Certe volte ti sembra che sei solo, dopo tutti quei abbandoni e delusioni che ti cancellano sorriso. Senti che non riesci più andare avanti, ma quando vedi, che qualcuno ha ancora bisogno di te, ti fai forza e lo aiuti.

Dopo la morte della mia mamma, non pensavo che mi sarei ripreso. Ero rimasto solo con il mio fratellino. Il nostro padre ci ha abbandonato quando Al aveva pochi anni, dopo di che, nostra madre si è ammalata e poi è morta.

Ricordo che ogni giorno andavo alla sua tomba, chiedendomi come potrei rimediare, come potrei farla ritornare qui da noi. Alla fine trovai la risposta, ma era quella sbagliata, era quella che ci fece perdere nostri momenti d‘infanzia, facendoci diventare subito adulti a così tenera età.

Dopo quel tentativo di riportare nostra madre in vita, fallimmo e non potevo ignorare il fatto che Al non aveva più il suo corpo. Lo dovevo aiutare.

Bruciammo la nostra casa, cancellando tutti i ricordi del passato e andammo in una città lontana dalla nostra, al Central City.

Cercai varie soluzioni alla fine decisi di arruolarmi.

Avevo solo dodici anni quando diventai l’Alchimista di Stato. Mi chiamarono Full Metal, perché dopo la tentata trasmutazione di riportare la nostra madre in vita, in cui Al per colpa mia ha perso tutto il corpo, mentre io solo il braccio destro e la gamba sinistra, mi feci trapiantare gli automail.

Incisi nel mio orologio d’argento con dei forbici una scritta che mi faceva ricordare le pene del passato “DON’T FORGET 3.OCT.11”.

Per quasi quattro anni cercai la Pietra Filosofale, sapendo nonostante tutto che rischio avrei dovuto correre per ottenerla. Quando la ebbi, una parte di me era felice, mentre altra era triste per tutte quelle persone che hanno perso la vita.



Adesso sono qua, di nuovo, come facevo quando ero piccolo, davanti alla tua tomba con i fiori nella mano a versare le lacrime sulla lastra di marmo della tua tomba. Ecco cosa dovevo fare da piccolo, piangere… nient’altro.

Sono cambiato molto da quando ho provato a fare la trasmutazione. Sono cresciuto sia fuori che dentro. Ho deciso di mantenere i miei gradi militari e andare avanti con il lavoro. Ora sono un Colonnello, e porto la divisa blu, anche se non mi piace tanto e nei giorni caldi è insopportabile.

Alphonse ha adesso diciotto anni e vive normalmente con il suo corpo. Ho saputo che si è trovato una ragazza, ma non lo sento da qualche tempo, devo andare a trovarlo.

Io mi sono sposato con la mia Winry e abbiamo avuto una figlia. L’abbiamo chiamata Trisha proprio come te. Spero che mi vedi da lassù e finalmente sei fiera di me, mamma.


- Ed… sei ancora qui?- una voce famigliare mi chiamò.
- Win… stavo per tornare a casa…- le risposi baciandola delicatamente.
- Ti manca ancora?-
- Sì… non sai quanto…-


Mamma… mi manchi, ma nonostante ciò, non devo arrendermi devo andare avanti e amare anche i miei cari come tu hai amato me. Devo dare tutto il mio affetto alla piccola Trisha e raccontarle che eri una madre fantastica.


Questa one-short la dedico alla mia amica, che ha perso la sua madre a dodici anni, e nonostante tutto è andata avanti con il nostro amore e il sostegno. Ti vogliamo bene Elena… ricordatelo!!!!!