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Autore: vi_belieber    30/12/2012    2 recensioni
Si ferma e sento la sua risata sul collo, mi viene la pelle d'oca. - " No, niente di tutto ciò. Non sono quel tipo di persona... " - " E allora cosa vuoi? " - mi gira e sento il suo respiro vicino alle labbra e le sue mani sui miei fianchi. - " Questo " - poi sento le sue labbra premere sulle mie dolcemente, le schiude e fa incontrare le nostre lingue, per dar vita a un bacio travolgente, passionale che mi fa contorcere lo stomaco... farfalle? Può darsi.
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Vedo un foglio cadere. Lo raccolgo e noto che è una busta. E' di color avorio, leggera e molto bella. Una scritta leggera e sbarazzina, semplice dice: "Per Becca" , la giro e la apro tirando fuori il foglio avorio piegato. Lo apro e comincio a leggere le poche righe:
Genere: Romantico | Stato: in corso
Tipo di coppia: Nessuna
Note: What if? | Avvertimenti: nessuno
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Il mio ammiratore segreto



Capitolo 1 - Festa, Lettera e Justin . . .


Becca's Pov

Ci siamo messi in cerchio, tutti seduti per terra con la bottiglia nel mezzo. E' un gioco per bambini, ed io ho 17 anni cavolo! Come ho fatto a trovarmi in questa situazione? Semplice, Betta mi ci ha trascinato! Ora voi vi chiederete chi cavolo è Betta... E' la mia migliore amica. E ora vi chiedere chi sia io... Semplice, io sono Rebecca Swanson, detta Becca. Ora vi spiego tutto per bene. Vediamo... Da dove posso cominciare?
Ok, comincerò con il presentarmi e spiegarvi come sono.
Io sono Rebecca Swanson, detta Betta. Ho 17 anni, vivo in Canada, Ontario, Stratford e frequento la Lincoln High School: un liceo delle arti. Io ed Elisabetta (detta Betta: la mia migliore amica) studiamo musica, canto. Sono alta, fisico decente, capelli castani molto mossi fino sotto le spalle, occhi grandi color cioccolato, labbra e naso decenti. Segni particolari? No, apparte una quarta di seno... no, niente da dire. Amo la musica, i libri, gli scherzi, la moda e mangiare. Si, è la mia passione, eppure ho un fisico decente...


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Quindi, dopo avervi spiegato chi vi parla, torniamo a noi.
Mi trovo in una stanza con dei 17enni un pò "brilli" che hanno intenzione di diocare al gioco della bottiglia, un gioco che si faceva alle medie. Per chi non lo sapesse, il gioco della bottiglia funziona così: tutti si mettono in cerchio, uno gira la bottiglia, quando la bottiglia si ferma su una persona devi andare con quella in un armadio a pomiciare o peggio per 5 minuti. Peccato però, che queste persone "brille" che a mala pena conosco hanno deciso che chi gira la bottiglia deve essere bendato... che cazzata. Sto per alzarmi per andarmene, quando Betta mi ferma. - " Daaii, non puoi abbandonarmi così... Tanto domani non si rocorderanno niente! " - alzo gli occhi al cielo e annuisco. - " Guarda che lo faccio solo per te! " - Ci  sediamo ancora una volta in cerchio e questa volta tocca a me girare la bottiglia. Un tizio si alza con la benda, mi si mette dietro e poi mi mette la benda sugli occhi per poi stringere con forza. Mi gira e mi chiede: - " Quante dita sono? " - " Ehm... non lo so, due?! Tre?! " - " Bene, non ci vede" - poi mi mette in mano la bottiglia, la giro e poco dopo sento dei commenti, peccato che non li capisco. Mi sento afferrare la mano dolcemente, mi alzo un pò titubante e questo/a comincia a portarmi verso l'armadio. Quando sento la porta chiudersi dico: - " Allora, sei un maschio vero? Non voglio farmi una ragazza. Le esperienzae lesbo sono riservate per il futuro o... a mai." - dico alzando le spalle, sento una risatina e poi qualcuno mi abbraccia da dietro. Un ragazzo. Con voce sensuale sussurra al mio orecchio: - " Non ti preoccupare, sono un ragazzo"- "Bene" - così comincia a darmi baci sul collo e mi vengono i brividi. - " Che intenzioni hai? Non vorrai stuprarmi spero... 5 minuti sono troppo pochi e poi penso che non sarebbe nemeno divertente visto che sono bendata... vero?" - dico un pò insicura. Si ferma e sento la sua risata sul collo, mi viene la pelle d'oca. - " No, niente di tutto ciò. Non sono quel tipo di persona. " - " E allora cosa vuoi? " - mi gira e sento il suo respiro vicino alle labbra e le sue mani sui miei fianchi. - " Questo. " - Sento le sue labbra premere sulle mie dolcemente, poi me le schiude e fa incontrare le nostre lingue per dar vita ad un bacio travolgente e passionale che mi fa contorcere lo stomaco... farfalle? Penso proprio di si. Così avvolgo le braccia intorno al suo collo tirandolo a me, mentre lui mi tiene per i fianchi, facendo scorrere le mani sulla schiena. Dopo un arco di tempo sembrato durare un'eternità si stacca per riprendere fiato, così ne approfitto anche io. - " Wow ragazzo, dovremmo farlo più spesso. " - sento la sua risata. - " Becca, tu sei mia. Non scappi da nessuna parte. " - Non faccio in tempo a rispondere che sento le sue labbra premere nuovamente sulle mie, facendomi tornare le stesse sensazioni di prima, se non più forti. Però poi si stacca e poco dopo torna a darmi baci a stampo continui mentre mi tiene stretta a lui. Si stacca e sento che soride. Sorrido anche io: - " Il miglior bacio di sempre. " - " Sono lusingato signorina, ma il tempo è quasi finito. Ricorda Becca che tu sei mia e ti tengo d'occhio. Anche io vado alla Lincoln High School e frequento quasi tutti i tuoi corsi. Penso di averti già dato troppi indizi. " - sto per ribattere, ma sento le sue labbra sulle mie un'altra volta, non faccio in tempo a ricambiare che si allontana e mi sussurra all'orecchio: - " Mia " - mentre mi accarezza una guancia. - " Ho capito!! " - dico io alzando un pò la voce, lui ride e in quel momento sento la porta aprirsi e quel ragazzo allontanarsi. Poco dopo il ragazzo di prima viene a slegarmi la benda. Cavolo sono senza fiato.
Torno di nuovo al mio posto e osservo le persone in cerchio. Sono almeno una ventina, tra cui solo 8-9 femmine compresa me. Guardo i ragazzi uno a uno, ma niente... nessuno m'ispira. Riconosco qualche volto già visto in alcuni corsi. Dovrei rinunciare. E' inutile...



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Sono a scuola, la campanella è appena suonata e sono passati solo due giorni da quella festa, oggi è lunedì. Vado verso l'armadietto, lo spro e vedo un foglio cadere. Lo raccolgo da terra e noto che è una busta. E' di color avorio, leggera e molto bella. Una scrittura leggera e sbarazzina, semplice dice: " Per Becca" , la giro e la apro, tirando fuori un foglio avorio piegato. Lo apro e comincio a leggere le poche righe:
 

Il miglior bacio di sempre.
E' strano, ma non faccio altro che pensare a te Becca. Ti voglio, ti penso ancora di più.
Mi hai stregato...

Ricorda che sei mia
Lo sconosciuto



Le parole sono scritte a mano. Mi piace questa scrittura: semplice. 
Piego nuovamente la lettera, la metto nella busta, che poi metto in un raccoglitore. 
- " Buh!! " - tiro un urlo. Mi giro e vedo che Betta sta morendo dal ridere. - " Mavvaffanculo và!! " -  così, prendo i libri che mi servono per l'ora dopo, chiudo l'armadietto sbattendolo e me ne vado ancora incazzata. Suona la campanella e vado nell'aula di storia. Mi siedo nel mio solito posto e quando entra il prof la lezione comincia. Io però cerco di fare il punto della situazione:

 

  1. Il tizio della lettera è quello con cui mi sono fatta alla festa;
  2. A quel tizio piaccio... o almeno credo;
  3. Sono ancora incazzata con Betta.
Bene, dopo aver fatto mente locale torno a concentrarmi sulla lezione. 
Dopo una vita, finalmente suona la campanella, così raccolgo le mie cose e mi fiondo verso la porta, peccato che vado a sbattere contro qualcuno facendo cadere l'astuccio. Questo qualcuno si abbassa e raccoglie l'astuccio per poi porgermelo. Questo qualcuno, altri non è che Justin Bieber, ovvero il miglior cantante/attore in tutta la scuola. Chi è costui vi chiederete. Beh, penso che voi già lo sappiate... A quanto pare è molto simpatico, io non lo conosco personalmente, solo di nome e di faccia. Non si da arie come altre persone, lo conoscono tutti, ma non è il più figo o popolare della scuola. E' uno a posto, con la testa sulle spalle.                    
- " Grazie mille! " - lo ringrazio. - " Quando vuole signorina. Sono a sua completa disposizione. " - "Oh, che gentil uomo. Ve ne sono grata. " - dico sorridendo. Lui fa un leggero inchino, mi prende la mano e la bacia sfiorandomi la pelle con le labbra. Io arrossisco terribilmente, me lo sento, improvvisamente fa caldo! - " Ora mi schusi signorina, ma devo proprio lasciarla." - Io mi riprendo dallo stato di catalessi in cui ero caduta e gli sorrido gentilmente: - " Non si preoccupi. Faccia con calma." - detto questo faccio un inchino chinando la testa e me ne vado oltrepassando la porta, arrivata dall'altra parte del corridoio mi giro e lo trovo ancora li che mi fissa con un sorriso idiota in faccia, mi giro imbarazzata e noto la mano di Betta che fa avanti e indietro davanti alla mia faccia. - " Heeeyy!! Ci sei? Che è successo?? " - la prendo per un braccio e mentre ci dirigiamo verso la prossima ora le racconto della misteriosa lettera e di Justin...








   
 
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