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Autore: _Lolita    06/01/2013    3 recensioni
Inghilterra 2005.
Sullo sfondo di una Londra divisa fra quartieri alti e periferia si incrociano le vite di Christian e Gloria.
Due adolescenti che non potrebbero essere più simili nella loro diversità.
Genere: Generale, Romantico | Stato: in corso
Tipo di coppia: Nessuna | Personaggi: Altri, Un po' tutti
Note: nessuna | Avvertimenti: nessuno
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Gloria uscì dalla stazione della metro e cominciò a correre sul suo skate per le vie di Camden Town.

Sfrecciava sulla sua tavola evitando bidoni rovesciati a terra o bruciati, pezzi di vetro e altra spazzatura.

Camden Town è sempre stato un spettacolo per turisti, tutti andavano li per vedere i negozi più strani, quelli che vendevano dalle creepers alle tutine in lattice per il sadomaso, i saloni dei piercer e dei tatuatori, tutte cose a cui nessun abitante del quartiere faceva più caso in quanto abituato a vederle tutti i giorni, ma che per un turista armato di polaroid diventavano immediatamente un valido soggetto per una foto.

Erano tutti attratti da quella facciata che faceva molto Punk 77 ma nessuno ovviamente si curava di ciò che c'era dietro.

Camden in realtà faceva schifo, da tutti i punti di vista, oltre quei bei negozi vi era un quartiere devastato, lasciato inuno stato di più totale abbandono.

Gloria scacciò quei pensieri dalla testa è svoltò in un vicoletto che puzzava di spazzatura.

Si fermò davanti a una palazzina grigia e decadente, diede un calcio al portone semi distrutto e cominciò a salire le scale.

Gloria viveva li da otto anni ormai; dopo la morte di sua madre venne affidata allo zio, un uomo menefreghista che spesso spariva per giorni con la sua nuova compagna, rigorosamente di almeno 10 anni più giovane, lasciando Gloria e Josh, suo cugiono, con un affitto da pagare e senza cibo nel frigo.

Salì al penultimo piano a piedi stando attenta a non cadere quando metteva i piedi sugli scalini più mal ridotti e alla fine arrivò indenne davanti alla porta di casa, iinfilò la chiave nella toppa ed entrò.

Il minuscolo appartamento che divideva con lo zio e il cugino vantava la bellezza di un minuscolo soggiorno munito di un divano sfondato verde oliva, un tavolino una poltrona e un televisore, un minuscolo angolo bar che divideva il soggiorno dal piccolo cucinino. Vi era poi, accanto alla cucina un piccolo corridoi che dava a sinistra sulla porta del minuscolo bagno e a destra sull'armadio che conteneva i vestiti della "famiglia".

Dopo di che in soggiorno vi era un altima porta che dava sulla camera di suo zio arredata con solo un letto matrimoniale e un televisore.

Gloria trovò suo cugino straiato sul tappeto del soggiorno che fissava il soffitto con una canna fra le labbra; abbandonò lo skate accanto alla porta e si sdraio accanto a lui, in meno di 5 scondi si ritroò lo spinello fra le dita

-Sei pronta per il concerto di sta sera?- gli chiese il cugino senza staccare lo sguardo dal lampadario

Quella sera al Barfly Club si esibiva una cover band dei NOFX che a Londra era già diventata abbastanza famosa, e Gloria aveva un assoluto bisogno di andarci, dove staccare il cervello almeno per una sera

-Sono sempre pronta- disse prendendo un lungo tiro

 

 

Kensinghton distava da Camden Town solo poche fermate di metro.

Chris una volta uscito dalla stazione si ritrovò a camminare per immacolate strade del quartiere reale.

Pensava a quella ragazza, a quegli occhi, cupi come il mare dopo un uragano...

Si sedette su una panchina e, dopo aver controllato che in giro non ci fosse nessuno, cominciò a rollarsi una canna in assoluta tranquillità; una volta finito se la portò alle labbra e se la accese.

Mentre il fumo si mescolava col grigio cielo Londinese Chris pensava, se lo avessero beccato sì che sarebbero stati cazzi amari, i suoi probabilmente sarebbero stati più preoccupati di ciò che il vicinato potesse pensare all'idea che il loro amato figlioletto fumasse erba che alla sua salute, ma non era questo a turbare Christian, se l'avesso saputa gli avrebbero proibito di fare qualcunque cosa e ciò non poteva accadere, Chris era se stesso solo quando era lontano da quella prigione d'orata, se gli avessero impedito di uscire sarebbe stato l'inizio della sua rovina.

Il quartiere reale di Londra era una comunità a se, piena di gente pronta a surclassarti nella scala sociale usando anche i mezzi più infimi e ovviamente per i suoi genitori quello sì che sarebbe stato motivo di preoccupazione.

Sorrise amaramente a quel pensiero buttando il mozzicone a terra, l'unica cosa che stonasse con qei marciapiedi perfetti e con le aiuole tagliate col righello, e si avviò verso casa, in testa aveva sempre quella ragazza...

 

 

Gloria e Josh erano già in macchina diretti al locale.

Mentre Josh guidava parlando animatamente con un suo amico che era seduto accanto a lui Gloria guardava fuori dal finestrino, tossici, spacciatori, puttane, ragazzini che brobabilmente erano scappati di nascosto dalle loro camere per venire a sentire quella cover band.

Camden cambiava radicalmente dalla sera alla mattina, di giorno era solo una fogna lasciata al degrado urbano, ma di notte allora si che si mostrava per quello che era.

Pareva quasi che tutto ciò che di sbaglaito e immorale secondo la gente "normale" la notte si riversasse li.

Passarono accanto a un vicolo poco distante dal locale e Gloria riuscì a distinguere la figura di Alex, il migliore amcio di Josh, che vendeva delle pasticche a una ragazzina di si e no 15 anni.

Gloria non potè fare a meno di sentirsi amareggiata da quel posto, una città di dannati, ecco cos'era...

 

 

Chris aveva passato più di due ore straiato sul letto ad ascoltare musica.

I suoi non c'erano, erano a casa di alcuni amici di famiglia e gli avevano lasciato un messaggio dicendo che si fermavano a cena.

Perfetto, procedeva tutto secono i piani.

Chris guardò l'ora, erano le 20:35. Spense l'ipod, interrompendo così la voce di Tim Armstrong, e si alzò dal letto.

Spalancò l'armadio e dopo aver frugato un pò ne estrasse una grande scatola bianca.

La appoggiò sul letto e l'aprì. Il contenuto avrebbe spaventato Ozzy Osbourne in persona: nero, tutto nero, qualcosa di rosso, un pò come una macchia di sangue nel buio.

Tirò fuori dei jeans neri, logori e una maglietta dei Rancid, mise ai piedi un paio di converse e si scompigliò i capelli rendendoli una mezza imitazione di quelli di Sid Vicious e fu pronto.

Sgattaiolò fuori passando dal retro aggirando abilmente il giardignere e una volta in strada si mise a correre come un dannato verso la stazione della metro.

Era abbastanza inutile quella stazione a pensarci bene, la usavano solo i turisti che volvano visitare Kensinghton, gli abitanti del quartiere, ovviamente, si spostavano con macchine di lusso guidate da poveri autisti sottopagati.

Riuscì a prendere la metro per poco, quella sera a Camden suonava una cover band dei NOFX e lui non poteva mancare.

Si lasciò cadere su un sedile e cominciò a riprendere fiato, quella notte sarebbe stato solo se stesso.

 

 

Allora, so che fa schifo, non ne posso nulla.

Camden Town è bellissima, ho peggiorato di mala maniera la situazione ai fini della storia, ma se mai andaste a Londra vi consiglio di passarci.

Kensinghton è davvero uno dei quartieri di lusso di Londra bellissimo davvero, anche nella sua descrizione ho esasperato un pò le cose XD

Questo capitolo serve fondamentalmente a far capire le personalità dei nostri due giovani eroi XDXD

Non posso credere che sto davvero pubblicando questa cosa dopo due anni XD

Le recensioni sono sempre gradite :D Ci terrei a sapere cosa ne pensate, dato che questa è effettivamente la prima ff che io abbia mai scritto in vita mia XD

 

Pace, amore, empatia e cioccolato :D

 

_Lolita

   
 
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