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Autore: PenRAAAINBOW    06/01/2013    0 recensioni
Nessuno è a conoscenza dell'omosessualità di Kurt e lui stesso non è molto convinto dei suoi gusti. Ma sarà ancora così dubbioso dopo aver conosciuto Blaine Anderson, un amico di Finn tanto carino quanto -all'apparenza- etero? Nuova delusione d'amore o motivo in più per Kurt per far ordine fra i suoi sentimenti?
Genere: Fluff, Romantico | Stato: in corso
Tipo di coppia: Slash | Personaggi: Altri, Blaine Anderson, Kurt Hummel | Coppie: Blaine/Kurt
Note: nessuna | Avvertimenti: nessuno
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E' questo ciò che chiamano "colpo di fulmine"?

Da: Rachel <3
                Ehi Kurt, domani io, Finn e gli altri andiamo in centro. Sei dei nostri?
 
A: Rachel <3
                Non so, non penso però: non vorrei essere di troppo.
 
Da: Rachel <3
                Ma che dici! E poi non saremo solo coppiette! Guarda che ti aspetto eh! Domani alle 3 al Lima Bean!
 
Kurt sbuffò e bloccò il cellulare, lo lanciò sul letto e sedette sulla poltrona davanti la scrivania.
Sapeva già che l’indomani sarebbe stato costretto ad uscire con i suoi amici restando però solo ed escluso: Rachel avrebbe passato  tutto il pomeriggio abbracciata a Finn, Quinn aveva Puck e Santana, Brittany.
“Essere single fa schifo” pensava “soprattutto se sei un liceale e fra poco ti diplomerai”. Il problema più grande però non erano le  ragazze: con il suo stile alla moda e sempre impeccabile e la sua comicità sarcastica, era sempre circondato da loro, anche se non  aveva mai ricevuto dichiarazioni né si era mai interessato in quel senso ad una delle sue amiche.
Piuttosto, la maggior parte dei ragazzi – escludendo i membri del Glee Club – gli stava alla larga e a volte i bulli lo chiamavano con nomignoli sprezzanti riferiti alla sua omosessualità. Lui li aveva sempre ignorati, ma nel profondo sapeva che avevano  ragione. Le ragazze non l’avevano mai attirato e spesso si trovava a seguire con lo sguardo alcuni ragazzi. Non l’aveva mai detto  a nessuno, nemmeno alla sua migliore amica, aveva paura di venire abbandonato, forse non avrebbero capito, forse l’avrebbero  preso in giro anche loro, forse…
Guardò l’orologio e decise che era ora di andare a dormire. S’infilò il pigiama e applicò le creme che era solito spalmarsi in viso  prima di addormentarsi. Si nascose al calduccio fra le coperte e lasciò tutti i pensieri fuori da quel suo rifugio, spense la luce e  sprofondò nel mondo dei sogni.
Il giorno dopo fu svegliato da un messaggio della sua migliore amica quando il sole era ormai già alto.

Da: Rachel <3
                Buongiorno! Hanno messo pioggia verso sera, quindi spostiamo l’appuntamento: Finn ed io passiamo a prenderti per le 10.15!

Kurt guardò l’orologio. Erano le 9.30, ciò significava che aveva solo tre quarti d’ora per prepararsi e, conoscendosi, avrebbe dovuto  mettere il turbo per riuscire a fare tutto.
Scattò giù dal letto e si catapultò dentro la doccia. Dieci minuti dopo era già in camera a scegliere l’outfit del giorno, jeans  aderenti, maglia a maniche corte e gilet.
Si asciugò i capelli cercando di dar loro la perfetta piega di sempre e scese a fare colazione con yogurt e muesli mentre aspettava  l’amica e il fratellastro.
Alle 10: 15 precise Finn accostò l’auto davanti la sua casa. Dopo mesi d’attesa, finalmente Rachel gli aveva permesso di restare a  dormire a casa sua e sarebbe stato tutto perfetto, se quella mattina la ragazza non l’avesse letteralmente buttato giù dal letto  praticamente all’alba, dicendo qualcosa su un appuntamento rimandato e su un passaggio a Kurt. Suonò il clacson e, all’interno  della casa, Kurt pose la tazza nel lavello appuntandosi mentalmente di lavarla nel pomeriggio.
Salutò suo padre che nel frattempo si era svegliato e andò incontro alla coppia di fidanzati.
«Hei!» lo salutarono Finn e Rachel.
«Buongiorno ragazzi! Tutto a posto?» mentre rispondeva salì in macchina e il fratellastro premette sull'acceleratore.
«Tutto ok. Scusa se ti abbiamo fatto alzare presto!»
«Non preoccupatevi, piuttosto la prossima volta datemi un po' più tempo per prepararmi...»
«Oh, ma se sei splendido! Con più tempo diventeresti talmente bello che dovrei lasciare Finn per te!» scherzò Rachel, anche se il  fidanzato non la prese troppo bene e così, sorridendo, gli posò un bacio sulla guancia.
«Scherzavo tesoro, non potrei mai stare senza di te.»
"Oh ecco che iniziano le smancerie, la mia tortura è iniziata" pensò Kurt mettendosi comodo e guardando fuori dal finestrino.  Finalmente alcuni minuti dopo - che al ragazzo sembrarono anni - Finn parcheggiò l'auto davanti al Lima Bean e i tre entrarono  nel locale.
Si guardarono un po' attorno finché trovarono un gruppo di ragazzi che conoscevano e si aggiunsero al loro tavolo. Come Kurt si aspettava, Quinn era appiccicata a Puck mentre Brittany e Santana stavano ordinando i loro caffè alla cassa, ma seduto al tavolo  c'era un altro ragazzo che il biondino non riconosceva.
«Ehi Blaine!» disse Finn, riferendosi proprio al ragazzo che in quel momento stava guardando incantato il suo fratellastro «Tutto  a posto? Vedo che hai già conosciuto gli altri.»
«Oh, Finn!» Si risvegliò e si obbligò a spostare lo sguardo sull'amico «Sì, sono arrivato dieci minuti fa.»
«Bene. Ah già! Kurt, lui è Blaine.» Aggiunse il quarterback notando l'espressione confusa del biondo.
«Piacere, io sono Kurt.» Si presentò leggermente imbarazzato.
«Piacere mio!» Rispose il moro mostrando i suoi denti bianchi e indicandogli la sedia vuota accanto a sé.
Kurt si sedette sorridendogli poco convinto. Doveva ammettere che quel ragazzo non era male, ma sapeva di avere ben poche  possibilità: era amico di Finn e ciò significava che, nonostante indossasse un carinissimo papillon a scacchi e avesse i capelli bloccati da uno scudo di gel, doveva per forza essere etero. Ormai Finn non lo prendeva più in giro e da quando erano diventati  parte della stessa famiglia le offese erano diminuite anche dagli altri componenti della squadra di football, ma non sapeva se al  ragazzo stessero o no bene gli omosessuali, non avevano mai parlato seriamente di quel argomento. 
Il biondino cercò di distrarsi dai suoi pensieri e annunciò al gruppo che sarebbe andato a prendersi qualcosa da bere al banco,  anche se tutti, troppo presi dalle proprie dolci metà, lo ignorarono.
Arrivato il suo turno, chiese un latte macchiato e stava per pagare, quando alle sue spalle una voce aggiunse:
«Ed un cappuccino medio per me, grazie!» Kurt si voltò trovandosi davanti due occhioni dorati.
«Bene, fanno 6.10$» Disse la cameriera.
«Ecco a lei.» Rispose il moro pagando il conto per entrambi.
Solo quando Blaine fu costretto a trascinare il più grande via dalla fila quello si accorse di ciò che era appena successo.
«B-Blaine! Non c'era bisogno che pagassi anche per me!»
«Oh tranquillo, vedilo come un prestito, un giorno potrai offrirmi tu il caffé.» Sorrise mentre aspettavano le loro ordinazioni.
Kurt pensò che fosse il sorriso più bello di sempre e si perse nei suoi occhi color ambra. No, sabbia. No, forse colore del sole... Non c'era una definizione esatta, cambiavano colore ad ogni espressione e Kurt si era definitivamente perso in quel paradiso dorato.
«Ehm... non so te, ma in mezzo a tutte quelle coppiette mi sento soffocare.» disse Blaine imbarazzato dopo aver notato il modo  in cui lo fissava il biondino.
«Ehm.. Cos- Ah, ah sì! Ahah, hai ragione... era per questo che non volevo venire.»
«Io sono qui solo perché Finn ha insistito tanto per farmi conoscere i suoi amici.»
«Giusto, non ti avevo mai visto prima. Come hai conosciuto Finn?»
«Beh, non c'è molto da dire, ad entrambi piace il football e ci siamo incontrati ad una partita.»
"Oh perfetto, football. Ecco la prova perfetta, grazie Blaine. Se prima era solo un'idea, ora sono sicurissimo che tu sia etero." pensò Kurt facendo roteare gli occhi.
«Mh... capisco.» Rispose semplicemente, poi si avvicinò al bancone dove una ragazza urlava i nomi dei due giovani clienti per  avvisarli che il loro ordine era pronto.
«Tu invece? Come hai conosciuto Finn?» chiese mentre tornavano al tavolo.
«Fino all'anno scorso eravamo semplicemente... ehm, compagni di scuola. Dopo mio padre e sua madre cominciarono a  frequentarsi, si sposarono ed ora siamo fratellastri.»
«Oh, interessante. E ti trovi bene nella nuova famiglia?»
«Sì, Finn è un fratello molto protettivo mentre Carole è un tesoro. Sono davvero due brave persone, ci troviamo bene tutti quattro  insieme.»
Blaine stava per fare altre domande, finalmente Kurt sembrava più rilassato, ma proprio in quel momento Finn richiamò la loro  attenzione e fece loro segno di seguirli fuori, se ne stavano andando.
Kurt afferrò la borsa e prese la giacca, rischiando però di rovesciare il latte nell'impresa. Sentì delle risa alle sue spalle: perfetto,  oltre che etero ora comincia pure a prendersi gioco di me, pensò.
«Questo lo prendo io, che ne dici?» fece invece gentilmente il ragazzo con i capelli gellati mentre prendeva la giacca del biondino  fra le braccia, «Mi sembri un po' in difficoltà» rise.
Kurt rimase senza parole e cominciò a sentire le guance accaldarsi.
«Grazie...» Mormorò prima di voltarsi nuovamente e camminò velocemente verso il gruppo.
 
«Bene, ci siamo tutti. Dove volete andare ora?» chiese Finn agli amici.
«Potremmo andare a vedere i negozi per cominciare, l'altro giorno ci sono passata davanti e mio Dio, Kurt, devo mostrarti un  vestito che è uno splendore!» esclamò Rachel stringendo la mano del compagno di scuola con enfasi. Il ragazzo si lasciò  trascinare dall'entusiasmo e seguì il discorso dell'amica. Dopo due minuti il gruppo cedette e assecondò i due appassionati di moda.
«Ommioddio Rach, guarda quelle! Non sono bellissime?!» disse Kurt davanti ad una vetrina indicando alla castana un paio di  scarpe.
«Sono adorabili Kurt, e hai visto questo bracciale? E' troppo carino!»
Continuarono a correre dentro e fuori per ogni negozio, comprarono un paio di accessori e spesero più di dieci minuti a discutere  con una commessa che stava consigliando ad una ragazza una felpa bordeaux spiegandole invece che le donava molto di più il  giallo. Alla fine, gli altri si stancarono di sentirli commentare ogni singolo oggetto di ogni negozio e li trascinarono al parco.
Finn sapeva che Rachel e Kurt erano migliori amici ma nonostante ciò non gli andava molto giù che la sua ragazza passasse più  tempo con il suo fratellastro piuttosto che con lui.
Così, ingelositosi, prese per mano Rachel e la allontanò dall'amico che restò nuovamente solo con Blaine, dato che anche Puck e Santana avevano avuto la stessa idea del quarterback.
Passarono gran parte del tempo in silenzio, ogni tanto Kurt si sentiva osservato e si girava verso il moro che ogni volta gli  rispondeva con un sorriso sempre diverso, notò il biondino che ormai si voltava sempre più spesso solo per essere illuminato da  quei sorrisi, perdersi in quegli occhi dorati, gialli, verdi, marroni, intrecciare le dita fra quei capelli che sembravano così morbidi  nonostante lo scudo di gel e- fermi tutti, cosa stava pensando? Blaine era un amico di Finn, era etero e Kurt non poteva  permettersi un'altra delusione d'amore. No, doveva fare subito marcia indietro e smettere di guardarlo.
Accelerò un po' il passo cercando di allontanarsi dall'altro ma questi lo raggiunse dopo pochi secondi.
Blaine si schiarì la voce e si guardò un po' in giro, cercando un argomento per iniziare un discorso con il ragazzo.
«Così... mh... Rachel è la tua migliore amica?»
Kurt si voltò e lo guardò per qualche secondo senza dire nulla. Improvvisamente si rese conto dell'imbarazzo di Blaine che arrossì  e distolse lo sguardo. Era dannatamente tenero.
«Ehm... sì, sì, spesso andiamo a fare shopping insieme e cantiamo entrambe nel Glee Club.»
«Quindi anche tu sei nel Glee? Wow, ecco una cosa che abbiamo in comune!»
«D-Davvero? In che scuola vai?»
«Sono un Warbler*, frequento la Dalton Academy.»
«Ah, i Warblers. Quindi fra un mese saremo rivali eh?»
«Già,» sorrise «voi siete del McKinley, mi pare.»
«Esatto, oggi sei uscito con più o meno metà membri delle New Directions.»
Il silenzio calò nuovamente fra i due che continuarono a camminare sempre qualche metro più indietro degli altri.
«Mh... Oggi sei solo ho notato... La tua ragazza ha deciso di uscire con le sue amiche questa volta?» chiese Blaine fingendo di  essere distratto da un ramo particolarmente interessante sopra la sua testa.
«R-Ragazza? Ehm sì... cioè, no, non ho nessuna ragazza e cioè, io non-» arrossì.
Il riccio rise. "E' dannatamente tenero", pensò Blaine.
«Ops, scusa, forse non dovevo chiederlo. Per scusarmi, posso dirti che anch'io sono single.»
«Uh, davvero? Pensavo che un ragazzo così car- ehm, come te, avesse almeno dieci fan club di ragazze che gli sbavavano  dietro!» rise.
«Mmmh. Se anche ci fossero non mi interesserebbero molto. A dir la verità ho altri gusti...» Disse giocherellando agitatamente  con le dita.
«Non ti piacciono le ragazzine urlanti eh? Beh, ti capisco.» Disse sorridendo e guardò Rachel.
«N-No! Non è quello, cioè sì, non mi piacciono le ragazzine urlanti, ma è un'altra cosa. A me... Ecco, piaccion-»
«Ragazzi, muovetevi! Che state facendo lì dietro?!»
I due avvamparono e accellerarono il passo per raggiungere gli amici. La giornata passò in fretta e a metà pomeriggio il gruppo si  divise: alcuni tornarono a casa, altri andarono al cinema o in qualche posto dove stare con la propria dolce metà in tranquillità.
Salutati gli altri, Kurt e Blaine si guardarono. Erano rimasti ancora una volta soli, sembrava che gli amici facessero a posto a  lasciarli soli ma era impossibile, nessuno sapeva dei "gusti" di Kurt.
Il cielo, come li aveva avvisati Rachel alcune ore prima, si stava rannuvolando e dopo pochi minuti il sole era già stato nascosto  dalle nuvole. 
«Quindi... Noi che facciamo?» chiese Blaine.
«Ehm... Ecco, io dovrei rientrare, avevo detto a mio padre che sarei tornato presto...»
«Ah sì, ma certo!» 
«Ok quindi... Ci... ci sentiamo?»
«Sì, sì. Cioè, sì, sì, sì, va bene, sì!» rispose sorridendo.
«Emh... Ok, ma dovresti darmi il tuo numero!» rise Kurt vedendo il lato impacciato di Blaine.
«Cos-Ah già! Ahahah hai ragione, che sbadato! Ecco, passami il tuo telefono, te lo scrivo.»
Kurt gli porse il cellulare e Blaine digitò le cifre del suo numero, poi lo consegnò al proprietario che lo salvò in rubrica come  "Blaine" e gli fece uno squillo.
«Perfetto, ti memorizzo come "Kurt", ok? ...Ecco fatto! Ci sentiamo presto allora?» chiese speranzoso.
«Sì, presto.» Il biondino sorrise dolcemente e si girò diretto verso il parcheggio.
«Ehi, Kurt!» Lo richiamò dopo alcuni secondi. Il ragazzo si voltò aspettando che l'altro riprendesse a parlare, ma questi sorrise  semplicemente. No, anzi, non era semplice. Era il sorriso più grande, luminoso e felice che Kurt avesse mai visto in tutta la sua vita.





___________

 

*Ok, so che in italiano sarebbero Usignoli e Nuove Direzioni, ma in inglese fa più cool, no? E poi ormai sono abituata a chiarmarli così, quindi scusate se non uso il nome italiano .u.

 


L'angolino della Penna :9
 
Faccio schifo perché ho solo il primo capitolo pronto, gli altri sono tutti ancora in testa, però ci tenevo a sapere cosa ne pensate ;A; Mi raccomando, recensite! Cercherò di rispondere a tutti, promesso!
Che dire, se siete arrivati qui in fondo siete già dei miti e vi stimo e voglio bene a tutti, sappiatelo. Anche a chi legge e basta, senza recensire. Sappi che ti voglio tanto bene *abbracc* Ok forse avete capito che non so che dire eh?
Per ora è tutto fluff e il rating è verde, ma solo perché non ancora bene cosa accadrà. Non penso che supererò l'arancione però, almeno non questa volta :''D
Bene, fuggo, spero vi piaccia ;3; Il prossimo aggiornamento potrebbe essere la settimana prossima, o al massimo quella dopo.

xx

(Ora ho corretto gli errori, credo sia più leggibile :) )
   
 
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