Quiero encontrarte papà






"Ciao Goten com'è andata la giornata scolastica oggi?" Aveva chiesto Gohan non appena il fratellino e la madre erano rientrati in casa.
Il piccolo Son per tutta risposta aveva chinato il capo e con gli occhi pieni di lacrime era corso nella sua cameretta.
Gohan aveva guardato tutta la scena incerto sul da farsi, che cos'era potuto accadere da rendere quel bambino spensierato e dolce tanto triste?
"Mamma perchè Goten sta piangendo?" Aveva chiesto poi mentre la donna affranta si sedeva su una sedia.
"Gohan caro, oggi è il 19 Marzo" e non aveva proseguito la frase perchè il suo primogenito aveva capito.

Aveva aperto la porta della loro camera ed era entrato trovando il suo dolce fratellino sotto le coperte e il viso nascosto dal cuscino.
Si era avvicinato a lui e sedendosi sul letto aveva cominciato ad accarezzarli la schiena.
Goten era uscito da sotto le coperte solo per stringersi forte al petto del fratello e continuare a versare quei cristalli salati.
"Gohan oggi a scuola tutti i miei compagni mi hanno preso in giro perchè io non ho il papà" aveva sussurrato tra un singhiozzo e l'altro.
Il fratello aveva stretto ancora di più tra le braccia quel tenero bambino che in quel momento sembrava un fragile cristallo.
"Goten non devi piangere, lo so che non è facile, anche perchè le persone sono cattive con chi è diverso da loro. Tu non devi permettere loro di prenderti in giro, non devi dargli la soddisfazione di vederti piangere" ed aveva interrotto la frase per riprendere fiato.
"Sai  Goten per me papà era un'ancora di salvezza, invece con la sua morte è diventato il più pesante dei macigni che mi ha trascinato nel profondo degli abissi." E si era asciugato una lacrima che era caduta nel ricordare quanto aveva sofferto i primi mesi dopo la morte del suo adorato papà.
Quante notti aveva passato a piangere ricordando il sacrificio del padre.
"Però ho imparato una cosa, è vuoi sapere qual'è?" Ed il piccolo Son aveva fatto cenno di si asciugandosi le lacrime con il polso della maglietta.
"Anche se non lo vediamo papà è sempre qui con noi, lui non ci lascia mai, rimane al nostro fianco per guidarci ed indicarci il cammino. Lui ci osserva da lassù, dalla stella più luminosa ci guarda e sorride perchè nonostante tutto siamo felici e ci vogliamo un gran bene".
Goten aveva sorriso, quelle parole lo avevano fatto tornare di buon umore così una volta sceso dalle gambe del suo fratellone si sedette sulla sedia della scrivania.
Aprì il suo zainetto colorato e ne tirò fuori un quaderno  ad anelli, raffigurante un personaggio dei suoi cartoni animati preferiti, e lo poggiò sulla scrivania cominciando a scrivere.
"Adesso cosa stai facendo?" Aveva chiesto Gohan vedendo il piccolo tutto indaffarato.
Goten con un sorriso che dipingeva il suo bellissimo volto rispose facendo vedere il diario: "Vedi Gohan faccio il compito d'Italiano, scrivere una lettera al papà" e subito dopo si era rimesso al lavoro.


Ciao papà,
Io mi chiamo Goten e non mi conosci.
Sono il tuo secondo figlio, purtroppo quando sono nato tu eri già morto.
Io non ti ho mai conosciuto, non sono riuscito a dirti neanche una volta ti voglio bene, e non ho mai parlato con te come un figlio.
Non so com'eri, ti conosco da quello che mi hanno detto e mi dicono di te, ma a me non basta.
Ti vorrei qui vicino a me, vorrei guardarti negli occhi, vorrei abbracciarti come non ho mai fatto.
Vorrei parlarti, vorrei riuscire a vedere chi mi ha messo al mondo, vorrei che almeno una volta mi raccontassi una favola.
Accanto alla mamma c'è il mio fratello Gohan che adoro, ha sempre fatto di tutto e di più per me.
Lui ha sempre capito che c'era qualcosa che mi mancava, ed è sempre stato vicino alla mamma che oltre a svolgere il suo compito doveva anche farmi da padre.
Darei qualsiasi cosa per conoscerti, regalerei tutti i miei giocattoli per non comprarne più se questo bastasse per averti indietro.
Gohan mi ha sempre detto di guardare la stella più luminosa del cielo perchè tu eri li, mi dice sempre che tu ci proteggi da lassù e ci guidi.
So che non leggerai mai questa lettera e che io molto probabilmente non ti conoscerò, però devi sapere che nonostante tutto io ti voglio un mondo di bene.

Goten                                                                                                          

Goku tolse la mano dalle spalle di Re Kaio e si lasciò cadere a terra.
Attraverso le antenne di sua maestà era riuscito a sentire suo figlio che leggeva il suo piccolo tema in classe.
Era strano, si sentiva in colpa, pensava che morendo potesse sollevare la vita di tutti gli esseri umani.
Invece, aveva distrutto la vita di quella piccola creatura che non aveva ancora avuto l'onore di conoscere.
"Ho deciso Re Kaio, tornerò sulla terra il giorno del prossimo torneo mondiale per conoscere il piccolo Goten"
E dopo ciò prese a mangiare con foga il pranzo lasciato a metà.









Ho avuto una piccola ispirazione e ho pensato di scrivere questa one-shot.
Spero di esserci riuscita bene, non lo so perchè ma non mi convinceva molto infatti ero molto restia dal pubblicarla, ma alla fine ho deciso di postarla.
Lascio a voi il giudizio sperando che vi sia piaciuta.
Grazie anticipatamente.

Princess_serenity_92