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Autore: Lastk    23/07/2007    5 recensioni
Nove mesi dopo la fine di Zeromus, tutto sembra scorrere in pace e tranquillità. Ma...qualcuno s'è mai preso la briga di esaminare per bene i sentimenti di una ragazza che è andata legandosi senza neanche accorgersene a chi aveva in precedenza ucciso sua madre...?
Genere: Drammatico, Fantasy, Introspettivo | Stato: completa
Tipo di coppia: non specificato
Note: nessuna | Avvertimenti: nessuno
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Terra delle Summon - In data xx/xx/xxxx

Mittente: Rydia di Mist

Bè... ...come potrei iniziare..?
Cecil, Rosa, Edge, e, sì, anche tu, Kain. Non so neanche se vi spedirò mai questa lettera. Sono passati appena tre mesi da quando ci siamo visti tutti l'ultima volta. A quel matrimonio.
No, Kain, per quanto riguarda te, non sono riuscita a vederti neanche allora. E così, sono nove mesi che non so niente di come tu stia. Tuttavia, ora...il punto è un altro. Anche a distanza, anche tramite una misera lettera...sento un
estremo bisogno di parlarvi. Di ciò che ho sentito, di ciò che ho amato da principio. Per me, vivendo nella Terra delle Summon, sono passati secoli da quando abbiamo viaggiato insieme, e sconfitto Zeromus. Ciononostante, non sono mai riuscita a dimenticarvi, a scordare un pur singolo, misero, infinitesimale dettaglio di ciò che abbiamo trascorso. Però, in primo luogo...ciò che il mio cuore non riesce a lasciar da parte, nè
v'è mai riuscito, è il momento in cui la mia vita cambiò. Alle volte ho paura di addormentarmi, ho paura di subire l'inevitabile incubo che mi tormenta ogni notte. In quell'istante, io sono lì. Sono ancora una bimba, e
sono seduta in terra, gambe incrociate, ad osservare estasiata come mia madre guida Mist a distanza contro degli intrusi dalle cattive intenzioni. Oh, sì, penso allora, un giorno sarò come la mia mamma! Un giorno anch'io difenderò il mio villaggio dai cattivi! Questo è il mio sogno! No, purtroppo. Il sogno s'infrange di colpo, quando mia madre va facendosi sempre più pallida in viso, nel giro di pochi istanti; e poi cade al suolo. E io non ho parole, e la scuoto per qualche istante implorandola di riaprire gli occhi. E poi il fuoco, e puntualmente mi sveglio urlante e sudata, in lacrime.
Cecil, Kain. Vi ho sempre portato rancore per tutto questo, sempre. E' bene che lo sappiate. Perchè voi siete i due cattivi che hanno ucciso mia madre. E questo, non potrà cancellarlo mai nè la promessa tua, Cecil, di "proteggermi", nè il fatto che io abbia sempre
tentato, una volta riunitami al gruppo, di tenere il dolore e la rabbia ben stretti nel cuore, senza mai mostrarli ad alcuno, pur di avere una speranza di salvare il nostro pianeta, e soprattutto...la terra delle Summon che tanto mi hanno amata ed accudita. C'è anche un altro motivo di rancore verso di voi. In particolare verso di te, Kain. Più tempo passavo con tutti voi, più andavo affezionandomi. Ma la rabbia per ciò che era stato fatto a mia madre non era mai svanita. E così dovevo convivere fra l'affetto
ormai sviluppatosi verso coloro che inizialmente non erano che meri alleati di battaglia e l'odio per gli stessi che avevano decretato la fine del mio villaggio e di colei che
era stata per me genitrice ed amata maestra al tempo stesso. Un tumulto nel cuore, e tutto per colpa vostra. Che non avete mai considerato cosa potessi star vivendo nonostante
la maschera d'allegria che indossavo esternamente. E alla fine ho iniziato a volervi davvero bene.
Al tempo stesso, ho compreso che, più questo bene sarebbe cresciuto, più avrei odiato me stessa. E così è stato. Sotto le lunghe, verdi maniche del mio abito da Summoner, i tagli sulle braccia ci sono ancora. Nessuno di voi ne ha mai anche sospettato. Del mio amore nel ferir me stessa.
Un amore sorpassato unicamente da quello che provavo per...ma, lo si può davvero definire "amore"...? Non ne ho idea. Ma l'amore per te, mio Dragoon, l'amore e l'odio al tempo stesso, entrambi in questo caso mantenuti ben taciti, non ha
mai avuto fine. Per questo ti odio, Kain. Perchè, pur se ho sempre mantenuto il silenzio ed evitato quando possibile persino di rivolgerti la parola, ho finito per innamorarmi di te, della tua fragilità, del tuo animo.
Ma non potevo parlarne, e per me era meglio starti lontano. Perchè io... ...io mi odiavo già abbastanza per l'essermi semplicemente affezionata al gruppo.
L'idea di un legame sentimentale con uno di voi... e in particolar modo con uno dei due colpevoli della morte di mia madre...per quanto tale legame l'abbia innegabilmente desiderato, mi faceva semplicemente ribrezzo, e non avrei mai potuto vivere con l'ancor più immenso odio verso me stessa che avrei finito per provare. Ho scritto poco prima che pressochè ogni notte sogno la fine del mio villaggio natale. Bugia, effettivamente. O almeno in parte. Perchè, ecco, vi sono anche alcune notti nelle quali non sogno di quell'esperienza. Spesso mi capita di sognare qualcosa di alternativo ad essa. In particolar modo ci sono volte in cui mi risveglio lacrime agli occhi, ma sorridente. Nel sogno, mi trovo in una sorta d'immensa marea di nuvole bianche come neve, in pieno cielo, e vedo in lontananza mia madre che mi tende la mano, invitandomi ad avvicinarmi ad ella. E, prima ancora che io abbia il tempo di obbedirle, lei mi sta già cullando fra le sue braccia, cantandomi con voce delicata una dolce nenia. "E' meglio aver amato e perduto...", mi sussurra un istante prima che mi risvegli dal sogno in lacrime, sorridente...ed in qualche modo ogni volta più forte nel cuore. E allora penso che non vorrei altro che seguire le sue orme, e lottare fino alla fine per poter difendere chiunque ami. Anche a costo della vita.

-----Lettera ritrovata nell'abitazione di Rydia di Mist, eroica guardiana caduta assieme al proprio-----

-----Mist Dragon nel tentativo di difendere la Terra delle Summon da un'invasione umana-----
  
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