30/12/2012
3 recensioniHyper-Insomnia-Para-Condrioid
Dominic non sarebbe potuto stare meglio, nelle sue braccia. Il puzzo di alcol, la sua fragilità, la sua stretta che a stento riusciva a sentire... erano tutte cose perfette. Loro erano perfetti, insieme. Dominic adorava il loro rapporto, dipendevano l'uno dall'altro e lui si sentiva speciale. Gerard, con tutti i suoi problemi e le sue preoccupazioni, lo metteva sempre al primo posto. Dominic non era mai stato una priorità. Certo, la sua era una delle famiglie più unite, ma la madre continuava ad ignorare i suoi problemi e a voler mantenere una facciata di benessere. Dominic non poteva dire di essersi mai sentito bene, non prima di Gerard. Era entrato nella sua vita, l'aveva catturato e l'aveva fatto innamorare di se. E, quella creatura così bella, riusciva anche a contraccambiare i suoi sentimenti. Dominic non avrebbe potuto desiderare di meglio.
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Amare comporta dei rischi, tanti rischi. Questo, Dominic, aveva dovuto impararlo a sue spese. Vedere Gerard con quella sgualdrina lo uccideva. Certi sorrisi erano solo suoi, punto.
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Le ultime parole famose: "dobbiamo parlare". Dominic, da due mesi, non riusciva a pensare ad altro. Tutte le promesse, tutto il tempo passato insieme, tutti i battiti di cuore erano diventati insignificanti con qualche semplice frase. "Mi sbagliavo, non ti ho mai amato." Certo, dimenticarlo sarebbe stato così facile! Perché se la prendeva tanto? MERDA, era stata TUTTA UNA FOTTUTA BUGIA. NO, MERDA. NO. Dominique si sentiva morire. Aveva il petto spaccato in due da aprile, il cuore non c'era più. La settimana dopo il suo compleanno -non riusciva più nemmeno a dire il nome della persona che amava- l'aveva mollato, senza troppe spiegazioni. Aveva passato i seguenti sette giorni a piangere e il resto del suo tempo a colpevolizzarsi. Era un coglione, un dannato coglione. Aveva distrutto la cosa più bella della sua vita. Si odiava.
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Dominic era apatico, non gli interessava più di nulla. Non riusciva nemmeno a farsi del male, come ai vecchi tempi. Pensava sarebbe stato uno spreco di tempo, anche solo prendere la lama. Non che avesse cura del proprio corpo, proprio no. Solo che non gli andava di sprecare tempo. Ascoltare musica e piangersi addosso era decisamente più produttivo. Gli mancava, gli mancava da morire. Alcune volte, in tutta quella sua maledetta bontà, Gerard gli parlava. Erano gli unici momenti in cui si sentiva di nuovo una persona, anche se faceva dannatamente male. Dov'era finito il suo cuore?
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Dominic si sentiva al settimo cielo. Gerard l'aveva cercato, aveva bisogno di fare sesso. Dominic l'avrebbe accontentato in tutto.
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Finalmente, era di nuovo vivo. Era vicino alla sua ragione, nient'altro importava. Non era uno stupido, sapeva benissimo che Gerard sarebbe andato di nuovo via, che lo stava usando. Ma gli stava promettendo un sacco di cose, gli parlava come quando stavano ancora insieme. Ed era di nuovo tutto così perfetto.
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Il momento era arrivato. Dominic era di nuovo solo, ma aveva esaurito le lacrime.
Ha senso una storia del genere in questa sezione? Non lo so, non riuscivo ad etichettarla meglio con nessun altro aggettivo, se non romantica. C'è qualcosa di magnifico nella disperazione, non trovate?
Spero vi sia piaciuta, baci e buone feste