Anime & Manga > Dragon Ball
Ricorda la storia  |      
Autore: PZZ20    03/01/2013    7 recensioni
Un anno circa dopo Cell, Vegeta si sveglia nel cuore della notte e trova conforto, anche se momentaneo, tra le braccia di Bulma.^^ Hope you like it!
Dedicata a Vegeta_Sutcliffe =P
Genere: Introspettivo, Slice of life | Stato: completa
Tipo di coppia: Het | Personaggi: Bulma, Vegeta | Coppie: Bulma/Vegeta
Note: Lemon, Lime, Missing Moments | Avvertimenti: nessuno
Per recensire esegui il login o registrati.
Dimensione del testo A A A

Buona sera... Dedico la seguente schifezza a Vegeta_Sutcliffe, per un augurio di buon anno... Spero mi perdoni per codesta improbabile cavolata... =P

 

 

Midnight Memories...

 

Macerie, intorno a loro, solo macerie.

Era abituato, dopotutto quella era la sua natura.

Radish gli si avvicinò sfiancato, un po' barcollante:

-Vegeta, ci sono ancora degli indigeni vivi, nascosti oltre le montagne, solo civili: donne e bambini. Che vuoi che facciamo?-

Si era guardato intorno con fare annoiato. Freezer aveva detto niente prigionieri, non aveva bisogno di altri schiavi, per lo più così deboli.

-Andate a ripulire. Al bastardo servono solo i metalli di questo sasso, degli abitanti non ce ne facciamo nulla.-

Nappa aveva guardato Radish leggermente risentito. La terza classe era decisamente allo stremo delle forze, sarebbe toccato il lavoro tutto a lui che, a dirla tutta, come il compagno d'armi, non era proprio fresco e riposato. Accidenti.

-È... È proprio necessario? Insomma, non potremo semplicemente lasciarli dove stanno? Dopo che le squadre di recupero avranno fatto il loro lavoro Dodoria farà esplodere il pianeta... Insomma.. Mi sembra un inutile spreco di energie. L'esercito è caduto, andiamocene.-

Radish non poteva essere più d'accordo con il bestione, almeno per una volta, si disse, aveva centrato il problema.

-Infatti, Vegeta, è proprio necessario?-

Il principe aveva sbuffato sonoramente per poi pronunciarsi con un tono che non ammetteva repliche: -No, non lo è. Ma voi lo farete comunque, perché sono io ad ordinarvelo.-

 

 

 

Si era svegliato, nel cuore della notte, con quella scena dal passato fissa nella testa: le urla della popolazione nelle orecchie e le lamentele di Nappa, che ancora lo irritavano.

Un movimento sotto le lenzuola accanto a lui lo aveva immediatamente riportato alla realtà.

-Hei, Vegeta... Sei sveglio?-

Le solite domande idiote, apprensive e dolci.

-Mph...-

Gli si era avvicinata mugugnando, allora, mentre lo avvolgeva con le proprie braccia candide e snelle.

La sua pelle nuda era morbida e pallida, rifletteva i raggi lunari che andavano ad accarezzarla passando attraverso le tende della portafinestra lasciata socchiusa.

Faceva caldo e lei si era coricata con solo una leggera sottoveste indosso e nulla sotto e, questa consapevolezza, lo aveva portato a dimenticare in fretta il massacro di Zyad per carezzare una nuova tipologia di pensiero. Era sorprendente come, con lei, riuscisse a passare dallo scosso all'eccitato in soli pochi secondi.

Non aveva perso tempo. Assicurandosi di non schiacciarla, l'aveva rapidamente fatta rotolare sotto di se' svegliandola del tutto.

Il suo corpo aveva reagito immediatamente e, trovandosi già nudo, vedendola da subito collaborativa, si era accomodato fra le sue gambe senza troppe cerimonie, sollevando delicatamente la sottile sottoveste e ritrovandosi già a contatto con la sua parte più nascosta; umida e fremente, solo per lui.

Non c'era modo migliore per scacciare i propri fantasmi che entrare in lei.

Bulma...

La sua Bulma. L'unico rifugio sicuro, lontano da sguardi indiscreti, l'unico momento di pace infinita.

I suoi sospiri erano i soli a poter scacciare le grida delle vittime passate e i suoi gemiti, che si facevano via via sempre più intensi, erano capaci di svuotare la sua mente da ogni boato d'esplosione, da ogni risata perfida, da ogni ordine urlato, da ogni supplica disperata... Da tutto.

-Vegeta...-

Era così che voleva sentire pronunciare il proprio nome, dalle sue labbra umide ed arrossate, in una rosa di sospiri delicati. Era così che voleva addormentarsi la sera, con i suoi umori ed il suo profumo ancora addosso, sulla pelle, non con il sangue di alieni di galassie lontane ad impregnargli i vestiti.

Era così che voleva vivere il resto della sua vita Vegeta, nel letto di Bulma, addosso a Bulma, con Bulma.

Poi l'orgasmo arrivava, la magia finiva ed i ricordi tornavano, insieme alla ferocia e alla voglia di rivalsa.

Lui era un saiyan, il principe dei saiyan.

Era nato per combattere, non per scaldare le lenzuola di una misera terrestre.

Ed ecco la rabbia e i muscoli di nuovo tesi e Bulma, che era tornata nel mondo dei sogni.

Mollemente si alzò dal letto, prese i boxer e se l'infilò spiccio. Doveva andare a sfogare la sua natura saiyan nella Gravity Room, soprattutto ora, che quella “umana” era più che appagata.

  
Leggi le 7 recensioni
Ricorda la storia  |       |  Torna su
Cosa pensi della storia?
Per recensire esegui il login oppure registrati.
Torna indietro / Vai alla categoria: Anime & Manga > Dragon Ball / Vai alla pagina dell'autore: PZZ20