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Autore: Naco    23/07/2007    0 recensioni
E' trascorso un anno da quando Kagome e Inuyasha sono giunti nella nostra epoca per recuperare l'ultimo frammento della shikon no tama. E in un anno tante cose cambiano... oppure no?
Genere: Romantico, Avventura | Stato: completa
Tipo di coppia: non specificato | Personaggi: Nuovo personaggio
Note: Alternate Universe (AU) | Avvertimenti: nessuno
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XII

LA SHIKON NO TAMA

Le due entità si guardarono freddamente: il bene e il Male, il freddo e il caldo, la Luce e le Tenebre, l'amore e l'odio, il bianco e il nero, la Pace e la Guerra…

Due forze da sempre in guerra tra di loro, finalmente erano una di fronte all'altra, per combattere la battaglia che avrebbe deciso le sorti dell'umanità.

Un'aurea di luce avvolse le due figure. I presenti rabbrividirono: non era necessario avere enormi poteri o le facoltà do una miko per capire che la loro potenza era talmente forte da poter distruggere completamente il loro mondo.

L'aura rosso cadmio del demone maligno si fece più forte dell'altra e contemporaneamente la terra iniziò a tremare e un profondo solco si aprì nel terreno.

"Ma cosa sta succedendo?" si chiese Milena tremante: si augurava che quei due non volessero veramente distruggere il pianeta..

Una colonna di magma incandescente uscì dall'insenatura nel terreno, pericolosamente vicino al luogo in cui si trovavano Kagome e Inuyasha, ancora privo di forze. La ragazza si strinse più forte all'hanyou che amava, che sbigottito si guardava intorno, senza poter intervenire in alcun modo.

"INUYASHA!" urlò Kagome chiudendo i suoi grandi occhi nocciola, sicura che sarebbero presto morti ambedue.

Una nuova eruzione lavica colpì in punto in cui si trovavano i due giovani giapponesi, ma i due erano già al sicuro.

Kagome aprì gli occhi e vide l'eruzione che avrebbe potuto ucciderli. Sconcertata, chiedendosi cosa diavolo fosse successo, alzò lo sguardo e vide Sesshomaru fissare la colonna di lava che li avrebbe uccisi.

"Se… Sesshomaru!"

Il demone abbassò lo sguardo e incrociò quello sorpreso della ragazza. Kagome sussultò. Quegli occhi… non erano i freddi occhi del principe dei demoni che l'avevano fissata astiosamente tante volte in quei due anni… erano invece gli occhi di un ragazzo come lei, un adolescente come tanti altri.

Una nuova, violenta esplosione la allontanò dai suoi pensieri. Tornò a guardare i due contendenti e notò l'aura maligna espandersi sempre di più, mentre il cielo si incupiva sempre di più.

La kami del bene portò i palmi delle mani davanti al suo petto e iniziò a recitare una strana cantilena in una lingua sconosciuta. Come a voler obbedire a un ordine superiore, le nuvole del cielo si concentrarono sulle loro teste e un lampo squarciò il cielo. Piccole gocce di pioggia iniziarono a bagnarli, ma la loro intensità aumentò rapidamente fino a trasformarsi in un violento acquazzone. Le due kami sembravano tuttavia non accorgersi di quello che accadeva intorno a loro.

"Sembra quasi che non si rendano conto di ciò che stanno combinando!"

"Ma Miroku? Com'è possibile!"

Il bonzo scosse la testa. "Non lo so Sango, non lo so! Sembra... sembra che non gli importi di distruggere tutto! Vogliono solo la loro stramaledettissima vittoria!"

Milena osservò la scena, mentre la rabbia iniziava a pulsarle nelle vene. Ma come era possibile che non si accorgessero di nulla? Possibile che i kami che dovevano proteggere e custodire il mondo lo stessero distruggendo? Ma erano davvero creature divine o piuttosto uomini o demoni come tanti, arroganti e egoisti, che avevano acquistato poteri soprannaturali?

"BASTA!" urlò cercando di superare l'ululato del vento che si era appena alzato e le esplosioni che si susseguivano a un ritmo sempre più frenetico. "BASTA, PER L'AMOR DEL CIELO, BASTA!"

Ma nessuno, neanche i suoi compagni, avevano sentito le sue proteste.

Milena si spazientì e una rabbia simile a quella che aveva provato quando aveva visto Kikyo e Inuyasha nudi insieme le fece perdere il lume della ragione e, ancora una volta, lasciò che fosse l'istinto a guidarla.

Lentamente si diresse verso le due figure, per nulla intimorita dal vento micidiale che li attanagliava e che rallentava la sua strada, gli occhi scuri frementi d'ira.

"Milena fermati!" cercò di fermarla Sango, ma inutilmente. Quando Milena era in quello stato, notò Miroku quasi divertito, nonostante la situazione fosse tutt'altro che comica, ricordando ciò che era accaduto in quella stessa foresta, nessuno era capace di fermarla.

Milena si diresse decisa verso i due kami, incurante delle voci degli amici e tanto meno della cenere e dei lapilli che il vento le aizzava contro, combattendo con tutte le sue forze pur di non restarne sconfitta.

"SMETTETELA!" urlò con tutta la voce che poteva "Smettetela! Che razza di divinità siete! State distruggendo il pianeta! Continuando così non ne resterà più traccia! Siete così egoisti da voler distruggere la Terra per una stupida battaglia fra di voi?"

La kami del bene la guardò quasi con sufficienza, come se fosse troppo sciocca per capire cosa stesse acccadendo.

"Questa è la battaglia decisiva fra il Bene e il Male. Solo al termine si vedrà se il Mondo sarà salvo per sempre o se invece cadrà nell'oscurità più totale."

"Decisiva per chi se la Terra viene disintegrata?" ribatté lei, senza lasciarsi intimorire dalla divinità "Che razza di divinità del Bene sei, se non cerchi di difendere le creature che popolano questa terra? Sei egoista e crudele, proprio come lui! Non meritate di essere i kami che governano la vita! Mi vergogno che il MIO mondo sia governato da ESSERI SCHIFOSI COME VOI!"

Un lampo accecante squarciò l'aria e un fulmine colpì la terra producendo una enorme voragine, sollevando i detriti.

Milena guardò attentamente la voragine e con sua grande sorpresa notò che al centro di questa vi era una ragazza.

Inuyasha sgranò gli occhi incredulo. "Ki… Kikyo?"

No, Inuyasha non poteva dire con certezza che quella ragazza fosse realmente la miko che aveva amato cinquanta anni prima. Aveva lunghi capelli neri sciolti sulle spalle e indossava un lungo kimono rosso con una corazza sul petto, simile a quella che indossava Sango. Inuyasha avrebbe giurato che quella fosse la venerabile Kikyo, se non fosse stato per il suo odore…. Un odore che invece conosceva bene… anche troppo…

La miko era avvolta da un'aura argentata che infondeva pace e serenità.

Il kami del male indietreggiò spaventato.

"Non riuscirai di nuovo a rinchiudermi in quella maledetta sfera!" esclamò e, incrociando le mani davanti al petto, generò dal nulla una sfera di fuoco che prontamente lanciò verso la ragazza.

La miko non si mosse, tuttavia la sfera non la raggiunse, distrutta prima da una barriera di luce.

"Porc…" bestemmiò e tentò nuovamente di colpirla, ma la giovane fu più veloce: chiuse gli occhi e i palmi delle mani come se stesse pregando.

Dal suo corpo si sprigionò una luce fortissima e investì i due kami.

"Perché? Perché non vuoi che lo sconfigga? Se riuscissi a sconfiggerlo, il Male sarebbe estirpato da questo mondo!" esclamò la kami del bene spaventata.

La miko scosse la testa "Per distruggere questo mondo? Non avete notato come state riducendo questo povero pianeta? Voi dovete governarlo e proteggerlo, ma avete seguito il vostro egoismo, piuttosto che il vostro dovere, trasformando anche l'animo degli uomini…. Tempo fa vi rinchiusi in due sfere per evitare che creaste una situazione simile ancora una volta. Ma purtroppo è accaduto. Possibile che non abbiate capito che non potrete mai sconfiggervi l'un l'altro neanche se combatteste per l'eternità? Il Male e il Bene sono le due forze opposte che armonizzano il mondo. Il Bene non esisterebbe se non esistesse il Male, come il bianco non sarebbe tale se non si conoscesse il nero. Sia il Bene che il Male non potranno mai essere debellati del tutto. Talora vincerà l'uno, talora l'altro, ma l'altro non sarà mai completamente cancellato. Il Bene e il Male sono le due facce della stessa realtà. E solo in questa sfera potrete mantenere l'equilibrio… visto che non siete capaci da soli di governare gli elementi come vi era stato ordinato dal Kami Supremo."

La kami del Bene chiuse gli occhi, capendo. E' vero, la miko aveva ragione. Lei era la divinità protettrice del Bene e invece si stava comportando esattamente come la sua antagonista. Ma come osava definirsi kami della Luce? La divinità si rilassò e lasciò che la benefica luce proveniente dalla sacerdotessa la avvolgesse, mentre l'altra scuoteva la testa e poneva le braccia davanti, decisa a non lasciarsi intrappolare ancora una volta. Ma questa mossa fu completamente inutile.

L'energia luminosa avvolse tutto e tutti, portando i presenti a chiudere gli occhi e a stringersi fra loro per non restare accecati dalla sua forza.

Quando i nostri amici aprirono gli occhi, non riuscirono a creder a ciò che si poneva loro davanti: sembrava quasi che in quelle ultime ore non fosse accaduto nulla di quello che invece era successo; il sole brillava alto in un cielo completamente sgombro di nubi, gli uccellini cinguettavano felici sopra i rami dei ciliegi, come se volessero salutare la primavera ormai alle porte, mentre una dolce brezza soffiava leggera.

Avrebbero quasi creduto che si fosse trattato di un loro semplice, quanto incredibile sogno, se davanti a loro, non ci fosse stata la sacerdotessa che stringeva fra le sue mani una sfera rosa pallido, perfettamente sferica.

"La shikon no tama. Nel vero senso della parola, questa volta." Esclamò Milena completando il piccolo gioiello fonte di tanti guai.

La miko sorrise e guardò prima Milena, poi Kagome e Inuyasha che ancora si sorreggeva alla ragazza, troppo debole per restare in piedi con le proprie forze.

"Ma… ma tu chi sei?" chiese infine Inuyasha "Sei davvero…?"

La ragazza sembrò non sentirlo, ma si avvicinò a Milena e le mise fra le mani la preziosissima tama.

"Io non sono stata capace di proteggere questa sfera né secoli fa, né cinquanta anni fa…. Midoriko non si rese conto di aver solo ritardato questo momento, dividendo la sfera in due più piccole, mentre Kikyo ha soltanto rovinato la vita di tutti quelli che l'amavano innamorandosi di Inuyasha… perdonatemi. Ti prego di portare questa sfera nel tuo mondo e di custodirla. Perché forse tu riuscirai dove Kikyo e Midoriko hanno fallito… in un mondo in cui non esistono magie e incantesimi, forse i quattro kami potranno riposare in pace… benché in effetti sia il loro spirito a governare l'intero Universo…"

Milena annuì incapace di parlare, mentre le lacrime le pungevano gli occhi. Proteggere la shikon no tama… quindi significava che lei come Kikyo e Kagome…?

La miko sembrò averle letto nel pensiero, perché le sorrise complice; poi si voltò verso Kagome e Inuyasha e lentamente si avvicinò ai due giovani, che immobili non riuscivano a credere ai loro occhi.

"Inuyasha…" la miko accarezzò la guancia del giovane hanyou e questi fu illuminato da un'aura dorata. Le sue ferite si cicatrizzarono completamente e le sue forze tornarono, come se non avesse combattuto alcuna battaglia. Il ragazzo la fissò fra il sorpreso e l'incuriosito.

"Ma perché…?"

La ragazza lo guardò. Erano cinquant'anni che non vedeva quello sguardo così dolce, ma al contempo triste e malinconico nei suoi begli occhi nocciola, uno sguardo che per un attimo lo riportò indietro nel tempo, a quel periodo della loro vita in cui avevano potuto vivere felici. Ma ora… ora c'era Kagome nel suo cuore. Si, lui amava Kagome e mai come in quel momento se ne rese conto. Lui l'amava follemente e non perché fosse la sua reincarnazione…. Semplicemente perché era lei, Kagome Higurashi.

"Kikyo io…"

"Inuyasha… perdonami. Ho cercato in tutti i modi di convincerti a morire con me, ad amarmi ancora, dopo cinquanta lunghi anni, senza capire che se veramente ti amavo dovevo lasciarti vivere con la persona che ami. Perchè amare veramente è desiderare la felicità dell'altro. Per fortuna l'ho capito…" e per un attimo voltò lo sguardo per posarlo su Milena "Anche se un po' in ritardo…"

Inuyasha non rispose, colpito dalle sue parole e la sacerdotessa gli sorrise comprensiva, poi si voltò e, per la prima volta da quando si conoscevano, sorrise alla sua reincarnazione. Kagome abbassò lo sguardo colpita, ma Kikyo la prese delicatamente per un braccio per allontanarla da Inuyasha, come se volesse parlarle in privato. L'hanyou le guardò sorpreso.

"Sei una ragazza speciale, Kagome. Mi dispiace… di tutto. Potrai mai perdonarmi per quello che ti ho fatto? Sono stata felice cinquanta anni fa, ma ora il mio tempo è finito… vivi felice con Inuyasha."

Kagome non credeva alle proprie orecchie. "Ma tu e Inuyasha…?"

Kikyo scosse la testa e un'ombra di dolore apparve nei suoi occhi castani: "Per quanto avessi voluto, Milena ci ha interrotti prima che io potessi raggiungere la felicità. Ma forse è stato meglio così… il cuore di Inuyasha non era con me in quel momento…" rispose fissandola intensamente.

Kagome arrossì e sorrise fra il rinfrancata e il triste. In fondo anche Kikyo aveva diritto alla sua felicità, dato che non aveva potuto averla cinquanta anni prima… nonostante tutto ciò che avesse fatto loro negli ultimi due anni.

Kikyo sorrise anche lei e lentamente si allontanò da lei, continuando a fissare la coppia.

"Addio per sempre amici." disse, prima di scomparire per sempre in una nuvola di luce.

   
 
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