intimo, li poggiai sul letto e mi diressi in bagno. Mi assicurai di aver chiuso bene la porta a chiave, e cominciai a spogliarmi.
Mentre mi spogliavo provavo ribrezzo nel corpo che vedevo riflesso nello specchio, odiavo la forma del mio viso troppo rotonda, odiavo le mie spalle larghe come quelle di un ragazzo, odiavo le mie braccia che erano di dimensioni simili alle cosce delle mie amiche estremamente magre, odiavo la mia pancia troppo evidente, odiavo i miei fianchi anch'essi troppo evidenti, odiavo le mie cosce che erano troppo grandi e piene, odiavo i miei polpacci troppo definiti. Odiavo un po' tutto di me tranne i miei occhi, ora vi starete immaginando dei bellissimi occhioni azzurri, ma no, i miei occhi sono dei comunissimi occhi marroni, ma non era quella la loro particolarità, bensì la loro forma, erano leggermente a mandorla contornati da delle ciglia lunghe che davano un qualcosa di più a quelle iridi scure.
Distolsi lo sguardo dai miei occhi e passai a guardarmi i capelli, dei normalissimi capelli castano chiaro con delle punte bionde, fatte qualche mesetto fa, mi piacevano.
Infine puntai i miei occhi sulle mie labbra, erano sempre rossissime e mal ridotte, le mordevo di continuo, era un vizio che mi portavo dietro da anni. 
Al centro, appena sotto il mio labbro inferiore c'era un piercing che mi ero fatta più di un'anno fa da sola, una semplice pallina nera che spiccava particolarmente dal mio viso bianchissimo.
Non ero l'esempio perfetto per la parola 'femminilità', in oltre ero anche alta un metro e settantatre, ora vi starete chiedendo 'e cosa c'è di male?'
niente, è solo che a volte era imbarazzante essere molto più alta dei tuoi amici maschi.
Bene, mi ero fissata pure troppo per i miei gusti, quindi decisi di darci un taglo e mi infilai sotto la doccia.
Ci passavo le ore, era bello isolarsi dal mondo esterno e creartene uno tutto tuo, per un po'.
Ma questa volta ci impiegai molto meno tempo, dopo una quarantina di minuti ero già fuori, presi il mio soffice asciugamano rosso fuoco, me lo avvolsi intorno al corpo, e con un passo estremamente lento mi diressi in camera.
Mi diedi un'ultima passata per asciugarmi un po' di più, subito dopo mi misi l'intimo e a seguire i vestiti.
Nulla di troppo vistoso, un semplice jeans chiaro, un maglione e un paio di sneakers.
Non amavo truccarmi ma non riuscivo comunque a rinunciare ad un filo di matita ed a una passata di mascara per intensificare e valorizzare il mio sguardo.
Mi avvicinai alla scrivania e misi due quaderni, un libro, il mio cellulare, le cuffie dentro alla borsa e con essa mi diressi al piano di sotto, la poggiai sul divano, quello vicino alla porta e andai in cucina. Non avevo particolarmente fame, quindi mangiai solo uno yogurt alla fragola, subito dopo con una lentezza estenuante andai in bagno a lavarmi i denti, per poi riscendere giù e sprofondare nel divano, aspettando Harry.
Chi era Harry? Il mio migliore amico. La persona più dolce sulla faccia della terra, la persona che riusciva sempre a farmi tornare il sorriso, sempre. Era come il raggio di sole nelle giornate più cupe, era come quelle notizie felici che ti migliorano la giornata, tutto di Harry riusciva a rendermi felice, un solo tocco, un solo sguardo, un solo sorriso. 
Amavo in una maniera incredibile i suoi sorrisi, erano così sinceri, mi trasmettevano tanto, forse troppo.
Per non parlare dei suoi occhi, due smeraldi. 'Mi ci perdevo ogni volta che li guardavo' che frase già sentita milioni e milioni di volte, ma era così.
Viaggiai con la mente per non so quanto altro tempo, ma deve essere stato tanto visto che sobbalzai dal suono del mio campanello.
Mi alzai dal divano, sta volta più pimpante, ero consapevo che Harry era a pochi metri da me e la cosa mi metteva terribilmente di buon umore.


-
Ciao ragazze, ho deciso di scrivere questa nuova storia perchè sta sera o meglio, sta notte ero particolarmente in vena di scrivere di conseguenza spero di aver sfornato qualcosa di leggibile, che possa piacervi, magari potreste farmelo sapere con una piccola recensione, mi farebbe molto piacere.
Bene, ora vado che sono le sei del mattino e ho davvero tanto sonno.
Giorgia :)
  
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