Non sono mai stata una ragazza, che rimane impressa nella mente dei ragazzi. Ma, io, mi innamoravo facilmente di loro. Molto spesso mi capitava, che prima di innamorarmi, pensavo ad una persona frequentemente, pensavo a tutti i suoi difetti e poi come per magia, mi ritrovavo innamorata più che mai, pronta a fare pazzie e stupidaggini per quel ragazzo. Ero tanto stupida e immatura, lo ammetto.
Ma una sera. Un sabato sera. Un sabato sera nuvoloso. Uno di quei sabati che per paura di bagnarti, saresti rimasta a casa. A casa con la tua famiglia. Uno di quei sabati che passi a guardare un film, uno di quei film che ti fa piangere e ridere allo stesso momento o che ti rispecchia. 
Comunque quel sabato sera, una mia amica delle elementari mi aveva invitato alla sua festa di compleanno. Avendo una casa molto grande e un’enorme terrazzo, aveva deciso di festeggiare proprio lì. Mi ricordo che era molto ricca e che non le avevo mai visto indossare due volte, un vestito. Era molto antipatica, ma non me ne rendevo conto.
Così, molto contenta di rivedere alcuni miei compagni di classe, decisi di mettere un vestito blu, attillato, molto carino dove ci abbinai delle ballerine beige, che andavano a completo con il cinturino e la borsetta beige; ci tenevo a non fare brutta figura. Quando finalmente, dopo aver scongiurato mia madre a portarmi dalla mia amica e dopo essere rimasta ore davanti allo specchio a truccarmi, arrivai alla festa. Come previsto incontrai una buona parte della mia classe e alcuni vecchi amici. Inizialmente la festa fu un fiasco, perché nessuno parlava e sembrava che fossero diventati tutti un po’ troppo timidi, ma a salvare la serata fu il famoso GIOCO DELLA BOTTIGLIA.
Tutti ci sedemmo a terra intorno la bottiglia e decidemmo che le persone che venivano scelte dovevano farsi una domanda a vicenda. Io mi guardai in giro e fra le tante persone la mia attenzione fu catturata da un ragazzo molto carino che aveva l’aria di divertirsi. Era bello, non esageratamente bello, ma aveva una bellezza singolare.
Non feci nemmeno caso al gioco, anche se tutti risero in continuazione, fino a quando la bottiglia indicò me e tutti iniziarono a guardarmi, io imbarazzata arrossii. Guardai ansiosa la bottiglia che avrebbe deciso chi sarebbe stata la persona che mi avrebbe fatto la domanda. Quando poi la bottiglia indicò proprio il ragazzo che io avevo visto prima, arrossii più di prima e mi chiesi, immediatamente, cosa lui avrebbe potuto chiedermi, dopotutto era la prima volta che lo vedevo. Lui mi guardò imbarazzato e mi chiese: “ Vuoi uscire con me?” io lo guardai con aria interrogativa ma poi gli risposi: “Perché no!”.
Tutta la serata passò giocando con la bottiglia, ma prima di andar via, il ragazzo che mi aveva invitato ad uscire si avvicinò, non potei mai dimenticare le parole che mi disse in quel momento: “Prima non stavo scherzando davvero voglio uscire con te”.
Io lo guardai e gli dissi: “La verità, è che non so se mia mamma mi farà uscire con te, ma mi piacerebbe molto.” Dopo aver parlato un altro po’, ci scambiammo i numeri di telefono e mentre stavo per andare via, lui si avvicinò e mi disse: “ Comunque il mio nome è Raimondo” e io gli risposi: “Il mio è Francesca” e dopo, andai via con uno stupido sorriso sulla faccia.
 
Salve gente, come va?
Questa è solo una piccola storiella che era dimenticata nel mio PC. Scusate, in anticipo, se ci sono vari errori, ma sono alle prime armi! 
Un saluto da Tsue (: P.S.: Se vi va lasciate un commentino! (: