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Autore: LetMeTellYouOneTime    02/01/2013    1 recensioni
'la sua risata era contagiosa, o almeno lo era per me che nella condizione in cui ero trovavo divertente tutto.'
Genere: Romantico | Stato: completa
Tipo di coppia: Nessuna
Note: nessuna | Avvertimenti: nessuno
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Ciao meraviglie c:
Scrivo qui,perchè sennò sotto non mi cagate ahahah
Ci tenevo a precisare che questa One Shot,non l'ho scritta io.L'ha scritta la mia amica.Su Efp si chiama 'Omaha mall'





"allora, che vestito hai deciso di metterti stasera?" la voce della mia migliore amica Liz arrivava chiara anche senza bisogno del vivavoce.
"stavo pensando a una felpa, dei fuseaux, e delle scarpe da ginnastica" risposi con noncuranza.
la sentii sospirare dall'altra parte della cornetta.
"Amy, sei sempre la solita lo sai? io dico, è una delle feste più ambite da tutti gli studenti della scuola, noi siamo invitate e tu ti vuoi vestire nel modo meno appariscente possibile? ma scherzi! ci sarà l'intera squadra di football a raccolta e non possiamo farci perdere questa occasione"
Risi.
che potete farci, lei era così.
pensava sempre che bastava essere vestite bene per attirare l'attenzione di un ragazzo.
dopotutto, era la festa di capodanno e come potevo io dirle di no?
"quindi, cosa devo mettermi?" le chiesi
"non hai nemmeno un vestito più scollato, attillato?"
"ci conosciamo da dieci anni, ma fai finta di conoscermi o cosa?"
la sentii ridere ancora.
"senti, ora ti passò a prendere e andiamo a fare shopping"
accettai e dopo dieci minuti ci stavamo dirigendo verso Toronto che aveva uno dei centro commerciali più forniti del Canada e che era l'unica città più vicina a stratford dove vivevamo.
entrammo in un negozio che vendeva vestiti per andare a giro per locali e che, per il periodo dell'anno offriva tutto con sconto.
Liz trovò per me il vestito che desiderava.
rosso - perché, come lei diceva, non potevamo spezzare la tradizione di indossare qualcosa di rosso per l'ultimo giorno dell'anno - con tacchi abbinati.
"Liz, io non ci so camminare su questi trabiccoli" le dissi uscendo dal camerino.
"oh andiamo, non fare la schizzinosa che sei perfetta così." disse poggiando i una mano sulla spalla.
il vestito era molto attillato con uno scollo a cuore che metteva in risalto il mio seno.
anche troppo in risalto, ma non mi sarei mai permessa di mettermi a fare queste romanzine anche oggi.
comprammo tutto e me ne tornai a casa.
mangiai velocemente - i miei erano andati a New York per fare il conto alla rovescia a Times square - e mi cominciai a preparare.
feci una lunga doccia calda, mi lavai i capelli e li piastrai a modo.
indossai il vestito, misi i tacchi e mi truccai con matita, mascara e eyeliner.
mi guardai allo specchio, il ciuffo che oramai si era allungato, mi dava un'aria misteriosa mentre mi scrutavo allo specchio.
scesi nel corridoio e attesi che Liz passasse a prendermi.
dopo cinque minuti ci stavamo dirigendo verso casa del capitano della squadra.
"ripetimi come hai fatto ad ottenere l'invito" le chiesi appoggiando il gomito sportello della macchina.
rise.
"allora, sai Bieber? ecco eravamo nell'ora di scienze e dato che era arrivato in ritardo mi si era seduto accanto. ho fatto qualche battuta e bang due inviti per la festa"
ridemmo ancora.


dopo un'ora e mezzo che eravamo dentro alla casa di quel Bieber, non si riusciva più a respirare.
il fumo delle sigarette offuscava l'aria e la musica troppo alta dava alla festa.
andai a prendere un po' di vodka quando sentii la mano di qualcuno scorrerei lungo la schiena.
"bel vestito"
mi voltai per vedere chi fosse stato a parlare, ma non vidi nessuno.
che fossi diventata paranoica?
bevvi il sesto bicchiere di vodka e sentii la testa che cominciava a pulsare.
tutto girava, cercavo Liz ma non riuscivo a trovarla..
probabilmente se ne era già andata via con qualcuno con cui festeggiare.
mi sedetti su un divano, appoggiai la testa alle mani.
la musica stava per mandarmi al manicomio.
me ne uscii barcollando.
"ehi, tutto bene?" davanti a me si era piazzato un ragazzo con i capelli biondo cenere, raccolti in una cresta, un bel sorriso e occhi color nocciola.
non risposi, non volevo evitare la risposta, solo che ero così ubriaca che non avevo sentito che cosa mi aveva detto.
gli feci cenno ripetere e lui sorrise.
mi prese per mano e mi portò fuori in giardino.
"va meglio ora?" mi chiese
in un momento di lucidità riuscii ad annuire e ringraziarlo.
mi infilai la mia amata felpa che mi ero portata dietro.
"vieni, mettiti su questo sdraio."
"come fai a conoscere questa casa così bene?"
rise
"questa è casa mia"
"oh.."
rise ancora.
la sua risata era contagiosa, o almeno lo era per me che nella condizione in cui ero trovavo divertente tutto.
improvvisamente sentimmo i ragazzi dentro la casa urlare
'dieci'
'nove'
'otto'
'sette'
'sei'
"cinque" disse Bieber sorridendo
"quattro" dissi io
'tre'
'due'
"uno" dicemmo in coro.
in quel momento, insieme alle urla provenienti dalla casa si unirono le urla del quartiere e i fuochi d'artificio si innalzarono in cielo.
"che bellezza" dissi io.
"già" contemplò lui.
"sono Justin" disse porgendomi la mano.
"Amy" ricambiai la stretta.


parlammo in giardino fino a che l'ultimo ragazzo non se ne fu andato.
"che ore sono?" gli chiesi.
"le tre" disse guardando l'ora sul suo iPhone.
"oh mio dio, è tardissimo.. devo tornare a casa"
"dove stai?"
"a petal rose street"
"ma è dall'altra parte della città"
"lo so"
"ti riaccompagno"
se credete che abbia fatto la solita romanzi a per poi cedere alla fine vi sbagliate, accettai subito. io ancora non avevo fatto l'esame della patente e sarei stata costretta a richiamare Liz"

dopo venti minuti eravamo a casa mia.
"grazie di tutto.. Justin"
"possiamo rivederci?" mi chiese prima che io uscissi dall'auto.
"emh.. non so, se vuoi"
" voglio"
"io.. d'accordo"
ci guardammo negli occhi, prima che lui mi baciasse.
"ora dobbiamo incontrarci per forza.. perché tu mi devi restituire questo bacio."
sorrisi e uscii dall'auto.
gli feci cenno di abbassare il finestrino.
"buon inizio dell'anno Justin"
"anche a te, Amy"


                                                                                                                                                             *spazio autrice*
                                                                                                                                                              che in questo caso non sono io :') lol.
                                                                                                                                                              Voglio tante  recensioni *^* Omaha mall ne sarà
                                                                                                                                                              contenta                                                                                                                                                      
                                                                                                                                                                             
  
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