05/01/2013
3 recensioni
I’m ready
-Dimentica tutto Elena, scappiamo.
Le parole di Damon le rimbombavano ancora nella testa dopo due anni che lui le aveva pronunciate. Successe una settimana dopo la morte dei suoi genitori, ma lei rifiutò l'offerta.
-Non posso lasciare tutto e tutti così! Che ne sarà di Jer?
Adesso che Jeremy se ne era andato al college mentre lei era la cameriera del "Mystic Grill" e le ferite del passato ancora bruciavano le balenò in testa l'idea di fuggire e lasciarsi tutti i dolori e le perdite alle spalle. In quei due anni Elena perse tutto; Matt venne ucciso da un pirata della strada per salvare lei che, distrattamente, stava attraversando sulle strisce pedonali, Caroline dopo questo incidente non si era più ripresa. Dopotutto come biasimarla? Lei e Matt stavano per sposarsi... Bonnie si era trasferita a Los Angeles. Elena invece era rimasta a Mystic Falls divorata dai sensi di colpi, solo Damon riusciva a tranquillizzarla quando di notte si svegliava urlando. Compose velocemente il suo numero di casa Salvatore. Il telefono squillo due volte.
-Pronto?
La sua voce calda tranquillizzò Elena, come sempre d'altronde.
-Damon sono Elena, ti ricordi cosa mi hai detto due anni fa?
Chiese lei molto agitata.
-Erm... no.
Rispose confuso lui
-Dimentica tutto Elena, scappiamo!
Riprese dopo averci pensato qualche secondo.
-Damon sono pronta a farlo, scappiamo, ricominciamo.
-Alle dieci passo da te.
Era fatta.
Elena uscì velocemente dal locale semi vuoto e si diresse verso il monolocale che aveva affittato diversi mesi fa. Di solito dormiva da Damon, ma la faceva sentire indipendente avere un posto tutto suo. Prese il vecchio borsone di Jeremy e ci buttò dentro dei vestiti presi a caso dal piccolo armadio. Si avvicinò al comodino e tolse dalla cornice la foto. Lei, suoi genitori e Jer al lago, la loro ultima vacanza di famiglia. Strinse la foto al petto e se la mise in borsa. Si preparò un panino velocemente e si sedette sul letto ad aspettare Damon. Alle dieci in punto suonò al citofono e Elena si fiondò al cancello con il borsone. Damon le circondò i fianchi con le braccia e lei affondò il viso sul suo petto, il profumo della sua pelle le invase le narici e si beò qualche secondo di quel dolce odore.
-Dove vuoi andare?
Mi chiese guardandomi dritto negli occhi.
-Mmmh
Mugugnò arrovellandosi per trovare la giusta meta.
-Detroit!
buttò a caso
-E Detroit sia!
Le sorride lui scoccandole un bacio a fior di labbra.
E in quel momento finalmente Elena si sentì libera e pronta per ricominciare.
ciao ciao peeeeipi.
Lo so la gif iniziale non centra 'na mazza cc, ma nonn mi andava di cercarla un’altra.
Allora, questa os mi è uscita ieri notte alle due e fa abbastanza schifo ed è molto corta, ma boh l’ho pubblicata lo stesso.
Grazie per averla letta e se mi lasciate un recensione anche con solo scritto “fa defecare mammut stitici” mi farebbe piacere.
-Flam