Serie TV > Glee
Ricorda la storia  |       
Autore: phabrays    02/01/2013    1 recensioni
‹ you are the unicorn. › she said to me and made me believe it was real. after realizing it couldn't be real i started a little laugh and she smiled at me while took my hand and made me sit next to her and in that moment i realized maybe she could love me back.
Genere: Romantico | Stato: completa
Tipo di coppia: FemSlash | Personaggi: Brittany Pierce, Quinn Fabray
Note: Otherverse | Avvertimenti: nessuno
Capitoli:
   >>
Per recensire esegui il login o registrati.
Dimensione del testo A A A

Prima di cominciare a scrivere, vorrei presentarmi, così almeno vi farete una mezza idea di me. Mi chiamo Sara ed ho sedici anni, quasi diciassette. E' la prima fan fiction che scrivo su efp anche perché mi sono inscritta da poco, ma ne avevo scritte altre per conto mio. La storia è basata su Glee, ma la coppia che dominerà la storia non sarà una di quelle del telefilm, anche perché io non shippo proprio tutte le coppie che i rib hanno avuto la geniale idea di creare e poi distruggere uu. Ad ogni modo, dato che il mio personaggio preferito femminile è Quinn, ci sarà lei che però formerà una coppia con Brittany. Loro due, Finn e Puck, sono le mie OTP. Io ve l'avevo detto che le mie coppie sono tutte mie uu. Ad ogni modo, spero che questa storia vi piaccia e vi avverto: in testa ho solo l'inizio, il resto boh, mi verrà scrivendo lol. Chiedo scusa in anticipo per gli eventuali errori di battitura. Le recensione sono ben accette, buon divertimento.

* * *

Quella mattina Quinn era appena arrivata a scuola e si guardava intorno mentre camminava lungo il corridoio con una mano sul fianco ondeggiante e una che stringeva il quadernone ad anelli dove faceva i compiti della maggior parte delle materie. Il suo vestitino rosa pesca con qualche stampa floreale, ondeggiava a ritmo dei suoi passi e faceva si che ogni ragazzo che la notasse, si fermasse per qualche istante a seguirla con lo sguardo. Qualche ciocca dei lunghi capelli dorati le svolazzava lentamente in modo quasi elegante e i lembi del suo cardigan bianco le correvano lungo i fianchi. Si guardava intorno sentendosi osservata ed accennava un mezzo sorriso per la soddisfazione di attrarre attenzione, quando  qualcosa, o meglio qualcuno catturò la sua. Era un'altra ragazza bionda, con i capelli racconti in un'alta coda di cavallo e la divisa da cheerio. Era ferma davanti a quello che era il suo cartellone per le elezioni dei candidati ai rappresentanti d'istituto, sporta leggermente in avanti intenta a scrivere qualcosa. A Quinn parve un po' strano, ma poi rielaborò la cosa e decise di avvicinarsi alla biondina per fermarla in caso stesse scrivendo qualche insulto. Si avvicinò e fece per allungare la mano posta sul fianco, verso la spalla della ragazza, quando si accorse che non stava affatto scrivendo qualche insulto. Le scappò di leggere quasi in un sussurro ciò che la cheerleader stava scrivendo ‹ you are the unicorn. › La ragazza con la coda la sentì e sobbalzò a ciò che l'altra disse, finendo per trasformare il punto, in una specie di virgola estremamente esagerata. Quinn ne fu quasi dispiaciuta, ed attese che l'altra si voltasse prima di parlare di nuovo. L'altra biondina così fece, si girò e si accorse che chi aveva parlato era proprio la ragazza che lei considerava un unicorno. Non si conoscevano bene le due. Quinn conosceva la bionda solo perché faceva parte delle cheerios, che erano il gruppo di cheerleader della scuola del quale facevano parte tutte - o almeno la maggior parte - le ragazze più affascinanti. La cheerio dagli occhi azzurri inclinò leggermente la testa da un lato mentre continuava ad osservare la bionda davanti a lei, poi accennò un sorriso raddrizzando il capo e le porse la mano ‹ io mi chiamo Brittany S. Pierce. › Quinn guardò la mano della ragazza ed accennò un sorriso timido, poi gliela strinse e rialzò lo sguardo per guardarla in viso ‹ io sono Quinn Fab.. › non riuscì a finire la frase che l'altra ragazza le lasciò subito la mano per portarsela all'altezza della spalla ed indicare il manifesto dietro di lei e dire ‹ io so chi sei. › per poi riportare la mano sotto il libro che teneva con l'altra. Quinn non seppe cosa dire e si limitò ad annuire appena, mentre Brittany decise così di sorriderle. Poi aprì il suo libro, incurante del fatto che la candidata a rappresentante di istituto avesse avvicinato il viso verso di lei per vedere cosa stesse facendo, prese un fogliettino e lesse la lezione che doveva avere quella mattina. Alzò lo sguardo verso Quinn e le chiese ‹ tu sai per caso dov'è l'aula di chimica? › L'altra si affrettò ad annuire e con il braccio indicò la direzione, poi fece per spiegarle dove andare, ma Britt non le diede tempo e, con un gesto aggraziato, le abbasso il braccio, si mise al suo fianco e la guardò con sguardo innocente dicendole ‹ potresti accompagnarmici? › e sfoderò così uno dei suoi sorrisi ingenui al quale Quinn non seppe far altro che annuire lentamente. Le due si avviarono camminando lentamente quanto basta per far ondeggiare i loro fianchi all'unisono. Era una sensazione strana per Quinn perché non le piacevano le cheerios e non si sarebbe mai sognata di ritrovarsi a braccetto con una di loro che le aveva ingenuamente chiesto di portarla alla classe di chimica. Ci fu qualche attimo di silenzio nel quale Brittany stava guardando in basso, intenta a non pestare le righe del pavimento, come se dovesse saltellare da una mattonella del corridoio all'altra, mentre Quinn era incantata a guardarla divertita per capire cosa stesse facendo. Poi alzò lo sguardo verso la coda ondeggiante della cheerleader e le chiese ‹ come mai hai scritto sul mio manifesto elettorale che io sono un unicorno? › si morse il labbro aspettando che l'altra alzasse lo sguardo, e, dopo che lo ebbe fatto, esclamò con tono ovvio ‹ perché tu sei un unicorno. › ed annuì convinta di quello che aveva appena affermato, poi riabbassò lo sguardo e riprese a fare quel giochino. Quinn rimase un po' perplessa dalla risposta della ragazza, non aveva capito cosa le volesse dire, ma a giudicare Brittany a prima vista si poteva constatare che fosse ingenua ed innocente oltre che davvero bella, e quindi escluse immediatamente che avesse voluto offenderla con quell'affermazione. Dopo pochi minuti nei quali Britt aveva convinto Quinn a saltellare sulle mattonelle tenute per mano, si fermarono davanti all'aula di chimica e Quinn le disse che erano arrivate. Britt non ne sembrò entusiasta perché si stava divertendo e finalmente aveva trovato qualcuno con cui potersi divertire a giocherellare, così, anche se sconfortata si avvicinò allo stipite della porta e, portandosi i libri al petto le disse ‹ quando suona la campanella vengo a prenderti, così poi andiamo agli armadietti insieme e continuiamo a saltellare. che lezione hai adesso? › Quinn alzò un sopracciglio ed accennò un sorriso tra il divertimento e la confusione, poi le rispose ‹ io ho storia dell'arte, l'aula è quella vicino ai bagni delle ragazze. › pensò che dicendole così, la cheerio avrebbe capito i quale aula si trattasse e così si scambiarono un sorriso e la barbie si diresse in una corsa leggera all'aula che la aspettava.

* * * Dopo aver passato tutta la mattinata tra un saltello ed una paginata di appunti, finalmente suonò la campanella che segnava l'ora di pranzo. Quinn e Britt non si erano date appuntamento una seconda volta, e così Fabray si diresse verso il suo armadietto per posarci il quaderno ad anelli. Si specchiò nel piccolo specchio che aveva attaccato all'anta di metallo e si sistemò la molletta che le teneva il ciuffo lontano dagli occhi. Dette una piccola spinta alla piccola porticina e chiuse l'armadietto, si voltò e si diresse verso la mensa. Quando ne arrivò all'entrata fu sorpresa di trovare la biondina conosciuta la mattina stessa che si guardava intorno, come se si fosse persa. Quinn sorrise mentre la raggiunse e le poggiò una mano sulla spalla, così che Britt non appena ne sentì il tocco, si voltò ed il suo volto si illuminò in un sorriso. ‹ oh, per fortuna sei arrivata. quando è l'ora di pranzo vado sempre in confusione perché ci sono troppe persone, e nemmeno kiki riesce ad aiutarmi. › abbassò poi lo sguardo come se si vergognasse di quello che aveva appena confessato all'altra, che le prese la mano ‹ ti aiuto io. › le sussurrò avvicinando il viso al suo. La cheerio alzò lo sguardo e di nuovo fece un piccolo sorriso a labbra serrate come per ringraziarla, poi si diressero verso lo scaffale con i vassoi. Q lasciò la mano dell'altra ed appoggiò i loro vassoi in quella specie di corrimano che passavano davanti alle vetrine con una svariata scelta di cibo. Britt decise di prendere lo stesso menù dell'altra così da non rimanere troppo indecisa sulla scelta; presero quindi un piatto di pasta al sugo di pomodoro, un secondo con dell'insalata e una bottiglietta d'acqua naturale. Si allontanarono dalla fila e decisero insieme di andare a mangiare fuori. Brittany passò davanti al tavolo delle sue compagne cheerleaders che la chiamarono, ma le lasciò perdere e si diresse verso un tavolo non troppo appartato, ma libero dove potersi sedere con Quinn. Una volta sedute, Q la guardò un po' stranita dal suo comportamento, aveva capito che non era meschina come avrebbero potuto essere le sue compagne, ma non aveva capito come mai avesse preferito lei a loro, ne aveva tutto il diritto visto che le due si conoscevano solo da qualche ora, così glielo chiese e Britt rispose in tutta sincerità ‹ oggi preferisco stare con te, mi sei simpatica e poi mi hai aiutata a prendere il pranzo. › alzò una spalla ed afferrò la forchetta per arrotolarci qualche spaghetto. Lo stesso fece l'altra che sorrise lusingata della risposta. Le due pranzarono insieme e si conobbero un po' meglio, scoprendo di avere alcune cose in comune, scherzarono e ridacchiarono sotto gli sguardi fulminanti delle cheerios che erano sedute qualche tavolo più in là del loro e che si chiedevano cosa ci fosse in quella biondina apparentemente presuntuosa che avesse tanto attirato Britt. In realtà la biondina presuntuosa era una ragazza normale, non faceva parte di nessun club della scuola, ma era abbastanza popolare per via del lavoro del padre e anche perché era una delle ragazze più belle della scuola e ciò era dimostrato dal fatto che molti ragazzi le avevano fatto delle avancè ma che purtroppo non erano state accettate da lei. Britt in qualche modo si era accorta della semplicità della ragazza sin da quanto aveva visto il cartellone, ma le associava anche un che di magico e così prese il pennarello dalla tasca della giacca delle cheerios ed afferrò delicatamente il braccio dell'altra, le tirò su la manica del cardigan fino al gomito e scrisse sul suo avambraccio you are the unicorn, aggiungendo a voce ‹ Q, io credo nella tua magia. › .

  
Leggi le 1 recensioni
Ricorda la storia  |        |  Torna su
Cosa pensi della storia?
Per recensire esegui il login oppure registrati.
Capitoli:
   >>
Torna indietro / Vai alla categoria: Serie TV > Glee / Vai alla pagina dell'autore: phabrays