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Autore: PEGGY    05/01/2013    0 recensioni
Salve a tutte voi... vi ricordate di me sono tornata...
Chi di voi in passato non ha visto in tv le telenovelas argentine/messicane???
Ebbene ho pensato di spostare qui la telenovelas cuore selvaggio con però i protagonisti del nostro telefilm preferito...
juan del diablo=damon
Andrea gherardi= stefan
beatrice= elena
anna=katerine
Genere: Generale | Stato: in corso
Tipo di coppia: Nessuna | Personaggi: Damon Salvatore, Elena Gilbert, Katherine Pierce, Stefan Salvatore | Coppie: Damon/Elena, Damon/Katherine, Elena/Stefan, Katherine/Stefan
Note: AU | Avvertimenti: nessuno
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PROLOGO


La dove lo scintillante mar dei caraibi appare più agitato, dove i venti si riuniscono in vortici dando origine a veri cicloni tropicali, c'è un isola che sembra sorta dalle acque al ruggito di un vulcano. Una delle prime scoperte di colombo e popolata di avventurieri e pirati provenienti dalle terre lontane. Uomini di ogni razza coltivarono le sue terre ed eressero le sue città, piccole e bianche, assediate dal mare. Al centro una catena montuosa di elevata altezza che conferisce all'isola una bellezza terrificante. La più alta ha la cima di fuoco celata dalle nubi: è il monte pelèe che per diverse volte scosse l'isola con la furia dei suoi terremoti. Il grande vulcano è come il cuoere ardente di quella terra bellissima....

Il cielo si coprì rapidamente di nuvole basse e minacciose, illuminate a tratti la luce dei lampi; improvvise folate di vento provocarono come un brivido tra la ricca e intricata vegetazione, infine una pioggia violenta prese a cadere da quel cielo plumbeo.

In piedi vicino alla finestra Francesco aleardi contemplava il forte temporale. Fin dalla mattina si trova nella sua residenza a saint Pierre e contava di far ritorno alla sua facenda quella stessa notte dopo il ballo al palazzo del Maresciallo che era stato nominato governatore della Martinica.
Nella stanza ampia don Franceso non era dasolo: sprofondato in una poltrona di broccato rosso vi era il suo amico Alarick, notaio e amico di famiglia.
- Se non ci sbrighiamo arriveremo tardi alla festa del governatore....-
Don francesco si riscosse dai suoi pensieri:- Detesto quando mi mettono fretta. Inoltre con questo tempaccio credo che la maggiorparte degli invitati arriverà tardi al ricevimento-
- Tutti tranne lo stesso maresciallo in onore del quale si celebra la festa di stasera - precisò Alarick - Su Francesco la carrozza è già pronta -
- E va bene andiamo -
In quello stesso istante forti colpi furono battuti al portone. Cessarono per qualche secondo e poi ripresero coe se chi stesse bussando avesse molta fretta.
- Ma chi bussa in questo modo... presto basilio va ad aprire! -
- Subito signore, apro subito -

Don francesco e alarick seguiro basilio all'ingresso quando l'uscio venne aperto. Davanti ai loro occhi apparve la figura minuta di un ragazzo di circa dodici anni vestito con indumenti laceri e inzuppato di pioggia. Il giovane fece un passo in avanti e allontanandosi i capelli dal volto, disse con voce ansimante:- Cerco don francesco aleardi per una cosa molto urgente-
- Sono io don francesco...e tu chi sei? Come osi entrare in casa mia in questo modo? -
-Mi chiamo Damon, signore, e ho questa lettera per voi. Mi hanno ordinato di portarvela da capo del diablo...è stato il signor Alimondi a darmela....sta morendo, signore. -
Con un gesto deciso don francesco afferò la lettera, l'aprì e la scorse rapidamente..
- Non capisco...-
- Il signor alimondi ha detto se poteva andare da lui questa notte stessa e di fare in fretta prima che muoia...-
- cosa? -
- Sta morendo, signore. Se vuole posso accompagnarla con la mia barca. -

A quella proposta Basilio, che fino a quel momento si era tenuto in disparte, fece un passo in avanti ed afferrò bruscamente il giovane: - Ma di un po' sei impazzito? -

- Lascialo stare! - esclamò don francesco e rivolto al ragazzo aggiunse: - E tu va via, non ho tempo da perdere! -

- ma signore, alimondi sta morendo, glielo assicuro -

- Non conosco nessun Alimondi! - e accartocciò la lettera gettandola a terra.

Il giovane guardò sorpreso l'uomo... - Deve conoscerlo, lui la nomina spesso... -

don francesco lo fissò con il volto alterato e disse: - non conosco nessun Alimondi, te l'ho già detto! vattene, vattene subito! - e rivolto a basilio disse:-buttalo fuori! -

Il domestico non perse tempo, agguantò il ragazzo per le spalle e lo spinse con violenza fuori casa.

Per qualche momento nella stanza nessuno si mosse, poi a passi lenti Don francesco si sedette sul piccolo divano.

Alarick raccolse la lettera da terra e si sedette accanto all'amico.

- Francesco...-

- Cosa c'è? -

- Non risponderai a questa richiesta? -

- no! - e alzandosi di scatto aggiunse: - Andiamo a casa del governatore, - e rivolto a basilio gli intimò: - Presto, avverti il cocchiere! -

- Subito signore - ed uscì veloce dalla stanza.

Alarick, seduto sul divano fissava il foglio sgualcito che stringeva fra le dita, - é la richiesta di un moribondo... - mormorò.

Don francesco ebbe un sussulto: - Basta alarick; ora basta! -

Ma il notaio proseguì:- quando si obbliga a un bambino di venire da capo del diablo in città con questo tempaccio il motivo non può che essere serio e urgente.... - fece una pausa e continuò: - Non è possibile che non ricordi Alimondi. era di una grande famiglia dell'italia e aveva fatto fortuna qui a Martinica. era diventato ricchissimo, poi sposò una ragazza del popolo e quando lei poi lo abbandonò.... - alarick teneva lo sguardo fisso davanti e non si accorse del pallore dell'amico. - ci fu un dramma nella vita di Alimondi, un dramma di cui si parlò molto. Dopo che egli scomparve e da allora non si seppe più nulla... Dovresti ricordare la storia... -

- Ma di che storia sta parlando? -

- Amico mio sono certo che la conosci abbastanza bene... e la ricordi. Alimondi ne rimase annientato; non si occupò più dei suoi affari e in poco tempo non gli rimase che un piccolo pezzo di terra, la rocca arida che chiamano appunto capo del diablo. Su questa si ritirò e vi costruì una capanna dove adesso sta agonizzando...-

- Basta, basta.. - disse don francesco portandosi una mano alla fronte imperlata di sudore. - Insomma cosa vuoi che faccia? -

Alarick gli andò vicino e gli posò una mano sul braccio -sembra che il temporale si stia placando. Facendo il giro della montagna potremmo raggiungere Capo del diablo con la carrozza. Vai francesco e permettimi di accompagnarti. domani potrai inviare una lettera di scuse al governatore. L'uomo che invece ha scritto questa missiva non può attendere fino a domani...-

Lentamente don francesco assentì con il capo.

Capo del diablo

La pioggia cadeva meno fitta ora... sul giaciglio stava disteso Alimondi. aveva gli occhi chiusi, dalle labbra semi aperte usciva il rantolo del fiato.

All'improvviso l'uscio venne spalancato e Damon entrò nella stanza e si diresse verso l'uomo.

- ah sei tu, ma sei da solo -

- si -

- E l'uomo che ti ho mandato a cercare dov'è? -

- Sono andato fino a casa sua ed ho consegnato la missiva direttamente nelle sue mani -

- L'ha letta? -

- si, m a poi L'ha gettata a terra ed ha detto che non conosceva nessun alimondi... e ha ordinato a un suo domestico di cacciarmi via -

- E tu cosa hai fatto. sai che sto morendo che ho bisogno di parlare con don francesco e tu yi lasci cacciare via -

- Ma padre!.. -

- E non chiamarmi padre, non sono tuo padre! quante volte te lo devo ripetere! quando lei tornò a cercarmi ti portava già in grembo! E quell'uomo il tuo vero padre....-

Damon lo fissava cercando di capire cosa quell'uomo stava dicendo; . che cosa dice? mio padre... -

L'uomo si riscosse ed osservando il ragazzo disse: - tuo padre è un uomo malvagio, una canaglia, un uomo akl quale non devi nient'altro che dolore e miseria. e io dovrei odiarti perchè sei suo figlio, ma non posso... - un improvviso accesso di tosse parve squarciargli il petto.

Damon lo aiutò a sollevarsi un po' dal giaciglio e finalmente la tosse si placò.

- Un malvagio, si; però la pagherà cara! La giustizia si abbatterà su di lui. - e fece per alzarsi, ma fu scosso ancora da tremendi colpi di tosse.

Damon prese la medicina e lo aiutò ad ingurgitare la pozione.

- Damon, portami i fogli che sono sul tavolo, devo scrivere una lettera... presto avvicina la lanterna e portami l'occorente per scrivere. Devo farlo ora.. i suoi occhi saranno costretti a leggere quello che le orecchie non vogliono sentire! -

Damon fece come gli aveva chiesto e per qualche minuto nella stanza si udì solo lo scricchiolio della penna sul foglio, fino a quando la mano tremante dell'uomo non ebbe posto la firma.

- Prendi.. Devi portarli a quel cane maledetto di don Francesco, devi... - improvvisamente una smorfia di dolore gli contrasse le labbra, il corpo fu percorso da un brivido, spalancò la bocca come per dire qualcosa, ma cadde riverso sul letto privo di vita.

In quello stesso istante dall'esterno giunse il rumore di una carrozza che si avvicinava. Lesto il giovane si allontanò dal giaciglio e si nascose in un angolo buio della capanna.

Intanto don francesco e alarick smontavano dalla carrozza. un senso di oppressione li invase alla vista del luogo cupo, selvaggio, contornato di rocce scure e aride.

- Capo del diablo, non poteva che chiamarsi così... - disse don francesco.

Alarick entrò per primo e si rese conto dell'immobilità del corpo disteso sul giaciglio. si accostò e capì che per quel povero cristo ormai non c'era più nulla da fare.

- siamo arrivati troppo tardi -

- Vedi alarick: un viaggio senza alcuno scopo. E quest'uomo qui da solo. -

- forse il ragazzo è andato a cercare aiuto al villaggio vicino, - poi notò i fogli di carta stretti nella mano dell'uomo e con delicatezza li prese - e' una lettera, una lettera per lei - e gliela porse - Probabilmente alimondi ha voluto scrivere quello che voleva dirle. Legga la lettera, mentre vado a cercare di trovare il giovane - ed uscì dalla capanna.

Don francesco rimase da solo e con mani tremanti spiegò i fogli giallastri e lesse:

" con le mie ultime forze ti scrivo, francesco aleardi e ti chiedo di venire al mio capezzale. vieni senza timore perchè non intendo farti alcun male. ti chiamo solo perchè muio nella miseria mentre tu sei ricco e felice. Poichè sei talmente codardo da non venire fino ame ti scrivo per rivelarti una cosa di estrema importanza. questa lettera te la consegnerà un giovane che io chiamo Damon e che i pescatori di qui chiamano damon del diabloperchè cresciuto in questo luogo terribile. ebbene quel ragazzo è tuo figlio... è tuo figlio te lo giuro di fronte alla morte. Lo abbandonasti senza saperlo quando cacciasti lei dopo averla spinta ad essermi infedele.

Tornò in tempo da me appena in tempo per dare alla luce il bimbo e morire. damon è tuo figlio e per questo te lo restituisco: se lo prenderai con te avrai il castigo che meriti; se lo abbandoni avrai il rimorso ad ucciderti. Sai che ciò che dico non è una menzogna.. guarda damon, guardalo ben e ti accorgerai che è il ritratto di sua madre. "

- No, non è vero! non può essere vero! - lasciando sfuggire i fogli - Menti! tu menti! Perchè hai scritto questo? -

- Calmati amico mio, cosa succede? Via torni in se! -

- Quest'uomo...quest'uomo è un vile, un infame! -

- si calmi. alimondi non è più niente. E' meglio dimenticare tutto questo e andare via di qui -

- dov'è Damon? - chiese don francesco

- Damon? -

-si il ragazzo. -

- non l'ho trovato. qui attorno non c'è... -

- Damon. Damon!! - chiamo forte don francesco.

il ragazzo uscì dal suo nascondiglio - sono qui signore _

- ti eri nascosto.. mi spiavi.. e sicuramente hai letto la lettera. E' così? rispondimi - disse avvicinandosi al giovane e afferratolo per una spalla lo scosse con forza.

  
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