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Autore: Piska    18/07/2007    5 recensioni
è la terza storia che pubblico, ma in realtà è la prima che ho scritto! xD i protagonisti sono i gemelli Kaulitz con due ragazze... se vi và leggete!
Genere: Romantico, Malinconico, Drammatico | Stato: completa
Tipo di coppia: non specificato | Personaggi: Tokio Hotel
Note: nessuna | Avvertimenti: nessuno
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I gemelli Kaulitz non mi appartengono, non scrivo questa storia a scopo di lucro ed inoltre è tutto frutto della mia fantasia!


Driiinn.. uno squillo… Driiinn.. Due squilli… Driiinn..
- Pronto?- una voce impastata dal sonno rispose.
- Buon Giorno! Mi scusi se l’ho svegliata, ma per colazione non siete scese e desideravamo sapere se per pranzo sareste scese…- disse una voce femminile molto cordialmente.
- Cosa?... Colazione.?... Pranzo.?... oh si, si certo.. ci saremo…-
- Va bene, grazie e mi scusi ancora per il disturbo .-
Tututututu… La signorina aveva messo giù.
La ragazza attaccò a sua volta e, finalmente, si ricordò dov’era. Si rigirò un po’ nel letto della stanza d’albergo e poco a poco cominciò a svegliarsi completamente.
“Mmh… Ma che ore sono?” pensò e guardò il suo orologio da polso.
- O mio Dio…No, non ci posso credere… OMMIODDIO! - urlò d’un tratto, tirandosi seduta di scatto sul letto.
Qualcuno nel letto dall’ altra parte della stanza si girò su un fianco, ma senza svegliarsi.
La ragazza, da seduta, balzò in piedi, corse verso l’altro letto e iniziò a scuotere la persona che dormiva.
- Dannazione, Marty! Alzati da questo maledetto letto!- strillò.
- Mmh.. Ehi! Anny, calmati! Ma che diavolo vuoi?!- rispose scocciata Marty.
-Come che voglio? Secondo te? Mi preoccuperei di svegliarti in questo modo se andasse tutto bene?? Guarda che ore sono! Diamine è tardissimo!!- disse Anny, mostrandole l’orologio con fare molto nevrotico.
- O MIO DIO!!!- la ragazza si tirò su di scatto - Ma è tardissimo! No, abbiamo dormito troppo! Cavolo, cavolo, cavolo! Dobbiamo fare in fretta! - esclamò e si diresse verso la valigia a prendere i vestiti per cambiarsi.
-Già, abbiamo solo un’ora e mezza per prepararci dato che il pranzo è alle 12.30 e… No, aspetta!- disse vedendo che Marty andava verso il bagno - Mi sono svegliata prima io, o sbaglio? Il bagno tocca a me. Tu ci andrai dopo!-
- Ok, ok! Ma cerca di sbrigarti.. non abbiamo tutto il tempo del mondo!-
- Si, si.. sai che io sono veloce!- e poi aggiunse sottovoce - Non come te..!-
- Cosa? Hai detto qualcosa?-
-No, no!- rispose Anny soffocando una risatina e si avviò in bagno.
Mentre la ragazza faceva la doccia, Marty pensava a quanta fortuna avevano avuto quell’ estate. Erano riuscite a convincere i loro genitori ad andare in Germania, precisamente a Freiburg, e a passarci tutte le vacanze estive (grazie ad Anny che quando ci si metteva aveva una parlantina mooolto convincente), e per di più nella città dove il loro gruppo preferito, i Tokio Hotel, sarebbero stati quell’estate! Anche se andavano tutte e due al liceo linguistico, dovevano ammetterlo, non erano andate in Germania tanto per imparare meglio la lingua, quanto per conoscere i loro idoli in qualche modo. L’idea l’aveva avuta Anny, che avendo saputo che sarebbero stati lì tutta l’estate, aveva insistito tanto per andarci e, ovviamente, Marty non aveva perso l’occasione e si era unita all’amica.
Anny era una ragazza abbastanza alta, magra come un grissino, con i capelli lisci corvini (tinti) e due grandi occhi verde scuro. Aveva un tatuaggio a forma di stella vicino all’osso dell’anca e un piercing sul mento.
Marty, invece, era circa 20 cm più bassa di lei, aveva i capelli ricci di colore biondo scuro, due occhietti color nocciola e un piercing in cima all’orecchio.
Entrambe amavano i Tokio Hotel, ma la prima di loro a “scoprirli” era stata, Anny grazie ad una amica, e poi Marty, “copiandola” li aveva ascoltati e aveva deciso che le piacevano. Entrambe avevano sedici anni, anche se ne dimostravano di più.
La bionda stava ancora pensando alla loro fortuna, quando la mora uscì dal bagno tirandole addosso un asciugamano.
- Che fai lì imbambolata? Ti avevo urlato di prepararti già da un po’!-
Marty rimase sorpresa da quel gesto, era strano vedere Anny così agitata per qualcosa, e schizzò subito in bagno a fare la doccia.
Anny si vestì in fretta, con dei pantaloni strappati e una maglia nera con un teschio viola sulla pancia, che le arrivava un po’ più su della cintura, così da lasciare intravedere il tatoo e si truccò con la matita nera che le risaltava gli occhi e un filo di lucidalabbra all’albicocca.
Mentre si pettinava, la bionda uscì dal bagno già vestita con un vestito bianco senza maniche e sotto dei leggins neri e si mise allo specchio anche lei per truccarsi.
- Aspetta.. - disse la mora pulendole una sbavatura del mascara - Dai, dà qua, ti trucco io!- aggiunse sorridendole.
- Uh, grazie! - rispose Marty, lasciandosi truccare da mani più esperte delle sue.
- Ecco… fatto! Ma, cavolo! Tra due minuti servono il pranzo!- esclamò la mora a lavoro ultimato. Si precipitò a prendere le loro borsette e trascinò l’amica fuori dalla stanza e nell’ascensore.
Mentre le porte si chiudevano, la bionda soffocò una risata, ma poi non riuscendo a trattenerla scoppiò a ridere e tutti la guardarono male, Anny compresa.
- Che cavolo hai ora da ridere? Ti fa ridere che siamo in ritardo?!- chiese scocciata.
-No..mppf.. ahaha.. è solo che.. siam.. ahaha.. - biascicò Marty, cercando di riprendere fiato.
Quando, si calmò sussurrò all’amica - Siamo uscite… senza… scarpe!! - e ricominciò a ridere.
- Oh, SCHEISSE!!- esclamò la mora quasi urlando.
Di colpo, diventò rossa come un peperone.
- Ma anche tu, non potevi dirmelo prima?!- disse, abbassando la voce.
-Ci ho provato, ma tu mi hai trascinata qui dentro!- rispose la bionda ormai tornata normale.
Le due ragazze sentivano gli sguardi di tutte le persone presenti nell’ascensore, puntati su di loro.
Al che, le due amiche si guardarono in faccia e scoppiarono a ridere.
Quando l’ascensore arrivò al piano terra si dovettero tenere alle pareti e lasciare scendere gli altri prima di risalirvi per tornare in camera, dal tanto che ridevano.
Quando furono arrivate, notarono che il trucco era andato a quel paese, colpa delle lacrime di poco prima. Avevano riso fino a piangere e si era sbavato tutto. Si misero davanti allo specchio e si pulirono le sbavature, poi si diressero alla scarpiera e tutte e due indossarono le converse, Anny quelle nere con le ali e Marty quelle nere con le fiamme e si avviarono di corsa verso la sala da pranzo.

  
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