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Autore: 7Morgana7    08/01/2013    3 recensioni
Questa è il primo tentativo di Fanfiction che scrivo. Una raccolta di one shot coi i fab4 come protagonisti.
Il titolo è ispirato all'omonima canzone di George Harrison.
Probabilmente non vi sarà nessun collegamento fra un capitolo e l'altro, scriverò ogni breve storia come e quando mi verrà spontaneo farlo.
Se trascorrerà molto tempo fra un capitolo e l'altro, come probabilmente accadrà, mi preoccuperò di mandare un messaggio a tutti coloro che hanno inserito la storia fra le seguite o le preferite.
Buona lettura!
Peace ☮
Genere: Generale, Sentimentale, Song-fic | Stato: in corso
Tipo di coppia: Het, Slash | Personaggi: Quasi tutti
Note: nessuna | Avvertimenti: nessuno
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2 dicembre 1980

Non avrebbe mai pensato che sarebbe successo di nuovo, era passato così tanto tempo. Si vergognava un po’ con se stesso, ma quando si era reso conto di averne la possibilità, in cuor suo sapeva che non avrebbe mai rinunciato.
Certo, i tempi erano cambiati: era un uomo adulto ora, con una vita sua, una moglie, dei figli e tante responsabilità… Ma non aveva mai davvero smesso di desiderare che qualcosa del genere gli accadesse di nuovo.
Ogni tanto ci ripensava, faceva scorrere gli occhi fra quella miriade di ricordi, dietro le palpebre chiuse.
Quando era da solo, quando Linda dormiva accanto a lui e la casa era silenziosa, quando era nervoso prima di un concerto… Sciocchezze! Erano passati anni da quando era stato preoccupato per un’esibizione imminente! Ormai lo sapeva: quello era il suo abitat naturale e la miriade di persone urlanti di fronte a lui, le luci forti che lo illuminavano, gli strumenti, i microfoni… Non erano che parte della flora e della fauna locale.
Durantei concerti pensava a lui. E questo lo avrebbe fatto per sempre.
Era rimasto immobile per qualche secondo, accigliato e terribilmente stupito, quando un quarantenne Lennon aveva bussato alla porta di casa sua, quella sera, l’aveva salutato “Giorno, Macca!” come se si fossero visti il giorno prima, come se tutti quegli anni non fossero mai passati ed era entrato senza aspettare che il padrone di casa gli desse il permesso.
Il minore, dal canto suo, non aveva fatto domande. Si erano semplicemente seduti sul divano e poi, di punto in bianco, avevano cominciato, senza che nessuno dei due accennasse minimamente alla cosa.
Vi fu un certo stupore, nonostante fosse del tutto evidente che lo desideravano entrambi, non meno di un tempo. La meraviglia fu dovuta non tanto al fatto che nessuno dei due fosse per niente arrugginito, dopotutto non avevano certo smesso di praticare quell’attività, da quando avevano smesso di frequentarsi, ognuno aveva continuato per conto suo a svolgerla praticamente tutti i giorni. Ciò che li sorprese era il modo in cui l’affiatamento che avevano insieme non si fosse per nulla smorzato, il ritmo dei movimenti e dei respiri era rimasto perfettamente coordinato.
Si sorridevano, di quando in quando, per mascherare la leggera fatica dovuta a quel filo di competizione che ancora scorreva fra i due, perfino durante quel genere di mansione.
Ed erano concentrati, ma allo stesso tempo avvolti da un velo di naturalezza. Si resero conto che in fondo non era cambiato nulla da quando erano quei due ragazzini infreddoliti ad Amburgo.
Quando ebbero finito rimasero ancora per qualche tempo in quella posizione, almeno il cinquanta per cento dei corpi di entrambi stava appoggiato al pavimento, avevano fatto così, senza preoccuparsi di trovare una posizione confortevole, come ai primi tempi, nella vecchia casa di Zia Mimi.
“John… Secondo te qualcuno ci ha sentito?” Domandò McCartney, con una punta di preoccupazione nella voce.
L’altro sorrise, mostrando qualche lieve ruga intorno ai piccoli occhi autunnali “Tranquillo, Macca, nessuno saprà mai che oggi sono stato qui”
Anche il padrone di casa increspò le labbra vagamente femminili in uno dei suoi sorrisi da bambino, ma maliziosi al tempo stesso, uno di quelli che negli anni d’oro gli erano costati il soprannome di the cute one.
“E perché sei venuto qui? Così, senza preavviso?”
Lennon si era sistemato gli occhiali che gli erano scivolati verso la punta del naso.
“Così. Lo sai che non faccio mai le cose per un motivo preciso”
Mentì, per un motivo preciso: Non poteva assolutamente essere sincero senza intaccare il suo orgoglio. Prezioso, preziosissimo orgoglio.
La verità era che si era sorpreso a sognarlo. Non durante il sonno, durante la notte sognava tante cose, intrecci di colori, suoni, melodie… No, lo aveva sognato ad occhi aperti, un momento come quello, e aveva capito di averne bisogno di nuovo, anche solo una volta, anche solo per poco, anche nel più semplice dei modi. Ma con lui. Con Paul. Come un tempo.
E così aveva velocemente mutato le sue intenzioni in realtà, come gli era d’uso da sempre.

Dopo aver riassaporato a fondo quell’atto, le poche parole e il lungo silenzio che l’avevano seguito, i due posarono il basso e la chitarra, si alzarono dal gelido pavimento di marmo sul quale si erano seduti a suonare e cantare qualche vecchia strofa che non avrebbero mai del tutto dimenticato.

John sorrideva fra se e vedendolo pensieroso, il trentottenne dagli occhi verdi intervenne.
“Fra poco Linda e i bambini saranno qui… Se vuoi fermarti per un tè…”
Non gli lasciò finire la frase “Magari un’altra volta, eh?” Sorrise, lasciando trapelare qualcosa che Paul colse, ma non riuscì ad interpretare del tutto. Disagio? No! Rise fra se, era di John Lennon che si stava parlando! Quell’uomo non provava disagio!
“Allora… Alla prossima, Macca!”
Arrivederci, John”
E Lennon se ne andò, così com’era venuto.

Giorni dopo, mesi dopo, anni dopo, quanto pareva freddo, nei suoi ricordi, quell’ Arrivederci, quanto lo rendeva triste, nervoso, arrabbiato, quanto se ne pentì, di quel freddo arrivederci, John quelle ultime parole che gli aveva detto, con cui aveva concluso quello che sarebbe stato il suo ultimo ricordo con lui.
Ogni tanto Paul pensava di averlo soltanto sognato. 


Okay, è la prima ff che tento di scrivere, non uccidetemi lol. Scherzo, criticate pure, ditemi cosa non vi piace o secondo voi è sbagliato senza farvi problemi.
Devo sul serio mettermi a scrivere "Paul McCartney e John Lennon non sono personaggi che mi appargengono.... ecc. ecc"? 
Pensate che se mi appartenessero passerei le mie giornate a scrivere ff?
Tutto qui... Non so quando aggiornerò, purtroppo, devo avere l'ispirazione per scrivere xD ah... Oggi é il compleanno di Elvis! <3
Peace 

Sincerely, Morgana

  
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