Storie originali > Romantico
Ricorda la storia  |      
Autore: EleonoraPasinetti    09/01/2013    3 recensioni
Sono Eleonora, una studentessa 19enne di Oxford, ho un sogno.. Conoscere i One Direction.
Amo Louis Tomlinson, la mia vita è sempre stata difficile, ho sofferto di anoressia, autolesionismo e sono stata vittima di bullismo quando un giorno il mio più grande sogno si è avverato.
Genere: Romantico | Stato: completa
Tipo di coppia: Crack Pairing
Note: Lime | Avvertimenti: Triangolo | Contesto: Contesto generale/vago
Per recensire esegui il login o registrati.
Dimensione del testo A A A
Mi chiamo Eleonora, ho 19 anni e frequento l'università di Oxford.
Ma non vivo lì, sono italiana ma sono venuta a studiare ad Oxford per non rivedere più i volti dei miei compagni. Odiavo stare in quel posto,in quella città.
La mia vita è sempre stata difficile, ho dovuto lottare molto, anche contro me stessa partendo dal fatto che quando avevo 12 anni i miei genitori hanno divorziato. Ma non solo, a scuola ero vittima di bullismo e così iniziai ad arrivare a casa con la tristezza che mi si leggeva in volto... 
Non volevo che le persone accanto a me se ne accorgessero e così,per nascondere la mia rabbia e la mia tristezza mi iniziai a tagliare.
A scuola venivo derisa per il mio aspetto fisico... e da quel giorno in cui mi sentii dire per la prima volta: 'Sei grassa' iniziai a voler dimagrire.
Non mangiavo più nulla, o meglio mangiavo ma pochissimo... le notti non riuscivo a dormire, avevo fame ma non volevo toccare cibo.
Nella mia mente sentivo rimbombare quella frase 'Sei grassa'. 
Poi mi iniziai a pentire di tutto, avrei dovuto smettere di tagliarmi, ricominciare a mangiare ma ormai era diventata un ossessione, una malattia.
Non potevo smettere, non ci riuscivo! Arrivai sul punto di non volere più vivere, di lasciare tutto e andarmene.. ma poi arrivò quel giorno.
Era una sera di primavera, quelle sere in cui non sai se stare con i felponi caldi oppure metterti dei pantaloncini corti. Decisi di infilarmi il primo pigiama leggero che trovavo nel cassetto e andare sotto le coperte visto che quella sera non sarei uscita. Stanca dopo la lunga giornata, presi il computer e mi collegai su Facebook. La mia migliore amica Silvia, che era nell'altra stanza dell'albergo di Oxford mi disse: 'Ele (si, cosi mi chiamano gli altri) devo farti assolutamente sentire una canzone.' Gli risposi: 'Va bene, invia'.
A quel tempo ascoltavo solo Rap, canzoni crudeli, piene di rabbia e fu quella un'altra mia alternativa per sfogarmi..
Mi invio il sito youtube cosi andai ad ascoltarla. Comparvero al mio schermo 5 ragazzi..  Non volevo nemmeno sentirla e pensai 'Saranno i soliti ragazzini'.
Infatti fu cosi, non ne fui colpita ma ricordo di aver detto alla mia migliore amica: 'Fa schifo, pero' i ragazzi sono dei fighi'.
Lei mi disse che si era innamorata di quella canzone, che la amava.. quella canzone era What makes you beautiful dei One Direction. Come poteva essersi innamorata di una canzone cosi? Pensavo tra me.
Il giorno dopo ricordo di essere andata a scuola e nell'ora di educazione fisica, senza accorgermene, mi ero ritrovata a canticchiare una strana canzone,  non sapevo bene cosa significasse, non sapevo bene le parole giuste e non sapevo nemmeno qual'era il titolo, ricordai solo di averla sentita ma non riuscivo a ricordare dove..
..baby your light up my world like nobody else...
Facevo il salto ad ostacoli canticchiando sempre questa frase. Arrivata a casa mi ricordai.. era What makes you beautiful..
Era la prima volta che mi ricordavo una canzone in inglese.. la riascoltai.
Quella seconda volta vidi nel volto di quei ragazzi simpatia, allegria,amore.. Vidi che nei loro occhi c'era speranza, c'era un sogno.
Guardai wikipedia e scoprii i loro nomi.. poi iniziai a seguirli su twitter.
Da quel giorno la mia vita cambiò.
Iniziai a mangiare e mangiare, non volevo più essere presa per 'anoressica', il più delle volte vomitavo ma non mi interessava, dovevo mangiare. Era l'unico mio obbliettivo se volevo che la mia vita ritornasse migliore.
Poi avrei dovuto cercare di smettere di tagliarli ma non ci riuscivo proprio. Era già stato un gran passo ricominciare a ingerire cibo.
Una sera di Marzo io e la mia migliore amica andammo a fare un giro al parco, ci sedemmo su una panchina e ammirando le stelle nel cielo,iniziammo a parlare dei ricordi, delle cose che più ci facevano ridere.. ad un certo punto le dissi: 'Dai Silvia, inizia a parlarmi un po' di quei ragazzi'.  Lei mi sorrise e iniziò, passammo tutta la sera a parlare di loro e tornammo a casa a notte fonda. Colsi che nel suo sguardo c'era qualcosa di insolito.
Quanto mai glielo avevo chiesto.. non la smetteva, ma poi si accorse per fortuna dell'orario e fummo costrette a tornare, sapeva veramente tutto di loro.
Su twitter iniziai a seguire parecchie 'Directioners', erano tutte cosi dolci, tutte avevano un unico sogno, tutte erano disposte a fare qualsiasi cosa pur di vedere e abbracciare veramente quei 5 ragazzi. Oltre alla dolcezza avevano la caratteristica della 'perversione' (?) cosa che io avevo nel d.n.a. 
Mi scaricai sul cellulare tutte le loro canzoni e iniziai a far parte anche io della famiglia delle directioners.
Ora la mia vita iniziava ad avere un senso, capii di essere innamorata davvero di loro quando una sera, nel bagno dell'albergo, presi la lametta per tagliarmi, stavo per infilarla nel polso quando si illuminò il display del cellulare per avvisarmi che avevo un nuovo messaggio e comparì il viso di Louis, che ormai da qualche settimana avevo messo come sfondo. A quel punto pensai 'Ma perche lo sto facendo?'. Ormai non ne avevo più bisogno, avevo trovato qualcosa per ricompensare il mio dolore, avevo trovato qualcuno che poteva farmi sorridere, si proprio Louis. Misi la lametta al suo posto e decisi che mai più l'avrei presa in mano. Lo promisi a me stessa e a Louis, quel ragazzo che mi aveva fatto perdere la testa in così poco tempo.
Passarono i mesi e iniziai a credere di più in me stessa, ad accettare il mio corpo, a credere nei sogni, a sognare. E tutto grazie a loro che con una sola  canzone mi trasmettevano un energia pazzesca.
Sognavo di poterli abbracciare anche io, di poterli stringere tra le mie braccia e dirgli in faccia che li amavo, volevo poterli conoscere.
Un lunedì noioso di novembre vidi che fuori da scuola c'erano tantissime ragazzine che correvano verso la strada che portava al Park Center, andai con Silvia a vedere quello che stava succedendo.
Vidi un enorme cerchio estendersi per il Parco ma non capii. Tutti correvano in quella DIREZIONE.Si sentivano urla, pianti.
Prese dalla curiosità ci mettemmo a correre.. vidi che in mezzo al cerchio c'erano loro, non poteve credere ai miei occhi, la mia ragione di vita a pochi metri da me. Presa dall'emozione cominciai a piangere.. credevo di non poterli mai vedere, erano diventati i miei idoli da circa 9 mesi e ora, dopo tanto tempo, me li ritrovavo a pochi passi da me.
Mi sembrava un sogno, quei bellissimi sogni in cui tutto sembra così vero e poi ti svegli e la realtà ti uccide. Questa volta però non era solo un sogno, era realtà. Loro erano lì. C'era la coda per andare a vederli e poter scambiare due parole con loro o farsi firmare il cd, le magliette o qualunque altra cosa.
Pultroppo ne io ne Silvia eravamo andate a scuola col loro cd (?) cosi facemmo la coda solo per poterli vedere, per parlare con loro.
L'agitazione si fece sentire, mi vennero le farfalle nello stomaco, non smettevo di tremare e non riuscivo nemmeno a parlare e a contenere la mia emozione,  piangevo, urlavo fino a quando mi accorsi che era arrivato il nostro turno, andammo verso di loro. Abbracciai Niall, poi Liam, Zayn, Harry e infine Louis che mi sorrise e disse 'Hi'. 
Restai per un attimo ferma, immobile. L'aria mi fischiava nelle orecchie e iniziai a tremare, mi prese per un braccio e mi disse: 'Are you fine?'.. riuscii a dire solo 'Yes, thanks'.
In quel momento incrociai i suoi occhi azzurri, quegli occhi che mi avevano fatta innamorare. Era quasi finito il nostro turno quando Louis mi prese per un braccio e col pennarello indelebile mi fece il suo autografo sul polso.
La sicurezza ci portò via perchè ormai il turno era finito e noi non avremmo vai voluto andarcene, saremmo rimaste lì in eterno.
Sarei stata anche tutta la vita a guardare l'azzurro dei suoi occhi, il suo sorriso, a sentire la sua voce, a sentire il calore del suo corpo vicino a me.
Iniziammo a saltare per la strada, eravamo al settimo cielo. Non ero mai stata cosi felice in tutta la mia vita.
Avrei voluto dirgli della promessa che avevo fatto, di quanto lo amavo e pensavo al grande errore che avevo commesso dicendogli solo: yes, thanks.
Avevo avuto la possibilità che tutte non hanno di potergli dire tutto per una volta, e questo errore mi avrebbe accompagnato per tutta la vita.
Ancora oggi rimpiango di non essere riuscita a mostrargli i miei sentimenti.
Arrivata a 'casa' successe una cosa al quanto insolita, notai che sotto il suo autografo c'erano dei numeri formati da un po' di cifre, non capivo.
Provai a digitare quelle lettere sul cellulare e a chiamare..
La voce disse: 'Hey', e io chiesi: 'Salve, chi è?' e la voce disse:'What?'.
Io quella voce l'avevo sentita, era Louis.
Non parlai più e Silvia allora mi prese il cellulare dalle mani e si mise a parlare in inglese, non riuscii a capire che diceva, mi stesi sul letto quasi
priva di sensi.
Lei riattaccò, si mise a correre per la mia stanza come se fosse assatanata.
Urlo':
Louis ti vuole vedere, stasera alle 8.00 dove lo hai visto oggi.
WAAA AAAA OOOO KJDHSFEWKILKERJ. (Tipo i versi di Heart Attack).
Faceva dei versi strani, io non reagivo. Ero impassibile e con lo sguardo disperso.
Lei piangeva di felicità per me, sapeva recitare davvero benissimo.
Sapevo che era uno scherzo e incazzata dissi un impercepibile 'vaffanculo'.
Come poteva la mia migliore amica giocare sui miei sentimenti? Illudermi, mi stava illudendo. Io ci stavo quasi per credere e per piangere, e lei se la rideva dentro di se. Ero su tutte le furie e me ne andai.
Erano ormai le 8.00 e non mi ero presentata prima di venire derisa ancora di più da lei che questa volta aveva esagerato con gli scherzi.
Il mio cellulare si mise a squillare, per 3 volte.. alla terza guardai, era quel fottuto numero che non avrei nemmeno dovuto digitare.
Non risposi, mi misi a piangere e poi decisi di andare in quella piazza lo stesso.. sapevo che era uno scherzo di Silvia ma almeno la c'era anche una panchina e avrei potuto stare un po' da sola pensando a quel pomeriggio, allo sguardo di Louis.
'Cazzo, pure questa'- esclamai.
La panchina era occupata. Delusa, come sempre mi rincamminai quando sentii urlare 'Hey tu'.
Proveniva dalla persona che stava seduta sulla panchina, nell'oscurità della notte. Andai..
I battiti del cuore iniziarono ad accelerare, ebbi 29323 battiti al secondo, per poi arrivare a 3000 battiti, avevo il cuore in gola, gli occhi spalancati, la bocca aperta (lol, non pensate male) e non riuscivo a respirare.
Caddi affanosamente a terra, non avevo forze per riuscire a rialzarmi. Lo strano uomo mi sollevò da terra dandomi un bacio, in quel momento vidi il paradiso.
Era Louis, Louis William Tomlinson, quel ragazzo che avevo sognato per tutti quei mesi, quel ragazzo di cui mi ero innamorata, quel ragazzo cosi perfetto ma cosi 'lontano' da me, cosi irraggiungibile.
Dopo 10 minuti seduta in parte a lui senza dire una parola, presi fiato e iniziai col discorso.
-'Piacere, Eleonora'.
-'Louis, anche se credo che tu sappia già il mio nome'.
-sorrisi
-'Ti ho chiesto di venire qui perchè tornato dalla piazza non ho smesso un momento di pensarti, ho scritto io il mio numero di telefono in piccolo sotto l'autografo oggi, sicuro che avresti chiamato'
-'E infatti ho chiamato, non ci credevo.. pensavo fosse tutto un sogno, uno scherzo'
-'Invece è la verità, è la prima volta che mi capita di notare una ragazza tra le mie fan'
-'Ne sono davvero onorata, colgo l'occasione per dirti delle cose.. mi vergogno molto però ci provo..'
-'Non vergognarti, io sono qua per te'
-'Vedi Louis, da quando ti vidi su quello schermo iniziai a provare qualcosa per te e dopo poco sei diventato il mio idolo, avrei preferito che rimanessi solo il mio idolo ma invece è successo che mi sono innamorata di te. Ma non come idolo, cantante.. ma come ragazzo.
Ogni volta che vedevo nei video il tuo sorriso impazzivo, ogni volta mi perdevo nei tuoi occhi azzurri e quando sento la tua voce per computer tremo, mi provochi dentro una strana sensazione'.
-'Ho capito, succede a tante ragazze, ma tu sei una ragazza speciale.. sei diversa da loro'.
-'Che intendi? non capisco..'
-'Intendo dire che molte ragazze sono innamorate di me e io le amo tutte, ma io amo te in modo diverso da loro'
-'Tu ami m...cccosaaaaa?'
-'E' presto per dire che ti amo ma ti ho invitata qui per dirti che anche io mi sono perso nei tuoi occhi, oggi avevo un desiderio grande di tenerti stretta a me, di accarezzarti.. di non so, una sensazione davvero strana'.
Per un momento restammo senza parole, poi ci scambiammo un sorriso.
Non riuscivo più a dire niente, ormai penso avesse capito il mio amore per lui, e forse anche lui non aveva più parole.
Dopo troppi attimi di silenzio interminabili decisi di 'rompere il ghiaccio'.. mi alzai.
-'Forse è meglio che vada, si è fatto tardi'.
-'Sono solamente le 8 en quarto..'
-'Scusa ma non ci riesco, scusa davvero Louis.'
-'Non riesci a fare cosa?'
-'Non riesco a starmene qui tutta zitta, ho vergogna.. non riesco a starti vicino senza smettere di tremare, non riesco a guardati negli occhi senza piangere, non riesco a sentire le tue parole e sapere che un giorno non ti vedrò mai più.. Louis, tu sei famoso..'
-'Da piccolo mi hanno insegnato che nulla è impossibile, magari tutti i tuoi sogni che di certo facevi su di me ora possono diventare realtà'.
Si alzò anche lui, mi prese per i fianchi e mi guardò negli occhi.
Erano diversi da come li avevo sempre visti in foto, ora quegli occhi azzurri mi guardavano con amore, con dolcezza.
Non mi scesero le lacrime, questa volta e cosi riuscii a guardarlo anche io dritto negli occhi, forse non mi uscivano le lacrime visto che avevo anche quasi smesso di respirare.
Ora le sue mani, dai fianchi si spostarono sempre più su verso il mio volto, poi le mise dietro il mio collo sempre guardandomi negli occhi.
'Vuoi?'
Non capendo cosa intendesse dissi 'si' pensando che di certo mi avrebbe abbracciata....
Infatti mi abbracciò, sentii il calore del suo corpo vicino al mio, come se fossimo una persona sola, strinsi le mani dietro la sua schiena, non volevo più fuggire da quell'abbraccio.
Con quelle parole, con quell'abbraccio era riuscito ad arrivare dritto al mio cuore.
Poi ci staccammo e mi disse 'Sei bellissima'.
Non riuscivo a crederci e presa dall'emozione non risposi.
Così mi accarezzò i capelli per poi stamparmi un bacio sulla bocca, lo fece lentamente e poi si staccò piano piano come per dire 'Non lasciarmi mai'.
Sentivo che le mie gambe stavano cedendo, il mio cuore scoppiando cosi mi accasciai a terra, senza parole.. Sembrava davvero un sogno, quei sogni perfetti dove tutti e due si innamorano, dove prima c'era un amore impossibile e poi ne nasce un amore vero, e i due vivono per sempre felici e contenti, ma non era uno di quei sogni.. Louis mi aveva davvero baciata.
Credendo che fosse un gioco (?) si mise anche lui per terra sedendosi in parte a me.
'Che cosa c'e'? Non ti è piaciuto?'- disse lui con il volto triste e dispiaciuto.
'Scusa ma non mi è piaciuto'-dissi io.
Rimase a guardarmi ancora negli occhi, immobile e questa volta iniziai io.. lo feci stendere a terra e mi misi sopra di lui e poi iniziai a baciarlo, e ci baciammo ancora e ancora, forse non ci saremmo mai voluti staccare tutti e due.. Ma poi dissi 'Stavo scherzando, eccome che mi è piaciuto, non avrei desiderato di meglio!'.
Lui mi fece un cenno come per dire 'Anche io'.
Mi accompagno quasi a casa, mi salutò e mi disse 'Ci vediamo domani alla stessa ora. Ti aspetto'- sorrise e se ne andò.
Restai un attimo ferma sul ciglio della strada guardandolo allontanarsi in quelle vie così buie e poi scomparse nell'oscurità.
Tornai all'albergo, Silvia dormiva e avrei voluto tanto svegliarla per raccontarle tutto ma mi faceva così tenerezza cosi la lasciai dormire e me ne andai anche io a letto.
Quel giorno fu il giorno più bello della mia vita, mai avrei dimenticato quella serata, mai avrei dimenticato i suoi occhi, la sua voce e il suo sorriso.
Mi misi a dormire pensando al suo bacio e così mi riuscii ad addormentare.
  
Leggi le 3 recensioni
Ricorda la storia  |       |  Torna su
Cosa pensi della storia?
Per recensire esegui il login oppure registrati.
Torna indietro / Vai alla categoria: Storie originali > Romantico / Vai alla pagina dell'autore: EleonoraPasinetti