Anime & Manga > Kuroshitsuji/Black Butler
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Autore: vocidelvento    31/12/2012    3 recensioni
La notte, una donna, la Luna. Cosa succederà nella residenza Phantomhive?
Genere: Slice of life, Suspence | Stato: completa
Tipo di coppia: Nessuna | Personaggi: Meirin
Note: Missing Moments | Avvertimenti: nessuno
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La notte il buio che divora ogni tegola, ogni pietra cercando di penetrarvi all’interno.
La Luna,alta nel cielo, era testimone silenziosa.
E la scena che rivelava con la sua pallida luce era quello di una realtà degenerata.
Le strade londinesi, che di giorno pullulavano di fanciulle vestite a festa, si rivelavano  nella lora parte più macabra. Donne ai bordi delle strade in cerca di compagnia, truffatori intenti a esaminare il bottino giornaliero, vecchi che seduti contro un muro stringono una bottiglia; il loro tesoro, la loro rovina, la loro compagna di vita e portatrice di sventure. Era questa la Londra notturna, quella vera, quella malata. E nello stesso tempo la Londra della luce era presa da tutt’altri pensieri.
Giàpensava la luna anche quest’anno è arrivato quel periodo dell’anno. Come lo chiamano …? Ah, sì, Natale. Non riuscirò mai a capirne il senso. Nelle case le tavole sono imbandite, mille candele accese e adulti e bambini ridono insieme davanti al camino addobbato. Si raccontano storie; parlano di coraggio, lealtà, amicizia, bontà. Stupidi umani. Come possono parlare di solidarietà quando fuori dalle loro porte la gente muore di fame e di freddo? Come possono ostentare quei meschini la bontà? Ridicoli.
Poco distante da questo paradossale spettacolo, nella campagna inglese, si scorge una luce. E’ la fiamma di una candela. Si muove veloce in un corridoio. La luce lunare, stanca e curiosa, filtrava dalle grandi vetrate, rivelando una figura ora immobile sul marmo decorato. Questa volse gli occhi verso il cielo e sorrise.
* * *
Era quasi giunta l’ora. Era da molto che la cameriera attendeva il momento. Quando finalmente l’ultima fiamma della residenza si spense. Il maggiordomo non si smentisce: puntuale come sempre. Bene, ora però bisognava sbrigarsi. Ripercorse il corridoio cercando di fare meno rumore possibile. Prese le grandi scale per raggiungere l’enorme soggiorno. Nel percorso inciampò più volte (anche lei non tradiva le aspettative!), ma fortunatamente riuscì a giungere illesa davanti alle imponenti porte che conducevano alla sala. Superata la soglia mosse passi incerti nell’oscurità alla ricerca di una candela. Trovata! Una volta data alla vita la flebile luce cercò di illuminare il locale. Ma non perse tempo. Si diresse sicura verso l’antico armadio che troneggiava nella stanza. Si sentì indescrivibilmente sollevata nel constatare che ogni cosa era ancora al suo posto. Ora era tutto nelle sue mani. Si rimboccò le maniche e si mise all’opera.
* * *
Quando la giovane si guardò intorno fu fiera di se stessa. L’albero era addobbato magistralmente,circondato da pacchetti di ogni forma, colore, dimensione, le finestre ornate dalle più raffinate decorazioni. La stessa stanza, quella che prima le sembrava cupa e senza vita, ora aveva cambiato completamente aspetto. E non erano solo gli ornamenti, lei lo sapeva.
Chiuse lentamente le porte per tornare nella sua stanza. Dovette attraversare tutta la residenza ed ebbe tempo per pensare, pensare e pensare.
* * *
La signorina Lizzy, Soma, Agni e gli altri saranno soddisfatti del mio lavoro. Mi chiedo solo come reagirà il padroncino. A volte è frustrante. Io e  gli altri cerchiamo di fargli capire in tutti i modi che non è solo, che non deve vergognarsi di non essere il blocco di ghiaccio che si atteggia. E’ passato molto tempo da quando sono arrivata qui. Ho perso il conto. No, forse ho solo voluto dimenticare. Dimenticare il passato, nella speranza di ricominciare. Non è così per il padrone? Non è forse così ancorato al passato da lasciarsi sfuggire il presente? Ma se è questa la sua scelta noi amandolo, non possiamo che accettarla. Ma questo non ci impedisce di supportarlo, giusto? Da quanto non vive un Natale? Di quelli con i regali, i dolciumi e la famiglia. Famiglia … Ora sono loro la mia famiglia. Ed è per questo che domani questa casa si dovrà riempire di Natale. Una nascita, una rinascita. E’ vero, questa residenza è abbastanza fuori dal comune. Siamo solo delle persone ferite che vogliono rinascere dalle proprie ceneri, quindi che male c’è nel sostenersi in tutti i modi possibili? Domani sarà festa. Il padroncino sorriderà e noi saremo ripagati di tutti i nostri sforzi.
* * *
Capelli scarlatti, corpo modellato, grandi occhiali e un completo da cameriera. La figura si fermo al centro del corridoio. Sarà una giornata grandiosa! Come domestica Phantomhive, che domestica sarei se non riuscissi a portare un po’ di Natale? Poi volse lo sguardo alla luna e sorrise.
  
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