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Autore: Il_Genio_del_Male    06/01/2013    11 recensioni
"Vediamo chi, tra noi due, è il vero genio del male..."
[Scritta in occasione della sesta edizione del P0rn Fest]
Genere: Commedia, Demenziale, Erotico | Stato: completa
Tipo di coppia: Het | Personaggi: Kris, Kris, Nuovo personaggio
Note: AU, Lime, Nonsense | Avvertimenti: Spoiler!
- Questa storia fa parte della serie 'Quei fagiani maledetti'
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GENERE: Commedia, Demenziale, Erotico.

RATING: Arancione.

AVVERTIMENTI: AU, Lime, Nonsense.

PROMPT: RPF EXO/RPF FANDOM  Il_Genio_del_Male/Wu Fan, "Vediamo chi, tra noi due, è il vero genio del male..."

DISCLAIMER: Kris degli EXO NON mi appartiene (peccato). Fyccina scritta assolutamente non a scopo di lucro. Non guadagno nulla dalla mia attività di fangirlamento compulsivo.

DEDICA: A NomenOmen -responsabile di aver proposto il suddetto prompt per il P0rn Fest (qui: http://fanficitalia.altervista.org/p0rnfest6/index.php)- e a Cloud Ribbon che non mi ha minimamente provato a dissuadermi dal plottare questo obbrobrio. Vi lovvo entrambi.

NOTE: Ehm. A mia discolpa posso solo dire che ho fatto di tutto per non descrivermi come una Mary Sue. Vade retro, Satana!

Non vi auguro buona lettura perché so già che non lo sarà affatto. *rotola via*

 

 

 

 

 

Quello sul punto di terminare era stato un mercoledì come un altro: la mattina in facoltà (riprendere dopo le vacanze natalizie era stato un duro colpo), poi la pausa in mensa con le amiche, ripresa delle lezioni fino alle quattro e la sera dedicata a dare ripetizioni alla bambina che seguiva da ormai un anno. 

Genio tornò a casa più morta che viva, rispondendo con un borbottio inintelligibile al saluto del padre affacciatosi dalla soglia della cucina.

“Corri a cambiarti, le scaloppine sono quasi pronte”.

“Non aspettiamo mamma per mangiare?” obiettò lei.

“Stasera è al corso di yoga, te lo sei scordata? Tornerà dopo le nove” la scrutò preoccupato il padre, perché non era da Genio una dimenticanza simile.

“Oh, giusto. Scusami pa’, oggi fatico a connettere. E’ stata una giornata pesante” rispose avviandosi verso il guardaroba. “Mi metto più comoda e vengo ad apparecchiare la tavola”.

 

 

Terminata la cena, caricata la lavastoviglie e salutata la madre appena rientrata, Genio si fiondò in bagno. Raccolse la criniera di capelli con un fermaglio, si lavò i denti e procedette a struccarsi. “Dannato eyeliner che non viene via” mugugnò imbevendo di struccante il batuffolo di cotone. “Giuro che mi butto a letto appena metto piede in camera, giuro. Sono distrutta”.

Le ultime parole famose.

 

 

“Dieci minuti su Facebook e poi vado a dormire, giuro” si era detta.

Ai dieci minuti se ne erano aggiunti altrettanti per dare un’occhiata a Tumbrl, altri cinque per controllare la posta, una mezzora spesa su EFP a rispondere alle recensioni in arretrato, e poi una sbirciatina ad AsianFanfics.

“Tsk, che spreco di tempo prezioso” parlò una profonda voce maschile alle sue spalle.

Voce maschile che non apparteneva di certo a suo padre, il cui italiano con lieve cadenza romanesca non corrispondeva al curioso accento straniero, vagamente americano, dell’intruso.
Genio non si fece prendere dal panico, anzi: si disse che probabilmente doveva essere svenuta sulla tastiera del computer e che si trattava di un sogno. Non sarebbe stata la prima volta, del resto. Fu con esemplare sangue freddo, quindi, che si voltò in direzione della voce.

“Tu devi essere Il_Genio_del_Male, suppongo” si sentì dire.

Lei strizzò gli occhi dietro le lenti degli occhiali, maledicendosi per aver avuto la brillante idea di lasciare la stanza al buio, e allungò un mano verso l’abat-jour accanto al computer.

“Diciamo che si tratta di un soprannome, ma i miei lettori mi conoscono così. Con chi ho il piacere di parlare?”

Non ci fu bisogno di risposta. Genio conosceva perfettamente quel volto, quella figura imponente nerovestita. Avrebbe saputo descriverne con precisione fotografica la linea della mascella, le labbra morbidamente arricciate e la massa di capelli biondi pure ad occhi chiusi. Avrebbe potuto snocciolare a memoria data di nascita, altezza, pietanza preferita, intervista più imbarazzante ed esibizione live migliore –perché il giovane uomo che stava appoggiato con assoluta nonchalance ad un’anta dell’armadio altri non era che Kris, il bias incontrastato di Genio.

“Oh cazzo” esalò lei. “Oh cazzocazzocazzocazzo”.

“Sorpresa di vedermi?” la apostrofò l’altro, a braccia conserte.

“Perché mai?” replicò sarcastica. “E’ perfettamente normale che un idol si materializzi in camera mia nel pieno della notte. Giusto due sere fa è venuto Minho degli SHINee a trovarmi”.

“Touché” ridacchiò lui. “Non hai tutti i torti. Però pensavo che ti avesse messa al corrente della mia visita”.

“Ma chi, Minho?”

“No no, il tuo migliore amico. NomenOmen, mi pare si chiami”.

“NomenOmen vive a circa duemila chilometri di distanza e ci sentiamo via Skype ogni giovedì sera” pensò ad alta voce Genio, poi si interruppe. “Momento momento momento. Come accidenti fai a conoscerne il nome?” s’insospettì.

“E’ stato lui ad invocarmi”.

“Oh Shisus, questo è un incubo bello e buono. Lo sapevo che non dovevo mangiare il panino della mensa, lo sapevo! 

“Se solo mi lasciassi spiegare…” intervenne Kris un po’ contrariato. “Non sono un demone, se è questo che temi. Hai mai sentito parlare del P0rn Fest?”

“Quello di Live Journal, intendi dire? Certo che ne ho sentito parlare” ribatté Genio, presa in contropiede. “Ma che c’entra con te?”

“C’entra eccome. Per cortesia, vai sulla Prompt List di questa edizione” indicò con il mento lo schermo del computer ancora acceso.

La ragazza, rassegnatasi all’idea che non si sarebbe risvegliata tanto presto, eseguì come un automa. Quasi non si accorse che l’ospite le si era seduto accanto, facendo comparire una sedia dal nulla.

“Ecco qui: P0rn Fest 6° Edizione” lesse ad un certo punto.

“Arriva in fondo alla pagina. Ok, fermati qui. Va un poco più su; ci siamo. Cosa vedi scritto qui?” chiese, puntando l’indice. 

RPF EXO/RPF FANDOM  Il_Genio_del_Male/Wu Fan, Vediamo chi, tra noi due, è il vero genio del male...” sillabò Genio. Si voltò a guardare il ragazzo. “E questo che significa?”

“Lo sai benissimo” inarcò un sopracciglio lui. “Il tuo amico ci ha aggiunti come prompt alla lista, ergo dobbiamo trombare”.

“Ergo un cazzo, scusami tanto. Qui siamo nella vita reale, duizhang. Cose -chiamiamoli pure miracoli- simili non succedono solo perché qualcuno filla dei prompt a casaccio, tanto per farsi due risate”.

“E’ qui che ti sbagli, mia cara: tutto è lecito nel P0rn Fest” le sorrise suadente.

“O magari, molto più probabilmente, sto sognando e tu sei solo una proiezione del mio subconscio” sospirò Genio.

“Quindi ammetti che saresti disponibile a farti dare una ripassata da me” concluse trionfante.

“Modera il linguaggio, giovanotto” gli rifilò una gomitata.

“Ahio! Chiedo scusa” alzò una mano in segno di resa. “E’ l’atmosfera del Fest, mi fa diventare scurrile”.

“Non preoccuparti, tanto è solamente uno dei miei soliti sogni sballati e senza senso. Domani non me ne ricorderò nemmeno”.

“Ma come, ancora non ti sei arresa all’evidenza?” sbuffò. “Sono reale, d’accordo? Toccami” le prese una mano, facendo intrecciare le loro dita, e si portò l’altra al viso. “Lo senti?”

“Hai una bella pelle” osservò sovrappensiero lei.

“Grazie. La curo molto, sai, con prodotti specifici per il mio ph”.

“E hai anche dei capelli magnifici” Genio proseguì l’esplorazione, affondando le dita nella folta chioma soffice. “Secondo me dovresti tornare al tuo colore naturale, il nero ti dona”.

“Dici davvero? Non trovi che il biondo mi illumini?”

“Ma sentiti” ridacchiò. “E tu dovresti sedurmi, secondo i tuoi piani? Sei così tanto più donna di me”.

“Ehi, questi sono pregiudizi” si accigliò.

“Niente affatto, mio caro. Ti seguo da parecchi mesi, ormai, e credo di essermi fatta un’idea abbastanza precisa sulla tua sessualità”.

“Aspetta, fammi indovinare: pensi che sia gay?” la precedette, sarcastico.

“Talmente gay da essere lesbica” annuì. “Non sono per i ruoli fissi seme/uke, ma dentro di te si nasconde una grandissima lesbica. E passiva”.

“E nonostante ciò io ti piaccio”.

“Che posso farci, ho un debole per gli uomini asiatici. E tu sei bellissimo, passiva o non passiva” ammise serenamente.

“Allora il problema non si presenta nemmeno. La notte è giovane, nel Fest tutti i sogni proibiti si avverano ed io sono abbastanza arrapato a dispetto dei tuoi tentativi di svicolare” sussurrò Kris prima di avventarsi all’improvviso sulle labbra di Genio.

“Mmmpf- Aspetta!” boccheggiò lei sottraendosi al bacio. “Ma quindi sei o non sei gay?”

“Io sono colui che mi si crede” e fece per riprendere il controllo della situazione.

“Zeus egioco, non puoi citarmi Pirandello a tradimento, è uno dei miei autori preferiti” gemette la ragazza.

“In amore e in guerra tutto è permesso, Genio. Ed io ho veramente molta voglia di fare l’amore con te”.

“E’ a causa del P0rn Fest” si schermì lei, abbassando gli occhi.

“Ssst” la zittì dolcemente Kris premendole due dita sulla bocca. “Basta parlare. E’ arrivato il momento di stabilire chi, tra noi due, è il vero genio del male…”

 

 

“Ti interessa ancora sapere se sono gay o no?”

“Credo sia troppo tardi” ansimò Genio. “Avere la tua lingua tra le cosce non mi aiuta a focalizzarmi sulla questione, lo ammetto”.

“Vuoi che mi fermi?”

“Non. Ti. Azzardare” ringhiò lei.

“Ai suoi ordini, mia signora” ghignò. La lingua riprese dove si era interrotta.

 

 

“Mioddio” sfiatò Genio. “Dovrò camminare a gambe larghe per giorni”.

“Ti ho fatto male?” le domandò Kris premurosamente, accasciatosi di fianco a lei sul materasso.

“No. Sei un porco della peggior specie, ma sai il fatto tuo” si fece aria con una mano. “Direi che il genio del male sei tu, per quanto riguarda il sesso”.

“Beh, grazie” arrossì lui, compiaciuto.

“Cos’è, adesso ti imbarazzi?” lo prese in giro lei. “In un’altra vita di mestiere facevi il pornodivo, ci scommetto”.

“Oooh” le rivolse un’occhiata allusiva. “Parli da spettatrice abituale?”

“No” fu il suo turno di avvampare. “Non proprio. Qualche gif animata su Tumbrl, spezzoni su YouTube. Tutta roba gay, comunque”.

“Sul serio?” scoppiò a ridere. “Mi stai dicendo che non hai mai visto un film porno in vita tua?”

“Non darti arie da uomo vissuto, cocco, ché hai solo cinque mesi più di me” replicò Genio, posizionandosi, non senza qualche smorfia di dolore, a pancia in giù. “E comunque no, non ho mai visto un porno. Problemi?”

“Assolutamente no” alzò le spalle lui. “In fondo, che senso ha guardare quando si può passare direttamente all’azione?”

“Porco” sorrise lei, incurante del lenzuolo scivolatole appena sopra i fianchi.

“Lo prendo come un complimento” le diede una pacca sul sedere con fare amichevole. “Pronta per il secondo giro?”

 

 

 

 

Vi ripeto, date la colpa a quei due istigatori dei miei amici.

Vi lascio il link della mia pagina Facebook: potreste scoprire che, in realtà, sono una ficwriter più o meno sana di mente. Più o meno. (http://www.facebook.com/pages/Il-Genio-del-Male-EFP/152349598213950)

 

Edit del 2/01/14. Incredibile ma vero, ho scritto il seguito: http://www.efpfanfic.net/viewstory.php?sid=2372188&i=1.

 

 

   
 
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