La
morte cammina e si ciba della mia autostima che manca da un
pò,
ma la mia adrenalina mi comanda e mi guida, lo so.
Tu ci credi? Io no.
Are you ready for war?
Non volevo ucciderla. Davvero.
Non volevo sentirla piangere, implorare pietà.
Non volevo il suo sangue tra le mani.
Sento ancora quell'odore metallico se me le avvicino al viso.
Dio, me le taglierei per farle smettere.
Sembra che mi rinfaccino 'Ehi, Cato, noi siamo il simbolo di quanto bastardo tu sia.'
Mi ricordano cosa sono, costantemente.
Un assassino.
Un fottuto omicida.
Ma in fondo non è solo colpa mia.
No, sarebbe troppo semplice incolpare me stesso.
Io sono un mostro nato dalla società.
Non è colpa mia, non è colpa mia, non è colpa mia.
Chissà come si chiamava.
Non mi sono preoccupato neanche di chiederglielo.
Ma a cosa sarebbe servito poi?
Le avrei dato speranza. E la speranza è solo un'infame travestita.
Due secondi dopo le avrei comunque piantato una spada nello stomaco.
Ma chi voglio prendere in giro. Se non gliel'ho chiesto è perchè avevo paura.
Di non riuscire più ad ucciderla, intendo.
Se avessi perso troppo tempo a fissare quei grandi occhi azzurri, i lineamenti delicati, il rossore sulle gote,
mi sarei tradito da solo. Avrebbe vinto la pietà, e la pietà non porta mai nulla di buono.
Chi dice che non mi avvrebbe ucciso?
A soli dodici anni avrebbe potuto...avrebbe potuto al massimo togliermi la polvere di dosso.
La verità è che sono un sadico.
Godo quando vedo la vita sfuggire dai giovani corpi dei miei avversari.
Ma alla fine è questo che piace alla gente.
Sono sedici anni che vedo persone acclamare la morte.
L'omicidio, la violenza.
Chi sono io per cambiare il sistema?
Nessuno.
Se voglio vivere devo uccidere.
E non è colpa mia.
Martina's corner:
Na, non ci credo. Sto proprio decidendo di complicarmi la vita.
Prima Gale, che odio a morte, e ora Cato, che forse odio ancora più di Gale.
Non so, probabilmente credo che i personaggi che non sopporto abbiano più cose da dire. Che in fondo abbiano un cuore.
Che non siano davvero così meschini, egoisti e malvagi.
Questa piiiiiccola FlashFic è orribile, lo so, ma devo comunque spiegare l'ambientazione, no? è.è
Sono pensieri di Cato dopo aver ucciso una qualsiasi ragazza nell'arena.
Ho voluto dargli un'aria più 'umana', per quanto ho potuto, naturalmente.
Non potevo far certo diventare il re dei favoriti un tenero agnellino? è.è
E' uscito davvero male come esperimento, ma pazienza, mi darò all'ippica loool
Magari lasciatemi una recensioncina, mi farebbe piacere, MOLTO ç_ç
Alla prossima tributi *^*
Baci.
ma la mia adrenalina mi comanda e mi guida, lo so.
Tu ci credi? Io no.
Are you ready for war?
Non volevo ucciderla. Davvero.
Non volevo sentirla piangere, implorare pietà.
Non volevo il suo sangue tra le mani.
Sento ancora quell'odore metallico se me le avvicino al viso.
Dio, me le taglierei per farle smettere.
Sembra che mi rinfaccino 'Ehi, Cato, noi siamo il simbolo di quanto bastardo tu sia.'
Mi ricordano cosa sono, costantemente.
Un assassino.
Un fottuto omicida.
Ma in fondo non è solo colpa mia.
No, sarebbe troppo semplice incolpare me stesso.
Io sono un mostro nato dalla società.
Non è colpa mia, non è colpa mia, non è colpa mia.
Chissà come si chiamava.
Non mi sono preoccupato neanche di chiederglielo.
Ma a cosa sarebbe servito poi?
Le avrei dato speranza. E la speranza è solo un'infame travestita.
Due secondi dopo le avrei comunque piantato una spada nello stomaco.
Ma chi voglio prendere in giro. Se non gliel'ho chiesto è perchè avevo paura.
Di non riuscire più ad ucciderla, intendo.
Se avessi perso troppo tempo a fissare quei grandi occhi azzurri, i lineamenti delicati, il rossore sulle gote,
mi sarei tradito da solo. Avrebbe vinto la pietà, e la pietà non porta mai nulla di buono.
Chi dice che non mi avvrebbe ucciso?
A soli dodici anni avrebbe potuto...avrebbe potuto al massimo togliermi la polvere di dosso.
La verità è che sono un sadico.
Godo quando vedo la vita sfuggire dai giovani corpi dei miei avversari.
Ma alla fine è questo che piace alla gente.
Sono sedici anni che vedo persone acclamare la morte.
L'omicidio, la violenza.
Chi sono io per cambiare il sistema?
Nessuno.
Se voglio vivere devo uccidere.
E non è colpa mia.
Martina's corner:
Na, non ci credo. Sto proprio decidendo di complicarmi la vita.
Prima Gale, che odio a morte, e ora Cato, che forse odio ancora più di Gale.
Non so, probabilmente credo che i personaggi che non sopporto abbiano più cose da dire. Che in fondo abbiano un cuore.
Che non siano davvero così meschini, egoisti e malvagi.
Questa piiiiiccola FlashFic è orribile, lo so, ma devo comunque spiegare l'ambientazione, no? è.è
Sono pensieri di Cato dopo aver ucciso una qualsiasi ragazza nell'arena.
Ho voluto dargli un'aria più 'umana', per quanto ho potuto, naturalmente.
Non potevo far certo diventare il re dei favoriti un tenero agnellino? è.è
E' uscito davvero male come esperimento, ma pazienza, mi darò all'ippica loool
Magari lasciatemi una recensioncina, mi farebbe piacere, MOLTO ç_ç
Alla prossima tributi *^*
Baci.