Second chilren in posizione nella gabbia,sincronia neuronale in crescita,condizione emotiva stabile,perfezionamento connessioni motorie in corso... 

-Asuka come ti senti?

-Ma benissimo ovviamente.

Balle,balle e balle.Non sapeva neanche più quando fosse stata l'ultima volta che aveva commesso l'imprudenza di essere sincera con se stessa.

Ripensandoci,criticava tanto Shinji ma doveva ammettere che certe volte fingere di non sapere,omettere i ricordi dolorosi,l'aiutava a sopravvivere.

Qualcuno aveva forse il coraggio di biasimarla?

Chiuse gli occhi,sentiva una gocciolina di sudore scivolarle sulla fronte,poi di nuovo tutto come se non fosse passato un minuto. La bambola Asuka,sua madre,gli abbracci mancati,il tentato omicidio e sua madre senza vita.

Tutte le bambine amano le bambole,tutte tranne lei.

Non ho sempre odiato le bambole,c'era un tempo in cui io e mia madre ci giocavamo insieme,e anche dopo,quando mamma ha cominciato a preferire LEI,io c'ho provato.Mi agghindavo e truccavo talmente bene da somigliarle  per davvero;ma non bastava,non sarebbe mai bastato.

Tante volte mi sono chiesta se al posto della bambola ci fossi stata io ,se mia madre avrebbe avuto il coraggio di uccidermi,la risposta la so bene, è ovvio che si.

Che pensiero agghiacciante,eppure cosa avrei dato per stare io tra le sue braccia,anche malgrado le conseguenze.

Le bambole sono perfette,tutti le amano.Ma mi dite cosa fanno per meritarselo?

Rei è una bambola,tutti la amano,Shinji la ama.

Eppure lei non fa nulla per ricevere questi privilegi,lei sta li come un burattino nelle mani del signor Ikari.E per Asuka cosa rimane?

La consapevolezza di essere l'eterna seconda,d'altra parte si vede che era proprio destino,per ironia  della sorte lei era proprio la Second children.

Allora perché sali sull' Eva?

Non c'è una ragione,forse perché mi tiene distratta,lontana da casa.

Forse per dimostrare a me stessa che sono migliore di una bambola,che mia madre non ha avuto ragione a preferire lei.

Forse ancora per te,stupido Shinji Ikari.

Tu non vedi che la tua bambola,come avrei voluto che per una volta soltanto tu mi guardassi fiero ed ammirato come fai con lei.

Sono gelosa e la odio,perché nonostante tutto non cambierei nulla di me e soprattutto non cambierei nulla di te.  

Lacrime silenziose le percorrevano le gote,i sensi le si erano offuscati e non riusciva a muoversi.

Maledetti test,pensò.