La pioggia era forte e intensa a Magnolia e i membri di Fairy Tail si erano rinchiusi dentro la loro calda e accogliente Gilda.
-A quanto pare non vuole proprio smettere, eh? – commentò Gray avvicinandosi alla finestra per vedere com’era la fuori.
- Juvia ha provato di tutto, ma non riesce a farla smettere – rispose la maga dell’acqua tutta bagnata.
Quest’ultima era arrabbiata.
Non era da lei sbagliare un incantesimo contro il suo elemento e questo la faceva infuriare.
Gray  fece un sospiro: - Speriamo almeno che finisca presto…-.
- Già…-.
Mentre i due maghi guardavano in silenzio la finestra, Happy, il gattino blu, volò dal Dragon Slayer del fuoco che dormiva da ore.
-Natsu!! Svegliati! – urlò il gatto scuotendolo.
Ma niente.
Salamander dormiva come un sasso.
“E va bene..” pensò fra sé e sé Happy.
Quest’ultimo tirò fuori dalla sua bisaccia un pesce ,che emanava un tanfo orribile, e lo sventolò sotto il naso del ragazzo.
Dopo qualche secondo il Dragon Slayer spalancò di colpo gli occhi e cadde dalla sedia: -Ahhh!!! Ma che diavolo è questo odore! Happy lavati! – sbraitò Natsu con gli occhi che gli lacrimavano per la puzza.
-Non sono io! È il pesce! – gli rispose il gatto – O forse… Aspetta un attimo! - si annusò un po’ le ascelle e di colpo diventò più blu del solito – Facciamo finta che è solo il pesce!- esclamò poi.
Un tic nervoso investì Natsu: - Perché mi hai svegliato? -.
-Heh? Ah. Perché Lucy non è ancora arrivata. È uscita da più di mezz’ora e ancora non c’è. - gli spiegò lui.
Natsu si guardò intorno.
Happy aveva ragione.
Ci stava mettendo troppo.
Fece un cenno all’amico e corse verso la porta d’ingresso ma ad un tratto venne bloccato da Erza.
-Dove stai andando? – domandò Titania.
-A cercare Lucy! -.
-Ma sei matto? Lì fuori è pericoloso! Ormai è troppo tardi per uscire e si prevede un forte uragano nel giro di poche ore! -.
-Ma…-.
-Erza ha ragione, Natsu – s’intromise Mirajane con uno straccio e un bicchiere tra le mani – Lucy sarà sicuramente rimasta a casa. Chissà, forse starà facendo un bagno caldo adesso –gli sorrise.
Ma Natsu aveva l’impressione che non era così.
C’era qualcosa che lo turbava e, pieno di dubbi, si avvicinanò alla porta ma di colpo Titania lo afferrò per la sciarpa.
-Natsu! Ma perché devi essere così cocciuto! -.
-Io mi devo assicurare che lei stia bene! – le rispose il Dragon Slayer serio.
Erza venne colpita da quelle parole.
Sapeva che Natsu era molto legato a Lucy e che non l’avrebbe mai lasciata da sola.
Ma era proprio per questo legame che lei non poteva rischiare di mandarlo a morte certa: - Mi dispiace Natsu… Ma il Master ha proibito a tutti di uscire. Non farmelo ripetere due volte -.
Natsu abbassò lo sguardo.
Non poteva fare altro e con tutto il suo cuore sperò che Mirajane avesse ragione.
Ma non era così.
Sotto quell’incessante pioggia, Lucy correva stremata.
Si era persa varie volte e questo non era da lei.
 “Maledizione! Era meglio se rimanevo a casa!” si disse fra sé e sé la maga degli Spiriti Stellari.
Quest’ultima cercò di superare la strada ma ad un tratto sentì uno strano rumore.
Si fermò e udì un urlo: - ATTENTA!-.
Tuttto va a rallentatore.
Un botto.
Del sangue schizza.
Delle chiavi d’oro e dargento volano via e una ragazza dai capelli biondi cade a terra.
Tutto si fa nero, fino a quando non si vide una piccola luce bianca.
Si sentono dei passi frettolosi e delle urla di disperazione, ma Lucy non riesce a sentirle.
"Mi sento pesante... Aiuto... Mamma...".