04/01/2013
1 recensioniRoma, 1534.
Gli scintillanti gioielli tempestati di diamanti davano alla giovane donzella Eleonora un'aria da principessa. Era una ragazza di appena 15 anni circa e viveva alla corte dei papi, che stava attraversando un brutto periodo. La separazione voluta da Lutero sconvolse sia il papa che lei, rappresentante del Centro Italia. Il ciuffo, tipico dei Vargas, stava ritto sui capelli color cioccolato, impreziositi da un diadema e da un fermaglio dorato.
La giovane camminava per le stanze Vaticane, ammirando i numerosi affreschi. Il suo preferito era " La scuola di Atene " di Raffaello, prodotto pochi anni prima.
Si girò bruscamente, sentendo che un ospite era appena arrivato. Era un servitore dell'Inghilterra a quanto pareva. Almeno, aveva dedotto così dal tipo di vestiti indossati e dalla lingua, oltre allo sgraziato italiano che parlava davanti ad un cardinale. Vicino al servitore inglese c'era un ragazzino che avrà avuto pressapoco la stessa età di Eleonora. Aveva i capelli color paglia, sopracciglia un po' marcate. Era vestito da vero damerino, mentre ella si vergognava un po' della sua umile veste da chierichetta, senza contare i numerosi gioielli che le decoravano il viso e il collo.
Il giovanotto, coi suoi bei occhi smeraldini profondi e penetranti, si avvicinò facendo un delizioso inclino.
« Piacere, sono Arthur Kirkland. »
Disse, facendo un lieve sorriso di cortesia.
« ... io sono Eleonora Cecilia Vargas, piacere mio—! »
Esclamò poi la ragazza, iniziando a dondolarsi sui talloni.
Fissò per qualche secondo i due signori che parlavano nella stanza accanto, per poi rivolgersi nuovamente al biondo, curiosa.
« Sai per caso l'argomento tra loro due? »
Indicò il servitore e il cardinale, inclinando leggermente la testa di lato.
L'inglese ci pensò su qualche minuto, poi gli venne un lampo di genio.
« Yes, my lady. Sua maestà il re Enrico VIII Tudor chiede al papa l'annullamento del matrimonio con Caterina d'Aragona. Il servitore sta riferendo il messaggio. »
Annuì appena, convinto.
Eleonora guardò l'espressione del cardinale, poi parlò.
« Il cardinale non sembra molto convinto, a quanto pare. »
L'inglese annuì ancora, velocemente, poi un silenzio imbarazzante pervase la stanza.
« Che ne dici, ehn, di visitare la Basilica di San Pietro con me? »
Chiese la giovane, imbarazzata, mentre le gote diventavano via via più rosee.
Il servitore inglese stava congedando il cardinale— Peccato.
Il ragazzo fece una sincera faccia dispiaciuta, mettendo la mano sulla spalla dell'italiana.
« Dovrei andare, mh. »
Affermò, abbassando appena la testa, sconsolato.
Le fece un veloce baciamano, con il risultato di far imbarazzare ancora di più la ragazza, che borbottò:
« Addio... ma ci rivedremo, vero? »
L'inglese le fece un ultimo saluto.
« Sure.
Goodbye! »
"Goodbye."
Una parola che dà speranza.Si rincontreranno, questo è certo.