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Autore: _alexa    30/12/2012    3 recensioni
Il 14 Settembre 1963 Layla e Katrin, due gemelle, compaiono una davanti al cancello dell'Accademia per Giovani Mutanti di Charles Xavier e una alla porta della casa di Howard Stark. Quarantanove anni dopo, i Mutanti e gli Avengers sono chiamati a difendere di nuovo la Terra e ad allearsi con i propri nemici.
"La Terra non ha bisogno di Iron Man. Non ha bisogno di Captain America, di Wolverine o degli X-Men, o dei Vendicatori. Ha bisogno di una squadra che la difenda. E quella squadra siamo noi, ragazzi. E non possiamo permettere che delle discussioni ci dividano."
Genere: Avventura | Stato: in corso
Tipo di coppia: Het | Personaggi: Loki, Nuovo personaggio, Steve Rogers/Captain America, Thor, Tony Stark/Iron Man
Note: AU, Movieverse | Avvertimenti: nessuno
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14 Settembre 1963, Westchester County


Charles Xavier chiuse il libro e si avvicinò alla finestra della sua aula all`Accademia per Giovani Mutanti. Fuori pioveva a dirotto, e, nonostante fossero solo le quattro del pomeriggio, potevano tranquillamente essere le nove di sera. Il cielo era scuro, e sporadicamente attraversato da lampi e fulmini. Sopra la sua testa sentiva i rumori dei suoi alunni che cercavano di passare il tempo.
Ad un tratto, nella sua testa sentì una voce che non conosceva. Era una voce di bambina, acuta e spaventata. Papà? Chiamava disperatamente qualcuno. Charles scrutò fuori dalla finestra, portandosi due dita della mano destra alla tempia. Chi sei? Le chiese, cercando di identificarla attraverso il diluvio che scendeva dal cielo. Papà, sei tu? Chiese la vocina, senza rispondere alla domanda. Sei qui dentro? Cos`è questo castello? Charles capì in quel momento dove si trovasse. Era davanti al cancello d`ingresso dell`Accademia. Ho freddo, papà. E tanto sonno... la voce si affievolì lentamente, e Charles prese le ruote della sua sedia a rotelle e mosse le mani in avanti per spingerla verso l`uscita. Banshee scese le scale in quel momento, in tempo per vederlo andare verso la porta. “Professore! Dove stai andando? Fuori diluvia!” esclamò il ragazzo, scendendo di corsa gli ultimi scalini.
“C`è una bambina, là fuori. È entrata nella mia testa.” spiegò pacatamente Charles.
“Allora ti accompagno.” replicò l`altro, aprendo la porta e spingendo la sedia a rotelle fuori, sotto la pioggia scrosciante. “Sai dov`è?”
Charles scrutò ancora l`ingresso, i capelli castani che si appiattivano sul capo. “Davanti al cancello.”
Banshee spinse la sedia a rotelle fino all`alta inferriata, e attraverso la pioggia cominciarono a scorgere una figura appoggiata alle sbarre di ferro. Era seduta per terra, la testa che ciondolava da una parte. Banshee aprì il cancello e la prese in braccio.
Era una bambina dai capelli color stoppa. Doveva avere due o tre anni appena. Era molto magra e a Charles e Banshee sembrava che non mangiasse da giorni. Il professore fece un cenno al mutante, e lui gliela posò sulle gambe. La bambina sembrava dormire.
“Cosa pensi di fare, professore?” chiese Banshee, osservando Charles e ignorando la pioggia che ormai inzuppava i vestiti di tutti e tre. Charles continuò a guardare la bambina, la cui testa si era appoggiata alla sua spalla. Sui vestiti, il professore vide un nome scritto in eleganti caratteri argentati appeso ad una catenina: Katrin. “Penso che la terrò con me.” disse solo.
Banshee capì che il professore non avrebbe detto altro. Così, richiuse il cancello e spinse la sedia a rotelle dentro l`Accademia.

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14 Settembre 1963, Long Island

Howard Stark era appena uscito dalla sede dello S.H.I.E.L.D. e si apprestava a tornare a casa. La giornata era stata spossante, e lui non vedeva l`ora di tornare da Maria.
Chiamò un taxi e diede il suo indirizzo di Long Island al conducente. E mentre l`auto attraversava le strade newyorchesi, Howard estrasse dei fogli dalla valigetta e li studiò per diverso tempo.
Howard, nonostante non fosse più giovanissimo, rimaneva un uomo affascinante. I capelli scuri erano pettinati in modo sobrio e serio. La fronte era alta, e Howard risultava un po` stempiato, ma gli occhi castano scuro, il naso non troppo grande e la bocca carnosa, sormontata da un paio di piccoli baffetti, rendevano il suo viso forse non bello, ma comunque armonioso. In quel momento indossava un completo chiaro, serio, in linea con la riunione che aveva avuto luogo solo una manciata di minuti prima.
Troppo preso dai suoi progetti, Howard non si accorse di essere arrivato a casa prima che il conducente lo avvisasse. Risistemò i suoi fogli, pagò il conducente dicendogli di tenere il resto e si avviò verso l`ingresso della casa, coprendosi la testa dalla pioggia battente con la valigetta nera.
Ma quando arrivò alla porta di casa, quasi inciampò in qualcosa per terra. Abbassò lo sguardo e sgranò gli occhi stupito.
Una bimba magra, dai capelli color giallo stoppa, magra, che non dimostrava più di tre anni era seduta per terra, zuppa d`acqua, con la testa appoggiata alla porta d`ingresso. Al suo collo brillava una collana con un nome: Layla. Howard rimase fermo a guardarla per diversi istanti, il vestito nuovo ormai fradicio di pioggia. Poi, finalmente, appoggiò la valigetta per terra e prese in braccio la bambina, per poi riprendere la ventiquattrore ed entrare in casa.
“Maria! Guarda chi ho trovato davanti alla porta!"















Ed ecco qui. Una storiella che mi è venuta in mente quasi per caso, una crossover tra gli X-Men e i Vendicatori. Approfitto per ringraziare come sempre BlackyBy77, _Let it shine e LaHire che mi recensiscono e sostengono. Grazie <3
  
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