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Autore: Vengeance_Christ    07/01/2013    2 recensioni
Zacky trasalì e sorrise, come se si fosse improvvisamente dimenticato delle minacce che stava facendo a Johnny, sentendo quel dolce e melodioso suono «SULLYYY!!!» corse verso la porta d’ingresso più felice che mai.
Scossero tutti la testa, esasperati nel vedere quella scena, anche se ormai erano abituati alla vivacità di Vengeance.
Genere: Comico, Demenziale | Stato: completa
Tipo di coppia: Nessuna | Personaggi: Johnny Christ, Matthew Shadows, Synyster Gates, The Rev, Zacky Vengeance
Note: nessuna | Avvertimenti: nessuno
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Murder born of Vengeance
 
Era la Vigilia di Natale ad Huntington Beach e Zacky aveva appena finito di apparecchiare la tavola al dettaglio, in attesa degli altri componenti della sua band. Una tovaglia rosso fuoco, ricamata di tante stelline dorate, risaltava nel grande salone di casa Vengeance. Era imbandita con candelabri, le cui candele rosse s’innalzavano al centro della tavolata illuminandola con la loro piccola fiamma.
Le posate in puro argento scintillavano, il servizio di piatti era lindo e pulito, i calici per il vino e quelli per lo Champagne erano sistemati con cura davanti ai piatti.
Su ognuno di essi, risaltava il logo in rilievo della “Vengeance University”.
I segnaposto, fatti a mano dal padrone di casa con del cartoncino colorato, erano posizionati davanti al piatto di ogni ospite. I nomi di ognuno erano stati scritti in bella grafia, precisa, con inchiostro dorato.
Tutto era pronto: mancavano solo gli ospiti.
 
Zacky saltellava allegramente lungo la grande anticamera della sua villa. Non ci stava più nella pelle, era agitato, esaltato e non aspettava altro che i suoi migliori amici per passare la serata di Natale insieme a loro.
Amava quel periodo dell’anno e la sua casa era impeccabile, addobbata magnificamente. Il corrimano della scalinata principale era ornato di una grande ghirlanda di pino ed agrifoglio. L’albero di Natale, posto in un angolo del grande salone, accanto al camino, sembrava risplendere di luce propria. Era un maestoso abete verde alto almeno due metri e mezzo, rivestito di tre file di luci colorate che facevano brillare le palline variopinte. Ai suoi piedi, c’era una piccola rotaia circolare, con un trenino che girava intorno al tronco.
Ammirava con orgoglio il suo lavoro, compiaciuto e soddisfatto, incamminandosi poi verso una piccola teca in vetro, dentro la quale teneva il suo nuovo animale domestico: un ragno. Era riuscito non si sa come, a rubare dal set di “Afterlife” il ragno che avevano fatto camminare sul volto del batterista, Jimmy, durante le riprese del video.
Gli faceva pena, il poverino, tutto solo ed abbandonato a sé stesso. E poiché Zacky Vengeance è una persona dal cuore d’oro, decise di prenderlo e portarlo a casa con sé.
«Ciao BlaBla! Come stai stasera?» si era accucciato davanti alla teca e passava il dito lungo il vetro, come se volesse catturare l’attenzione del suo nuovo amico. 
«Stasera ti farò rivedere delle persone che hai conosciuto qualche mese fa, ricordi? E scommetto che Jimmy sarà felicissimo di rivederti, cucciolo, non vede l’ora!» sorrise dolcemente al piccolo BlaBla, quando improvvisamente il suono del campanello lo fece sobbalzare.
 
«Sono arrivati!» esultò Zacky correndo, con indosso la sua fida vestaglia leopardata, verso la porta. Aprì e sfoggiò il suo sorriso migliore a quelli che erano i suoi migliori amici. Infatti eccoli lì, tutti insieme: Brian, Johnny e Matt.
«Brian! Johnny! Matt! Finalmente siete arrivati!» gli si lanciò contro ed allargò le braccia più che poté, cercando di abbracciarli tutti insieme «Venite dai, entrate!» si staccò da loro ed afferrando i polsi di Brian e Johnny, tirandoli a forza dentro casa «E’ tutto pronto da ore, ho preparato tutto al dettaglio, vedrete che sarà il Natale più bello di tutti» li guardava negli occhi uno per uno mentre parlava, con il sorriso smagliante stampato in faccia, che si spense pochi istanti dopo, quando notò che mancava un membro della band all’appello.
Li guardò sottecchi ed incrociando le braccia al petto «Quello sfigato di Sullivan dov’è? Perché è in ritardo? Lo sa che sono fiscale su queste cose! Poi mi saltano tutti i piani, vado in crisi e non capisco più niente. E’ tutto organizzato, è tutto pronto e lui cosa fa? Fa ritardo! No ma, quello mi sente quando arriva. Oh, eccome se mi sente. Anche perché ho una sorpresa per tutti voi, vorrei mostrarvela prima di cenare. Ma invece no! Perché quel pirla non c’è!»
Gli invitati, che si erano già tolti giubbotti e sciarpe mentre Zacky parlava da solo, risposero al chitarrista esasperato alzando le spalle.
«Non so dove sia, l’ho sentito prima di uscire di casa e mi ha detto che si stava preparando. Sarà qui a momenti» disse infine Johnny sfregandosi le mani ed incamminandosi verso il salone, ammirando meravigliato la tavolata preparata dall’amico ed indicandola, un po’ scettico «…hai fatto tutto tu?»
«A momenti, certo» Zacky sbuffò e si tolse la vestaglia leopardata, scoprendo il suo abbigliamento Natalizio: un pantalone con calzino bianco ben in vista, mocassini, maglioncino nero, con sotto una semplice camicia bianca «Certo che l’ho preparata io, demente!»
Brian a quelle parole diede una pacca sulla spalla a Christ «Certo che l’ha preparata lui, demente» imitò il chitarrista, ridendo insieme al più piccolo della band.
«Che cosa volevi farci vedere Zacky?» esordì Matt, sedendosi comodamente sul divano di pelle nera, accanto a Brian e Johnny.
«E’ una sorpresa, e la vedrete solo quando Sullivan si farà vedere» fissò male Gates e Christ «E voi due smettetela di sfottermi, o vi faccio mangiare nella cuccia di Majesty. Christ, tu dovresti starci benissimo lì dentro» sbuffò già esasperato il chitarrista, dirigendosi velocemente verso la teca di BlaBla, portandola poi in salotto, dagli altri. «Ricordate quando abbiamo girato il video di “Afterife”?» gli amici annuirono alle sue parole, spalancando gli occhi nel vedere il ragno che zampettava allegramente nella teca. «Aspetta Vee» disse Brian guardando l’amico «tu ci stai dicendo che questo» continuò indicando il ragno con un dito «l’hai rubato dal set del video? E’ il ragno che abbiamo usato? Lui?» Zacky annuì felice guardando Gates «Sì, proprio lui! Ricordate?» riprese a parlare guardandoli, aprendo la teca «E poi non l’ho rubato, Brian. L’ho salvato! Chissà la faccia di Jimmy quando lo vedrà». Johnny scoppiò a ridere a quelle parole «Salvato? Zacky, per favore, non dire cazzate! Quel ragno preferirebbe essere messo al patibolo pur di vivere con te, dai! Fai la persona seria!» Vee a quelle parole fulminò il bassista con lo sguardo «Jonathan Lewis Seward, prova a sfottermi ancora una volta e giuro su tuo Padre» disse alzando un dito verso il cielo, avvicinandosi minaccioso a Christ «che ti faccio passare il Natale con lui, nell’alto dei cieli»
Il bassista non fece in tempo a controbattere che il campanello suonò di nuovo.
Zacky trasalì e sorrise, come se si fosse improvvisamente dimenticato delle minacce che stava facendo a Johnny, sentendo quel dolce e melodioso suono «SULLYYY!!!» corse verso la porta d’ingresso più felice che mai.
Scossero tutti la testa, esasperati nel vedere quella scena, anche se ormai erano abituati alla vivacità di Vengeance.
 
Vee si fermò prima di aprire la porta e corse a prendere la teca contenente il ragnetto.
«Ora ti faccio vedere il tuo amico Jimmy, vedrai come sarà felice di rivederti!» parlò al piccolo BlaBla, mentre correva verso la porta.
L’aprì ed accolse il batterista con il suo sorriso sfavillante, nascondendo la teca dietro la propria schiena «Ciao Sullivan!» urlò all’amico, senza smettere di sorridere «Finalmente sei arrivato!».
Intanto anche Matt aveva raggiunto Zacky all’ingresso della casa, per godersi la scena.
«Buonasera a te, Zacky» gli rispose Jimmy dopo qualche istante, anche lui senza capire il motivo per il quale Zacky era così euforico «a cosa devo quest’accoglienza?»
Il chitarrista lo tirò dentro casa «Innanzitutto: complimenti per il tuo solito ritardo. Se non fosse stato per te a quest’ora staremmo già mangiando» lo guardò assottigliando lo sguardo, ma tornò a sorridergli dolcemente poco dopo, ripensando al piccolo animale che teneva dietro la schiena. «In secondo luogo, volevo ripresentarti, diciamo un vecchio amico».
Jimmy si fece sempre più confuso, non capiva a che “amico” si stesse riferendo Zacky «Mh…e chi sarebbe quest’amico?»
Vee, che non aspettava altro che Jimmy gli facesse quella domanda, mostrò la teca contenente il ragno «TA-DAN!» urlò senza smettere di sorridere «Te lo ricordi? Dai, non puoi essertelo dimenticato!».
Jimmy sgranò gli occhi e si paralizzò alla vista di quell’essere davanti a lui. «Zachary…» deglutì cercando di distogliere lo sguardo dal ragno «Togli. Quel. Coso.» guardò il chitarrista come se volesse fulminarlo o addirittura incenerirlo con quei suoi occhi azzurro cielo «Adesso!!!»
Matt scoppiò a ridere guardando la faccia di Jimmy, immaginando già la reazione del batterista nei confronti del padrone di casa.
«Ma…Jimmy! E’ così carino, guardalo! Moriva dalla voglia di rivederti!» continuò avvicinando sempre più la teca al viso dell’amico, aprendola poco dopo «Guarda BlaBla, saluta Jimmy! Fagli ciao con la zampina!» prese il ragno in mano ed appoggiò con cura la teca a terra «Ciao Jimmy!» disse facendo una vocina acuta, ed alzando una zampa al ragno, muovendola come se stesse salutando il batterista. 
Jimmy indietreggiò sempre di più, puntando il dito contro Zacky «I..I’m never gonna come back!» iniziò ad urlare ripetutamente al chitarrista, correndo fuori da casa Baker «…and when I come back…» furono le ultime parole che sentirono, prima di vederlo sparire.
 
Zacky era rimasto impalato davanti alla porta e guardava fisso un punto, come se sperasse di veder tornare Jimmy, come se potesse riapparire da un momento all’altro, da dove l’aveva visto sparire l’ultima volta.
«Ma…Jimmy!» il suo sguardo s’intristì, e il labbruccio fece capolino, mettendo in risalto i suoi snakebites.
Matt, che non aveva smesso di ridere, guardava Zacky divertito, lì, davanti alla porta, con quel ragno in mano.
Sentendo quel frastuono, anche Christ e Gates, un po’ brilli dopo aver finito una bottiglia ciascuno di Champagne firmato anch’esso Vengeance University, raggiunsero gli amici.
«Che state facendo, dementi?» disse Brian ridendo di gusto, tenendo stretta la bottiglia di Champagne, avvicinandosi a Zacky. Quest’ultimo lo guardò con la stessa espressione di prima, quasi con le lacrime agli occhi «Jimmy non ha voluto fare amicizia con BlaBla!» rispose al chitarrista mostrandogli il ragno che teneva ancora in mano, con tanto di zampina alzata. Brian scrutò l’animale, sbattendo più volte gli occhi e scoppiò a ridere, cercando con lo sguardo il socio, Christ, che nel frattempo si era aggrappato al frontman credendo che fosse un albero e lui stesso un koala. «Ti mangio, ti mangio tutto! Sei come l’eucalipto, sei tanto buono!» continuava a delirare mordendo delicatamente gli indumenti del cantante, il quale cercava di scollarselo di dosso. «Christ, te ne devi andare, mi stai rompendo l’horsecock!» disse infine strattonandolo e lasciandolo cadere a terra, rantolante.
Brian lo raggiunse e l’aiutò a rialzarsi, continuando a bere direttamente dalla bottiglia vuota, convinto che fosse ancora piena. «Dai Christ, rialzati! Non ti sei fatto niente». Il più piccolo si aggrappò al chitarrista e gli rubò la bottiglia, bevendo anch’egli «I…I’m the driver» disse sbiascicando, puntando il dito contro il petto di Gates «…I drive!» concluse ridendo di gusto ed alzando la bottiglia al cielo, lasciandosi andare sul petto dell’amico, che strinse il bassista ridendo rumorosamente.
Zacky, che era rimasto davanti alla porta, appoggiò il ragno alla sua spalla sinistra, aspettando ancora il ritorno dell’amico batterista. Come Matt, del resto.
E…sì, anche gli altri due. Diciamo.
 
Dopo qualche minuto, si sentì un urlo. Tutti riconobbero quella voce, poteva essere solo sua: acuta e squillante.
«VENGEANCEEE!!!»  l’urlo si fece sempre più vicino ed il povero Zacky si sentì chiamato in causa.
Subito lo riconobbe:«JIMMY!!!» urlò anch’egli «Sei tornato!» continuò senza smettere di urlare.
Nel giro di un secondo, Vee sentì l’aria muoversi accanto al suo viso e sgranò gli occhi, spaventato. Si girò appena verso sinistra, dove aveva appena sentito quel fruscio e notò con dispiacere che sulla sua spalla si era posata una piccola ciocca di capelli scuri. La scrutò e la raccolse. 
Erano i suoi.
Tornò a guardare la spalla e con stupore, vide che BlaBla era sparito. Sempre più spaventato, iniziò a guardarsi intorno: dritto davanti a sé, a destra, poi a sinistra ed infine, dietro di sé.
Ciò che vide, lo fece infuriare.
Il piccolo BlaBla era impalato al muro. Un paletto di legno trafiggeva il suo piccolo corpicino e il sangue scorreva lento lungo le zampette.
Christ e Gates, ormai ubriachi persi, si avvicinarono al ragno e lo guardarono, senza capire cosa fosse successo. Continuarono a fissarlo per diversi minuti, guardandosi infine negli occhi, scoppiando in una fragorosa risata.
«Dobbiamo festeggiare!» urlò Johnny prendendo un’altra bottiglia di Champagne «Al criceto morto!» continuò stappandola ed iniziando a bere a goccia, mentre «Al topo morto! Sì!» gli rispose Brian rubandogli la bottiglia e continuando a bere al posto suo, scoppiando a ridere, quando gettò di nuovo lo sguardo sul ragno.
 
Zacky intanto era nero di rabbia, e si stava dirigendo minaccioso verso Sullivan
«James Owen Sullivan! Torna subito qua! Merdaccia che non sei altro!».
Ma l’amico non si avvicinava, anzi, lo guardava dall’alto verso il basso, allontanandosi sempre più «Non sono James Sullivan, io!». Zacky, esasperato più di Matt roteò gli occhi e lo guardò «Jimmy…per favore». Il batterista si avvicinò, fermandosi a due centimetri dal viso di Vee «I’m the Knife Master!» urlò, sperando di spaventare il più piccolo che, al contrario rimase impassibile.
«Certo Jimmy, e io sono la fatina dei denti. Ovvio.» lo prese sottobraccio e lo riaccompagnò fino a casa, cercando di calmarlo «Ora torniamo a casa, vediamo di far ripigliare gli altri due ubriaconi e ci mettiamo a cenare, okay? E’ Natale, dobbiamo stare tutti insieme, dobbiamo divertirci, non dobbiamo litigare, okay?» girò il viso verso di lui, sorridendo «Mi hai ucciso il ragno, fa niente, è Natale e siamo tutti più buoni. Questa te la lascio passare, ma la prossima no» continuò a parlare finché non arrivò davanti alla porta di casa e…anche lì, rimase senza parole.
 
Christ e Brian erano stesi a terra, piegati in due dalle risate e continuavano a guardare il povero ragno, ormai rimasto senza vita. Matt, cercava di calmarli, di farli tornare in sé, ma senza risultato.
«Jonathan Lewis Seward! Brian Elwin Haner Junior!» urlò Zacky, guadandoli con rimprovero. I due smisero di ridere e ispezionarono Vee con sguardo un po’ assente, perso, e cercarono di alzarsi, barcollando e cercando di reggersi l’uno all’altro.
Zacky lasciò il braccio del batterista e puntò il dito contro i due amici:«A tavola. ADESSO!».
Obbedirono e corsero verso la sala da pranzo a testa bassa, come se fossero due cani bastonati.
 
L’ordine sembrava essere tornato. Tutto era tranquillo e avevano quasi finito di cenare.
«Ragazzi, è quasi mezzanotte! Che ne dite, brindiamo?» annunciò il padrone di casa prendendo l’ennesima bottiglia di Champagne, che Brian e Johnny guardarono con leggero disgusto, visto tutto l’alcool che avevano già bevuto.
«Brindiamo!» Jimmy assecondava il secondo chitarrista e raccolse i calici, mentre Zacky stappava lo Champagne.
Un forte botto riempì la stanza e il tappo in sugherò saltò via dalla bottiglia, finendo chissà dove.
In quel preciso istante, uno stormo di colombe bianche uscì dal camino spento ed attraversò la stanza.
Tutti avevano lo sguardo fisso su di esse, cercando di capire com’era possibile una cosa del genere.
Johnny le riconobbe subito. Erano le SUE colombe. Quelle che aveva liberato nel video di Afterlife. Non appena lo capì, spostò lo sguardo verso Vengeance, il quale cercava di fare l’indifferente.
«Ops…» fu l’unica parola che uscì dalla bocca del chitarrista.
«Tu…le mie…LE MIE COLOMBE!» urlò il bassista mentre si lanciava disperatamente sulla tavola imbandita, sperando di raggiungere i volatili che stavano facendo il giro di tutta la casa.
«Hai rubato le mie colombe!» continuò ad accusare Vee, correndo e saltando per tutta la stanza, cercando di acchiapparne almeno una.
Tentativo vano, vista la sua piccola statura.
«Anche tu, ti ho detto che non le ho rubate! Le ho salvate! E ora sono mie! E non saltare sulla tavola! Rovini tutto il mio lavoro!!!» Zacky era imbestialito.
Saltò addosso a Christ e lo atterrò sul tappeto, sperando di averlo placcato, ma il più piccolo non demordeva, anzi, cercava di liberarsi e tornare a rincorrere i suoi amati pennuti.
«No, un Natale tranquillo non lo passeremo mai. Ne sono certo» disse Jimmy sorridendo, mentre guardava i due amici che si scannavano.
«In fondo non è poi così male, almeno ci divertiamo un po’» Matt si alzò a versare lo Champagne nei calici «spettacolo assicurato tutti gli anni!» alzò il proprio bicchiere guardando Brian e Jimmy «Buon Natale!»
Entrambi lo imitarono, facendo tintinnare i bicchieri tra loro per poi scolarlo in un sorso solo, mentre gli altri due continuavano a picchiarsi e le colombe svolazzavano allegramente per tutta la stanza. 

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HERE I AM GUYYYS! Buon Natale, buon Anno e buon tutto <3 
Sono tornato con un'altra OS decisamente demenziale. E' da quest'estate che ci penso e finalmente sono riuscito a scriverla decentemente. 
L'idea è venuta a me, Zacky e Art Revolver (non so se lo conoscete ù.ù) in un caldo pomeriggio estivo mentre eravamo chiusi in un bar a scolare frappè. 
Avrei voluto postarla a Natale, ma non ce l'ho fatta :°D
Ed eccola qui, tutta vostra <3 Spero vivamente che vi piaccia, vi ringrazio per la lettura e per le eventuali recensioni che lascerete :) 

xoxo
JC <3 
  
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