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Autore: AxXx    02/01/2013    1 recensioni
Mercer sta pattugliando la città per essere sicuro che non accada nulla di pericoloso, ma nelle vicinanze di un alveare incontra qualcuno che lo metterà alla prova.
Genere: Azione | Stato: completa
Tipo di coppia: Nessuna
Note: Cross-over | Avvertimenti: nessuno
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Alex Mercer contro Cole McGranth

 

 

 

 

 

 

 

 

 

Alex stava camminando in un vicolo deòòa zona infetta, pattugliando il posto in cerca di possibili mostri che mettessero in pericolo le persone della città.

 

Era passato quasi un mese da quando aveva salvato la città dalla deflagrazione nucleare e da allora l'infezione era arretrata.

 

Tuttavia c'erano anora dei punti in cui gli alveari sfornavano decine di infetti.

 

Sua sorella era rinvenuta da poco e non voleva che un alto mostro zannuto la rapisse per ucciderla o portarla in un covo di infetti.

 

La zona, però sembrava sgombra, come se qualcuno avesse già ripulito le strade.

 

C'erano molti cadaveri di infetti, molti dei quali bruciati.

 

'Hanno usato un lanciafiamme?' Pensò il potente mutante controllando i corpi di alcuni infetti carbonizzati, ammassati l'uno sull'altro.

 

Andò avanti e, raggiunta la strada principale, svoltò fino a destra fino a raggiungere un largo spiazzo, davanti al quale c'erano decine di infetti bruti.

 

O almeno avrebbe dovuto essere così.

 

Decine di mostri c'erano, ma erano tutti morti e non sembrava esserci traccia di soldati.

 

'Chi è stato a fare tutto questo!?' Chiese allarmato, guardandosi intorno.

 

La biomassa rossa avrebbe impedito a chiunque di vedere oltre qualche decina di meti, ma grazie alla sua vista all'infrarosso, poteva avere una visuale completa della zona.

 

Una sola creatura vivente era presente nell'area, oltre a lui.

 

Scavalcò il cadavere di un caciatore e si trovò davanti ad un uomo sulla trentina d'anni, con una maglia a maniche corte gialla con due righe nere sui fianchi e un paio di pantalon neri in jeans.

 

Stava in piedi davanti all'alveare infetto con gli occhi inarcati e le mni puntate verso l'alto, come se stesse facendo una preghiera.

 

'Se pensi di abbattere quel posto con l'aiuto di Dio, credo proprio che rimarrai deluso.' Pensò ironico Alex incrociando le braccia sorridendo.

 

Fu un attimo.

 

L'uomo abbassò le braccia con uno scatto fulmineo ed una pioggia di fulmini cadde dal cielo.

 

I primi caddero sulla struttura senza provocare danni, ma altri, tuttavia, colpirono alcune condutture del tetto facendole esplodere.

 

In pochi secondi il resto delle condutture espolse, facendo saltare quasi tutti i piani delle struttura.

 

La biomassa fuoriuscì dall'edificio formando una nebbia rossa che coprì per qualche istante l'uomo che aveva evocato il fulmine.

 

"Non male." Commentò Alex, sinceramente ammirato avvicinandosi cautamente.

 

Doveva stare attento.

 

Chiunque fosse era molto ptent, per abbattere un alveare da solo e tutte le sue difese.

 

Il problema era capire quanto fosse potente.

 

L'altro si voltò verso di lui con lo sguardo corrucciato.

 

"Alex Mercer?" Chiese inclinando la testa.

 

Alex si allarmò: come faceva quell'uomo a sapere il suo nome?

 

"Sì, sono io, tu chi sei?" Chiese prepaandosi a difendersi.

 

L'altro allungò il braccio in avanti e fece partire un fulmin onto l'incappucciato che volò all'indietro colto alla sprovvista.

 

"Io sono Cole McGranth, sono qui per distruggere te ed i tuoi simili!" Rispose il ragazzo scavalando agilmente una macchina e lanciando una raffica di saette.

 

Alex si rialzò subito e trasformò il suo braccio sinistro in una frusta e le fece fare un arco verticale abbattendola sul suo avversario.

 

Peccato che quello era già saltato via con ua capriola.

 

"Si può sapere cosa ti ho fatto!?" Chiese Mercer adirato ritirando la frusta.

 

Il giovane si fece avanti con le braccia coperte di saette elettriche.

 

"Hai ucciso un po' troppe persone. Io sono qui per prenderti a calci." Rispose lanciando altre saette molto potenti.

 

Alex trasformò il suo braccio destro in un enorme scudo di biomassa che deviò i fulmini.

 

"Provaci ancora, se ne hai il coraggio!" Urlò lanciandosi in avanti a tutta velocità.

 

Cole lanciò un fascio elettrico che si agganciò ad una terrazza che lo trasportò lontano dalla traiettoria della carica.

 

Dall'alto il ragazzo lanciò un grappolo di saette che caddero a pioggia sul suo avversario esplodendo.

 

Mercer ansimò, pur sopportando l'attacco coprendosi con il suo scudo e saltò raggiungendo il tetto dell'edificio.

 

"Muori, bastardo!" Urlò trasformando le sue braccia in artigli e lanciandosi contro l'avversario.

 

Cole evitò l'attacco con una rapida capriola all'indietro con agilità, per poi evocare delle saette contro Alex.

 

Questi fu sbalzato all'indietro cadendo rovinosamente, anche se non aveva avuto danni terribili.

 

"Non sei abbastanza rapido per combattere. Sei velce, ma poco agile." Lo canzonò sarcastico McGranth lanciando altre granate a grappolo.

 

Mercer si rialzò velocemente facendo forza sulle braccia, tornate normali, e corse verso l'uomo elettrico evocando i pugni-martello evitando le granate.

 

Cole fu sbalzato all'indietro con una forz smisurata, tanto che volò per almeno dieci metri fino ad un edificio vicino.

 

"Dicevi!?" Chiese Alex saltandò su tetto trasformando il braccio sinistro in una lama ossea grande quanto un uomo.

 

"Bel colpo!" Ammise il McGranth che si rialzò sputando un grumo di sangue.

 

I due si guardarono per alcuni istanti e poi si lanciarono l'uno contro l'altro.

 

Cole impugnò il suo amplificatore e lanciò alcuni colpi potenziati con cariche elettiche, mentre Alex lanciò diversi fendenti con la lama ossea.

 

Le due armi si scontrarono a mezz'aria provocando diverse scintille elettrihe.

 

Mercer decise di lanciare un ampio fendente dall'alto, ma la lama ossea rimase incastrata tra i due poli dell'amplificatore.

 

"Ora sei mio." Susurrò Cole trasferendo unapotentissima caric elettrica da tre milioni di voltt nell'amplificatore.

 

Alex fu attraversato per intero da energia sufficiente da incenerire qualsiasi essere vivente, ma, nonostante le elevate temperature, riuscì ad evocare in tempo l'armatura di biomasa proteggendosi, anche se la sua pelle iniziò a fumare.

 

"Sei resistente!" Ammise McGranth liberandolo dalla stretta e lanciando un missile di ghiaccio spingendolo indietro.

 

Alex osservò per un attimo il suo braccio sinistro ghiacciato e lo liberò trasformandolo in un artiglio.

 

"Vediamo come te la cavi con questo!" Urlò salatando più in alto che poteva trasformando le sue braccia i pugni martello per poi usarli per poi ricadere verso terra.

 

Il colpo fece tremare l'edificio aprendo decine di crepe sul tetto facendo cadere a terra Cole.

 

Mercer ritrasformò le braccia in artigli e si lanciò in avanti menando fendenti con una violenza inaudita, ferendo Cole al braccio.

 

"Ora sei mio!" Urlò Saltando verso Cole per onsumarlo.

 

Il problema era che, McGranth non era ancora sconftto: infatti con una mossa fulminea si alzò colpendo al volo l'infetto.

 

"Non sono così sprovveduto urlò saltando a livello strada.

 

Una volta lì sollevò un carro armato con i suoi poteri e lo lanciò contro Merce che stava saltando.

 

Questi, quando si vide arrivare addosso il corazzato, trasformò il suo braccio in una lama ossea e tagliò in due il metallo come burro.

 

Non si era però accorto del missile di fuoco che aveva seguito il mezzo che esplose travolgendolo con una potenza inaudita facendolo cadere su una macchina che si accartocciò su se stessa.

 

"Ma bene." Sussurrò Alex sollevando il veicolo e lanciandolo contro Cole, che con un razzo elettrico lo distrusse a mezz'aria.

 

"Non sai fare di meglio!" Urlò McGranth lanciando una raffica di saette contro l'avversario.

 

"Ho solo cominciato!" Rispose con violenza pronto a colpire con la frusta.

 

I due si lanciarono di nuovo l'uno contro l'altro, ma ù, a pochi passi da Cole, Alex frenò bruscamente.

 

"Ora prendi questo!!!" Urlò, mentre caricava tutta la biomassa in sovrbbondanza, per poi convogliarla in un enorma fascio di tentacoli che volarono verso McGranth.

 

Cole si vide arrivare addosso una marea di biomassa si difese evoando uno scudo energetico, ma, nonostante la potenza dei suoi scudi, questi cedettero in alcuni punti provocandogli varie ferite alle gambe, il torace e le braccia.

 

"Non ridi più ora, eh!?" Disse irritato, pronto a finire il suo avversario.

 

Cole osservò l'uomo incappucciato che vanzava verso di lui.

 

Non sarebbe stato sconfitto così facilmente.

 

Con tutta la froza che gli era rimasta evocò tutta l'energia possibile, e con un frastuono assordante fece cadere dal cielo una pioggia di fulmini.

 

Alex sentì solo un rombo sordo prima che potenti scariche elettriche lo travolgessero.

 

Alcune macchine esplosero intorno a loro e Alex si ritrovò schiacciato sotto la potenza di quelle scriche.

 

Anche se tentava di alzarsi la potenza dei fulmini lo teneva inchiodato a terra senza possibilità.

 

La corazza cedette e Mercer fu costretto a sfruttare le scorte di bioassa per non bruciare vivo.

 

Nonostante la stanchezza Cole riuscì a mantenere quella tempesta di fulmini per più di un quarto d'ora distruggendo quasi tutta la strada e consumando, a poco a poco, la biomasse del suo avversario.

 

Alla fine erano entrambi esausti e ùd ansimanti a terra.

 

Cole era ferito gravemente ed ansimante a terra, mentre Alex era in gincchio con a pelle che fumava senza più biomassa per rigenerarsi.

 

"No mi avrai mai!" Urlò l'infetto preparandosi a scappare.

 

"non intendo averti! Solo ucciderti!" Rispose il conduit anche lui intenzionato a ritiarsi.

 

In quel moment una decina di elicotteri li accerchiarono.

 

"Fermi, Alex Mercer, Cole McGranth, siete entrambi in arresto!" Urlò una voce metallica.

 

"Cercano anche te!?" Chiese Mercer stupito vedendo il ragazzo alzarsi in per prepararsi ad attaccare.

 

Anche lui si alzò a fatica, osservando i veicoli sopra di loro.

 

"Il nemico del mio nemico è mio amico." Disse Cole voltandosi verso l'infetto+

 

"Concordo." Rispose Mercer preparando la frusta.

 

"Ma non ti illudere. Non ho finito con te." Concluse.

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

Angolo dell'autore.

 

Breve one-shot su un vecchio sogno in cui due ptenti personaggi se le danno.

Vi aspettavate la vittoria di Mercer?

O forse i Cole McGranth?

Scfusate, ma mi piacciono tutte e due, quindi ho voluto fari finire i tutto in un pareggio e con una collaborazione.

Spero che vi piaccia.

AxXx

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

  
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