31/12/2012
7 recensioni-Non sappiamo se riusciremo a trovarla. Non lo sappiamo. Io non lo so.
-Cosa?!
-Non voglio perdere anche te.
Per prima cosa avvampò di una rabbia tale, che sembrava stesse per prendere fuoco, e i suoi occhi balzavano da un punto ad un altro,
così, in cerca di qualcosa di indefinito.
Forse del suo senno.
Aveva iniziato col chiedersi come facessero, tutti, tutta quella dannata gente che si portava dietro, a pensare e poi sprecare tempo nel proferire tali assurdità.
Perchè le cose erano due... che lei non ci credesse, e si fosse presa una preoccupazione che non le spettava, per lui, per la sua salvaguardia.
Non la riguardava, e a lui non importava di prendersi altre frecce nella pancia.
Non la riguardava, e non ne traeva comunque nulla, perchè avrebbe benissimo potuto prenderla in parola e farsi gli affari suoi.
Lasciarla nelle docili mani di Rick, o seguire Shane.
Non le sarebbe rimasto nulla.
Ma se così non era, doveva forse credere che quella dannata donna lo prendesse in giro?
Le preoccupazioni, e le ferite e il dolore, ma soprattutto l'entusiasmo che ci metteva per quella bambina.
Quindi non importava più neanche alla sua stessa madre?
Di cosa si era dato preoccupazione, allora?
Era nulla, così pensava. Non c'era una sola cosa per la quale valesse la pena tutto quell'impegno.
Nè la vita, nè la morte. Niente.
Era nulla anche qualsiasi speranza a cui avesse finto di credere. Nessun fiore, nessun fantasma.
Diede fuoco a tutto.
Spinse con forza l'attrezzatura a terra, prima di essere stroncato e abbattuto da una scossa al fianco che lo aveva costretto a chinarsi.
Un doloroso nulla.
-Stupida puttana.
Something.
-Se tu avessi passato metà del tuo tempo ad occuparti di tua figlia invece che degli affari degli altri, allora sarebbe ancora viva.
-Continua.
Notò subito la nota di stupore nei suoi occhi. Andava bene così.
Daryl non era uno nelle condizioni di capire cosa fosse essere madre... nè tantomeno cosa fosse essere un figlio.
Questo lo capiva bene.
Non era ferita dalle sue parole, anche le più crude, non era lei il destinatario.
Anche questo lo aveva capito bene.
Perchè quella era disperazione, e non rabbia.
Sì, pensò, stava accusando se stesso, e Carol ne soffriva.
Si pentiva di aver abusato della sua celata bontà.
Entrambi abbagliati da un fantasma.
Perchè in quel periodo l'esigenza, più che in ogni altro momento, si era fatta troppo forte, insopportabile per tutti.
Non sarebbero stati più umani, e si capiva. Se non avevano Qualcosa.
Chiamatela ragione di vita, o semplice illusione.
Nel momento in cui Sophia si era persa, lei e quell'uomo erano stati connessi in qualche modo.
Le piaceva credere questo, infondo la metteva al sicuro.
Che avevano entrambi in comune la ricerca disperata di quel qualcosa che li rendesse stabili, vivi.
Una donna insulsa che si lasciava passivamente picchiare dal marito;
Uno zotico figlio di nessuno.
Nessuno dei due si sarebbe sforzato di dare un nome a quel qualcosa. Nessuno dei due, anzi, ci aveva dedicato un pensiero, anche vago.
Che potesse essere Amore, o spirito di sopravvivenza, era lo stesso.
Dal momento che erano entrambi giunti alla stessa conclusione, Carol potè fermarsi e dedicare scioccamente un attimo allo sguardo attonito dell'altro,
e indovinare cosa stesse pensando.
Stupida puttana.
Every Little Thing.
Le cose di cui preoccuparsi non davano tregua, ce n'erano sempre di nuove.
Riprendersi tra una cosa e l'altra stava diventando abitudine.
Non per lui.
Tutti avevano trovato, più o meno, qualcosa sui cui appoggiarsi...
Ma non lui. Non più, oramai.
Adesso ce n'era un'altra, che per lo shock era entrata in una specie di stato catatonico.
Bett, così si chiamava, a quanto pare.
In quel momento focalizzò tutto il proprio interesse nello scavalcare la finestra, senza dar conto ad altro.
Senza distrarsi.
Non che per un uomo della sua stazza una cosa del genere richiedesse particolare concentrazione.
Un bambino, certo, si sarebbe fatto distrarre dando un bel colpo di ginocchia al cornicione.
A lui bastava far forza su di un braccio. Eh, però non ci voleva nulla a farsi fregare dalle cose più piccole.
Quando entrambi i piedi furono saldi al pavimento, diede un rapido sguardo intorno alla sala.
Caos, ognuno parlava di una cosa diversa. Non c'era nulla che sentisse come affar suo.
Il suo sguardo non si era posato su nessuno con particolare interesse.
Neanche su Carol, che gli aveva rivolto un vago sorriso apprensivo.
Aveva risposto al sorriso con la stessa noncuranza, piegando le labbra in qualcosa che non somigliava a nulla.
Sapeva solo di disagio, e questo a Carol non era sfuggito.
Un legame, non lo aveva mai nè chiesto nè tantomeno cercato. Se chiedevano aiuto, lui c'era.
Daryl aveva rivolto, più volte, a se stesso questa domanda, Perchè?
E sapeva che, vuoi o non vuoi, in tempi come quelli, un legame era un'esigenza che nemmeno lui poteva risparmiarsi.
Era un qualcosa che lo aveva bruciato dal profondo.
Please swallow your pride
If I have things you need to borrow
For no one can fill
Those of your needs that you won't let show.
Ok. Mi spiace se in certi casi sono troppo romantica, lol non credo di essere andata ooc... lo spero u.u
shippo questi due sin da quando li ho visti insieme, e forse non dovrei esserne così fiera... ma è la prima coppia etero che shippo così ardentemente XDD
Ben inteso, ho appena finito la seconda stagione... non so come si evolvano le cose, l'ho buttata lì, così, per quei piccoli momenti che mi sono piaciuti tanto.