Dicono che l'invidia abbia un colore ben definito,
il verde.
Io invece penso sia trasparente,
impercettibile,
subdola.
Una lama sospesa a mezz'aria alle tue spalle,
sorretta da un filo sottile.
Affilata certo,
ma resa ancora più tagliente dalla bocca maligna della gente.
Si manifesta nel pianto amaro di chi,
ferito,
alimenta il fuoco del rancore, perso nell'angoscioso vortice del suo dolore.
E poi...
Una lucidità riconquistata tra le pagine di ciò che nessuno ha il diritto di togliermi:
La felicità