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Autore: Nagisa Shine    04/01/2013    5 recensioni
La storia è della nostra dolce Haneul; il suo nome significa "Cielo". Ed è proprio il Cielo che lei guarda, paragonando la propria vita ad un Palloncino.
I suoi ricordi, quei pochi che ha, la legano ai giocosi colori e le forme strane dei Palloncini.. Specie ad uno di questi, regalatole, anni prima, da un bambino dal sorriso caldo.
Genere: Generale, Romantico, Sentimentale | Stato: completa
Tipo di coppia: Het | Personaggi: Nuovo Personaggio, Onew
Note: What if? | Avvertimenti: nessuno
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Like Balloons
 


Mi sono sempre piaciuti i palloncini.
I loro colori, le loro forme più strane, il filo sottile che si ha sempre paura di perdere. Tutto, mi piace tutto dei palloncini.
Amo vedere i bambini adorarli, vedere i loro occhi che si illuminano alla vista di uno di questi. E subito la solita storia comincia «Mamma, compramene uno! Dai, guarda com'è bello quello!». Madri rassegnate, cedono allo schiamazzare dei loro figli, comprando uno di quei palloncini che presto volerà via.
Io sono come un palloncino. Felice, che da' la gioia a tutti.. ma fragile al tatto.
Necessito di attenzione, e se non ne ricevo quanto basta, volo via. Volo nel cielo vasto. Ma, un giorno, incontrerò un albero che mi accoglierà fra i suoi rami.
Spinoso, mi farà esplodere.
Devo solo trovare il bambino che si prenderà cura di me, che non lascerà mai il filo sottile che mi fa galleggiare in aria sopra la sua testa.
Ma in ventitre' anni ho incontrato solo persone che mi hanno lasciata andare; che hanno abbandonato il filo che mi legava a loro.

«Haneul?»
Il mio nome è Haneul, significa "Cielo". Ho passato tutta la mia vita, fino alla maggiore età, nell'orfanotrofio di Itaewon, una piccola periferia di Seoul.
Nessuno, mai, ha saputo dei miei genitori. Sono un dono del Cielo, così mi è stato sempre detto.
«Haneul?»
«Sono qui, Mi Rae!»
«Allora sei pronta?»
Mi Rae è una buona amica. E' cresciuta con me in orfanotrofio, anche se poi, alla fine, lei è stata adottata. Ma nonostante questo, ha continuato a far visita a tutti coloro che non hanno una famiglia. Siamo rimaste nello stesso ambito; contiuiamo a fare del bene all'orfanotrofio che ci ha cresciute.. anche se a modo nostro.
«Sì, ho tutto.»
Anche quest'oggi, ho intenzione di aiutare i bambini. Non smetterò mai.
«Andiamo allora.»
Seoul si è sempre dimostrata comprensiva nei confronti degli orfani, ed è la' che stiamo andando.. per l'ennesima volta. Faremo felici molti bambini con i soldi che guadagneremo. E, almeno questo, riesce a farmi felice.
«Dicono che ci aiuteranno in molti, quest'oggi.»
«Davvero, Mi Rae? E chi mai aiuterà la nostra piccola causa?»
Mi Rae non risponde; tipico. Si concentra sulla guida, rispetta ogni normativa stradale.
Io non sono mai riuscita a prendere la patente. C'è sempre stato quel qualcosa che mi ostacolava; mi sentivo come un palloncino scoppiato.
«Non so dirtelo con precisione.»

«Mamma! Guarda che bello quello! Me lo compri?»
«Tesoro.. prima o poi scoppierà. E' inutile spendere tanti soldi.»
«Per favore Mamma!»
«E va bene, va bene.»
Un piccolo bambino corre verso di me, trascinandosi dietro la propria madre svogliata.
«Ciao a te, piccolo.» saluto, sorridente.
«Voglio quello!» esclama, indicando uno dei miei palloncini.
Negli occhi di quel bambino vedo tanta allegria e gioia nel fissarli fluttuare in aria. Sembra di vedere me stessa, diversi anni fa.
«Questo qua?» chiedo, prendendo quello verde vivace.
Il piccolo annuisce, e veloce guarda la madre. Aspetta un approvazione.
«Tutto tuo.» mormoro, porgendo il palloncino.
«Evviva!» esclama contento.
Sua madre ridacchia, felice di vedere il proprio bambino così contento.
«Promettimi una cosa, piccolino..» inizio, attirando a me gli occhi del bambino, «Promettimi che avrai cura di questo palloncino».
Il suo sguardo si fa concentrato, cerca di compredere la promessa che gli ho proposto.
«I Palloncini sono un po' come le persone, sai?» fisso l'azzurro che ci circonda, «Se lo lasci solo.. Lui volerà verso il cielo.»
«Verso l'Haneul
Annuisco.
«Sì, verso l'Haneul..» sorrido, divertita, «Si perderà fra quel Blu. E si sentirà solo. Quindi prenditi cura di lui.» termino.
«Promesso!» esclama il bimbo, scappando via.
L'amore per la gioia che i palloncini riescono a dare, cresce sempre più. Sono come me.
Mi fu regalato un palloncino da un bimbo della mia età, quella volta in cui mi persi per le strade di Seoul.

«Bambina, stai bene?»
Una voce calma e dolce mi smosse dalla mia tristezza. Ero persa in quelle strade sconosciute, mai viste prima. Rimasta seduta su uno dei tanti gradoni di un vasto edificio, continuavo a fissare le mie scarpette rosse e consumate.
Piangevo. Piangevo perché non sapevo cosa poter fare.
«Come ti chiami?»
Quella dolce voce era rimasta, e la sua figura si era seduta al mio fianco.
«Haneul.»
«Haneul? E' davvero un bel nome.»
Feci su' con il naso, annuendo poi piano.
«Guarda caso, ho qui qualcosa che potrà andare verso l'Haneul, se tu vorrai. »
Alzai veloce lo sguardo. Rimasi sorpresa nel notare un piccolo bambino dal sorriso dolce, porgermi un palloncino rosso.
«Tieni, Haneul.» disse, mettendomi il nastro bianco fra le mani. «E' un regalo».
Quel suo sorriso si fece ancora più dolce e sincero di prima.
Sorrisi a mia volta, riconoscente verso quel bambino.
«Grazie, ma..Perché lo dai a me? Hai speso dei soldi..è tuo..»
«Ti ho vista prima, sai? E quando, una strada più in la', ho visto questo palloncino mi sei venuta in mente tu.»
«Io..»
«Siete simili. Avete un bel colore all'esterno, ma nessuno sa come siete dentro.»


Quella frase, apparentemente insignificante, mi è rimasta dentro tutt'ora.

«Un palloncino rosso, per favore.»
Una voce calda e buona richiede la mia attenzione.
Senza preoccupazioni, afferro uno dei miei compagni, per poi affidarlo alle mani grandi di chi l'ha richiesto.
«A lei.» dico, alzando un poco lo sguardo.
Rimango sorpresa.
Un sorriso famigliare è quello che ho davanti.
«Tieni, Haneul.» mormora, restituendomi il palloncino.
«Tu.. Tu sei..?»
«Ti avevo promesso che ci saremmo rivisti un giorno.» dice soddisfatto. «Ti ho riconosciuta perché hai la stessa espressione di quel giorno.»
«Davvero?»
Annuisce.
Il bambino fatto uomo sorride, calmo.
«Grazie..»
«Onew. Il mio nome è Onew
«Grazie, Onew.»

Mi sono sempre piaciuti i palloncini. I loro colori, le loro forme più strane, il filo sottile che si ha sempre paura di perdere. Tutto, mi piace tutto dei palloncini.
Io sono come un palloncino. Felice, che da' la gioia a tutti.. ma fragile al tatto.
Ho trovato, finalmente, il bambino che si prenderà cura di me, che non lascerà mai il filo sottile che mi fa galleggiare in aria sopra la sua testa.
Adesso, il mio colore rappresenta il mio stato d'animo.






Angolo Autrice:3
Finalmente una FF sugli SHINee! :D
Era molto tempo che desideravo scrivere qualcosa, qualsiasi cosa sugli SHINee, e la mia scelta è ricaduta su una one-shot con Onew.
Sinceramente non so come sia arrivata a me questa idea dei Palloncini, forse, guardando il loro ultimo Pv "1000 years always by your side". Onew non è il mio Bias; ne ho uno per ogni gruppo K-pop, ma questo non è il caso degli SHINee. Amo ogni membro del gruppo, allo stesso modo.
E' anche merito loro se adesso sto scrivendo.
Mi piace molto il sorriso di Onew, (sì, lo so.. sono fissata con i sorrisi) è in grado di rendere felici chiunque!
La sua voce è come il suo cuore: è dolce, pensa prima agli altri. Il suo unico scopo e rendere felici tutti.
Oh beh, sto perdendo il tema centrale. (?)
Spero vi sia piaciuta questa One-shot, e gradirei sapere che ne pensate con una recensione, se vi va.
Mi piacerebbe scrivere altro, ma questa volta su tutti i membri! :)
Abbracci abbracciosi,
Nagisa Shine.
  
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