Note traduttrice: Ciao a tutti!! Come si capisce dal “traduttrice” questo NON è un mio lavoro, beh non proprio...si tratta di una stupenda ff che nasce in inglese e che mi è stato chiesto di tradurre per cui la storia non è mia ma sto lavorando sodo per tradurla al meglio e adattarla alla nostra lingua quindi in fondo c'è anche del mio u.u

Questo è solo il prologo perciò se non vi convince vi consiglio di aspettare ai capitoli veri e propri. Buona lettura ^.^

Una storia estiva locale

Salve e benvenuti. Siete venuti qui per sentire la mia storia? Il mio nome non è poi così importante ma vivo in una piccola cittadina sulla spiaggia conosciuta come Nijibe dove crediamo che tutto è possibile. La gente viene nella mia città con la speranza che i loro desideri e sogni diventino realtà; la maggior parte di questi sono di trovare il vero amore. Avete sentito parlare di amori estivi? Non qui a Nijibe. Qui non esiste il vero amore passeggero. Quando parliamo di vero amore a Nijibe, intendiamo l'eterno, puro amore. Ancora non siete convinti? Bene, siete venuti nel posto giusto al momento giusto, amici miei. Lasciate che vi racconti una storia di qualcuno a cui sono vicina e che mi è molto caro. Non fraintendetemi, questa persona è ancora viva e vegeta, ma la particolare storia di questa persona ha fatto parlare tutta la città e ha fatto sì che altri ritengano che un vero amore del genere diventi possibile credendo che possa capitare. Esistono molte versioni, ma dal momento che sono vicina a questa persona ne so molto più degli altri, per questo sono felice che siate qui per me. Beh, la storia è questa...

Questa è la storia di un ragazzo e una ragazza che si incontrarono nella spiaggia di fronte al nostro quartiere sette anni fa. Vedete, tutto cominciò quando la ragazza, all'epoca bambina, sentì il bambino cantare la melodia più bella che avesse mai sentito in vita sua, tutto a causa della pura voce angelica che aveva mentre cantava. Lei voleva cantare con lui per dimostrargli quanto amasse il suo talento naturale ma aveva paura di rovinare la canzone con la sua voce priva di quel talento. Nonostante ciò il bambino la invitò a cantare insieme a lui. In quel momento la bambino aprì la bocca e cantò con tutto il cuore, senza neppure preoccuparsi se lo stesse facendo bene o male. Il bambino sorrise, mostrandole la sua gratitudine per essersi unita a lui in quel momento. Proprio quando le cose stavano andando bene giunse una tempesta e colpì la barca dove stava in piedi il bambino facendolo precipitare in mare. La bambina nuotò verso di lui per trarlo in salvo e fortunatamente riuscì a portarlo sano e salvo sulla riva. Riuscì a trovare una grotta scavata nella roccia e lei e il bambino si rifugiarono al suo interno per asciugarsi in attesa che terminasse la tempesta. Lei cercò disperatamente di svegliare lui, il quale non apriva gli occhi. Non sapeva cosa fare ed era disperata per come avrebbe fatto a tenerlo in vita. Non c'era nessuno nei paraggi a cui chiedere aiuto e non voleva abbandonare il bambino privo di sensi. Lei lo teneva tra le braccia per riscaldarlo e gli sussurrava di svegliarsi e aprire gli occhi. Poi si trovò a lottare per mantenersi lei stessa sveglia e non cedere alla sonnolenza. Sapendo che stava per arrendersi al suo dormiveglia decise di schiacciare un pisolino. Prima però si tolse dal polso destro un braccialetto dell'amicizia che aveva fatto e lo mise intorno al polso destro del bambino così che se lui fosse scomparso di punto in bianco avrebbe potuto ritrovarlo e riconoscere. Dopo, lo baciò inconsciamente sulle labbra e chiuse gli occhi, piangendo fino ad addormentarsi.

Arrivò il giorno successivo e la bambina si svegliò, solo per rendersi conto che il bambino non era più al suo fianco. Si alzò e corse fuori dalla piccola grotta, ma non trovò il bambino da nessuna parte. Perlustrò anche la riva per vedere se il suo braccialetto dell'amicizia era stato abbandonato da qualche parte, ma non ebbe fortuna. Proprio quando stava per riprendere la ricerca una voce familiare la chiamò da lontano, dicendole di rientrare a casa. La bambina rinunciò a continuare la ricerca e seguì la voce che la stava chiamando. Quando raggiunse la persona che l'aveva chiamata, lei sospirò tristemente e le raccontò cosa era successo con quel misterioso bambino la notte precedente. La persona pensò che si fosse trattato di un'allucinazione e che avesse passato troppo tempo nell'oceano quando non c'era niente di interessante. La bambina però non smise mai di credere che quel bambino che aveva cantato, che aveva soccorso e con il quale aveva trascorso la notte fosse stato reale. Né mai smise di sperare e desiderare che il bambino di cui si era innamorata si sarebbe ripresentato in quella stessa spiaggia. Ma per ora era giunto il momento per lei di andare a casa. La persona prese per mano la bambina e fecero il loro ritorno a casa.

Ancora non siete convinti? Non vi preoccupare, questo è solo l'inizio. C'è molto di più di quello che ho detto finora. Molto di più...