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Autore: CaTCheshirE    06/01/2013    6 recensioni
«Si. Abbiamo fatto un giretto.» rispose Hope «Abbiamo dato un occhiata alle Piramidi quando erano ancora nuove. Poi ovviamente un sacerdote ci ha scoperti e mi ha chiamata messaggera di morte e sventura, ma questo è un altro discorso.»
«Beh, allora fatti chiamare la Messaggera.» disse Cam, scrollando le spalle. «Almeno fa scena.»
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Amy e Rory hanno smesso di viaggiare, Il Dottore è considerato morto da tutto il mondo. River non si smentisce mai. Ma la storia non poteva davvero finire così.
Genere: Slice of life | Stato: completa
Tipo di coppia: Het | Personaggi: Amy Pond, Doctor - 11, Nuovo personaggio, River Song, Rory Williams
Note: nessuna | Avvertimenti: nessuno
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La  Nuova  Generazione

Amy si svegliò di soprassalto, con un opprimente sensazione allo stomaco.
Si fiondò in bagno appena in tempo, prima che iniziassero i conati.
Eh no. Adesso basta. Va bene uno, va bene due, ma tre giorni di seguito erano un po’ troppi. Senza contare anche quell’ altro piccolo problemino…
Rory la raggiunse immediatamente.
«Stai di nuovo male?» domandò, sorpreso, accarezzandole i capelli mentre lei andava verso il lavandino per sciacquarsi il viso.
Veloce com’era venuta, la nausea se ne andò.
«Già. Scusa se ti ho svegliato.»
«La sveglia sarebbe suonata comunque.» rispose lui.
«Si, ma tra due ore.»
«Non avrei dormito comunque. Stavo facendo un fantastico incubo sugli Angeli Piangenti, per cui ti ringrazio di avermi svegliato.»
Amy sorrise. «Rory, ora ti chiederò una cosa che probabilmente ti sconvolgerà, una cosa che non avresti mai pensato di fare, e che forse non vuoi neanche fare.»
«Sono pronto a tutto.»
«Ne sei sicuro?»
«…credo di si.»
«Dovresti andarmi a comprare un test di gravidanza, Rory.»
 
A Rory sembrava assurdo. Con il Dottore aveva vissuto avventure terrificanti, aveva creduto di morire numerose volte, aveva visto e sconfitto orribili mostri alieni, chiuso Hitler in uno stanzino, eccetera.
Ma in quel momento avrebbe preferito mille volte essere rinchiuso in una stanza con un centinaio di Silenti piuttosto che continuare ad aspettare seduto sul divano che Amy lo chiamasse dal bagno.
«Rory.»
Infatti.
Rory si affacciò alla porta senza sapere bene che faccia fare.
«E’ strano come possa essere assurda ed incredibilmente stressante questa situazione, dopo che abbiamo scoperto di colpo che River Song era nostra figlia, senza il minimo preavviso e in modo del tutto indelicato.» disse lei.
«Beh, immagino che l’ intera situazione in cui ci trovavamo in quel momento era assurda e indelicata. Questa…è una vita normale…suppongo.» rispose.
«Come reagirà River sapendo che avrà una sorellina?»
Rory rimase in silenzio qualche secondo. Ok, più di qualche secondo, mentre le parole di sua moglie gli entravano in testa una per volta, affondando nella corteccia celebrale.
«Davvero?» biascicò.
Amy si voltò verso di lui, in lacrime. «Davvero.»
Gli venne voglia di urlare dalla felicità. Ma si limitò ad abbracciare e baciare la sua bellissima moglie.
 
***
«Dottore, credi di spaventarmi acquattandoti dietro la porta in quel modo?» chiese River.
«Non ero acquattato
«Certo che no, dolcezza.» rispose River, baciandolo. «Allora, questa notte dove andiamo?»
Lui sorrise. Il sorriso che gli veniva prima di cominciare un avventura.
«Oggi cercheremo di fare solo una tranquilla passeggiata in un posto tranquillo. Inutile dire che è un tentativo inutile, conoscendo il senso dell’ ironia dell’ universo, ma almeno ci possiamo provare.»
«Ottima idea, Dottore.» disse River, cominciando ad azionare le manopole del TARDIS. «Ho giusto bisogno di un po’ di tranquillità per rivelarti una piccola cosuccia di cui forse vorresti essere a conoscenza.»
Il dottore le lanciò un occhiata sospettosa. «E’ un segreto importante?»
«Importantissimo.»
«E perché non me lo hai rivelato prima se era così importante?»
«Perché ne sono giunta a conoscenza solo di recente. Recentissimo. Poche ore fa, diciamo.»
«E chi ti avrebbe messa a conoscenza di questo segreto importantissimo.»
Lei gli si avvicinò, tanto che le loro labbra si sfiorarono «Spoiler»
 
La supernova TB294, o Supernova Alpha stava collassando. In contemporanea alla sua vicina, la supernova TB295 o Supernova Betha.
Uno spettacolo assurdo, anche perché le due stelle ruotavano l’ una intorno alla altra, e lasciavano dietro di esse lunghissime scie di fuoco, come ballerine in fiamme.
«Allora? Non è uno spettacolo carino?»
«E’ un bellissimo spettacolo.» disse River, seduta insieme al Dottore sulla terrazza panoramica del TARDIS. Avevano aperto una bottiglia di champagne, ma River esitava a berlo. Lo stava facendo girare in senso antiorario nel bicchiere di cristallo che il Dottore aveva tirato fuori da chissà quale scatola.
«Dottore, non pensi che questo sia un periodo relativamente tranquillo? Insomma, con questa cosa di tenere un basso profilo, e siccome non c’è più nessun nuovo adepto del TARDIS, sembra quasi che questa sia la tua pensione.»
«Hey! Io non sono in pensione! Sto solo facendo una piccola pausa. La mia morte mi ha prosciugato un po’ le energie sai com’è. E poi devo tenere sott’ occhio una certa psicopatica che ne combina una più del diavolo…»
River rise. Ma era una risata che si spense subito. Era troppo nervosa per lasciarsi andare.
Il Dottore si voltò a guardarla. «E ora, questo segreto importantissimo. Stanno bruciando due supernove gemelle, è uno scenario perfetto per qualsiasi segreto.»
«Forse questo segreto non ti piacerà. O forse ti piacerà più di quanto credo. Non so proprio come potresti reagire.»
«Non lo saprai finché non me lo dici.»
«Molto bene.»
Anche lei si voltò verso di lui, con sguardo deciso.
«Dottore, sono incinta.»
 
***
«Ci credi, sono incinta! E questa volta credo che sarà una cosa normale, potremo allevarla, vederla crescere come si deve…» Amy era completamente su di giri. Era su di giri da settimane. E stava consumando quantità industriali di cibo. «Spero di essere in grado…»
«Considerando l’ ottimo lavoro che abbiamo fatto con l’ altra, anche se non sapevamo che era nostra figlia ed eravamo bambini, possiamo dire che abbiamo un talento naturale.» rispose Rory, che stava cucinando l’ ennesima porzione di cibo per la sua affamatissima moglie.
«Non vedo l’ ora di dirlo a River! Chissà quand’è che lei e il Dottore verranno a fare un salto qui da noi! Chissà che cosa dirà! Se la prima è andata in sposa all’ ultimo Signore del Tempo, questa sposerà un principe intergalattico.»
«O magari diventerà una cameriera. Resta con i piedi per terra, Amy. Lo so che è difficile, ma lei sarà…un essere umano.»
«Già. Hai ragione. Se non ci fossi tu, Rory!»
Poi, dal giardino sul retro, arrivò un suono conosciuto.
I due si lanciarono uno sguardo sorpreso, e poi si fiondarono oltre il salotto, per vedere il TARDIS emettere un ultima pulsazione e fermarsi al centro del giardino.
River Song uscì come un uragano. «Madre, Padre! Quanto tempo!» E si fiondò ad abbracciarli.
«Stavamo giusto parlando di te, River!» disse Rory.
Il Dottore rimase un po’ indietro. Chissà perché, aveva un aria leggermente stravolta, e il cravattino era storto. Cosa quanto mai strana.
«Sedetevi! Andiamo in salotto! Rory stava giusto cucinando.» disse Amy, trascinando i due quasi di peso sul divano. «Avanti, raccontatemi! Quante ne avete combinate in giro per lo spazio dall’ ultima volta che ci siamo visti?»
«Amy, sbaglio o sei più allegra del solito?» domandò il Dottore.
«Sono un po’ allegra. Mi è successa una cosa bella. Che devo proprio dirvi, ma non vorrei essere troppo sbrigativa, e insomma, non vorrei che…»
«Amy.» la riprese Rory dalla cucina. «Diglielo e basta, sono certo che non moriranno per questo.»
«Oh, e va bene. Lo so che per queste ci vorrebbe un po’ più di delicatezza ma…ecco, sono incinta.»
Calò il silenzio. Silenzio che durò poco, perché River la abbracciò mettendosi a strillare, mentre il Dottore si accasciò su una sedia con un gemito.
«Anche io devo dirti una cosa.» disse River, con un sorriso che andava da una tempia all’ altra. «Sono incinta anch’io.»
Ci fu un gran baccano, Rory abbandonò la sua postazione in cucina per abbracciare la figlia, mentre Amy e River saltellavano per la stanza abbracciandosi e piangendo. Solo il Dottore, dopo aver lanciato uno sguardo sconvolto ad Amy, si era accasciato sulla sedia come morto.
«A quanti mesi sei tu?»
«Quasi al secondo! Tu?»
«A metà del secondo!»
«Allora tocca prima a te!»
«No! Le gravidanze delle Signore del Tempo durano dieci mesi. Tocca prima a te!»
«Oh mio Dio! Allora vuol dire che divento…nonna. Oh mio Dio…»
Improvvisamente si udì un fischio acutissimo. Tutti si voltarono verso il Dottore, che rimise nella tasca interna il fischietto. «Sapevo che mi sarebbe stato utile.» brontolò. Poi, a voce più alta, «Adesso manteniamo tutti la calma. Non sta per finire il mondo, io lo so, credetemi, quindi restiamo tutti con i piedi per terra. Ci sono parecchie cose di cui parlare, ma è molto meglio se ne discutiamo con tranquillità tutti seduti intorno al…divano…cos’è quest’ odore?»
«La pentola sul fuoco!» esclamò Rory, e corse via.
 
«Molto bene.» disse il Dottore. «Siamo tutti calmi?»
«Si, Dottore.» disse Amy, con le guance arrossate e con una tazza di camomilla in mano. «Ma sembra che tu sia l’ unico che ha mantenuto la calma.»
«Ho esaurito la mia quota di shock per qualche tempo. Diciamo così.»
«Diciamo che quando te l’ ho detto sei quasi svenuto.»
«Erano le radiazioni delle supernove che…»
«Ma certo, dolcezza.»
Il dottore sbuffò, ma poi sorrise. «E così c’è un altro Williams in arrivo.»
«Già.» disse Amy. «E questo me lo tengo molto stretto.»
«Sono felice per voi.» disse River. «Avrò un fratellino!»
«O una sorellina.»
«C’ è una cosa importante però che dobbiamo dirvi.» disse il Dottore. «Riguardo…a nostro figlio.»
«E’ stato…hem…è iniziato sul TARDIS, come me.» disse River. «Ma è figlio un Signore del Tempo completo e di una quasi Signora.»
«Quindi sarà un Signore del Tempo completo?» chiese Rory.
«Crediamo di si.» disse il Dottore. «River emette energia rigenerativa a sbalzi, quindi probabilmente si, sarà un Signore del Tempo completo. Per cui non possiamo permetterci che qualcuno venga a saperlo. Ci sono davvero molte persone li fuori che farebbero di tutto per impedire a questo nuovo Signore di non vedere la luce. Dobbiamo…sparire dalla circolazione per un po’. Un bel po’. Almeno finché il bambino non sarà in grado di badare a sé stesso. Diciamo circa sedici anni.»
«Aspetta, Dottore.» disse Amy. «L’ universo crede ancora che tu sia morto.»
«Si, ma non possiamo rischiare. Cerca di capire, Amy.»
«Capisco.»
«Ora porterò River su Melwon, un piccolo pianeta dove vive un ordine di…beh, chiamiamole suore, che sono completamente neutrali a qualsiasi guerra di qualsiasi pianeta. Li c’è un campo di forza che impedisce a qualunque essere con intenzioni violente di atterrare sul pianeta. Tecnologia dei Signori del Tempo sopravvissuta. Li saremo al sicuro per tutto il tempo necessario. Posso insegnare al bambino la cultura dei Signori del Tempo senza il rischio che qualche nemico galattico cerchi di farlo fuori.»
«Per cui…non ci rivedremo per ben sedici anni? E’ un infinità di tempo. E poi volevo che anche il mio bambino ti conoscesse. E conoscesse sua sorella…»
«Ci conoscerà. Giuro che torneremo.»
Si alzarono, e madre e figlia si abbracciarono. Amy tirò su con il naso.
«Alla fin fine la razza dei Signori del Tempo non si è estinta…» disse Amy. «Visto, Dottore?»
Lui sorrise.
Si salutarono, ma non ci fu l’ atmosfera opprimente dell’ addio. Fu un saluto, con la promessa di rivedersi appena possibile.
Poi Amelia Pond, la ragazza che ha aspettato, e Rory Williams, l’ ultimo centurione, guardarono il TARDIS svanire nel nulla.
 
«Amy, hai fatto fuori quasi tutto quello che c’era nel frigo.»
«Non è colpa mia! Ho fame! E mi sento una botte.»
«Sei alla fine del tragitto. Se non ti sentissi una botte dovrebbe esserci qualcosa che non funziona.»
Amy era semi – sdraiata sul divano, con una carota in bocca come un coniglio, ed una copertina sulla pancia.
«Sembri un coniglietto.» disse Rory, sedendosi affianco a lei.
«Sembro una grossa, grassa coniglia incinta.» sbuffò lei.
«Beh, è sempre un coniglio.»
Amy ridacchiò. «Però un po’ mi dispiace che il Dottore e River non ci siano. Sarebbe stato forte, vedere un piccolo Signore del Tempo.»
«Già.»
Poi Amy fece una strana smorfia.
«Che succede?»
Lei non rispose subito. Si strinse le mani intorno al ventre. Poi impallidì, e con tutta calma disse «Rory, accendi la macchina.»
 
***
River Song era accasciata su un letto d’ ospedale, che sicuramente era molto più comodo di qualsiasi letto d’ ospedale terrestre. Sbatté le palpebre, per schiarire la vista. Si sentiva come se avesse appena distrutto da sola un esercito di Dalek.
Distinse il viso del Dottore, vicino a lei. Era seduto su una sedia, con in braccio un fagottino.
Era un immagine così strana, e così rara. Il Dottore, che aveva fatto scappare eserciti solo con il suono del suo nome, teneva tra le braccia un piccolo bambino.
«E’ una bambina.» disse.
River Song scoppiò quasi in lacrime. Ma non pianse. No, non era il momento. Era così felice che aveva superato anche il livello delle lacrime.
«Dammela.»
Lui gliela mise in braccio.
Una proprio una bella bambina, con gli occhi nocciola della mamma e senza un capello.
Era la più bella cosa dell’ universo. In molti sensi.
«Le Donne di Melwon devo ancora fare dei controlli, ma ha già emesso energia rigenerativa dodici volte.» disse il Dottore.
«E’ perfetta.» singhiozzò River. «Sono così contenta.»
Il Dottore la baciò.
«Signora, posso avere la sua bambina solo per un momento?» domandò una Donna, avvicinandosi con cautela. «Faremo i controlli sotto i suoi occhi se vuole.»
«Oh, si, per favore, non allontanatevi.» disse lei.
Gli passò la bambina, molto lentamente.
Le Donne la misurarono e la pesarono, come un qualsiasi bambino umano. Poi controllarono il battito del cuore. Prima a sinistra. Annuirono. Poi a destra.
Annuirono di nuovo.
«Ha due cuori, e i suoi polmoni non emettono un suono umano. Anche il sistema respiratorio è da Signore del Tempo.» poi le misurarono la temperatura con un termometro. «15 gradi Celsius.»
La restituirono alla madre. «E’ una Signora del Tempo a tutti gli effetti.»
River lanciò un occhiata al Dottore.
«Come si chiama?» domandò a suo marito.
Lui aspettò che le infermiere uscissero, poi rispose. «I Signori del Tempo hanno tre nomi. Il nome che resta segreto, il nome dell’ infanzia, e un nome che si scelgono quando diventano adulti. Come Il Dottore, Il Pirata, Il Maestro. Il Nome che resta segreto viene rivelato quando il bambino è abbastanza grande da comprendere l’ importanza della segretezza. Il nome dell’ infanzia…possiamo sceglierlo adesso.»
«Hope.» ripose subito  River. «Speranza.»
«Si. Hope va bene.»
 
***
«Avanti, Cam, non fare i capricci. Devi andare a scuola!»
«Ma non voglio! Uffa! La signorina Kim è cattiva, e poi c’è Robert che mi fa i dispetti!»
«Avanti, Cam, non fare il pauroso! Vuoi forse dargliela vinta? Se Robert e la cattiva signorina Kim non ti vedranno arrivare oggi, penseranno che ti sei arreso, e quando tornerai a scuola ti tratteranno ancora peggio.»
«Allora non ci torno più!»
«Se vai a scuola prometto che sta sera ti racconto una favola sul Dottore.»
Un piccolo faccino comparve finalmente da sotto le coperte. «Una lunga.» contrattò.
«Una lunghissima.»
E così Cam fu costretto ad andare a scuola.
 
***
«Mi sembra così strano. Vedere il Dottore che insegna.» disse River, con una tazza di tè in mano.
Le Donne di Melwon avevano provveduto a fare avere alla piccola famigliola una casa, e il Dottore insieme a Hope erano seduti sul tavolo della cucina.
«Sembra strano anche a me.» disse il Dottore.
«Ho finito.» disse Hope, chiudendo il quaderno.
River era sicura che per uno standard terrestre quella bambina sarebbe stata considerata come un nuovo Leonardo da Vinci. Sembrava strano anche a lei, che tutto sommato era una quasi Signora del Tempo, vedere quella bambina di quasi cinque anni apprendere a quel ritmo assurdo informazioni sulla storia di ogni civiltà conosciuta.
Il Dottore non aveva fatto sconti. Sapeva essere un insegnante severo, ma quella era sua figlia, e il cervello lo aveva preso da lui.
«Sarebbe ora di portarla in una qualche biblioteca…» disse River.
«Non ci sono buone biblioteche su questo pianeta. Ancora per un paio di anni farò avanti e indietro per procurarle i libri da altri posti, e poi ci sono i vecchi tomi che tenevo sul TARDIS, e poi c’è la mia memoria. Possiamo tirare avanti così ancora per un po’.»
«Sei davvero serio quando dici che vuoi proteggerla.»
«Sono serissimo, per una volta.»
«Papà, papà, quand’è che mi porti sul TARDIS?» domandò Hope, agitando i piedi in aria.
Lui le accarezzò la testa. «Quando compirai dieci anni. Come tutti i Signori del Tempo prima di te.»
 
***
«Non abbiamo mai precisato la data in cui sarebbero dovuti arrivare.» disse Amy, un pomeriggio.
«Considerando che sono loro quelli in pericolo di vita, direi che è giusto che siano loro a decidere.»
«Chissà com’è la nostra nipotina.»
«Mamma, ti prego, sto facendo i compiti.» disse Cam, alzando gli occhi al cielo. «E’ perfettamente inutile pensarci. Il Dottore arriverà quando più gli piace.»
«Già. Giusto. Se non ci foste voi, ragazzi.»
Whom. Whom. Whom.
Cam si guardò intorno, cercando di capire da dove cavolo provenisse quel rumore.
Amy e Rory invece si fiondarono in giardino.
Come suo solito, River rotolò fuori, abbracciò madre e padre, con un sorriso smagliante.
«Sei invecchiata.»
«Siamo tutti invecchiati. Quindici anni non sono uno scherzo, cavoli! Il Dottore?»
«Sono qui, sono qui.» disse lui. Abbracciò Amy. «Sei invecchiata sul serio.»
«Parla per te! Tu hai più di mille anni!»
Si voltò verso Rory, ma lui stava guardando oltre la piccola rimpatriata.
Appoggiata al TARDIS c’era Hope.
Incredibile come somigliasse ad entrambi i genitori. Aveva i capelli ricci, ma scuri, il viso tondo e gli occhi color nocciola. Aveva raggiunto l’ altezza della madre, e aveva la stessa identica espressione del padre.
«E’ lei…?» domandò Amy, osservandola, un po’ a disagio.
«Molto piacere. Mi chiamo Hope.» disse lei, avvicinandosi. Diede un rapido abbraccio sia ad Amy che a Rory. «Voi siete Amy e Rory, giusto? I miei nonni.»
«Hem…fa un po’ strano sentirsi chiamare nonni a quest’ età.» disse Amy.
«E la mia sorellina?»
«Un fratellino, veramente. Ma ha quindici anni. Non si può più chiamare fratellino.»
Anche Cam si unì alla combriccola. «Beh, finalmente vi conosco. Forse ora la mamma si darà una calmata con questa storia che non avevate deciso la data dell’ incontro prima di partire.»
«Non è vero che ero nervosa!»
«Nooo!»
Hope ridacchiò.
«E lei ha già fatto un giro sul TARDIS come si deve?»
«Si. Abbiamo fatto un giretto.» rispose Hope «Abbiamo dato un occhiata alle Piramidi quando erano ancora nuove. Poi ovviamente un sacerdote ci ha scoperti e mi ha chiamata messaggera di morte e sventura, ma questo è un altro discorso.»
«Beh, allora fatti chiamare la Messaggera.» disse Cam, scrollando le spalle. «Almeno fa scena.»


CaTCheshirE
Salve o popolo :)
Questa storia è nata un pò a causa di un overdose di Doctor Who, un pò per un indigestione di cioccolatini, quindi non fate molto caso ad eventuali deliri ^_^  Alcune cose le ho dovute inventare di sana pianta, mentre altre le ho cercate in internet. Le cose nate dalla mia mente malata sono i sintomi di una gravidanza da Signora del Tempo, come il fatto che dura dieci mesi e le continue ondate di energia rigenerativa di River Song e di Hope. Energia rigenerativa, badate bene, non rigenerazioni complete. Il pianeta di Melwon non è mai esistito, almeno credo, e non ho nessuna prova che la tecnologia dei Signori Del Tempo abbia mai inventato una barriera di quel genere. Se mai uno di loro verrà a farmi notare il mio errore provvederò a correggerlo :D
  
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