Ciao a tutti! Questa fanfiction
è ispirata al film “John
Q” quindi ci saranno delle parti in comune ma anche delle
parti diverse
rispetto alla trama del film.
Se sopravvivete alla lettura di
questa schifezza ci
vediamo alla fine! Enjoy!
Blaine A
Blaine Anderson era un uomo
felice. Nonostante non
navigasse nell’oro aveva una casa discreta,
un’automobile, un lavoro e,
soprattutto, un uomo meraviglioso al suo fianco.
-Hey B sono a casa!-
urlò Sebastian all’ingresso
mentre si levava il cappotto. Sentì suo marito rispondergli
indaffarato dalla
cucina così lo raggiunse. Appena entrò
notò che l’uomo stava finendo di
preparare qualcosa per cena.
-Che cucini?- chiese Sebastian
abbracciandolo da
dietro. -Se non ti sbrighi a finire arriveremo tardi alla partita con
Sam.- Disse appoggiando il mento sulla spalla del marito.
-Ciao anche a te- disse Blaine
lasciandogli un
tenero bacio all’angolo della bocca -Ho finito di fare
l’arrosto, se ti levi
mangiamo.- A quelle parole il più alto si andò a
sedere lasciando lavorare
suo marito.
La cena si svolse come tutte le sere, con i racconti delle loro giornata, Sebastian che si complimentava con Blaine per l’ottima cena e tanti sguardi innamorati. Una volta che ebbero sistemato la cucina e che il riccio riuscì a rifiutare tutte le avances di suo marito, riuscirono a essere pronti per raggiungere Sam e gli altri per la loro settimanale partita di football.
****
-Ce l’avete fatta
piccioncini!- Urlò Puck come li
vide.
-Colpa di Seb, mi molesta sempre!-
Rispose Blaine
andando ad abbracciare l’amico.
-Sei il solito maiale Bas!- Lo
riprese Sam dandogli
una pacca sulla spalla.
Una volta che tutti i ragazzi li
salutarono iniziò la
partita. Quella settimana toccava a Blaine fare l’arbitro,
quindi fu costretto
a sedersi e sperare che qualcuno si stancasse presto lasciandogli il
posto. Nel
frattempo si sarebbe goduto la visione del suo meraviglioso marito
mentre
faceva sport. Dopo una ventina di minuti di gioco fu costretto ad
intervenire
in campo per un fallo.
-Calma Puck il fallo è
tuo, Sam non c’entra nulla!-
-Lo dici solo perché
sei affascinato da lui!- Lo
rimbeccò Puckermann offeso.
-Sono stato follemente innamorato
di lui per quattro
giorni, concedimelo!- Rispose Blaine scatenando una risata comune. Sam
lo
abbracciò mimando un bacio con le sue grosse labbra ma la
voce di Rory li
bloccò.
-Sebastian! Seb cazzo che ti
prende rispondi!
SEBASTIAN!- Il riccio corse verso di lui gettandosi in ginocchio di
fianco a
suo marito.
-Sebastian!SEBASTIAN!-
Ripeté scuotendolo. -Chiamate il 911!Presto!!!-
Urlò disperato mentre le prime lacrime gli rigavano
il volto.
****
Mille domande su suo marito fatte
dai soccorritori.
Paura. Una corsa a sirene spiegate. Panico. Sebastian che scompare
dietro
l’anonima porta con scritto “Emergency”.
Terrore. Le parole del medico dopo più
di un’ora. Disperazione.
Questo era ciò che
Blaine aveva provato. Tra le baraccia
di Sam tremava ancora vistosamente; si sentiva lontano da tutto,
isolato dal
mondo, come se tutto attorno a lui fosse ovattato. L’unica
cosa che sentiva
ancora chiara e forte erano le parole del medico, che volta che gli si
ripresentavano nella mente ogni volta con la forza di un tornado,
provocandogli
un dolore straziante. “Suo marito ha una grave cardiopatia,
dobbiamo
ricoverarlo d’urgenza. Potrebbe non passare la
notte.” queste erano le parole
del medico che dilaniavano Blaine.
****
Sam e Puck rimasero con lui in
ospedale, non lasciandolo
un attimo solo. Blaine contava ogni secondo che passava, continuando a
ripetersi “Se sopravvive a questi dieci minuti
sopravviverà anche ai prossimi
giuso? Giusto? Dio perché a lui e non a me”.
Seduto davanti alla porta della
camera di suo marito, nel corridoio di terapia intensiva, con al fianco
i suoi
due migliori amici Blaine pregò per la prima volta, non
staccando mai gli occhi
da quella dannata porta, come se Sebastian potesse alzarsi da un
momento
all’altro e uscire.
****
-Può tornare a casa
signor Anderson-Smythe, ma mi
raccomando venga tutti i giorni per la terapia- disse il dottore
sorridendo. -La sindrome di Null è una cardiopatia tosta, ma
vedrà che riusciremo a
guarirla.- I due ragazzi si guardarono negli occhi fiduciosi
sul loro
futuro.
****
-Blaine dove diavolo hai lasciato
il telecomando?! Fra
poco inizia la partita!-
-L’ho lasciato, come
sempre, sul divano!- Rispose
piccato. -Comunque se magari mi dai una mano riesco a vederla
anch’io! È la
finale, lo sai che ci tengo!- Ma dalla sala nessuna risposta. -Oh
ignorami,
grazie mille Sebastian Smythe! Sì, hai capito bene, solo
Smythe perché da oggi
non ti voglio più come marito, lavativo!-
Continuò imperterrito senza
ricevere una risposta. Stizzito dal completo ignorarlo del marito si
diresse in
sala.
-SEBASTAIN!- Fu l’unica cosa che riuscì a dire prima di accostarsi al marito col telefono in mano.
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Angolo dell'autrice:
Okay se siete arrivati fino a qui meritate una medaglia perchè non so quanto accettabile sia la storia, spero solo vi abbia incuriosito per attendere il prossimo capitolo. Dovrei aggiornare entro la settimana, impegni permettendo. Sarei davvero felicissima di sapere cosa ne pensate: ogni tipo di recensione è ben accetto, critiche comprese!
Una piccola nota per chiarire la
storia:
Cos'è la sindrome di Null?
La Sindrome di Nulla, detta anche displasia ventricolare destra
aritmogena (ARVD) o cardiomiopatia ventricolare destra aritmogena
(ARVC), è una malattia genetica del cuore, a
patogenesi non-ischemica, che coinvolge principalmente il ventricolo
destro. È caratterizzata da aree ipocinetiche a
livello della parete libera del ventricolo destro o di entrambi i
ventricoli, in cui il tessuto muscolare (miocardio) è
sostituito da tessuto fibroso o fibro-adiposo.
Al prossimo capitolo!
ShadyT