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Autore: missmpje    07/01/2013    2 recensioni
Se non avete letto "Città delle anime perdute" non aprite questa One shot.
Dopo aver letto il quinto capitolo della saga, ho pensato che aspettare così tanto tempo per leggere una dichiarazione d'amore tra Isabelle e Simon mi avrebbe ucciso, così ho deciso di scrivere una delle possibili versioni, che a mio parere potrebbe essere molto carina.
Non sono una grande scrittrice, però ho fatto del mio meglio.
Spero che vi piaccia.
Genere: Romantico | Stato: completa
Tipo di coppia: Het | Personaggi: Izzy Lightwood, Simon Lewis
Note: nessuna | Avvertimenti: nessuno
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Un senso di vertigine le fece sobbalzare lo stomaco, mentre chiudeva la porta della stanza alle sue spalle. Il corridoio era buio e freddo, i piedi nudi di Isabelle si stavano a poco a poco intorpidendo, mentre camminava spaesata verso la sua camera. Con la mano destra sfiorava la parete ruvida, come per sostenersi, mentre la mano sinistra era poggiata sul suo petto. Sentiva il suo cuore sconvolto battere all'impazzata sotto la pressione del suo palmo e non poteva fare nulla perché smettesse. Aveva appena finito di parlare con sua madre. Era stata una lunga e straziante conversazione, che non avrebbe mai più scordato.
La sua vita sarebbe cambiata. Il suo mito era caduto, spazzato via dal vento, non sarebbe stato mai più lo stesso. Suo padre, il suo dolce ed adorato padre, che era sempre stato il suo eroe e il suo idolo, era un traditore. Aveva tradito sua mamma con un'altra donna e Izzy si sentiva come se avesse fatto la stessa cosa con lei. Tutto quello in cui credeva si era volatilizzato, tutte le sue sicurezze si erano frantumate ed ora non sapeva più cosa pensare, per lei quello era troppo. La consapevolezza che suo padre non era l'uomo che lei aveva sempre conosciuto la distruggeva e, forse, la disgustava.
Sentiva il suo corpo pesante e le sue mani di ghiaccio. Con molta fatica abbassò la maniglia della sua camera da letto. Le tenebre la inghiottirono. Stringeva il suo stilo tra le mani e l'unico rumore che sentiva era il suo respiro affannato. Cominciò a gridare, con l'angoscia che le saliva nel petto.

« Max » gridò, girando in cerchio. « Sebastian! Dove siete? »

Sentì la voce di Sebastian e si diresse verso di essa, con un senso di sollevo che le scioglieva i nervi. Quello che accadde dopo fu del tutto confuso, le uniche cose che riuscì a percepire furono le strane parole di Sebastian che le diceva:

« Tra tutti, eri quella che mi piaceva di più. Pensavo che tu fossi la più simile a me. ».

Poi ci fu la botta alla testa e l'oscurità, che prendeva possesso del suo corpo.

Isabelle si svegliò di scatto, col fiato corto e madida di sudore. I suoi lunghi capelli neri erano fastidiosamente incollati al suo collo, li scostò con la mano, cercando di asciugarsi la pelle con la manica del pigiama.
Era successo di nuovo!
Dopo così tanto tempo, aveva ancora gli stessi incubi di sempre. Ormai quei sogni erano diventati una routine, non l'abbandonavano mai. Si girò nel letto, facendo frusciare le lenzuola sul suo corpo e si ritrovò lì, faccia a faccia con lui. Subito i suoi brutti pensieri svanirono e un sorriso le si dipinse il volto. Simon era lì acconto a lei, abbandonato ad un sonno profondo, con in cuscino sprimacciato sotto la guancia. Di tutte le cose che le erano capitate in quei mesi, lui era stato sicuramente la più bella. Aveva scoperto qualcosa di nuovo, qualcosa che non avrebbe mai pensato di poter provare: si era perdutamente innamorata di lui. Di Simon, quello che a causa sua si era trasformato in un topo e che lei aveva pensato di calpestare e frantumare in piccoli frammenti, come aveva fatto con tutti gli altri.
Questa volta era diverso, il loro rapporto non era un capriccio per far disperare i suoi genitori, a quello ormai ci stava pensando Alec, questa volta era una cosa seria. Aveva persino lasciato che lui bevesse il suo sangue. Era stata una sensazione che non aveva mai provato, quasi piacevole e sicuramente molto intima. Izzy ne era sicura, non avrebbe mai fatto un gesto del genere se non per amore. Tuttavia non era ancora riuscita a dire a Simon quello che provava e così il loro rapporto era rimasto sospeso e indefinito: sembravano due normalissimi amici che ogni tanto dormivano insieme e si davano qualche bacio, ma niente di più.
Clary glielo aveva detto, sentiva le sue parole risuonarle nella testa ogni volta che guardava il viso di lui “ Se non gli dici qualcosa, penserà che non sei interessata a lui e si arrenderà. Lui ha bisogno di te, Iz, e tu di lui. Ma ha anche bisogno che sia tu a dirlo. ”. Lei però non aveva mai detto nulla del genere a nessuno, erano sempre gli altri a fare gli sdolcinati con lei, a dichiarare il loro amore, lei non aveva mai provato amore per nessuno che non fosse la sua famiglia. Guardò il viso di Simon e gli fece una lieve carezza con la mano e pensò che poteva provarci, ora lui non poteva sentirla, avrebbe potuto vedere l'effetto che faceva.

« Ti amo »

Pronunciò con un filo di voce, quasi impercettibile all'orecchio umano. Poi si chinò sul suo volto e baciò le sue labbra morbide e fredde. Quello che non si aspettava però, era sentire le labbra di lui muoversi sotto le sue e ricambiare il suo bacio. Rimase un attimo stordita e poi le sentì inconfondibili e molto più nitide delle sue.

« Anche io ti amo Isabelle »

Il cuore le scoppiò in gola e si staccò da lui per guardarlo in faccia. Aveva il viso in fiamme ed era sicuramente diventata rossa come un peperone. Fece un sorriso di gioia e gettò le braccia intorno al collo del vampiro, lo strinse a sé e sentì le braccia di Simon stringerla ancora di più.

« Lo so » gli sussurrò Izzy nell'orecchio.

Simon si staccò da lei e la guardò negli occhi. Lei a sua volta lo guardò e vide sul suo viso uno sguardo che non aveva mai visto, pieno di amore e di speranza, e forse un pizzico di soddisfazione. Lui si piegò su di lei e la baciò. Non era un bacio comune, non era uno dei soliti baci che si scambiavano: sembrò come se fosse la prima volta che le loro labbra si incontravano.

  
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