The Hunger Games – la Cornucopia
 
Oscurità e luce.
Il susseguirsi di queste avviene così velocemente che per qualche attimo rimango accecata.
Apro gli occhi, e a una ventina di metri da me, la Cornucopia cattura subito la mia attenzione. Al suo interno ci sono  le armi e i viveri che mi occorrono. 
Ci occorrono
Mi volto di scatto e vedo gli altri 23 tributi nella mia stessa situazione, o quasi.
Ovviamente i tributi dei primi distretti non vedono l’ora di cominciare, aspettano questo momento da settimane.
Mi soffermo sul ragazzo del distretto 1, un colosso di marmo. Si accorge di me e mi rivolge un sorriso macabro, da gelare il sangue.
Senza pensarci due volte distolgo lo sguardo, rabbrividendo al pensiero di cosa ha in mente per me.
Il timer segna 60 secondi.
 Ho 60 secondi per decidere come agire. Faccio un bel respiro.
Prendere parte alla carneficina che avverrà fra poco è da pazzi, ho visto tributi come l’1 allenarsi e se provassi ad avvicinarmi troppo sarei morta prima di poter dire “ahia”.
Però devo mettere le mani almeno su uno dei coltelli, sono la mia unica possibilità di difendermi contro gli altri.
Torno alla Cornucopia e li vedo, sono poco distanti da me, poggiati per terra.
Posso arrivarci.
30 secondi
Non so che fare, mi volto a guardare Will, il mio compagno di distretto, sembra avere la situazione sotto controllo. Mi guarda e ..sorride.
Rimango stupita, e per un attimo il tempo si ferma.
È da quando lo ricordo che Will ha sempre avuto una gran voglia di vivere, che inevitabilmente contagiava tutti, compresa me, rendendo gli ultimi anni i più felici che ricordo. Almeno fino al giorno della mietitura, quando siamo stati pescati entrambi…
Con la morte nel cuore ricambio il sorriso, trattenendo le lacrime.
10 secondi
Ci siamo, comincio a tremare. Devo prendere quei coltelli, devo almeno tentare, tentare con tutta me stessa di non morire qui, anche se sarà difficile.
 Mi accuccio preparando i muscoli allo scatto iniziale.
3..2..1..
CORRI