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Autore: keepcalm    30/12/2012    0 recensioni
Per chi ci avesse fatto caso e se lo stesse chiedendo, sì, sto facendo pulizie di "primavera"(a dicembre). Sto pubblicando tutto quello che avevo sul computer che ritengo decente; anche se questa poesia è nuova. Mi è successo che mio padre, dando voce a dei dubbi che avevo da un pò, mi ha urlato contro la mia cecità di fronte ad un fatto per lui ovvio(lo "spessore psicologico" della conversazione era più alto ma non vi voglio tediare con i fatti miei). E allora mi sono chiesta cos'è che ci impedisce di distinguere tra realtà e immaginazione e perchè a volte sia così dannatamente complicato. Il paragone con Don Chisciotte l'hanno fatto le mie dite sulla tastiera. Spero vi piaccia e vi prego, dato che non mi ritengo per nulla in grado di scrivere una poesia, se vi sembra che faccia schifo, ditemelo. Buona lettura!
Genere: Generale | Stato: completa
Tipo di coppia: Nessuna
Note: nessuna | Avvertimenti: nessuno
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Quanto possiamo biasimare Don Chisciotte? Quanto ritenerlo un folle? Aveva scambiato la fantasia dei suoi adorati libri per realtà: quanti si sentirebbero esuli da questa accusa, a parte la lotta contro i mulini a vento? Era forse pazzo perché i suoi nemici, i suoi fantasmi, la personificazione del suo errore, non erano entità ma cose fisiche? Io non mi sento in potere di scagliare la prima pietra. Tutt’oggi faccio confusione su ciò che voglio e ciò che è realmente ed è una cosa sfibrante. Così, ecco il risultato delle mie elucubrazioni.

 

Ti ho sognato anche stavolta

Di notte o in pieno giorno, non ricordo

Ma non importa perché lo faccio sempre.

Sei lì, ritto nella tua imponenza e quasi mi guardi con sfida

Un po’ ti temo ma non intendo tirarmi indietro

Con il tuo moto lento e cadenzato

Sembra che incarni il susseguirsi delle ere,

l’irriducibile cambiamento a cui tutto soggiace

ma ciascuno vive per cercare il proprio attimo di eternità.

E tu sei il mio.

Ti guardo, o forse ti immagino, e la speculazione diventa azione

Mi muovo verso di te, a spada sguainata, pronta a far prevalere la mia verità

Perché niente è più importante di questo

E so che sotto i colpi dell’ovvietà perirai, poiché questo è il tuo destino.

Questo è il mio destino

E dopo? Dopo ce ne saranno altri come te?

Finirò di lottare e mi darò alla meditazione?

Dopo farai i conti con la realtà, mi dicono

Ma più vero di questo, per me, non c’è nulla.

Sei tu.

 Tu ciò che voglio, su di te ho riversato speranze per un futuro amorfo e obnubilato

In te confido

E perciò ti ho aspettato

Ora è venuto il momento di agire, però, e lotterò per entrambi

Perché tu sei la mia verità

Al diavolo tutti quelli che ti ritengono un abbaglio, un miraggio del mio cuore e della mia mente

Io ti sento dentro

Scorri in me, permei nella mia anima

Non è un miraggio né illusione

È solo aldilà della lingua

Inconcepibile per chiunque ci provi

Ma catturato dagli spiriti più sopraffini per vie alternative

È invidia, ipocrisia, gelosia.

Ma io lotterò

Perché tu sei la mia verità, il mio destino

Tu sei il mio attimo di eternità

E allora facciamolo, sfidiamo il tempo,

Il mondo, l’universo, lo spazio, la vita.

Tu però non ti muovi, o meglio, non verso di me

Non posso da sola, dobbiamo camminare insieme

Che farei senza te? Cosa sarei senza la nostra lotta?

È l’unica cosa che abbia mai conosciuto

Ti guardo, o forse i immagino, e vedo che ti allontani

Non andare, resta

Oppure vattene, ma perirai con me

Non lascerò il campo senza immolare nessuno oltre il mio cuore, la mia dignità.

Me stessa.

Sembri quasi irreale, avvolto da un alone ultraterreno

E allora trovo la forza

Camminerò anche per te

Per tutti e due

Anche oggi

Un giorno capirai e mi aiuterai, sostenendo per po’ anche il mio peso

Lasciandomi riposare

E allora vengo verso di te, a spada sguainata.

O tutto o niente

Né vie di mezzo o sfumature

Non quando la mia anima è la posta.

Ti vedo, o forse ti immagino

Le tue pale colorate sospinte dal vento

La tua mole maestosa

Il mio ultimo, disperato, tentativo

Ma tu continui nel tuo moto senza curarti di altro

Di me.

E allora basta,

Ferirò le tue pale così come hai tarpato le mie ali

Cesserai di bearti del vento

Non assolverai più alla tua egoistica funzione

O tutto o niente

E tu hai deciso per entrambi.

Dicevano che dopo sarei andata incontro alla realtà

Che eri un miraggio, un’illusione

Ma forse loro non vedono il mio cuore dilaniato, la mia anima distrutta

Non l’hanno mai fatto, non hanno mai capito.

Non hanno mai sentito.

 

  

  
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