05/01/2013
0 recensioniPrologo.
Bussai al campanello non curante dei soliti cani odiosi che mi seguivano ogni volta che apparivo nei dintorni.Continuavano ad abbaiare senza fermarsi,quasi mi facevano intontire.Bussai di nuovo,stavolta ripetutamente,quasi a formare un’irritante musichetta.La mia gamba inizio’ a muoversi per il nervosismo.Stavo uscendo fuori di me.Ribussai cercando di mantenere la calma quando all’improvviso quell’uomo spregevole apri’ la porta e in mutande si avvicino’ a me.x-sapevo saresti tornata,bocconcino. Fece per baciarmi il collo,ma il mio istinto mi porto’ a spiaccicargli uno schiaffo sul viso.
-Non sono tornata per questo,porco-esclamai entrando.
Porco?Era troppo poco per definirlo.Lui e la sua banda di stronzetti.Uno per uno.Mi hanno conosciuta,conquistata,portata a letto e violentata.Pensavo fosse tutta sfortuna la mia,ma mai avrei pensato che tutto era pilotato dal piu’ spregevole degli uomini.
Mio zio si giro’ allargandosi le mutande.Era giovane.Alto,moro,occhi verdi.Fisico da palestrato,che odiavo terribilmente.Era piu’ grande di me di 5 anni.Ma era pur sempre mio zio.E per questo mi faceva ancora piu’ schifo.
‘Sono Eugenia,ho 2O anni e gia’ sono stata violentata 5 volte.L’ultima da mio zio.’.
Bella storia da raccontare ai produttori,no?
Presi il cellulare che avevo lasciato sul suo comodino e salutai,senza sapere il perché,la donna nuda che in ginocchio stava sul suo letto.Poi uscii,dopo che mio zio aveva sfregato il mio sedere con la sua sudicia mano.