Anime & Manga > TSUBASA RESERVoir CHRoNiCLE / xxxHOLiC
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Autore: Kaito2000eKagurachan    17/07/2007    4 recensioni
"Era la primavera dei miei 19 anni, stavo iniziando l'ultimo anno di scuola quando, mentre stavo entrando nella scuola, un qualcosa mi venì addosso travolgendomi. Non sapevo che in quel momento avrei iniziato una nuova parte della mia vita, dolce e amara. Io, che non mi ero mai legato a qualcuno, proprio io stavo per innamorarmi...",,,, [KuroganexFay],,,,la storia è scritta da due persone quindi in alcuni punti si potrebbero notare dei cambi di stile.
Genere: Romantico, Malinconico, Drammatico | Stato: in corso
Tipo di coppia: Shonen-ai | Personaggi: Fay D. Flourite, Kurogane
Note: Alternate Universe (AU) | Avvertimenti: nessuno
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"Era la primavera dei miei 19 anni, stavo iniziando l'ultimo anno di scuola quando, mentre stavo entrando nella scuola, un qualcosa mi venì addosso travolgendomi. Non sapevo che in quel momento avrei iniziato una nuova parte della mia vita, dolce e amara.
Io, che non mi ero mai legato a qualcuno, proprio io stavo per innamorarmi..."

********************************

POV FAY

Accidenti! Ma perchè non me ne va mai bene una? Si sono scaricate le batterie della sveglia, e Ashura non mi ha nemmeno svegliato...risultato: sto facendo tardi al primo giorno dell'ultimo anno di scuola! Mi lavo e mi vesto più rapidamente che posso e mi fiondo giù per le scale, dove un divertito Ashura mi da il buongiorno. Lo fulmino con lo sguardo prima di afferrare un toast al volo e correre fuori di casa, senza nemmeno chiudere la porta. Ah, ma quando torno mi sente!
Sto correndo a una velocità folle verso la scuola, quando qualcuno o qualcosa svolta l'angolo davanti a me...è impossibile sperare di scansarlo, e inevitabilmente gli finisco addosso, con una rovinosa e decisamente poco aggraziata caduta...

POV KURO

< hey tu stai più attento!>
< Scusami...>

Mi rialzo togliendomi di dosso quel defi...e che mi è venuto addosso. Vedo che cerca di rialzarsi e un qualcosa mi spinge ad aiutarlo, sarà quell'aria da stupido che si ritrova...gli porgo la mano, lui la afferra e mi ringrazia. Neanche un secondo che corre via farfugliando un qualcosa sul fatto che è il suo primo giorno nella scuola nuova ed è in ritardo.
Salgo i due piani di scale che mi separano dalla mia classe, entro e mi siedo in fondo come tutti gli altri anni

POV FAY

Oddio che figura...che figura! Ed è stato anche gentile, mi ha aiutato a rialzarmi, ma sono riuscito solo a ringraziarlo frettolosamente prima di riprendere a correre, un po' per l'imbarazzo, e un po' perchè effettivamente è tardi. Salgo le scale ancora col fiatone e mi dirigo verso quella che sarà la mia classe. Dopo essere entrato mi siedo -o meglio, mi butto esausto- sulla prima sedia che trovo libera, in fondo alla classe. Però, forse avrei dovuto scusarmi propriamente, invece di scappare via così...in fondo è stata colpa mia, e poi quel ragazzo aveva un qualcosa di particolare. Saranno stati quegli occhi scarlatti, proprio uguali a quelli che mi stanno fissando adesso con aria stupita. Un momento. Mi stanno fissando? E'...è lui! Mi sono seduto di fianco a lui!

POV KURO

Non ci posso credere, è il tornado biondo di stamattina....
Si è accasciato nel banco a fianco al mio e ora mi guarda con una faccia da ebete.....
Sta li zitto a fissarmi...mi sta facendo innervosire, mi giro verso la lavagna ma sento il suo sguardo fisso su di me...se devi parlare parla!

< ecco...io per oggi...volevo chiederti scusa... > mi dice nervosamente.
< nh...lasciamo stare >
< sicuro? >

Il mio sguardo lo lascia un po' interdetto e finalmente smette di fissarmi.

< comunque io sono Fay > mi dice dopo qualche secondo.

Sto per rispondergli ma suona la campanella, i miei compagni si siedono ed entra il professore di Filosofia. Oggi comunque non faremo nulla, gli insegnanti chiederanno delle vacanze e discuteremo sul nuovo orario scolastico...che pa..e!

"Buongiorno ragazzi, bentornati!" il professore ci saluta cordialmente "spero abbiate passato delle buone vacanze e...ah, tu devi essere il nuovo studente! Il sig. Flourite, giusto?"
Come immaginavo, sta guardando lo strano ragazzo di fianco a me.
"Sì professore" si è alzato in piedi, attirando su di sè tutti gli sguardi dei presenti. Le ragazze sussurrano vari commentini, immagino che poi saranno le prime ad accalcarsi attorno a lui. Ma mi chiedo perchè si sia iscritto qui proprio all'ultimo anno...
"Mi hanno detto che si è appena trasferito da Kushiro, nell'Hokkaido. Immagino non sia stato semplice ambientarsi qui a Tokyo."
Ah ecco, ora capisco. Hokkaido? Cavoli, non è proprio dietro l'angolo.
"Non più di tanto" sorride. Sorride sempre. E' proprio un tipo strano...
"Bene, per ora mi limiterò a presentarvi il programma dell'anno, poi potrete fare liberamente conoscenza con lui"
Si siede, si gira verso me e mi sorride di nuovo. Volto lo sguardo dal lato opposto, non mi piace granchè essere fissato.
"Kurogane."
"Scusa?"
"Mi chiamo Kurogane."

POV FAY

Non so perchè ma mi viene da sorridere, sarà la sua voce che mi fa uno strano effetto?...Ma cosa vado a pensare...certo che però ha proprio una voce calda e bella...Fay insomma...il professore continua a parlare ma non riesco a seguirlo...il mio compagno sta praticamente dormendo sulla sedia.
O cavolo, il prof. lo sta guardando...

< Kurogane! Dormiamo fin dal primo giorno?!>

Sento qualcuno ridacchiare.
Lui, come se nulla fosse, apre un occhio e lo punta sul professore che subito distoglie lo sguardo e continua: < Sarei felice di vederla più attento, solo perchè prende voti alti non è giustificato dal dormire in classe!> detto questo riprende con l'esposizione del programma mentre Kurogane si rimette a dormire.
Devo sorbirmi altri venti minuti e finalmente esce dalla classe per prendere un caffè lasciandoci libera quest'ora e la prossima.

Non faccio in tempo a stiracchiarmi che mi ritrovo circondato dai nuovi compagni di classe! Sembrano simpatici. Però vorrei che fosse Kurogane a darmi attenzione...aaaaaaaa smettila di pensare certe cose!!
Finisce l'ora e ormai conosco tutti, c'è qualcuno che mi domanda quali sono i miei hobby e varie domande di rito, rispondo con piacere e poi si raggruppano per raccontarsi le vacanze.

Improvvisamente mi viene un capogiro, mi avevano avvertito che poteva succedermi a causa dello sbalzo di temperatura e per la fatica del trasloco ma non ci avevo dato tanto peso...però ora...

< Hey tutto bene?>

POV KURO

Uff, che noia incredibile! Sarà anche un buon professore, ma quando inizia a parlare ha un effetto altamente soporifero. Sì, va bene, addormentarsi in classe non è forse il massimo, ma cosa ci posso fare? Mi annoio da morire a scuola, non c'è nulla di divertente, nulla di interessante. Però chissà, magari le cose potrebbero anche cambiare.
Finalmente il prof finisce di parlare, mi riprendo un po' e mi trovo un'orda di ragazze davanti, che pongono un fiume di domande al nuovo arrivato. Poverino, non lo invidio affatto...Dopo un paio di minuti di completo macello, in cui ho distintamente sentito una di loro chiedergli di uscire con lei quel pomeriggio, sembrano calmarsi abbastanza da permettergli di rispondere. Le solite domande, cosa ti piace, che musica ascolti, ma è vero che dove vivevi tu d'inverno faceva freddissimo, cosa fai pomeriggio (ecco, dev'essere la stessa ochetta di prima) eccetera. Alla fine se ne vanno così come sono arrivate e iniziano a discutere tra loro delle vacanze appena trascorse. Mi volto verso di lui, giusto per vedere se ha ancora quel sorrisetto stampato sul viso, ma mi accorgo che è impovvisamente sbiancato. Sarà per la corsa folle che ha fatto stamattina con quel toast mezzo mangiucchiato, o magari lo stress del trascloco. Fatto sta che non sembra stare molto bene.
"Ehi, tutto bene?"
"Mh? Ah, sì, sono solo un po' stanco" sì, continua a sorridere nonostante non stia palesemente bene.
"Non mi sembra proprio. Forse dovresti andare in infermeria."
"Ma no, non è il caso. E poi anche volendo non saprei come raggiungerla..."
"Idiota. Vieni, ti accompagno io." per fortuna abbiamo la prossima ora buca, non mi va di dare troppe spiegazioni agli altri insegnanti. E ancora più fortunatamente gli altri sono troppo impegnati a parlare tra loro per accorgersi che lo sto letteralmente trascinando per un braccio fuori dalla classe.

Siamo più o meno a metà del corridoio che il biondino perde l'equilibrio e mi finisce addosso, lo blocco prima che finisca rovinosamente a terra. Ha il respiro affannoso ed è sempre più bianco! Lo prendo in braccio, prova a protestare dicendo che non ce ne è bisogno ma si stanca presto e si lascia trasportare senza più lamentarsi.
Affretto il passo e arrivo in infermeria, non c'è nessuno...come se la cosa mi stupisse...lo adagio sul lettino, tocco la fronte e noto che è bollente.
Trovo una salvietta e la bagno per poi posargliela sugli occhi e la fronte. Sforzandosi dice che ha sete, io prendo un bicchiere d'acqua e provo a farlo bere ma l'acqua esce dalla bocca e lui non fa nessuno sforzo per ingerirla, non ne ha le forze...
Non mi resta altra scelta, bevo un po' d'acqua senza inghiottirla e gliela passo da bocca a bocca, ripeto l'azione per tre volte.
Sembra essersi addormentato.

Sì, si è proprio addormentato. Ma tu guarda, avrebbe dovuto fare come me e schiacciare un bel pisolino in classe. Ok, evidentemente lui non è come me.
Almeno ora sembra star meglio, forse dovrei chiamare l'infermiera o qualcuno, ma non sembra esserci anima viva qui.
Starò qui un po', tanto non ho nulla da fare, e anche se avessi lezione, questo sarebbe un ottimo pretesto per saltarla.
Prendo uno sgabellino e mi siedo accanto a lui. Finalmente ora ha smesso di sorridere e di fingere...è decisamente bello, non mi stupisce il fatto che tutte le mie compagne di classe gli si siano appiccicate addosso subito.
Gli sfioro di nuovo la fronte, è ancora caldo ma pare che la salvietta stia facendo bene il suo dovere. In quell'istante il mio sguardo si posa sul bicchiere d'acqua che poco prima avevo usato per farlo bere...una parte di me spera sinceramente che lui non si sia reso conto di quello che ho fatto, un po' perchè non saprei prevedere la sua reazione, un po' perchè io, Kurogane, ci potrei anche perdere la faccia. Però devo ammetterlo, non mi è dispiaciuto per niente.

Oramai l'ora buca è quasi finita...
La porta si sta aprendo.

< Oh mio dio...non sapevo ci fosse qualcuno...> dice una voce morbida.
< Ragazzo dimmi che è successo? E quello sul lettino?> chiede l'infermiera.
< Il mio compagno si è sentito male.>

Lei si avvicina e gli tocca la fronte constatando che è calda per poi riappoggiarci sopra la pezza bagnata. Mi chiede se so un recapito del ragazzo per avvertire casa ma diniego.
Allora si mette al computer chiedendomi il nome del biondino, le rispondo e dopo poco prende il telefono.
Riattacca dopo qualche secondo dicendomi che non risponde nessuno.

Suona la campana e mi dice di tornare in classe che a lui ci pensa lei, sono un po' restio ad andarmene...e ne rimango stupito, dopotutto conosco quel tipo da neanche due ore! Non è possibile...ormai sono più che consapevole del fatto che mi piacciono sia uomini che donne, ma non mi era mai capitato di affezzionarmi a qualcuno, tranne che a pochissime persone, come mia sorella Tomoyo ovviamente.
In ogni caso ho una reputazione e non posso farmi vedere preoccupato...sì lo ammetto lo sono...quindi me ne ritorno in classe.

E' l'intervallo, potrei andare in infermeria ma il mio orgoglio me lo impedisce.

E' suonata l'ultima campanella, il primo giorno è finito.... ho sentito che alcune mie compagne prima di uscire passano dall'infermeria. Sto per uscire dalla classe quando ricordo che la cartella del biondino è in classe. La prendo con me e mi dirigo in infermeria. Sento il vociare di quelle galline, probabilmente è sveglio. Una esce di corsa e mi urta.

< Scusa Kuro...devo andare in classe a prendere la cartella di Fay-chan>

Le faccio vedere la cartella e sorvolo sullo smielato Fay-chan. Entriamo entrambi e do la cartella al piccoletto che mi sorride come al solito. Le galline rimangono un po' shockate dal mio gesto ma non ci faccio caso, non è mica un reato portare una cartella ad un compagno di classe

POV FAY

Ci mancava anche questa, due figuracce in nemmeno due ore. E per di più con la stessa persona! Dev'essere il mio record personale...Forse il reputare "figuraccia" uno svenimento è un po' troppo, ma il fatto che per la seconda volta sia caduto addosso a lui...beh, quello lo è.
Quando mi sono svegliato in infermeria c'era solo una gentile signorina, la responsabile suppongo. Mi volto verso l'orologio, segna l'una...la scuola ormai è finita.
Pochi minuti dopo la porta dell'infermeria si apre, e un gruppo di ragazze si riunisce intorno a me. Le riconosco subito, sono le mie compagne di classe. Sembrano tutte molto preoccupate, non la finiscono più di chiedermi se sto meglio. E' l'infermiera a interromperle, chiedendo a una di loro di andare in classe a prendere la mia cartella.
La ragazza esce dall'infermeria di corsa, ma pochi secondi dopo rientra, accompagnata da...accidenti, è lui! Con la mia cartella...allora stava venendo qui a portarmela, gentile da parte sua. Me la porge, e gli sorrido di rimando.
"Ho provato a chiamare casa tua, ma non ha risposto nessuno...non c'è qualcuno che può venirti a prendere?" mi chiede l'infermiera
"Non credo proprio..." le rispondo. Ashura non tornerà a casa prima di sera, e...beh, non c'è proprio nessun altro che possa venir qui.
"Credo che faresti meglio ad andare a casa, ma se nessuno..."
"Posso andare a piedi, non è un problema" la interrompo. Non sono malato, solo un po' stanco, posso farcela benissimo.
"Lo posso riaccompagnare io." E' Kurogane a parlare.
Farebbe anche questo? No, non vorrei essergli di ulteriore peso. Faccio per rispondergli qualcosa, ma prima ancora che qualunque suono riesca ad uscire dalla mia bocca, si volta verso di me, fissandomi con uno sguardo che non ammette repliche.
"Benissimo, sei molto gentile" Risponde l'infermiera
"Allora andiamo."
La sua non era una domanda, e sinceramente non sono neanche più tanto sicuro di voler replicare.
"Beh...grazie..." quello che mi è uscito era più un sussurro che un "grazie" convinto, ma credo l'abbia sentito lo stesso. Saluto le mie compagne, che mormorano qualcosa tra di loro, e la signorina prima di uscire dall'infermeria.

POV KURO

Riusciamo a fare qualche passo fuori dal cancello che noto che lui lo rallenta, mi abbasso e gli faccio cenno di salire in spalletta, all'inizio declina l'offerta ma io lo guardo col mio solito sguardo da non-provare-a-contraddirmi e si lascia portare.
Il suo corpo emana un calore soffocante ed inebriante che mi stupisco di riuscire a sentire le sue indicazioni, pochi minuti e mi ritrovo davanti ad una villetta a due piani.

Lo faccio scendere e lo saluto, non so perchè ma una vocina nella mia testa mi dice di andarmene in fretta perchè il biondino è pericoloso...e mi ripete che non avrei dovuto accompagnarlo, che mi sono aperto troppo e che sto mettendo a rischio tutto il lavoro che ho fatto per riuscire a non affezionarmi mai a nessuno. Perchè fa male...troppo male.
Faccio appena due passi che lo sento chiamarmi, torno indietro e lo ritrovo con la faccia bordeaux.

< Ecco...io...non ho le chiavi di casa...>

In quel momento vedo sgretolarsi la mia perfetta maschera...non resisto, scoppio a ridere come un deficiente e non mi fermo per almeno un quarto d'ora.
Lui, diventato ancora più rosso mi sorride e io mi calmo un po'.

< Sei proprio un disastro sai? Dai vieni con me.>
< D..dove andiamo?>
< In un love-Hotel!> lo prendo in giro.
Lui, prima sbianca e poi diventa color pomodoro e io rido ancora di più, inizia a farmi male la pancia!!
< Sto scherzando scemo! Ti porto a casa mia, non vorrai restare qui al freddo?>

Lui rimane imbambolato un momento, io mi abbasso e lui risale in spalletta.
Casa mia non è vicinissima, ci arriviamo dopo venti minuti di strada. Lo faccio scendere e apro la porta, lui è dietro di me.
Lo faccio accomodare su un divano mentre vado a preparagli del the caldo.

POV FAY

Un love-hotel. Molto, molto spiritoso, davvero. Se avessi avuto un briciolo di forza in più gli avrei probabilmente lanciato addosso la cartella, ma mi sono limitato a fissarlo, sempre più rosso, mentre lui se la rideva di gusto. Che strano, non aveva mai nemmeno accennato un sorriso per tutta la giornata, e invece poco fa stava addirittura ridendo.
Alla fine mi ha accompagnato a casa sua, ora è in cucina a preparare del the. E io invece mi ritrovo sul divano della sala, a fissare il muro davanti a me. Certo che deve averne di soldi, questa casa è a dir poco enorme.
Mi alzo per dare un'occhiatina in giro -so che non è molto educato, ma non riesco proprio a resistere- e mi soffermo su una foto ritraente lui e una ragazzina...la sua sorellina, suppongo. Non ce ne sono altre, nè sue nè dei suoi genitori. Sto ancora guardando la foto, quando qualcuno dietro di me parla:
"E' mia sorella, si chiama Tomoyo."
Sobbalzo, quasi spaventato, mi ha colto di sorpresa mentre curiosavo in casa sua, non gli avrà fatto molto piacere.
"Io...ecco...scusa, non volevo ficcare il naso in cose che non mi riguardano"
"Fa nulla. Tieni, prima che si raffreddi." mi porge una tazzina fumante. La prendo e mi siedo accanto a lui sul divano.

POV FAY

Il the è molto buono...un po' amaro forse...ma non mi va di chiedergli lo zucchero...

< Senti, hai una casa enorme lo sai? E' a due piani? Quante stanze ci sono?>
< Ha quattro piani e la mansarda, è una casa stile occidentale, qui nella periferia borhese un tempo se ne costruivano molte. Non so quante stanze abbia. Tante comunque.>
< Capisco, quindi sei un riccone! Wow>
< Tu sei proprio strano>
< Perchè?>

Si alza e mi lascia così, senza una risposta, il the l'ho ormai finito, mi prende la tazza dalle mani e mi chiede se ne voglio dell'altro ma rispondo di no.

POV KURO

Vado in cucina e risciacquo le tazze per poi metterle in lavastoviglie.
Torno in salotto e lo trovo ad osservare l'acquario, mi nota e mi sorride. Mi chiede con quel suo modo spontaneo se ho un giardino e lo porto sul retro della casa. Lui rimane in fissa qualche istante per poi esclamare che il mio giardino è enorme. Si avvicina all'aiuola dei Lilium ed inizia ad annusarli.

< Sai, questo è il mio fiore preferito!!> Mi dice tutto contento.
< Qual'è il tuo?> poi mi chiede.
< Non ne ho uno, forse il tulipano...>
< Perchè?>
< Perchè piaceva ad una persona per me molto importante> e non posso fare a meno di pensare a Tomoyo.

POV FAY

Accidenti a me e alla mia linguaccia. Quando gli ho chiesto perchè gli piacesse il tulipano, ha assunto un'espressione indecifrabile...ma di certo non era una domanda che avrei dovuto fargli.
"Perchè piaceva ad una persona per me molto importante" sono quasi tentato di chiedergli chi sia, ma non mi pare il caso. Ne ho già combinate abbastanza oggi.
"Senti...purtroppo Ashura non tornerà a casa prima di stasera e..."
"Resta qui finchè non puoi tornare." non mi ha nemmeno fatto finire la frase...
"Ah, ti ringrazio molto. Mi spiace davvero, non vorrei crearti tutti questi disagi"
"Non importa, tanto sono da solo. Non avrei comunque nulla da fare. Piuttosto, tu non vivi con i tuoi?"
E poi ero io quello con la lingua lunga. Mi conviene semplificare le cose, non è un argomento che mi va di affrontare...non con lui, soprattutto.
"No, vivo con un amico di famiglia. I miei sono morti quando ero piccolo, e così mi ha cresciuto lui."
"Capisco."
No, lui è diverso da me. Sa quando è il momento di fermarsi con le domande.
Cala un silenzio piuttosto imbarazzante. Vorrei dire qualcosa, ma non trovo un argomento decente...
"Inizia a far freddo. Vieni dentro, non mi va di averti sulla coscienza se ti ammali."
Freddo? Mah, sinceramente non lo sento affatto. Ah, ma qui non sono abituati a temperature molto basse, anche 20° può risultare una temperatura fredda. Comunque non ribatto nulla, mi limito a seguirlo in casa, mentre spero sinceramente che questa situazione di stallo non duri troppo.

POV KURO

Entriamo in casa ma sta volta lo porto al secondo piano, non mi pareva molto contento a rientrare così lo porto sulla terrazza chiusa dalle vetrate così non prende freddo.
Mi segue senza dire una parola, arrivati nella pseudo veranda lo faccio sedere su una poltroncina.

< Come mai ti sei trasferito?> non so perchè glielo chiedo ma mi sembra un buon modo per rompere la tensione creatasi poco prima.
< Ashura, l'amico di famiglia, ha trovato l'avoro qui come manager di una casa di sponsorizzazione e quindi ci siamo trasferiti...>
< Cosa sponsorizza?>
< Di tutto, ma soprattutto sfilate e mostre.............senti...io...... dovrei andare in bagno...> mi dice imbarazzato.
Io sorrido e gli dico che il bagno è l'ultima porta del corridoio, poco dopo le scale che portano al terzo piano.
Lui esce dal terrazzo e io rimango qui ad aspettarlo, pensando che dopotutto mi diverte la sua presenza...

POV FAY

Allora, l'ultima porta....ce ne sono due!!! Allora...quella a destra o quella a sinistra?...Andiamo a destra.
Apro la porta e capisco subito che non è il bagno...è una camera da letto, tutta sui toni del rosa, ci sono tulipani ovunque insieme alle foto della sorellina di Kuroshin...ho già iniziato coi soprannomi? Capita!
C'è un'ampia vetrata che da sul giardino.
Sto per uscire quando noto che su una parete c'è un grande ritratto di un uomo e una donna, sono molto belli ed eleganti, mi avvicino per guardare meglio ma all'improvviso un capogiro, cerco un appiglio e mi appoggio su un mobiletto ma la mano scivola e cado portandomi dietro un vaso.
Finisco a terra, il vaso si rompe, cerco di rialzarmi ma mi ferisco alla mano....sono un vero disastro...
E' un po' che manco...e se mi venisse a cercare? E se trovasse tutto sto casino...come minimo mi squoia....sento un rumore alle mie spalle...fai che non sia lui, fai che non sia lui, fai che ....mi sono girato...è lui....non c'è mai limite al peggio....

POV KURO

Ma quanto ci vuole ad andare in bagno? Magari si è perso, tonto com'è...o peggio, potrebbe stare di nuovo male.
Improvvisamente mi sento strano, come se avessi il bisogno di sapere dov'è, come sta e cosa sta facendo. Che mi stia preoccupando? Mah, non che me ne freghi molto...ma un rumore, come di qualcosa di fragile che cade e si rompe, mi fa alzare di scatto per andarlo a cercare. Vado fino in fondo al corridoio e trovo la porta a destra, la porta della sua stanza, aperta.
"S...scusa io...non sapevo quale porta fosse e...purtroppo ho sbagliato...mi spiace, non avevo intenzione di..." Ecco cos'era, o meglio, chi era stato. Il suo sguardo, veramente dispiaciuto, cade sul vaso rotto.
"Ah, quello. Non importa, era solo un vecchio vaso." E ora sono io ad abbassare lo sguardo, notando qualcosa "ti sei fatto male. Conviene disinfettarlo subito, quel vaso non veniva toccato da molto tempo, chissà quanta polvere c'era."

POV FAY

Beh, ha reagito meglio di quanto pensassi. O meglio, questo è ciò che da a vedere. Sono sicuro che la mia intrusione in questa stanza non gli ha fatto per niente piacere...mi porge la mano per farmi alzare, ma tu guarda, proprio come questa mattina. Oggi non è proprio giornata...
Usciamo dalla stanza per dirigerci in quella di fronte, effettivamente era proprio quello il bagno. Mi fa sedere su uno sgabello, mentre prende da un mobiletto del disinfettante e qualche garza.
"Quella stanza...era di tua sorella, vero?"
"Perspicace."
Che domanda idiota, veramente idiota. Forse sarebbe stato meglio aspettare fino a stasera fuori dalla porta di casa...

Inizia a medicarmi e.....il disinfettante bruciaaaa!! Mi sfugge un gemito di dolore. Lui mi guarda e sorride divertito...secondo me gli faccio pena...
Finito di fasciarmi usciamo dal bagno, lui entra nella camera di sua sorella ed io aspetto fuori.
Mi richiama e mi dice di entrare che la stanza non morde mica...fa lo spiritoso...lo prenderei a mazzate...
Guarda per terra ed esce dicendomi di aspettarlo e di non combinare altri guai.
Torna con una scopa, la paletta e un sacchetto, butta i cocci e mette i tulipani caduti in un altro vaso.
Scompare di nuovo, passano altri minuti e ritorna. Mi guarda e mi dice: < Mia sorella è morta due anni fa, cancro. Quelli nel quadro sono i miei genitori, mia madre è morta di parto. Mio padre non si è più ripreso, ha iniziato a bere e a diventare violento, soprattutto con me. Un giorno, ha tentato di strangolarmi ma sono riuscito a chiamare aiuto. E' stato arrestato e poco dopo si è suicidato in prigione. Questo 4 anni fa. No non gliene faccio una colpa perchè quello non era mio padre ma un uomo innamorato distrutto dal dolore. La mia famiglia è molto ricca quindi riesco a vivere da solo senza alcun problema. Vuoi sapere dell'altro?>

Io non so cosa dire, non so perchè mi Ha detto tutte quelle cose però mi viene da piangere e....sto piangendo!! Che figura e lui mi guarda, si avvicina, ora mi tira un pugno....mi...mi sta abbracciando...

< Scusa sono stato rude e indelicato, non so cosa mi sia preso...>
< Scusami tu...io...non avrei dovuto venire in questa casa e in questa stanza...>
< Sei proprio stupido...>

Mi lascia e mi dice di seguirlo. Torniamo al primo piano e mi porta nella sala da pranzo. Mi dice che è ora di cena e mi ricorda che non abbiamo pranzato. Quindi sparisce in cucina.
Passa una buona mezz'ora e io sono qui che mi do continuamente dell'idiota...
Torna con tovaglia e stoviglie e poi arriva con due piatti di cucina occidentale, degli spaghetti con la carne.
Iniziamo a mangiare...è proprio bravo!

POV KURO

Iniziamo a mangiare, sembra gradire, finalmente sorride di nuovo...
Oggi è stata proprio una strana giornata!

POV FAY

Non mi è parso il caso di mantenere quell'aria depressa per tutta la sera, per ciò mentre mangiavamo ho riassunto la mia solita espressione allegra, giusto per evitare di farlo preoccupare ulteriormente. Ma non riesco a smettere di pensare a ciò che mi ha detto...certo che in quanto a situazione familiare non siamo messi molto bene entrambi.
Piuttosto, non riesco a capire perchè l'abbia detto proprio a me, in fondo non ci conosciamo che da un giorno, e non sono certo cose che una persona va a dire al primo che passa.
Devo essergli sembrato incredibilmente stupido, insomma, dopo aver fatto idiozie per tutto il giorno mi metto a piangere come un bambino. E forse è proprio quello che ha pensato lui, visto che mi ha abbracciato come per consolarmi, mentre a farlo sarei dovuto essere stato io.
Cerco di scacciare ogni pensiero negativo dalla testa, in fondo se lui è stato così forte da riuscire ad andare avanti, io non dovrei crollare così.
Finito di mangiare dò una rapida occhiata all'orologio
"Sono quasi le nove, tra poco Ashura dovrebbe tornare a casa...mi conviene andare, non vorrei farlo preoccupare"
"Magari avresti dovuto avvisarlo..."
"Mentre lavora non gli è permesso tenere il cellulare acceso, non avrei potuto comunque rintracciarlo" Ci alziamo in contemporanea per portare i piatti in cucina, ma lui mi ferma dicendo che ci avrebbe pensato lui.
"Certo, capisco. Allora ti accompagno"
"Grazie, ma non serve..."
"Mi stai dicendo che riusciresti da qui a tornare a casa?"
"Ma cer...ah, in effetti no..." come potrei farcela? So a malapena raggiungere la scuola da casa mia, figuriamoci orientarmi in una zona che non ho mai visto prima. A Kurotan scappa una risatina divertita. Ahah, ecco. Non è colpa mia, è più forte di me...mi vien naturale affibiare dei soprannomi a coloro che mi piacciono particolarmente...
"Visto, che ti dicevo? E poi a quest'ora è pericoloso." Pericoloso? Ma mi ha preso per una ragazzina indifesa? Però...sono sicuramente più indifeso di lui.
"Allora, grazie mille."
Mi sto ricredendo. Se avessi aspettato fuori di casa finora, probabilmente sarei davvero morto di noia.

POV KURO

Finisco di sparecchiare mentre lui mi aspetta in salotto. Stiamo per uscire quando gli suona il cellulare.
Lo tira fuori dalla tasca e legge quello che penso sia un messaggio. Finito di leggerlo prova a fare una telefonata, lo vedo piuttosto nervoso, risattacca quasi subito, mette via il cellulare e mi guarda con un sorriso da idiota...

< Era un messaggio di Ashura...dice che stasera non torna...che è dovuto partire e andare in Francia come portavoce dell'azienda....stava salendo sull'aereo....ho provato a richiamarlo ma il cellulare è spento...forse è già sull'aereo .....sta via due settimane...> Mi guarda con una faccia impagabile e poi aggiunge: < Sono una piattolaaaa!!> Sta per scoppiare a piangere ma lo precedo io che mi metto a ridere e cado a terra, non riesco a smetterla, sto piangendo dal ridere!

< Cos'hai da ridere?> Mi chiede a metà tra l'incredulo, l'esasperato e l'arrabbiato.
< La tua faccia...dovrei farti una foto!!> Forse sono un po' insensibile ma come si può non ridere?

Mi calmo e gli dico che può rimanere qui, che non c'è nessun problema, che tanto la casa è praticamente disabitata. Lui cerca di declinare l'offerta ma quando gli faccio notare che non ha altre alternative si convince.

Ci accomodiamo e guardiamo un film, quando poi se ne esordisce con: < Sono un danno...sarebbe meglio se non esistessi...>

In quell'istante...

Flashback

< Fratellone sono un danno...sarebbe meglio se non esistessi...è giusto che io abbia il cancro...devo pagare le mie colpe, se non fosse per me...sia il papà che la mamma...>
< Tomoyo non ti azzardare mai più a dire una cosa del genere!!!>
< scusa fratellone...>

Fine flashback

Le sue parole...non riesco atrattenermi gli tiro uno schiaffo! Forte, molto forte!

< Mai! Non dire MAI più una cosa del genere!! CAPITO!!>

Dopo tantissimo tempo sento i miei occhi versare una lacrima....

POV FAY

La conoscete la legge di Murphy? Sì, quella che recita "Se qualcosa può andar male, lo farà".
Insomma, io non ci posso credere. Mi trascinano in una città nuova, e va bene. Non mi svegliano di mattina (sì mio caro, ce l'ho proprio con te), e va bene. Finisco addosso al ragazzo più fantastico della scuola, e va relativamente bene. Gli svengo praticamente addosso, e per un certo verso va molto bene. Dimentico a casa le chiavi, e già non va più molto bene. Ma che l'unica persona che può riaprirmi la porta di casa se ne va in Francia, per due schifossissime settimane mollandomi da solo in casa altrui e soprattutto senza chiavi no, non va decisamente bene. Ma cos'ho fatto nella mia vita precedente per meritarmi questo? Sto per piangere di nuovo. Anche stavolta scoppierò a piangere davanti a lui...e invece rimango assolutamente basito. Mentre io cerco di trovare la fonte di questa immane sfortuna, lui si sta rotolando per terra dalle risate! Ma dico io, godi delle disgrazie altrui? E non riedere così, miseriaccia! Glielo chiedo pure, cos'ha da ridere. Mi risponde che ho una faccia talmente assurda che dovrebbe farmi una foto. Sto per ribattere, ma mi precede lui, dicendomi che posso restare qui, dato che la casa è praticamente disabitata. Cerco per l'ennesima volta di declinare un suo invito, ma mi fa notare che non ho molte altre alternative. In effetti, dove potrei andare? Nel love-hotel? Non credo proprio. Alla fine cedo, non senza averlo ringraziato per la centesima volta.

Accende la tele, magari c'è qualcosa di carino da vedere...nah, la solita spazzatura. L'unico che si salva è un film su una rete sconosciuta, optiamo per quello, giusto per passare il tempo.
Mentre lui fissa distrattamente lo schermo, io inizio seriamente a pensare che sto recando tutto il disturbo possibile a una persona che, a conti fatti, non conosco che da poche ore.
"Sono un danno...sarebbe meglio se non esistessi" credo di averlo detto ad alta voce. Ma non penso mi abbia sentito, e se anche fosse non potrebbe che darmi ragione. E invece si volta di scatto verso di me, e prima che riesca a formulare un qualsiasi pensiero vengo colpito da uno schiaffo così forte da lasciarmi completamente stupefatto per parecchi secondi. A scuotermi da quello stato di coma sono le sue parole, taglienti come una lama e urlate con tutta la rabbia possibile
"Mai! Non dire MAI più una cosa del genere! CAPITO!"
Vedo distintamente una lacrima, una sola, rigargli il viso. Non riesco a replicare nulla, non riesco a comprendere il motivo di questa sua reazione, capisco solo che a causarla sono state le mie parole di poco prima. Non credevo che potessero avere un simile effetto, soprattutto perchè è una cosa che mi sono ritrovato a pensare molte volte. Il Kurogane di poco prima, quello che rideva rotolandosi per quel maledettissimo messaggio, aveva lasciato il posto a quella che in questo momento mi pare la persona più fragile esistente. Vorrei scusarmi, ribattere, ricambiare lo schiaffo o magari abbracciarlo, ma per il momento non ho la forza di far nulla, se non rimanere con la testa bassa a fissare il vuoto

POV KURO

Forse ho esagerato...no...NO non ho esagerato!
Mi alzo e cerco andarmene ma lui mi blocca, la presa non è potente ma è comunque stretta. Mi volto e lo guardo, lui piange...anche lei piangeva...si assomigliano molto...forse è per questo che mi piace.
Si alza e mi abbraccia chiedendomi scusa, una cantilena, un nastro inceppato...
Gli tiro su il viso tirandolo per il mento, non so il perchè, non c'è ragione ma lo bacio, con passione e con tenerezza e lui ricambia.

Mai un bacio mi è sembrato più appagante, mai bacio mi ha reso così felice...



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"Era la primavera dei miei 19 anni, ma non una primavera come tante altre, quella fu la primavera dove riacquistai la capacità di amare e diedi la possibilità di essere amato..."

 

 

  
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