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Autore: Lucash99    31/12/2012    0 recensioni
Giv é un ragazzo di 1° media, un giorno viene a scoprire dai suoi amici cosa sono le Cuballs e si appassiona alla cosa. Insieme ai compagni di classe vivrà emozionanti avventure, sfidando avversari sempre nuovi e diventando ogni volta più forte. Nel rispetto dei lettori cercherò di non fermarmi mai per periodi troppo lunghi, dopo avervi detto questo vi auguro una buona lettura!
Genere: Avventura, Azione | Stato: completa
Tipo di coppia: Nessuna
Note: nessuna | Avvertimenti: nessuno
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- Questa storia fa parte della serie 'Cuballs'
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Era il giorno seguente al torneo conclusosi con la vittoria di Dortmund, Boost aveva già voltato pagina e Neiv non nutriva più rancore nei confronti di Sand. I sei ragazzi decisero di andare ad allenarsi fuori scuola, come avevano fatto nel giorno precedente all'inizio del torneo di Cuballs, ma durante il cammino la loro attenzione fu attratta da qualcosa, il primo a notarla fu Giv:

«Uno stadio abbandonato!»

Neiv lo incitò a muoversi e a passargli avanti:

«Vieni, non abbiamo tutto il tempo del mondo.»

L'amico, però, gli fece segno di aspettare e lui ne rimase molto seccato; in seguito anche gli altri seguirono Giv ed entrarono in quella struttura, Boost notò una cosa:

«Ehi, guardate! Dentro c'é Dortmund.»

Giv corse verso il “Brucia Cuballs” e lo sfidò:

«Voglio la rivincita!»

Neiv cercò di fermarlo:

«Torna qui e non fare sciocchezze!»

Ma l'altro non voleva dargli retta, quindi chiamò di nuovo Dortmund a sé:

«Voglio un incontro con te!»

Senza nemmeno guardarlo in faccia, lo respinse:

«Cosa vuoi? Vattene e lasciami in pace, mi sto allenando e non ho voglia di perdere tempo con te. La prima volta sei scappato a gambe levate e la seconda hai subito una bruciante sconfitta.» (sottolineò “bruciante”)

Giv, a quel punto, decise di seguire il consiglio dell'amico e quindi si avviò verso l'uscita; però Dortmund, nel frattempo, aveva cambiato idea:

«Ho detto che mi annoio contro di te, ma questo non vuol dire che non ho voglia di sfidarmi con nessuno. Uhm... scelgo quella ragazzina laggiù, avrò una gara contro di lei.»

Zadi si fece avanti senza paura, il suo desiderio era quello di sconfiggere il “Brucia Cuballs”, era convinta di avere le contromosse giuste per vincere. Anche se lei era sicura, l'avversario la volle avvertire:

«Stai certa che non mi sono allenato per perdere tempo, quindi... se non sei sicura di quello che fai puoi anche andare via, io non ti obbligo a fare niente. Per quanto riguarda me non ho problemi, vincerò senza ombra di dubbio, perciò... a te la scelta.»

La ragazza non si fece intimorire dalle parole dell'uomo:

«Sono qui e ti sconfiggerò, così non avrai più modo di vantarti.»

L'altro accettò con piacere questa decisione:

«Va bene, ma poi non venirmi a dire che non ti avevo avvisato... quando la tua Cuball brucerà.»

Consapevole delle sue forze, affermò:

«Ti assicuro che questo non succederà!»

L'ultima frase prima della sfida toccò a Dortmund:

«Vedo che sei molto coraggiosa, allora dimostramelo in gara!»

L'incontro ebbe inizio, non poteva essere paragonato a uno di quelli disputatisi nello svolgimento del torneo, non c'era un campo delineato precisamente, ma lo spettacolo era lo stesso; la prima mossa del “Brucia Cuballs” mise alle strette Zadi:

«Non movimento!»

Poi cercò di concludere la gara con la sua solita strategia, cioé carbonizzando la Cuball avversaria, ma la ragazza emulò Sand e fece tornare la sua Cuball a sé, purtroppo quest'ultima non si mosse dal suo posto. Giv chiese pietà per la sua amica:

«Per piacere, non bruciarla!»

L'uomo, però, non mosse un dito, la Cuball bruciò e Zadi cadde a terra disperata, la ragazza si chiedeva come mai il suo cubo non fosse tornato indietro, Dortmund glielo spiegò:

«“Non movimento” é un'abilità che impedisce alla Cuball avversaria di tornare e usare tecniche per 10 secondi, giusto il tempo necessario per bruciarla.»

Dopo questa frase, si voltò e andò via; Giv era infuriato e dopo l'avvenimento disse queste parole:

«Mi dispiace tanto Zadi, ti assicurò che quel dannato Dortmund me la pagherà, parola mia. Lo farò per te e per tutti quelli che hanno visto la loro Cuball bruciare per colpa sua, se la vedrà con me!»

I ragazzi, dopo questa spiacevole conclusione della sfida, decisero di tornare a casa e di rimandare l'allenamento ad un altro giorno; nei loro ricordi si aggiungeva un altro episodio negativo, ma la cosa più triste era che questo ricordo era collegato di nuovo a Dortmund, che ora diventava ufficialmente il nemico da sconfiggere, andava fermato oppure lentamente avrebbe fatto scomparire tutte le Cuballs esistenti sulla faccia della terra. E il motivo di tutto questo? Nessuno l'aveva ancora capito, forse l'obiettivo non era chiaro nemmeno allo stesso “Brucia Cuballs”.

Zadi tornò a casa, ma non aprì bocca, salì lentamente le scale ed entrò in camera sua, la ragazza pensava ancora alla sua Cuball, che mai più avrebbe rivisto.

«Come farò ora? Non ho più una Cuball e se anche ne avrò un'altra in futuro non sarà la stessa cosa... tutta la fatica che avevo fatto per insegnarle le abilità che conosceva... dovrò ricominciare tutto da capo, non ci riuscirò mai...»

La ragazza era disperata, tanto lavoro sprecato, quando poi un uomo può arrivare da un momento all'altro e in un attimo distruggere tutto. Zadi non era arrabbiata solo con Dortmund, ma anche con

se stessa, si pentiva di essere scesa in campo a combattere, era stata troppo sicura del fatto che la sua Cuball non poteva essere bruciata.

«Ero convinta del fatto che la mia Cuball sarebbe rimasta integra, invece... gli é bastato immobilizzarla per dieci secondi e...»

Piangeva, batteva i pugni contro la scrivania... poi ad un certo punto si rinvigorì e capì che disperarsi non serviva a niente, si alzò dalla sedia e andò a salutare la madre, a cui prima non aveva voluto parlare per la tristezza del momento.

 

Tornando sulla gara: come mai Zadi era stata così sicura di se stessa e del fatto che la sua Cuball si sarebbe salvata dagli attacchi di Dortmund? La risposta esatta é: per l'invisibilità, potendo usare le sue abilità, la Cuball della ragazza può usufruire di quest'ultima per muoversi liberamente ed evitare il calore dei 9000 gradi.

Ora che il “Brucia Cuballs” conosceva un'abilità così potente da impedire qualunque azione all'avversario, come avrebbero fatto tutti gli altri a scampare questo pericolo? Magari battendolo sul tempo e imparando la sua stessa tecnica, ma ci sarebbe stato comunque il problema di sconfiggerlo in dieci secondi; Dortmund era davvero imbattibile? Forse sarebbe stato meglio non sfidarlo mai più, però c'era una persona che sicuramente non avrebbe seguito questo consiglio, e questa persona era... Giv.



Il capitolo seguente sarà speciale, perché si svolgerà nella vigilia di Natale, ma non per questo non sarà collegato alla trama, anzi sarà un capitolo molto importante per lo svolgimento della storia.
Ringrazio i lettori e auguro a tutti un felice anno nuovo!

  
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