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Autore: _Eileen    30/12/2012    3 recensioni
Cinquanta parole. Cinquanta storie. Cinquanta diversi modi per raccontare la vita di due ragazzi.
Dopo essermi fatta suggerire un elenco di parole random, ecco il mio metodo per esprimere l'amore che provo per questa coppia.
~ #1 Tazza "Non credo che tu voglia essere chiamato fagiolino, no?"
~ #2 Fotografia "La foto che Winry aveva preso era indubbiamente una delle sue preferite."
~ #3 Karma "No, forse il karma non c'entrava nulla col principio dello scambio equivalente."
~ #4 Ninfea "Al, quale è il tuo fiore preferito?"
~ #5 Stampella "E' solo una gamba rotta, ci passano tutti prima o poi"
~ #6 Ombrello "La lapide davanti a lui era fredda e cerea"
~ #7 Freschezza "Era un po' imbarazzante dirlo, ma le labbra del biondo sapevano di dentifricio"
Edward/Winry Manga/Brotherhood!verse
Genere: Generale, Romantico, Slice of life | Stato: in corso
Tipo di coppia: Het | Personaggi: Edward Elric, Winry Rockbell | Coppie: Edward/Winry
Note: Raccolta | Avvertimenti: nessuno
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{ Sei ; Ombrello }



 

 

L'inverno era ormai alle porte. Ogni mattina il vento soffiava frizzante e gelido, sbattendo le finestre semiaperte delle piccole case di Resembool. Piccole chiazze di ghiaccio e brina si potevano trovare ai cigli delle strade, e tutti i bambini le indicavano entusiasti, tirando le proprie madri per la mano, urlando «La neve! La neve!»

«Sembra proprio che stia per nevicare» il mormorio di una bambina affacciata alla finestra rimbombò amplificato dieci volte nella stanza deserta, ma purtroppo nessuno era lì a sentirla.

Le nuvole grigio chiaro oscuravano il cielo, rendendo l'alba di quel nuovo giorno spenta e priva di vita, racchiudendo la città in una cappa chiusa dalla quale era impossibile fuggire. Molti abitanti si lamentavano del brutto tempo di quell'ultima settimana, e i più fantasiosi attribuivano quella sfortuna ad uno spirito maligno che aveva posto posto la propria nuvola malvagia solo sopra la piccola cittadina di Resembool.

Purtroppo, a discapito dell'immaginazione di questi pochi, le nuvole si erano espanse per tutta l'area nord-est di Amestris, catturando l'attenzione e il malcontento di tutti.

Solo un ragazzo sembrava non interessarsi al tempo e alla presunta nevicata imminente. Benché fosse appena l'alba, era seduto già da diverso tempo sulla terra fredda e umida, apparentemente estraneo al mondo che lo circondava e concentrato solo sul suo obbiettivo.

La lapide davanti a lui era fredda e cerea. Nonostante fosse la più recente in quel piccolo cimitero, si era già uniformata alle altre, quasi volesse dire “Sono in ritardo, ma mi posso rimettere in pari in fretta!”, tanto era consumata dal freddo e dalle intemperie. E, sì, probabilmente consumata anche dagli sguardi avidi del figlio che, come tante altre mattine prima di quella, era stato ore lì davanti a fissare quella misera pietra grigia per ore.

Portandosi il pollice alla bocca e cominciando a mordicchiarsi l'unghia, Edward si chiedeva se avesse dovuto portare qualcosa per abbellire la tomba della madre. A parte questo, la sua mente era vuota, sgombra, pulita, ormai priva di quei complicati ragionamenti filosofici di qualche mese prima: era giusto quello che era successo? Perché proprio a lui? Lui e suo fratello non avevo mai fatto niente di male...

Sentì l'acqua rimbalzargli sulla nuca e alzò lo sguardo verso il cielo nero, guardando piccole gocce di pioggia, convergenti in un lontano punto all'infinito, avvicinarsi sempre di più, sempre più veloce verso di lui, schiantandosi sulle sue guance fredde e lisce e poi rotolar giù, sul mento, sul collo.

«Stupido Al, glielo avevo detto che era troppo caldo perché nevicasse» mormorò in un sussurro appena accennato, che sfumò col rumore della pioggia sulla ghiaia.

Il cielo non parve interessarlo ulteriormente e il bambino si girò di nuovo verso la lapide, stringendo le gambe al petto e lasciandosi bagnare da quella pioggia fredda.

 

 

 

La bambina staccò il naso dal vetro appannato, arricciandolo in una smorfia «E io che ero sicura che nevicasse... invece c'è solo pioggia, pioggia, pioggia!» sbuffò stizzita, incrociando le braccia al petto contrariata. Girò di scatto lo sguardo verso la stanza dove si trovava, lasciando che i capelli, legati con cura in due lunghe code di cavallo, ondeggiassero leggermente, formando un lieve vento intorno a lei.

Sospirò affranta. Né la nonna né Al avevano partecipato a quel suo piccolo teatrino e nessuno era lì a confortarla.

Era insolito per lei essersi svegliata così presto, ma dei rumori sospetti quella mattina l'avevano fatta destare di soprassalto. Aveva setacciato la casa preoccupata, temendo che qualche delinquente fosse riuscito ad entrare, ma tutto quello che aveva trovato era stato il letto di Edward vuoto. Una volta affacciatasi alla finestra, l'aveva visto camminare silenziosamente per il vialetto di casa, con le mani in tasca e un aria corrucciata.

«Edward!» la ragazza sussultò, urlando il nome del ragazzo come se si fosse svegliata da un brutto sogno, portandosi un secondo dopo una mano alla bocca, nel timore di aver parlato a voce troppo alta.

«Edward» ripeté in un sussurro, stringendosi nelle spalle e mordendosi il labbro inferiore pensierosa.

 

 

 

Anche se la pioggia si stava pian piano trasformando in un temporale, l'idea di prendersi una bronchite non turbava minimamente il giovane Edward, seduto nella solita posizione da ormai diverso tempo.

Niente l'avrebbe distratto dai suoi pensieri, niente l'avrebbe distratto dal crogiolarsi nei ricordi di sua madre, niente...

Improvvisamente, la pioggia cessò. Volgendo lo sguardo di lato, però, il biondo si rese conto che la pioggia era sempre lì, che cadeva incessante sul terreno, formando pozzanghere profonde. Anche il rumore tipico di un acquazzone non se ne era andato, anzi, sembrava quasi più forte, come se le piccole gocce rimbalzassero su una nuova superficie, come se...

Alzando di nuovo lo sguardo verso il cielo, Edward si ritrovò a fissare il complicato meccanismo di aste e tela di un ombrello.

Silenziosa, immobile, quasi invisibile, Winry era seduta alla sua destra e teneva l'ombrello in modo che coprisse entrambi, fissando intensamente la pietra grigia, proprio come se volesse dire “Fai come se non ci fossi, Ed”

Il biondo all'inizio la fissò incredulo, arricciando il naso confuso, ma dopodiché si sciolse in un sorriso genuino, ritornando a fissare la lapide e abbandonando il capo sulle ginocchia, senza lasciare però che quel piccolo momento di felicità sparisse dalle sue labbra.

 

 

Dietro le nuvole tempestose, pian piano il sole si alzava sempre più in alto, invisibile a tutti, finché non riuscì ad aprirsi un varco tra una nuvola e l'altra, disperdendo i suoi raggi per tutta la collina.

Anche la pioggia pian piano cominciò a diminuire, lasciando solo piccole gocce sugli alberi, che lentamente e silenziosamente cadevano al suolo, increspate dalla luce del sole di mezzogiorno.

Edward si alzò. Respirò a pieni polmoni l'aria fresca di erba bagnata che impregnava tutto il cimitero in quel momento, e, senza nemmeno guardarla negli occhi, parlò alla bambina bionda ancora accovacciata sul terreno bagnato. «Vieni Winry, torniamo a casa»

Lei si alzò, stranamente silenziosa, e mentre cercava di pulirsi qualche macchia di fango dai vestiti, sentì delle braccia attorno alla vita e poi fu trascinata in un abbraccio contro il petto di Ed. Durò solo qualche secondo, ma bastarono alla ragazza per lasciarla frastornata, immobile, con gli occhi blu spalancati e le gote rosse per la vergogna.

Lui si staccò e corse via, lasciando l'amica più confusa che mai, sola, insieme all'eco di una parola che le aveva sussurrato all'orecchio poco prima di andarsene:

«Grazie»

 

 

 

 

 

 

 

 

Nuovo update prima di Capodanno :)
Un po' triste, a discapito dell'aria festosa
che in questi giorni c'è nell'aria, ma pace xD
Come sempre, grazie mille per le recensioni,
ma se c'è qualcosa che non vi torna non esitate a
farmelo presente! :)
Oh, in questo capitolo ho pensato di omettere il riassunto rating/avvertimenti ecc.
che c'era all'inizio negli altri capitoli, ma se lo preferivate,
lo rimetterò. XD Consideratelo un esperimento.
Mh, non so mai che dire in questi nda finali, quindi concluderò qui u.u
Buon Anno! :D

 

 

  
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