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Autore: Clarkk    30/12/2012    5 recensioni
ATTENZIONE SPOILER DELLA 8X24
Come Mark reagisce al dolore per la sua perdita e lo metabolizza.
Buona lettura!
Genere: Introspettivo, Malinconico, Triste | Stato: completa
Tipo di coppia: Nessuna | Personaggi: Mark Sloan
Note: nessuna | Avvertimenti: nessuno | Contesto: Ottava stagione
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La storia si svolge alla fine della puntata 24 dell'ottava stagione, quando tutti si stanno per addormentare nel bosco, Meredith e Cristina abbracciate, Derek accanto a loro e Mark steso in grembo ad Arizona.





Il lato positivo di tutto ciò che stava accadendo (se ce n'era uno) era il cielo. Sembrava che Dio si fosse divertito a spruzzare milioni di stelle argentate su di un'immensa distesa di blu, come un pittore che getta con il pennello il colore sulla tela vuota.
Ci si perdeva in quel mare di stelle, non si poteva abbracciarlo tutto con un solo sguardo, occorreva spostare gli occhi in direzioni diverse, e ancora non si riusciva a contemplarlo completamente. Ci si nuotava dentro, si affogava, i rumori circostanti erano ovattati, come se l'acqua di un oceano mi stesse riempiendo le orecchie, il naso, la bocca, mi stava avvolgendo. Tutto sembrava distante, l'incidente aereo, le ferite, la morte di Lexie...  Mi sentivo leggero, in pace, i pensieri scivolavano via con l'acqua che il mio corpo spostava.
Ma una mano invisibile mi stava afferrando per i capelli e lottava per trascinarmi a galla. L'aria mi riempiva i polmoni, bruciava, mi avvelenava il cuore, mi corrodeva gli organi. Un'aria marcia, il dolore per la morte di Lexie.
Volevo disperatamente tornare ad immergermi in quel mare tiepido e sicuro, stavo lottando con quella mano invisibile; cercava di strangolarmi, mi schiacciava il petto, mi riempiva a tal punto che mi sentivo esplodere. Le lacrime salate che colavano dai miei occhi cadevano, fondendosi con quell'oceano che diventava via via più lontano, mi sentivo risucchiato all'indietro, la distesa d'acqua era distante, mi mancava l'aria.
Aprii di scatto gli occhi e mi ritrovai a contemplare milioni di stelle che mi fissavano tremule dall'alto. Lacrime roventi mi bagnavano il viso e si attaccavano alle ciglia come gocce di rugiada. Diedi un ultimo sguardo al cielo e chiusi gli occhi.





ANGOLO AUTRICE
Saaalve pipol, spero che la OS vi sia piaciuta. Lo so, è breve.
Dato che è la mia primissima FanFiction abbiate pietà çç Se vi va lasciate una recensione, anche negativa, le critiche sono ben accette, ma niente insulti. Mi scuso per eventuali errori ortografici. Un bacio a tutti

  
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