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Autore: SmartieMiz    07/01/2013    2 recensioni
Spoiler! Characters (Fantasy! Thadastian/Niff/Klaine/Brittana)
Un Regno sottomesso ad un terribile tiranno. Le sue sorti nelle mani di cinque giovani ragazzi.
In origine, il gruppo era formato da cinque giovani coraggiosi: Sebastian Smythe, l’affascinante spia del Regno, Santana Lopez, la guerriera imbattibile, Thaddeus Harwood, il leale stregone dal cuore d’oro, Nicholas Duval, l’impavido paladino, e Blaine Anderson, il formidabile guaritore.
Cinque giovani ragazzi che hanno veduto e combattuto con coraggio gli orrori di un Regno che credevamo per sempre perduto.
Cinque giovani ragazzi che hanno protetto il Regno, a costo di morire.
Cinque giovani ragazzi che hanno salvato l’umanità.
Genere: Avventura, Fantasy, Romantico | Stato: in corso
Tipo di coppia: Het, Slash, FemSlash | Personaggi: Blaine Anderson, Nick Duval, Santana Lopez, Sebastian Smythe, Thad Harwood | Coppie: Blaine/Kurt, Brittany/Santana, Finn/Rachel, Nick/Jeff, Sebastian/Thad
Note: AU, OOC | Avvertimenti: Contenuti forti, Spoiler!, Violenza
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Titolo: Cronache di Warblereign
Rating: arancione
Genere: avventura/fantasy/romantico

Spoiler: sono presenti alcuni personaggi della quarta stagione di Glee
 



Questi personaggi non mi appartengono, ma sono proprietà della Fox; questa storia è stata scritta senza alcuno scopo di lucro
 


 


Cronache di Warblereign



I
 

 

Durante il corso della mia longeva vita, ho avuto la fortuna di poter vedere miriadi di cose.
Ho sempre veduto, anche se non ho mai assistito.
Dunque, giovane gente del futuro, vorrei raccontarvi l’avvenimento che più mi ha colpito.
Vi narrerò una serie di avventure che sono passate alla storia come le “Cronache di Warblereign”.
Quella di cui vi parlerò non è altro che la storia di un giovane gruppo di impavidi ragazzi che, stanco delle ingiustizie e delle angherie di Lord Clarington, ha deciso di ribellarsi.
In origine, il gruppo era formato da cinque giovani coraggiosi: Sebastian Smythe, l’affascinante spia del Regno, Santana Lopez, la guerriera imbattibile, Thaddeus Harwood, il leale stregone dal cuore d’oro, Nicholas Duval, l’impavido paladino, e Blaine Anderson, il formidabile guaritore.
Cinque giovani ragazzi che hanno veduto e combattuto con coraggio gli orrori di un Regno che credevamo per sempre perduto.
Cinque giovani ragazzi che hanno protetto il Regno, a costo di morire.
Cinque giovani ragazzi che hanno salvato l’umanità.  


William Schuester, druido del bosco di Warblereign



Furono tempi d’oro quelli dei saggi Re Wesley e Re David.
La gente era felice e spensierata, le ricchezze erano distribuite in modo equo e tutti potevano vivere dignitosamente.
Nessuno avrebbe mai immaginato di svegliarsi improvvisamente una cupa notte di novembre dal crepitio delle fiamme e dalle urla della gente.
Un’armata straniera guidata da un giovanissimo guerriero di nome Hunter aveva invaso il Regno; donne e uomini innocenti erano stati uccisi e i loro bambini gettati nelle fiamme senza pietà alcuna. Alcuni riuscirono a scappare, altri morirono durante la disperata fuga.
Il giovane Hunter spodestò i Sovrani e uccise gli eredi; si autoproclamò tiranno del Regno con il nome di Lord Clarington e tutti avrebbero dovuto riconoscerlo come nuovo e unico Sovrano di Warblereign e portargli rispetto.
Molti si rifiutarono di riconoscerlo come nuovo Re e vennero sottoposti ad atroci torture.
Molti continuarono a rifiutarsi e vennero bruciati vivi sui roghi, impiccati o infilzati ai pali.
Fu quella la sorte che toccò a molta gente.
Fu quella la sorte che toccò ai genitori di tanti bambini e ragazzi.

Erano passati esattamente due anni dalla strage.
Thaddeus Harwood, un giovane di diciassette anni, stava coltivando tranquillamente quel po’ che rimaneva del piccolo orto della sua miserabile casa.
«Thad!», lo richiamò una voce familiare.
Il giovane si asciugò il sudore della fronte e si voltò: «Dimmi, San».
«Lo hai letto?», gli chiese la ragazza.
«Che cosa?», domandò il ragazzo perplesso avvicinandosi a lei.
«Il manifesto attaccato al tronco dell’albero», rispose lei con ovvietà indicandogli un foglio di pergamena su un albero.
Thad scosse il capo, dopodiché lo lesse ad alta voce:


Cittadini di Warblereign,
è stata indetta un’importante taglia: verranno donate nobili ricompense a colui o colei che troverà e consegnerà all’illustrissimo Sovrano del Regno un ragazzo alto di diciannove anni, dai capelli chiari e gli occhi verdi, chiamato Sebastian Smythe. È un'ex spia del Regno, nonché truffatore e traditore.
Sotto l’ordine di Lord Clarington


 

il consigliere reale Sam Evans


Sul manifesto c’era anche un ritratto di quello che doveva essere il giovane ricercato.
«Sarei tentata a parteciparvi a causa della disastrosa situazione economica nella quale ci troviamo, ma non farei mai nulla per quella lurida feccia del tiranno!», esclamò ad un tratto Santana indignata interrompendo il flusso dei pensieri di Thad.
«Concordo con te, San», affermò il ragazzo pensieroso, poi disse: «Chissà cosà avrà fatto di tanto terribile questo ragazzo per essere ricercato».
«È un'ex spia del Regno, nonché truffatore e traditore», rilesse Santana: «O era una nobile spia del vecchio Regno di Re Wes e Re David o ha tradito quello nuovo del ripugnante Clarington. Chissà!».
Thad fece spallucce, dopodiché ritornò al suo lavoro nei campi.
«Ti aiuto, fratellino?», gli chiese la ragazza gentilmente, poi gli mostrò un sacco e disse: «Sono andata al mercato, ma quel che ho trovato è stato soltanto questo tozzo di pane».
«Non preoccuparti, c’è ancora l’altro tozzo di ieri mattina», la rassicurò Thad, poi disse: «Accetto volentieri il tuo aiuto, se per te non è un problema…».
Santana annuì con un sorriso e si avvicinò al fratello per aiutarlo. Thad si chiese come facesse sua sorella ad essere sempre così allegra e radiosa.

Dopo due anni di terribile prigionia, era riuscito a fuggire. Aveva potuto respirare finalmente il profumo della libertà, ma anche quello del sangue: aveva ricevuto troppe ferite e aveva seriamente rischiato di morire.
Sbatté lentamente le palpebre e si svegliò in una casa a lui sconosciuta.
«Finalmente ti sei svegliato! Temevo fossi morto», esclamò un ragazzo.
Il giovane si voltò debolmente e vide un ragazzo basso e carino, dai capelli ricci scuri e gli occhi dorati.
«E tu chi saresti?», gli chiese il giovane con sufficienza.
«Perdonami, ma io ti ho salvato la vita. Dovresti come minimo ringraziarmi», asserì l’altro accigliato da tanta maleducazione.
«Grazie», bofonchiò l’altro: «Allora? Chi sei?».
«Blaine Anderson, guaritore di Warblereign», si presentò il ragazzo, poi raccontò: «Ero alla ricerca di erbe mediche e ti ho trovato a terra nel bosco. Avevi delle ferite terribili e ancora fresche sulla schiena e sul torace, ma fortunatamente te le ho medicate tutte».
«Mm, interessante», commentò il giovane annoiato.
Blaine lo guardò seccato, poi chiese: «E tu? Come ti chiami?».
«Mark G…».
«Tu menti», lo interruppe Blaine: «Tu sei Sebastian Smythe, la spia ricercata dal tiranno».
«Bravo! Se lo sapevi perché me l’hai chiesto? E perché non mi hai subito consegnato al tiranno? Guadagneresti un bel po’ di denaro e possedimenti se lo facessi», lo sfidò Sebastian sarcastico.
«Secondo te perché ti ho curato?», domandò invece l’altro, poi spiegò: «Io odio Lord Clarington e mi rifiuto di obbedirgli».
«Guarda che potrei portare tranquillamente la spia. Come fai ad essere così ingenuo e incosciente?», gli fece notare il giovane inarcando le sopracciglia.
«So che non lo farai», asserì l’altro deciso: «Sei un bravo ragazzo e ne sono certo, altrimenti il tiranno non ti darebbe la caccia».
«Non significa niente: non puoi esserne così sicuro», disse Sebastian, poi emise un gemito di dolore.
«Parla poco e riposati. Hai bisogno di dormire», gli intimò Blaine.

La sera, Thad e Santana mangiarono un tozzo di pane per ciascuno e del formaggio senza proferire parola. Regnava una strana angoscia nella loro piccola casa sfasciata.
«Oggi è il 27 novembre», Santana ruppe improvvisamente il silenzio: «Vorrei poter cancellare per sempre questo giorno dalla mia vita».
Thad, rattristito, si limitò ad annuire.
«Non ne posso più di questa sottomissione. Non ne posso più di quell’essere viscido e meschino!», Santana si alzò di scatto dalla sedia e batté un pugno sul tavolo facendo sobbalzare il fratello: «Ha fatto del male a noi tutti e nemmeno ci ribelliamo! Ma che razza di cittadini siamo?! Preferiamo vivere nella paura e nel terrore? O vogliamo fare qualcosa per cercare di salvare quel po’ che ci resta?».
«Santana, calmat…».
«Calmarmi?», si alterò Santana: «Quell’uomo ha ucciso i nostri genitori, Thad. Quell’uomo ha ucciso gente innocente: donne, uomini… persino bambini! Quell’uomo ha ucciso i Sovrani, gli eredi… ha distrutto il nostro Regno! Ci ha portato via tutto e tutti! Non c’è più futuro, né per noi, né per i nostri figli… per nessuno! E sai che ti dico? Mi lamento del futuro, ma qui non c’è neanche un presente!».
Le lacrime incominciarono a bagnare il viso di Santana. Thad la strinse subito a sé in un forte abbraccio.
«Che cosa vorresti fare?», le chiese il fratello perplesso asciugandole le lacrime.
«Fargli del male, proprio come ha fatto a noi e all’intero Regno», rispose lei impassibile.
«Come?».
«Ho una spada e la so usare anche molto bene», spiegò Santana staccandosi delicatamente dal fratello.
«Non dirmi che…».
«Se non lo uccidiamo continuerà a fare stragi», asserì la ragazza accigliata: «e non m’importa se sarà pericoloso: almeno ci avrò provato. Avrò tentato di salvare il Regno. Partirò all’alba».
Thad, allarmato, le disse: «Santana, non è semplice: potresti morire».
«Non sei costretto a seguirmi», tagliò corto lei avvicinandosi alla sua spada e lucidando la lama: «Non ti giudicherò, sta’ tranquillo».
Thad si mise una mano in fronte: Santana aveva assolutamente ragione, ma quella era sicuramente una follia. Sua sorella era testarda e autoritaria e niente e nessuno avrebbe potuto cambiare i suoi piani.
«Io ti seguirò, sempre e dovunque», le disse infine il fratello.

Era strano il fatto che fosse Sebastian a non fidarsi del guaritore e non lui della spia.
Blaine era nel suo studio a preparare qualche strana medicina che soltanto lui conosceva quando la spia si era alzata furtivamente dal letto e si era messa a perlustrare la casa del guaritore: non voleva rubare, ma voleva soltanto capire se nascondesse qualcosa di importante.
Andò in quella che era la piccola camera da letto del guaritore e sotto al letto vi trovò una spada. La prese e la impugnò: era una spada niente male per un semplice guaritore.
«Che cosa staresti facendo?! Abbassa subito quella spada!», lo richiamò la voce severa di Blaine.
Sebastian gli porse la spada: «Perché nascondi una spada?».
«E tu perché ficchi il naso nelle cose altrui?», gli chiese Blaine accigliato.
«Sono una spia, ti avevo detto di non doverti fidare di me», rispose l’altro divertito.
Il guaritore sbuffò: «Che cosa vuoi da me?».
«Vorrei radunare un gruppo di abili combattenti per uccidere il tiranno. Mi chiedevo se…».
«Sarebbe un onore!», lo interruppe l’altro esaltato: «Preparo subito le…».
«Non dovresti esserne così entusiasta», asserì Sebastian seccato: «È una missione pericolosa, potresti rimetterci la pelle».
Blaine si incupì leggermente: «Lo so, ma il mio desiderio più grande è quello spodestare il tiranno e farei di tutto per salvare Warblereign. E poi un guaritore farebbe sicuramente comodo ad un gruppo di combattenti…».
Sebastian ammirò lo spirito d’iniziativa di quel giovane: «Eh sì, un guaritore ci farebbe davvero comodo. Quindi sai anche combattere?».
«Me la cavo abbastanza bene», rispose il giovane, poi chiese: «Quando dovremmo partire?».
«Calma, piccoletto: non possiamo irrompere improvvisamente al palazzo del tiranno solo noi due. Abbiamo bisogno di altri compagni», spiegò l’altro.

All’alba del giorno seguente, Santana preparò le ultime cose.
«Mica dobbiamo presentarci all’improvviso al palazzo del tiranno?», le chiese Thad preoccupato.
«No, ovvio che no. Dobbiamo radunare un gruppo di ribelli che sappiano combattere», spiegò la ragazza con ovvietà.
«Ma io non so combattere».
«Ti insegnerò io», rispose lei semplicemente: «e poi tu sei uno stregone, sai far…».
«Conosco qualche concetto basilare, ma non so fare niente di concreto e poi nessuno lo deve sapere!», la interruppe il ragazzo allarmato: «Sai cosa accadrebbe se qualcuno lo venisse a sapere…».
«Tranquillo, fratellino: non lo saprà nessuno», cercò di rassicurarlo lei con un sorriso incoraggiante.

Sebastian camminava con Blaine per il bosco.
«Certo che sei proprio duro: ti avevo detto che sarebbe stato meglio se ti fossi riposato ancora un altro po’», lo rimproverò il guaritore accigliato.
«Sono una spia, so badare a me stesso», tagliò corto l’altro, e proprio in quel momento emise un lamento di dolore a causa di una fitta lancinante all’altezza dell’addome.
«Come non detto», commentò Blaine beccandosi l’occhiataccia dell’altro.
«Ho perduto il mio mantello. Ne hai uno? Se mi vedono mi riconoscono all’istante», gli chiese ad un certo punto la spia.
«No, ma lo possiamo comprare al mercato. Ho qualche soldo», lo rassicurò l’altro.
Sebastian annuì debolmente; era troppo intento a massaggiarsi le parti del corpo doloranti quando andò a sbattere contro qualcosa. O meglio, qualcuno.
«Scusami», bofonchiò la spia.
«Oh, scusami tu, avrei dovuto guar…», il ragazzo alzò il capo verso di lui e gli si mozzò il fiato: incontrò due incantevoli occhi verdi incastonati in un viso delicato incorniciato da corti capelli bronzei. Non aveva mai visto occhi più belli in vita sua.
Sebastian dovette accorgersene perché ridacchiò. Notò che il ragazzo arrossì vistosamente e immediatamente le sue labbra si curvarono in un sorriso compiaciuto. Lo scrutò e stabilì che era un ragazzo basso e incredibilmente carino, dai capelli scuri, gli occhi nocciola e la pelle olivastra. Indossava vestiti semplici e piuttosto malridotti e al collo portava un curioso medaglione con su scritto Thaddeus Harwood.
«Mi sembra di esserci già visti… non ricordo bene quando», mormorò ad un tratto il ragazzo pensieroso.
«Non credo, altrimenti mi sarei ricordato di uno come te», rispose Sebastian malizioso facendolo arrossire ancora di più.
«Siete armati», si illuminò ad un tratto Thad ritornando alla realtà e richiamando l’attenzione anche dell’altro sconosciuto: «Potete aiutarci!».
Sebastian e Blaine si guardarono interrogativi.
«Io e mia sorella Santana vogliamo organizzare un complotto contro il tiranno. Chi è con noi?».
Santana imprecò sottovoce e fulminò Thad con lo sguardo: suo fratello era troppo bonaccione; quegli sconosciuti potevano essere anche delle spie di Clarington e quindi rivelarsi estremamente pericolosi.
Sebastian inarcò le sopracciglia, dopodiché scrutò anche Santana: era una ragazza decisamente bella e attraente, formosa, non molto alta, dai capelli scuri e gli occhi penetranti. Scoppiò a ridere fragorosamente, poi li schernì: «Cosa? Un ingenuo ragazzino come te e una dolce e delicata fanciulla come lei vorrebbero uccidere il tiranno? Sentiamo un po’, cosa sapreste fare?».
«Questo!», asserì Santana furiosa sferrandogli un pugno in faccia.




Angolo Autrice

Eccomi con una nuova long (e ne ho tante altre da continuare, ma vabbè, dettagli u.u).
Eccomi con un'avventura del tutto nuova: una ff fantasy Thadastian, Niff, Klaine e, rullo di tamburi, la mia prima Brittana! :)
Per quanto riguarda Thad e Santana, ho fatto che sono fratellastri, ecco perché hanno due cognomi diversi... ;)
Ringrazio tutti coloro che leggeranno e spero di avervi incuriosito! :) Al prossimo capitolo :D

   
 
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