Un giorno al campo mezzosangue
< Avanti Percy,su!Colpisci al lato sinistro lì è scoperta...nono non lì più....oh cavolo! > . Probabilmente vi starete
chiedendo che stà succedendo vero?Bè,diciamo che sono nell'arena ad allenarmi con la spada,la mia amica Annabeth
fino ad un attimo fà mi gridava delle istruzioni su come atterrare la mia avversaria e in questo preciso momento mi
trovo a terra,con la mia spada(Vortice)lontana dalla mia portata e il corpo massiccio di Clarisse che mi
sovrasta.Oh,dimentico il piccolo particolare della sua tremenda lancia elettrica che ora ho puntata alla gola.Situazione
tremenda? No,semplice routine. < E questa è la sessantaduesima volta che ti batto Jackson.Se non fosse che sei più
imbranato di una figlia di Afrodite con lo smalto ancora fresco,ti chiederei di impegnarti di più.Ma tanto.... > detto
questo la mia nemica ritrae la lancia e con una delle sue enormi mani mascoline mi solleva da terra. < Prendi la
spada e ricominciamo > mi intima con i suoi soliti modi da degna figlia di Ares. < Dai Clarisse,lascialo riposare
almeno 10 minuti,è stravolto > . Stavolta a parlare è Annabeth,che ogni volta assiste i miei combattimenti insistendo
che la sua aurea di saggezza possa giovare al mio incontrollabile e precipitoso modo di lottare. < Taci sapientona!
Sai benissimo che Chirone mi ha ordinato di allenarlo e sebbene io preferirei spalare una montagna di letame nella
stalla dei pegasi piuttosto che esercitare il qui presente cervello di sgombro devo ubbidire > terminata la frase si
mette in posizione e mi attacca di nuovo.Sarà per la rabbia che mi è venuta a sentirmi insultato,sarà la voglia matta di
allontanarmi il più possibile da quella psicopatica,che schivo rapidamente il suo attacco e le mollo un fendente con
l'elsa della spada sul braccio.Lei urla di sorpresa e torna verso di me con fare minaccioso e mira alle mie gambe per
farmi cadere,ma io non demordo e le salto addosso coldendola al torace con tutte le mie forze(ha l'armatura,non si
farà niente).Perde l'equilibrio e cade a terra con un tonfo.Le punto addosso la spada e ansante ghigno divertito dal
vederla a terra < Ops.Direi che l'allenamento è finito > dopodiche schizzo via ridacchiando mentre una serie di
insulti e maledizioni mi raggiungono per poi disperdersi quando ormai sono fuori dall'arena.L'allenamente mi ha
sfiancato:ho bisogno di una nuotata.Essendo figlio di Poseidone ricarico così le mie energie.Arrivo vicino al fiume che
scorre accanto al campo e mi spoglio.Stò per tuffarmi quando mi accorgo che tre naidi ridacchianti mi fissano e
ammicano in mia direzione.Per Zeus quanto sono irritanti! < Circolate > sbuffo infastidito e loro a malincuore si
dissolvono nell'acqua.Finalmente mi tuffo e sento già di essere in pace col mondo.Una sensazione unica.L'acqua per
me non è solo fonte di energia ma anche un luogo in cui stare solo con i miei pensieri e le mie eventuali
preoccupazioni,un pò come l'abbraccio caloroso di una mamma che ti spinge a riappacificarti col mondo.Mentre nuoto
incontro anche alcune creature marine,che mi venerano come un principe:ippocampi,pesci,spiriti del mare e a volte
sento la voce di mio padre,ma solo a volte,lui ha molto da fare tra governare i regno subaqueo,fare riunioni sul monte
Olimpo(ci sono stato,una vera favola)e...bè tante altre cose.Decido di riemergere.Cavolo,ma quanto sono stato
immerso?é già ora di cena!Fortunatamente sono asciutto,mi basta rivestirmi e andare alla sala grande.Appena entro,il
mio amico satiro,Grover,mi viene incontro. < beeee. Percy dove ti eri cacciato sono seeeeeecoli che ti cerco stavo
per mettere in allarme Chirone > mi fissa sconvolto.Indossa la maglietta arancione del campo mezzosangue,le sue
gambe caprine sono nude e i suoi zoccoli pestano nervosamente a terra.Gli dò una pacca sulla spalla e mi dirigo al
mio tavolo,in cui sono rigorosamente solo dato che sono l'unico figlio di Poseidone(però non esattamente,ho un
fratello,si chiama Tyson ed è....ehm...un ciclope.Però attualmente risiede nelle fucine del palazzo di mio padre:forgia
le armi insieme ad altri giganti con un solo occhio). Mangio in fretta e sacrifico una parte della mia cena nel sacro
braciere,per mio padre.Tutti sono tenuti a farlo,sembra che gli dei lo apprezzino.Mi risiedo al mio tavolo e ascolto
annoiato il programma del giorno seguente,annunciato dal nostro ancor più annoiato direttore,il signor D (Dionisio,dio
del vino).La serata la passo in compagnia di Annabeth,Grover e i fratelli Stoll(figli di Ermes a tutti gli effetti.Per
questo devo sempre lasciare il portafoglio a casa con loro) parliamo di missioni,di allenamenti e di quanto siamo
emozionati per la gita che si terrà tra due giorni:andremo sul monte Olimpo e incontreremo gli dei,cosa che non
facciamo molto spesso naturalmente.Vedrò mio padre,sono molto felice.Di tanto in tanto,colgo delle occhiate
infuocate da parte dei fratelli di Clarisse per via del combattimento.Anche se non vedono l'ora di appiopparmi una
qualsiasi colpa per guardarmi male o attaccar briga,sono fatti così e io sono il loro bersaglio preferito,cosa ci posso
fare? < Bè,si è fatto tardi ragazzi,vado a dormire ci vediamo domani > saluto i miei amici e mi dirigo verso la mia
casa.Durante il tragitto vedo anche Chirone,il nostro insegnante centauro,alle prese con una piccola lite di due figli di
Afrodite che si contendevano ferocemente una spazzola.Arrivato a casa mi sdraio sul letto.Mi piace la mia stanza:è
tutto sul mare,con delle conchiglie incastonate sul muro e una grande vasca in pietra per i messaggi Iride.Ora che ci
penso dovrei chiamare mia madre...ma non adesso,domani,perchè stò già scivolando nel mondo dei sogni.