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Autore: Eliyss    31/12/2012    4 recensioni
-Anche io ti amo- mi sussurrò delicatamente fra tutto il baccano.
-Fanculo, te l’avevo detto l’anno scorso!-
Genere: Fluff, Romantico, Sentimentale | Stato: completa
Tipo di coppia: Het
Note: nessuna | Avvertimenti: nessuno
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Passato anche lo scoglio di quei fottutissimi stronzi di Maya che mi hanno fatto passare delle notti di panico nella quale pensavo di morire di paura, anche quest’anno sta finalmente giungendo a concludersi.
Sembra impossibile come passi veloce il tempo.
Ricordo come se fosse ieri quella fredda giornata di febbraio, era esattamente il 15, in ritardo di un giorno per San Valentino, quando al Love Party, incontrai per la prima volta il ragazzo che ora amo più di ogni altra cosa.
Il ragazzo per il quale darei tutto.
Il ragazzo per il quale vivo.
Proprio così, Love party, tutti pieni di fantasia e originalità per il nome, ma non poteva chiamarsi altrimenti.
All’entrata del locale ti davano semplicemente un braccialetto color rosso ovviamente, con incisa una parola che con la luce dei neon illuminava, e quando trovavi la persona del sesso opposto con il tuo stesso termine, si poteva andare sul palco e bere davanti a tutti il Cocktail dell’amore.
Inizialmente mi sembrava l’idea più stupida che potesse uscire da una testa umana, ma poi, ancora oggi non smetterò mai di ringraziare abbastanza la mia migliore amica Ella per avermici portato di forza.
 
**Flashback**
-Oh – mio – Dio!- gridò Ella entrando all’improvviso nella mia stanza, privandomi dei miei sogni pervertiti su Brad Pitt.
-Cosa caspita vuoi?- borbottai, cercando di aprire gli occhi ma invano a causa della troppa luce –e soprattutto, chi ti ha fatta entrare?!- continuai lanciandole un cuscino.
-Io l’ho sempre sostenuto che tua madre mi adorasse!- disse facendo la modesta.
-Ma stai zitta una buona volta e lasciami dormire!- dissi girandomi dall’altra parte del letto.
-No! Tu non puoi neanche lontanamente immaginare Grace!- e prese il piumone tirandolo verso la fine del letto.
Le stavo per lanciare addosso qualcosa di molto, ma molto, pesante!
-Dammi validi motivi per il quale ti presenti alle otto di mattina in camera mia, o ti conviene scappare!-
Ella prese fuori dalla tasca del giubbotto un volantino, e me lo mise letteralmente in faccia con la sua solita grazia di un elefante.
Appena lessi la prima parola stampata su quel foglio di carta, Love, scoppiai a ridere.
-Non prendermi nemmeno lontanamente in considerazione!- dissi scuotendo la testa varie volte.
Esatto, non sopportavo l’amore, non sopportavo amare!
Non sopportavo quel fottuto verbo portatore solo di inutili illusioni e tempo sprecato, di dolori e sofferenze, di qualcosa che si crede eterno, ma non lo è.
-Dai è solo una sera! Fallo per me, altrimenti non saprei con chi andare!- mi supplicò facendo la sua faccia da cane bastonato.
-E Dan a cosa ti serve allora? State insieme per niente?- in quel momento stavo rimembrando nella mia confusa mente tutte le persone che potessero accompagnarla ad una festa così inutile.
-È in vacanza con i suoi in Spagna, ma ieri mentre te lo raccontavo non mi ascoltavi?!- chiese perplessa.
Merda, ero fottuta.
Uno perché aveva sicuramente capito che ogni volta che mi parlava di lei e Dan, a me interessava meno di zero.
Due perché non mi veniva in mente nessun’altro a cui sbolognarla per quella sera, e lei fino a che non otteneva una cosa non si arrendeva. Mai.

 
Il vestito c’era. Bianco e nero, molto semplice ma adatto all’occasione.
Il perizoma rosso che dicono porti fortuna, anche.
Ella mi stava bruciando i capelli con quella piastra ardente per farmi i boccoli, ed io ero agitatissima.
Non ero mai stata così in ansia per Capodanno, una semplice festa in piazza con amici, alla quale divertirsi fino alla mattina presto, niente di così speciale alla fine. Eppure sentivo un temporale di emozioni dentro di me.
Forse perché per la prima volta, lo avrei passato con lui.
Con il mio Micky.
Mancavano oramai poche ore al tanto atteso conto alla rovescia, mancavano poche ore all’inizio di un anno nuovo.
-Allora come sto?- chiesi con la voce tremante continuando a camminare avanti e indietro per i soliti due metri del salotto non riuscendo a fermarmi.
-Staresti meglio se riuscissi a fermarti!- gridò Ella bloccandomi per un braccio –Così forse non ti avrei pettinata per niente!- continuò indignata.
-Non ce la faccio, e non riesco a capire che mi sta succedendo!- la informai preoccupata.
Infatti.
Cosa mi stava succedendo?
Non riuscivo a spiegarmelo, pur scavando in profondità, non riuscivo a trarne una spiegazione.
L’unica cosa che riuscii a capire, era che nonostante stessi alquanto impazzendo, era una sensazione piacevole, che involontariamente riconduceva a lui, alla mia vita, a Micky, e questo rendeva il tutto più gradevole.
-Sono i tuoi ormoni che stanno delirando cara!- la voce squillante e in quel momento fastidiosa di Ella, interruppe tutti i miei più dolci pensieri con una frase senza senso.
Quando fui pronta per risponderle a tono, qualcosa mi bloccò, qualcosa di ancora più importante.
Il semplice suono del campanello.
Mi agitai più di quanto non lo fossi già stata.
Cominciai a toccarmi capelli, a sistemarmi il vestito, ma peggiorando solo le mie condizioni.
Poi grazie al cielo, una secca pacca dietro la nuca da parte di Ella mi riportò alla normalità.
Si era resa utile una volta tanto.
Mi posizionai davanti alla porta, e feci alcuni respiri profondi.
Appoggiai lentamente la mano destra sulla maniglia gelida, e ci feci peso in modo da aprirla.
Quando vidi finalmente chi e soprattutto cosa si nascondeva dietro di essa, rimasi a bocca aperta, senza riuscire a capire.
Un uomo sulla quarantina in smoking nero con guanti bianchi che appena mi vide si inchinò davanti a me salutandomi cortesemente. Dopodiché si girò di novanta gradi sulla sua sinistra e distese un braccio come per invitarmi ad andare.
Il vialetto che separava l’entrata di casa con il cancello, era cosparso di palloncini rossi a cuore, ed alcuni con stampate foto mie e di Micky che ripercorrevano questi mesi passati assieme, fino ad arrivare a quelli più vicini all’uscita che comprendevano le immagini più recenti.
Il suolo ricoperto di petali di rose.
Mi misi le mani davanti al viso in segno di stupore.
Le lacrime si ostinavano a venire ma le respingevo con forza per non rovinare il lavoro di ore di Ella.
Quando potevano aver fatto tutto quel lavoro?!
Mi girai verso la mia migliore amica che mi sorrise dolcemente. Ecco perché mi aveva tenuta rinchiusa in casa tutto il pomeriggio impedendomi di uscire.
Poi mi fece cenno con la testa di uscire e seguire quell’uomo.
Ma quando mi voltai nuovamente verso quello sfondo che lasciava un senso di purezza, di affetto nell’aria, ne rimasi ancora una volta incantata, fino a quando non rischiai di arrivare di faccia sugli scalini a causa di una ‘leggera’ spinta di Ella verso il giardinetto.
-Tesoro ne avevi bisogno!- urlò poi salutandomi con la mano per poi fare l’occhiolino.
Io, pur avendo appena rischiato la vita, ricambiai con un sorriso, e seguii l’uomo pinguino fino a una vettura parcheggiata sul marciapiede appena di fronte a casa mia, che mi portò in un prato proprio sopra la piazza dove si sarebbe svolta la grande festa in città.
-Eccoci giunti a destinazione- cominciò spegnendo il motore della macchina –ora può proseguire da sola. Sempre dritto!- e mi mostrò verso dove avrei dovuto continuare.
Lo salutai e ringraziai cortesemente, e mi incamminai su quel prato così morbido, illuminato solo dalla luce della luna piena in quella sera.
In lontananza intravidi una figura a me molto famigliare.
E, passo dopo passo, questa volta alcune lacrime di gioia rigarono il mio viso involontariamente, fino a quando non mi lanciai fra le braccia di Micky, e lo avvolsi in un bacio passionale pieno solamente di noi.
Dopo mi mise una mano sul fianco e mi strinse a se, e sentimmo dalla piazza voci cominciare a gridare il conto alla rovescia.
10.. 9.. 8.. 7.. 6.. 5.. 4.. 3..
Mi girai verso di lui con gli occhi ancora pieni di gocce di pianto e gli accarezzai il viso.
-Grazie di tutto. Ti amo-
E in quel momento sentimmo le urla di gioia per l’apertura del nuovo anno, accompagnate dai botti dei fuochi d’artificio che scoppiavano elegantemente in cielo.
-Anche io ti amo- mi sussurrò delicatamente fra tutto il baccano.
-Fanculo, te l’avevo detto l’anno scorso!-
Allora mi buttò a terra e si distese accanto a me, stringendomi sempre a lui, godendoci assieme, per la prima volta quello spettacolo.
Grazie Micky per avermi fatto credere nuovamente nella parola amore.

-Look at me
Ed eccomi ancora una volta con una os, questa volta con l'occasione di Capodanno c:
Spero con tutto il cuore che vi piaccia perché c'ho messo l'anima :)
Per la festa del Love Party l'hanno fatta veramente in un paese vicino al mio ahaha
proprio come descritta nella storia :3 mi piaceva come idea
Se volete lasciare una recensione mi farebbe piacere!
Ringrazio già comunque chi la leggerà, sappiate che io vi adoro!


@alikee1D

 

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#Italian3eeksLoveDistrict3 #ProudItalian3eek #District3Memories
:3

  
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