Cara
Hachi,
sono
passati 7 anni
dall’ultima volta che ho potuto vedere il tuo sorriso.
Già. Sono passati ben 7
anni. Non puoi capire quanto mi manchi. O forse sì,non so.
Ora tu hai una
famiglia,la tua bambina spero stia crescendo sana e forte e che tra te
e Takumi
vada tutto bene…d’altronde l’unica che
deve essere felice sei tu, perché io il
mio destino me lo sono impostato in modo diverso,e non posso dare la
colpa a
nessuno se ora mi ritrovo con una vita che non è la mia e
con tante sofferenze
che mi fanno piangere ogni sera prima di addormentarmi. Non so
perché,ma ti so
scrivendo una lettera e sono sicura che un giorno riuscirò a
spedirtela. In
queste righe vorrei provare a spiegarti alcune cose riguardo la mia
scomparsa,
ho bisogno di sfogarmi con qualcuno senza rischiare di essere compatita.
Sette
anni fa ero ancora a
Tokyo. Ero felice,sì,e stavo per sposarmi con Ren. Il giorno
della
cerimonia,però.. sì,Hachi,esattamente quel
giorno…è scattato qualcosa in me: ho
avuto paura. Paura di un legame che non avrei saputo gestire. Credo che
molti
di voi,agghindati per quel giorno che doveva essere speciale, abbiate
pensato
che io lo avessi fatto perché non amavo più Ren,
e specialmente perché ero
innamorata di Yasu. Permettimi di dirlo..non pensavo di conoscere gente
così
illusa. Se davvero fossi stata innamorata di Yasu sarei scappata con
lui,no?
Non ci avete mai pensato? No….la ragione non è
quella.
Come
ti ho scritto
sopra,avevo paura di un legame più grande di me. Avrei
voluto sposarmi,sì,e Ren
lo sapeva,ma poi ho avuto paura del fatto che non sarei più
riuscita a vivere
come un tempo,a vedere te,a cantare,a vivere tranquillamente. Forse ne
avrei
dovuto parlare con tutti voi,ma non ce l’ho fatta. Ho pianto
tanto,te lo
giuro,e una volta arrivata qui ho pensato solo a una cosa: trovare il
coraggio
di rialzarmi in piedi e tornare da te. In questo preciso istante sono
le 17.09
e tra qualche ora farò il mio spettacolo. Dovresti vedere
come sono cambiata!
Non mi riconosceresti. Ho dei lunghi capelli biondi e non mi posso
più vestire
punk,tutto per preservare la mia identità. Potresti
riconoscermi solo da due
cose: il fiore di ren e l’anello di fidanzamento,uguale al
tuo,regalatomi da
Ren che mi ricollega a voi due. Ora mi chiamano Mika,e
l’unica persona che
conosce la mia vera identità è il proprietario
del locale in cui lavoro,John,il
quale si era indignato per tutte le maldicenze che si erano create sul
mio
conto e ha deciso di aiutarmi. Dove lavoro? In un locale dove suonano
blues,al
centro di Londra. La mia vita non scorre come
vorrei,d’altronde non è mai
andata nella giusta direzione,ma per arrivare al mio scopo devo
resistere.
So
che ora vorresti sapere di
Ren,cosa provo per lui…posso rispondere alle tue domande: i
miei sentimenti per
Ren non sono mutati. Lo amo ancora. Strano,eh? Tutti mi dicono che sono
una
bellissima donna,eppure ho avuto un solo uomo in tutta la mia vita. Che
continuo ad amare dopo sette anni di lontananza. A volte,il destino
gioca
brutti scherzi…non
credi anche tu? A
volte vorrei non averlo mai conosciuto,ma se non lo avessi
incontrato,non avrei
mai assaporato veramente la vita. E se lo dovessi incontrare di nuovo,o
solo
incrociarlo per la strada e capire dal suo sguardo che mi sta ancora
cercando,credo
che farei di tutto per tornare insieme a lui. Non so cosa provi per me
in
questo momento,non mi arrabbierei se si fosse trovato
un’altra donna e se si
fosse sposato,perché lui si merita tutta la
felicità del mondo. Si.
Dannata
me. A volte mi chiedo
perché io,che mi ero imposta di crearmi un futuro
vincente,sia riuscita a
rovinare tutto ciò che avevo creato. Vorrei sentire di nuovo
la tua voce,anche
solo per un
attimo,per risvegliare in me
quel turbinio di emozioni che per anni ho represso e che da anni sto
cercando
di risvegliare per tenermi compagnia nelle notti più gelide.
Vorrei che
tu,vedendomi,ti mettesti a piangere di gioia,e che ti buttassi tra le
mie
braccia. Ridicolo,eh? In fondo,tu sei sempre stata come un primo amore
per me,e
le cose non sono cambiate poi tanto.
Non
so cosa stia succedendo a
te e agli altri,vorrei tanto saperlo,ma non avrei il coraggio di
chiedervelo
dopo sette lunghi anni. Forse per voi non esisto più,forse
avete totalmente
cancellato il mio ricordo dalle vostre menti,forse cercate di non
pensare a me
per non soffrire. Io faccio lo stesso,ma più cerco di non
pensare a
te,Hachi,più divento cupa e triste,chiudendo a chiave la mia
anima e i miei
sentimenti dentro di me,per paura che qualcuno trovi il modo di farli
uscire.
Ora
che la mia penna è
riuscita a scrivere queste righe,ho paura di spedirti questa lettera.
Ho paura
che tu la confonda con una richiesta di aiuto,con una lettera
d’amore o con una
richiesta implicita di darmi notizie di Ren. Io non voglio nulla di
tutto
ciò,perché se volessi,riuscirei ad avere
informazioni su tutti voi…come sai,i
pelatini sono sempre informati su tutto e tutti..il tuo indirizzo me lo
ha dato
Yasu,che era riuscito a trovarmi e a contattarmi,ma dopo una mia
esplicita
richiesta di fingere di non avermi mai ritrovata, neanche la sua voce
è più penetrata
nel mio cuore per riscaldarlo un
po’. Ti spedirò una lettera con un mittente che
non indica il mio indirizzo,ma
quello di una persona fidata. Se vuoi,puoi rispondere a
quell’indirizzo e puoi
stare tranquilla che riceverò la tua lettera.
Aspetterò finchè vuoi,Hachi. Come
mi hai detto tu una volta”i sentimenti delle persone cambiano
con facilità,e la
realtà che si riflette nei loro occhi è
illusione. Non ci sono certezze.
Ma…”continuasti”…
anche se la luna ci appare calante,la sua forma resta
immutata.” E io non posso
fare altro che concordare con te. Non tutto ciò che sembra
corrisponde a
realtà. Non fidarti mai degli altri e di cosa ti dicono. Ma
fidati di
me,Hachi,e prometto che non ti mentirò mai.
Nana