Anime & Manga > Project K
Ricorda la storia  |      
Autore: _Zexion_    06/01/2013    1 recensioni
Quando era finito in quel posto, da solo, Totsuka aveva continuato a sorridere guardando in basso.
Ogni ricordo della sua vita gli era passato davanti e nel momento stesso in cui aveva varcato quella soglia aveva avuto paura, ma al tempo stesso si era sentito tranquillo.
[...]
Aveva imparato, in quel posto, che tutto quello che immaginavi poteva trasformarsi in realtà. Ma che anche se potevi materializzare l’immagine di qualcuno, questa non faceva altro che starsene lì, a guardarti.
Genere: Generale, Triste | Stato: completa
Tipo di coppia: Shonen-ai | Personaggi: Mikoto Suoh, Tatara Totsuka
Note: nessuna | Avvertimenti: nessuno
Per recensire esegui il login o registrati.
Dimensione del testo A A A
Non so esattamente da dove mi è uscita, perché mi uscita e chi me lo ha fatto fare, ma ho visto un'immagine con Mikoto e Totsuka e questa.. cosa ha preso forma nella mia mente. Mi dispiace ;w; (?)
Spero vi piaccia comunque.
Ah, lieve presenza di contenuti spoiler dalla Novel e per chi non ha finito di vedere l'anime di K.

Heaven.


Quando era finito in quel posto, da solo, Totsuka aveva continuato a sorridere guardando in basso.
Ogni ricordo della sua vita gli era passato davanti e nel momento stesso in cui aveva varcato quella soglia, aveva avuto paura, ma al tempo stesso si era sentito tranquillo.
Aveva avuto paura di incontrare i suoi veri genitori, mai conosciuti, o il patrigno che si era preso cura di lui sino a quando non se ne era andato di casa.
Aveva avuto paura di restare solo.
Si era sentito tranquillo, tuttavia, nel constatare che non vi era nessuno ad attenderlo e quella stessa paura si era trasformata in sollievo che lentamente aveva preso controllo del suo essere.
Aveva imparato, in quel posto, che tutto quello che immaginavi poteva trasformarsi in realtà. Ma che anche se potevi materializzare l’immagine di qualcuno, questa non faceva altro che starsene lì, a guardarti.
Così dopo aver passato un primo momento a far comparire tutti, solo per sentire la loro compagnia, Totsuka era andato avanti immaginando un mare pieno di ricordi e sopra una barca, nostalgicamente, vi navigava sino a toccarne uno, rivederlo e sorridere.
Col tempo avevo smesso di fare anche quello, mentre il suo sorriso allegro diveniva sempre più triste e mentre smetteva di rivolgere lo sguardo verso l’alto.
Ogni tanto sbirciava “di sotto”, li osservava, dava loro dei consigli non udibili. Si arrabbiava, a volte, Totsuka.
Mentre li osservava continuare a cercare una vendetta che non avrebbero dovuto compiere, perché li avrebbe messi in pericolo.
Ed allora diceva loro parole non udibili sul fatto che non stava poi così male, lì, che non dovevano preoccuparsi perché lui era “sacrificabile”. Ma poi rideva di sé stesso ed un ricordo prendeva forma, facendogli capire quanto quelle parole li avrebbero solo fatti arrabbiare, intristire.
Totsuka aveva continuato a guardarli, sino a quando non era arrivato al punto in cui il cuore gli faceva male, vedendo Mikoto consumare il suo potere ed andare avanti consapevole di tutto.
Aveva voltato lo sguardo, pensando che sarebbe andato tutto bene, perché lui era il loro Re e Mikoto lo sapeva.
Sin da quando era lì, aveva avuto una voce –di chi fosse non lo sapeva- che lo aveva accompagnato in ogni singolo istante.
Quando aveva smesso di guardare, non si era sorpreso di sentirla.

Sei sicuro di non voler sapere come andrà a finire?

« Sì. Andrà tutto bene, lo so. Non devo preoccuparmi. »

E se non fosse così? Lui lo sta facendo per te.

« Non era così che volevo andasse. »

Preferiresti tornare solo?

« … Io… »

Non avresti alcun rimpianto?

« … Io starò bene, non deve preoccuparsi. »

Perché non glielo dici?

« Sai che non posso. »

Puoi. Perché è proprio lì.

Ed era stato istintivo. Tatara aveva alzato lo sguardo per la prima volta dopo tanto tempo, notando delle piccole luci rosse e calde iniziare a colorare il suo posto.
Sul suo volto si era dipinto terrore, paura, nostalgia, tristezza. A poca distanza da lui, con il suo solito modo di fare, vi era Mikoto che lo guardava come se aspettasse. E dopo un po’, con un sospiro forse scocciato, lo vide aprire le braccia, come se lo stesse aspettando.
Non si rese conto delle sue gambe muoversi in quella direzione. Non si rese conto che la propria camminata divenne una corsa.
L’unica cosa che sentì –e ne fu certo- fu il calore incandescente contro il suo corpo, quel calore che non sentiva da tanto.

« King? »
« Ah? »
« Non dovresti essere qui. »
« Ahh… già… »
« … »
« Totsuka? »
« Si? »
« Va tutto bene. Non devi preoccuparti. »

Quando era finito in quel posto, Totsuka aveva imparato che tutto quello che immaginavi poteva trasformarsi in realtà.
Quindi non si stupì, quando a quelle parole una leggera pioggerellina iniziò a cadere dal cielo senza bagnarli.
Si limitò a mormorare delle parole e, ne era certo anche senza vederlo, fu sicuro che Mikoto sorrise.

« Grazie. »

  
Leggi le 1 recensioni
Ricorda la storia  |       |  Torna su
Cosa pensi della storia?
Per recensire esegui il login oppure registrati.
Torna indietro / Vai alla categoria: Anime & Manga > Project K / Vai alla pagina dell'autore: _Zexion_