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Autore: Kinpatsuchan    30/07/2007    6 recensioni
…il volto pallido della luna si riflette sulle mie gote.
La luna e la sua luce.
Tsuki 月… Light… Raito…
Genere: Malinconico, Drammatico, Introspettivo | Stato: completa
Tipo di coppia: non specificato | Personaggi: Misa Amane
Note: nessuna | Avvertimenti: nessuno
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- Dal volume 5, capitolo 38 -

Pensieri al chiaro di luna…

Guardo il grande orologio appeso alla parete, in fondo alla stanza, e noto che è passata la mezzanotte; l’essere confinata in questo palazzo enorme, senza poter fare shopping, senza vedere i miei amici, senza la libertà di vagare per la città, mi rende nervosa, mi toglie il sonno.
Matsuda-san si è raccomandato che io dorma abbastanza; se la gente dovesse vedermi strana e i giornali dovessero indagare sul mio stato di salute, e, soprattutto, sulla mia vita privata, molte cose verrebbero alla luce, come la nostra segregazione, o le indagini, e tutto il resto…
I giornalisti sono delle persone che odio, non so perché… certo, se avessi i poteri di Kira, le prime persone che ucciderei per dimostrare la mia volontà, sarebbero loro…

Mi rigiro nel letto, mi volto verso la finestra… Con questo buio e a questa altezza non riesco a vedere nemmeno i grattacieli… Quando vivevo da sola erano gli unici compagni nelle notti di solitudine. Adesso non ho più nemmeno loro.
Mi sento abbandonata… Tutto il giorno ho qualcuno accanto; la notte, benché non li veda, ci sono persone che mi osservano; gli impegni di lavoro, poi, mi fanno incontrare sempre gente nuova, anche se per poche ore. Eppure, non c’è affetto intorno a me.
Mi giro di nuovo verso l’orologio: manca un quarto d’ora all’una. Mi alzo e mi dirigo verso la cucina. Poggio leggermente le dita sul pavimento gelato, sento l’aria fresca accarezzarmi il corpo attraverso la camicia da notte di seta; l’inverno si sta spegnendo, ma la primavera è ancora un freddo miraggio… Tokyo non trasmette calore, come comunemente si pensa.
Prendo dei cracker nella dispensa, poi mi avvicino ad una finestra e guardo verso il basso: nonostante l’ora tarda c’è ancora tanta gente per le strade. Li vedo sfiorarsi con noncuranza, senza accorgersi l’uno dell’altro, come fossero i soli essere esistenti in un universo che gira loro intorno.

Prendo una sedia, mi accomodo e continuo a guardare attraverso i vetri, mentre i denti masticano i salatini. Guardo le stelle. O meglio, guardo il cielo buio: le stelle si notano difficilmente, mentre il volto pallido della luna si riflette sulle mie gote.
La luna e la sua luce.
Tsuki
… Light… Raito.

Abbasso la testa, alcune ciocche di capelli mi coprono gli occhi. Serro le palpebre e cerco di ricordare. Nella mia mente sono ben presenti quei giorni di oblio, di buio, di tempo, non so neppure quanto, passato senza poter fare nulla, senza nemmeno la mia libertà di donna, e con un solo pensiero nella mente.
Cerco di andare ancora più indietro. La mente comincia ad affaticarsi, i ricordi sono confusi, ho dei vuoti incredibili… Ricordo la tv, poi due donne che mi accolgono in una bella casa, infine il tuo volto… le tue braccia… il calore delle tue labbra sulle mie.
Ricordo anche di essere venuta alla tua università, ricordo Ryuuzaki… ah, quell’antipatico!!! Perché vuole tenerti così lontano da me? Anche il poco tempo che possiamo passarlo insieme… anche sotto sorveglianza, lui deve essere sempre presente. Non è giusto!

Sbuffo leggermente e mi dirigo verso il bagno. Questo è l’unico luogo dell’appartamento dove non arriva la luce della luna, perciò sono costretta ad accendere la luce. Increspo leggermente le sopracciglia, chiudo quasi completamente gli occhi, li copro con la mano. Quando finalmente le mie pupille si sono adattate alla luce, tolgo la mano dal volto e mi avvio verso il lavello.
Giro con delicatezza la manopola dell’acqua fredda, facendone uscire un po’ e raccogliendone quanto basta per poter bagnare il viso.
Alzo lo sguardo e fisso la mia immagine allo specchio: un attimo, come un lampo, mi sembra di vedere il tuo volto dietro di me; mi giro, ma non c’è niente. Abbattuta, decido di tornarmene a letto.
Sposto piano le coperte, mi infilo velocemente tra le lenzuola e chiudo gli occhi. Cerco di riaddormentarmi, ma ogni sforzo è vano. Guardo il grande orologio appeso alla parete, in fondo alla stanza: le due, sono trascorse quasi un paio d’ore da quando mi sono svegliata.
Ore che ho trascorso pensando e riflettendo, alla fioca luce della luna.

Avevo dato la colpa della mia insonnia a questa vita così strana, ma la mia era una bugia. Tutte le notti mi addormento di buon ora, verso le dieci e trenta, proprio come vuole Matsuda-san, che prima di andarsene mi fa bere a forza una tazza di camomilla.
Tuttavia, dopo poco tempo, sempre dopo mezzanotte… mi sveglio. Mi sveglio a causa di incubi terribili: rivedo la morte dei miei genitori; vedo esseri spaventosi che mi osservano; vedo tanti morti… poi vedo te che mi guardi.

Non voglio riaddormentarmi, non voglio rivedere quel volto severo che mi osserva con disprezzo. Perché i tuoi occhi mi fissano con quell’espressione terribile?
Non ho mai visto un solo sorriso sul tuo volto, se non quella prima sera, la volta in cui mi abbracciasti, la volta in cui mi baciasti… E poi… solo quel volto serio e impenetrabile. Come se non fossi la tua ragazza; come se non fossi nient’altro che uno strumento, qualcosa da tenere da parte finché non ne convenga l’utilizzo.

I miei incubi si concludono sempre allo stesso modo: tu che mi guardi profondamente, prima con curiosità, poi con diffidenza e paura, poi con soddisfazione. Infine con disprezzo.
Continui a fissarmi negli occhi, la tua voce è severa, mentre le tue labbra mi gettano addosso parole crude, armi micidiali. Mi dici che non sono alla tua altezza, che ti ho deluso… che non sai che fartene di me e che tu non mi vuoi più attorno.
Sul volto gelato, ancora umido per l’acqua che l’ha bagnato poco prima, riprendono a scendere delle lacrime, le stesse con le quali mi ero svegliata.
Continuo a piangere silenziosamente, non voglio che mi sentano. Trattengo a forza i singhiozzi, stringo il cuscino tra le braccia, asciugo le goccioline d’acqua che sono scese piano sulle guance. Domani sarà diverso.

Domani sarà un giorno migliore, nel quale ti dimostrerò quanto valgo, ti dimostrerò che non sono una ragazza facile, ingenua o infantile; non sono una ragazza attratta solo dalla moda e dai bei ragazzi; ti dimostrerò che l’amore che ho per te, benché non sappia come sia nato, esiste davvero, ed è forte… e ti farò innamorare di me.

Domani…

Questo è ciò che mi sono detta ieri… e l’altro ieri… e il giorno prima ancora…
Ma quanto è lontano questo domani? Quando mi dirai davvero quello che provi? Quello che sono per te? Parla chiaro almeno per una volta, non lasciarmi in questo limbo senza fine, in questo burrone senza fondo e senza la minima speranza di risalire…
Dimmi che mi ami.
O che non mi vuoi…
Concretizza la mia speranza o sradicala del tutto… Mi darai la vita o mi ucciderai. Però…

…però non lasciarmi qui, non morta nel cuore, a piangere lacrime che nessuno deve scorgere, a reprimere singhiozzi che nessuno deve sentire, a stringere un ciondolo che non è niente se non ciò che ero per te… o che sono…

Se solo sapessi quanto mi fai soffrire col tuo silenzio… se solo ascoltassi la voce del mio cuore che grida forte verso il tuo…

Chiudo gli occhi e mi riaddormento… Stavolta, però, sognerò un tuo bacio… perché ho ancora in me la speranza di un mondo migliore. Un mondo che non è come lo desideri tu, senza crimine, ma un mondo dove tu ed io saremo insieme… per sempre…

Wow… la mia prima fanfiction su Death Note ^o^ che emozione!!! Io ADORO questo manga!!!
Ho scelto Misa come protagonista di questa shot perché, nonostante la sua superficialità, è un personaggio con una grande forza d’animo… E forse la sua superficialità è solo apparente, soprattutto se si pensa che sarebbe morta, pur di non tradire Raito…
In parole povere, è uno dei miei personaggi preferiti.
Scusate se, ad un certo punto, ho inserito un ciondolo che non compare nella storia u.u, ma nella foga della scrittura, si sa… si scrivono cose che non si dovrebbe… XD

Un bacione e un grazie a chi ha letto e a chi commenterà!

Kinpachan 金髪

P.s.: Grazie alla carissima pallina di riso Onigiri, a sangochan91 ed a Arumi_chan ^^ per aver commentato la FF ...DoMaNi... su Inu-chan... Spenderò due parole in più nella prossima shot sul manga della Takahashi!

  
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