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Autore: Valeni    09/01/2013    0 recensioni
Quando tutto va perduto... potrebbe andar peggio?.
Rachel non ha perso tutto. Ha ancora Quinn. C'è sempre stata. Ci sarà sempre.
"And i will try... to Fix You".
Genere: Song-fic | Stato: completa
Tipo di coppia: Slash, FemSlash | Personaggi: Quinn Fabray, Rachel Berry | Coppie: Quinn/Rachel
Note: OOC | Avvertimenti: nessuno
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“é finita. -R.”


Quinn lesse il messaggio. Era finita.
Lo sapeva. Dopo il liceo tutto si sarebbe sgretolato... lentamente.
Tutto sarebbe crollato... Finito. L’aveva sempre saputo.
Rachel no. Lei ci credeva, ci sperava. Ma il tempo passava e... il suo amore per Finn anche.
Scese di corsa le scale del grande edificio, nel quale ormai trascorreva quasi tutte le sue giornate, sommersa dai libri. Raggiunta l’uscita, salì nella sua auto.
Yale e lo studio, avrebbero aspettato. Doveva raggiungere Rachel.

“Arrivo. –Q .”
 
 
*Toc-Toc
La porta si aprì di scatto.
Quinn non fece in tempo a dire ‘Ciao’ che la piccola mora le si era già buttata addosso, singhiozzando. La strinse a sè. Restarono così per qualche minuto, strette l’una all’altra in quell’abbraccio.
Quinn si staccò per prima, accennando un piccolo sorriso all’amica, che svanì subito alla vista del suo viso. Una piccola macchia violacea sullo zigomo destro. L’aveva picchiata. Non poteva essere vero.

“R-Rachel, t-ti ha p-picchiata??!!”. Sfiorò leggermente il viso della mora, mentre una stilla salata scendeva lenta dal suo viso.

“Q-Quinn stai piangendo?”. Rachel osservava gli occhi lucidi della più alta, sorpresa.

“Rispondimi Rachel!”. Quinn era sconvolta, arrabbiata, delusa...

“S-si, L’ha f-fatto”. “ Era ubriaco... non era in sè...”.

Quinn piangeva, erano lacrime silenziose le sue.

“Quinn, ti prego, non piangere... è passato ora... e poi non è molto grave.”

Rachel prese la mano di Quinn, ed entrando nel piccolo appartamento, si sedettero sul divanetto al centro del salotto. Quinn prese Rachel tra le sue braccia, cullandola dolcemente.
Entrambe avevano smesso di piangere... erano insieme ora... tutto si sarebbe sistemato.

“Hai del ghiaccio?” chiese Quinn, scostando il corpicino di Rachel e dirigendosi svelta in cucina, senza attendere nemmeno la risposta dell’amica.

Rachel la seguì roteando gli occhi, intenerita però dall’atteggiamento premuroso e preoccupato dell’altra.

“Quinn, ti ho già detto che non è grave, non c’è bisog-...”

“Non mi interessa, ora tu vieni qui e ti metterai del ghiaccio su quel livido...”
La bionda tirò fuori il ghiaccio dal frigo, con uno sguardo autoritario sul viso...

“Tipico dei Fabrey...” Pensò Rachel, sedendosi sull’isola al centro della stanza.

Quinn si posizionò tra le gambe di Rachel, cominciando a passare delicatamente un cubetto di ghiaccio sullo zigomo colpito.

Rachel chiuse gli occhi, ma poteva sentire quelli verdi di Quinn sul suo viso. Inspirò il profumo dell’amica, adorava la fragranza dolce ma allo stesso tempo pungente che la caratterizzava.

“Ieri sera, ho ricevuto una telefonata da un numero sconosciuto. Era lui. Appena ho sentito la sua voce, mi è salito il sangue al cervello. Lui parlava... stronzate su stronzate... – Ti amo; ho sbagliato; non dovevo lasciarti sola e sparire; NY era il tuo sogno non il mio; Perdonami ti prego... -

Rachel sputò fuori tutto, senza che Quinn le avesse chiesto nulla. Ma tra di loro funzionava così ormai. Intanto Quinn si prendeva cura di Rachel proprio come una mamma fa con il proprio bambino.

“Io gli ho solo detto: – è finita... e ho riattaccato. Oggi è venuto qui... era ubriaco fradicio. Preoccupata l’ho lasciato entrare in casa ma... non avrei dovuto farlo. Ha cercato di baciarmi, ma l’ho spinto via e barcollando urlava che mi amava, che ero una poco di buono, che mi ero già dimenticata di lui... Sono esplosa. Ho sputato fuori tutta la rabbia, la delusione, e si... anche il disprezzo che provavo verso di lui. Gli ho detto che era uno stronzo, che per 3 mesi non ho avuto notizie di lui, che poteva essere morto ed io non l’ho sapevo, che mi aveva abbandonata e... che non lo amavo più... e forse credo di non averlo mai amato sul serio, ma questo non gliel’ho detto. Lui mi ha colpita ed io lo spintonato fino a buttarlo fuori di casa. L’ultima cosa che gli ho detto prima di chiudere la porta è stata – Addio Finn - .

Quinn continuava a passare il cubetto di ghiaccio sul volto di Rachel. La mora non seppe decifrare lo sguardo dell’amica. Era... spenta.

“Quinn, dì qualcosa ti prego... qualsiasi cosa. Non sopporto questo silenzio... è triste.”

 “When you try your best but you don't succeed 
When you get what you want but not what you need 
When you feel so tired but you can't sleep 
Stuck in reverse ...”


Quinn cantava... la sua voce era dolce... soffice... e quella canzone non poteva essere più adatta alla situazione che Rachel stava vivevendo. Rachel era bloccata... proprio così.
 
And the tears come streaming down your face 
When you lose something you can't replace 
When you love someone but it goes to waste 
could it be worse? “


Quando tutto va perdutto... potrebbbe andar peggio? Quinn continuava a cantare, gli occhi chiusi. Poggiò il ghiaccio sul bancone e prese le mani di Rachel tra le sue.

Lights will guide you home 
and ignite your bones 
And I will try to fix you “


Una lacrima scappò via dagli occhi emozionati di Rachel.

High up above or down below 
when you're too in love to let it go 
but If you never try you'll never know 
Just what your worth “


Rachel piangeva... di nuovo. Non provava dolore però, solo... non sapeva esattamente cosa in realtà. Era emoziata da quelle parole, da quella voce.

Lights will guide you home 
and ignite your bones 
And I will try to fix you 

Tears streaming down your face 
When you lose something you cannot replace 
Tears streaming down your face and I ...

Tears streaming down your face 
I promise you I will learn from my mistakes 
Tears stream down your face and I ...

Lights will guide you home 
And ignite your bones 
And I will try to fix you
”.

Quinn poggiò la fronte su quella di Rachel. Gli occhi chiusi.

“Guardami Quinn... ti prego.” Rachel prese la bionda per la vita, avvicinandola al proprio corpo.

“Non posso... potrei non controllarmi.”

“Hai paura di me, Fabray?” La stuzzicò la mora.

Quinn sorrise. Gli occhi ancora chiusi. Poteva sentire il dolce respiro di Rachel sul suo viso.

“Era una canzone bellissima, e la tua voce è qualcosa di...indescrivibile”

“Grazie piccola Rachel”. Quinn stampò un lieve bacio sulla fronte della più piccola.

Aprì lentamemente gli occhi, incatenando il suo sguardo a quello dell’amica.

Un’ultima lacrima di commozione bagnò il viso di Rachel, ed unì le sue labbra a quelle di Quinn.

Fu un bacio dolce, leggero, quasi uno sfiorarsi. Un bacio che sapeva di rinascita.

“And I will try... to Fix You.”
  
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